Un paese pachistano distrutto dalle devastanti alluvioni è in fase di ricostruzione con strutture edilizie resilienti agli effetti climatici ed è stato rinominato ClimateChangeTown.pk per raccogliere fondi
La fondazione SPHF (Sindh People’s Housing for Flood Affectees) mette in evidenza l’impatto devastante del cambiamento climatico e raccoglie fondi per le attività di ricostruzione denominando un paese appena ricostruito ClimateChangeTown.pk
Il sito web aiuterà a raccogliere fondi essenziali per paesi che si trovano in aree soggette ad alluvioni per costruire strutture edilizie resilienti agli effetti climatici in associazione con la SPHF
CLIMATECHANGETOWN.PK, Pakistan, 8 gennaio 2024 /PRNewswire/ — Le peggiori alluvioni che abbiano mai colpito il Pakistan fino a oggi continuano ad avere un impatto devastante sulle persone colpite da questo cataclisma – molte di loro sono ancora senza casa e vulnerabili. Per richiamare l’attenzione sulla situazione in cui versano le persone colpite e raccogliere fondi per facilitare le attività di ricostruzione, la fondazione SPHF ha proposto una soluzione unica, appellandosi al governo affinché uno dei paesi appena ricostruito sia denominato climatechangetown.pk, diventando così il primo paese al mondo in cui nome è quello di un sito web.
Spiega Khalid Mehmood Shaikh, Ceo SPHF: “Ogni paese al mondo ha un nome e pertanto abbiamo pensato di rinominare questo paese in modo tale da richiamare l’attenzione del mondo sulla crisi causata dal cambiamento climatico a cui attualmente il Pakistan deve far fronte. Il nostro popolo ha un estremo bisogno di aiuto e con questo sito web il mondo saprà esattamente come e dove aiutarlo”.
Il Pakistan produce meno dell’1% dell’impronta di carbonio mondiale ma ciò nonostante sta soffrendo le peggiori conseguenze del cambiamento climatico. Secondo il Global Climate Risk Index, attualmente il Pakistan è il quinto paese al mondo più vulnerabile agli eventi climatici. Vari esperti prevedono che le alluvioni d’ora in poi si verificheranno ogni anno nel Pakistan.
Le piogge che sono iniziate a giugno dell’anno scorso hanno avuto ripercussioni su più di 33 milioni di persone in Pakistan. La provincia di Sindh è stata l’area più colpita, dove si è registrato l’85% delle perdite e distruzioni, che hanno interessato 12,36 milioni di persone e danneggiato 2,1 milioni di abitazioni.
Costruire un’abitazione resiliente per ciascuna delle famiglie colpite è importante, perché prima le loro case erano ‘kutcha’ (fatte di fango secco) e quindi altamente vulnerabili ai disastri climatici. La fondazione SPHF sta ora aiutando le persone a costruire case ‘pukka’ (solide), impiegando materiali da costruzione resilienti e linee guida predefinite, affinché possano resistere a gravi eventi climatici come piogge violente, inondazioni improvvise ecc.Sebbene il governo abbia intrapreso iniziative a sostegno delle attività di ricostruzione, c’è ancora un’enorme lacuna nei finanziamenti necessari, che la SPHF mira a colmare rivolgendosi al mondo.
Aggiunge Shaikh: “Rinominare ufficialmente un paese è un’iniziativa audace – ma proprio il tipo di cui abbiamo bisogno per combattere il cambiamento climatico. Serve a rammentare alla comunità internazionale che i pachistani non sono responsabili di causare il cambiamento climatico, sono semplicemente vittime. E abbiamo bisogno che il mondo unisca le forze per aiutarci a rimanere a galla”.
Attraverso climatechangetown.pk la SPHF spera di invertire la tendenza per le persone colpite dalle alluvioni e indirizzare fondi estremamente necessari a metterle in condizioni di vita migliori. I fondi saranno impiegati per espandere le attività di ripristino, avviate con climatechangetown.pk, ad altri paesi di questa nazione. Il Pakistan è un punto di crisi in relazione al cambiamento climatico e questi villaggi e paesi, che prima si limitavano a rammentarci la devastazione, ora sono un simbolo di resilienza in presenza del cambiamento climatico.
Con questa campagna la SPHF prevede di ricostruire oltre due milioni di abitazioni – si tratterà del più grande programma di ricostruzione edilizia al mondo.