Visualizza wikitesto di Chiesa di San Sebastiano (Mantova)

{{Edificio religioso
|DedicatoA = [[San Sebastiano|Sebastiano]]
|Nome   = Chiesa di San Sebastiano
|Immagine       = Mantova, san sebastiano, esterno 01.jpg
|Didascalia     = 
|Larghezza      = 
|NomeComune     = [[Mantova]]
|Regione        = [[Lombardia]]
|SiglaStato = ITA 
|Latitudine     = 45.150875
|Longitudine    = 10.788247
|AnnoConsacr    = 1529
|InizioCostr    = 1460
|FineCostr      = 1529
|Sito        = 
}}

Il '''tempio di San Sebastiano''', altra denominazione della chiesa, è un edificio religioso di [[Mantova]], progettato da [[Leon Battista Alberti]] e oggi adibito a [[famedio]] dei caduti. La chiesa sorge a margine del centro lungo una delle arterie principali che conducevano alla zona paludosa del Tè, appena fuori le mura, dove si trovavano le stalle dei famosi cavalli vanto della casata dei Gonzaga<ref name=DVC104>De Vecchi-Cerchiari, cit., pag. 104.</ref>.

==Storia==
La costruzione fu iniziata circa nel [[1460]], un decennio prima dell'altra realizzazione albertiana a Mantova, [[basilica di Sant'Andrea (Mantova)|Sant'Andrea]]. Come la maggior parte dei progetti albertiani, la chiesa venne completata da [[Luca Fancelli]]. Consacrata nel 1529 la chiesa fu oggetto di un primo restauro nel [[1600]] e subì un arbitrario restauro completato nel [[1926]], quando fu separata dal convento che si congiungeva sul lato destro e furono aggiunte le due scalinate in facciata, trasformando due finestre in portali.

Il tempio è ora adibito a [[famedio]] dei caduti per la Patria.

==Descrizione==
[[File:3402MantovaSSebastianoInside.jpg|thumb|left|L'interno]]

[[File:Mantova, san sebastiano, interno, cripta dei martiri di belfiore, 04.jpg|thumb|left|L'interno della cripta]]

[[File:Medaglia lanfredini 02.jpg|thumb|Rappresentazione della facciata di San Sebastiano sulla [[medaglia di Giovanni Lanfredini]], senza le manomissioni novecentesche (si noti la scalinata centrale)]]

Alberti progettò un edificio austero e solenne, che fece da fondamento per le riflessioni rinascimentali sugli edifici a [[croce greca]]. La chiesa è divisa su due piani, con quello inferiore seminterrato, che ricorda un [[podio]] classico. Si accede al piano superiore oggi dalle due rampe di scale laterali, mentre originariamente esisteva una scala laterale a sinistra. Anche le cinque aperture del portico in facciata sono frutto del restauro. La parte superiore della facciata è originale e ricorda un'elaborazione del tempio classico, con [[architrave]] spezzato, [[timpano (architettura)|timpano]] e un [[arco siriaco]], a testimonianza dell'estrema libertà con cui l'architetto disponeva gli elementi. Forse l'ispirazione fu un'opera tardoantica, come l'[[arco di Orange]]<ref name=DVC104/>.

All'interno l'impianto è [[Pianta centrale|centrico]], a [[croce greca]], articolato su un vano centrale, pressoché cubico e coperto da [[volta a crociera]], da cui si dipartono tre corti bracci absidati di uguale misura.

==Note==
<references/>

== Bibliografia ==
* {{cita libro | nome=Pierluigi | cognome= De Vecchi | nome2= Elda | cognome2=Cerchiari Necchi | titolo=I tempi dell'arte | volume=2 | anno=1999 | editore=Bompiani | città=Milano | ISBN= 8845172120}}

==Voci correlate==
* [[Rinascimento mantovano]]
* [[Leon Battista Alberti]]
* [[Architettura rinascimentale]]

== Altri progetti ==
{{interprogetto}}

{{Gonzaga}}

{{Controllo di autorità}}
{{portale|architettura|cattolicesimo|Gonzaga|Mantova}}

[[Categoria:Chiese di Mantova|Sebastiano]]
[[Categoria:Architetture di Leon Battista Alberti]]
[[Categoria:Chiese dedicate a san Sebastiano|Mantova]]
[[Categoria:Architetture rinascimentali di Mantova]]
[[Categoria:Architetture di Luca Fancelli]]