Gallio (famiglia): differenze tra le versioni
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* [[Val Mesolcina|Principe della Val Mesolcina]] (1678) |
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* [[Ducato di Alvito|Duca di Alvito]] |
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* [[Barone]] di Retegno (1678) |
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* [[Signore (titolo nobiliare)|Signore]] di [[Bettola]], [[Casalpustarlengo]] e [[Triulza]] (1678) |
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I '''Gallio''' (anche '''Gallo''' o '''Gallii''' nella forma antica) furono una famiglia della nobiltà comasca e poi [[nobiltà milanese|milanese]]. |
I '''Gallio''' (anche '''Gallo''' o '''Gallii''' nella forma antica) furono una famiglia della nobiltà comasca e poi [[nobiltà milanese|milanese]]. Nei secoli ebbero in possedimento anche il [[ducato di Alvito]] in [[Terra di Lavoro]] e divennero [[Furst|Principi del Sacro Romano Impero]] e [[Grandi di Spagna]]. |
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== Origini e storia == |
== Origini e storia == |
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Le origini della famiglia Gallio risalgono al XIV secolo quando un antenato comune dei vari rami, Niccolò, fece fortuna col commercio con la [[Germania]], iniziando parallelamente un'attività di concessione di crediti e prestiti finanziari a titol oneroso che fruttarono in pochi anni molto denaro alla famiglia.<ref>AA.VV. ''Le crisi finanziarie'', Fondazione Istituto Internazionale di Storia Economica "F. Datini" di Prato, Firenze, 2016</ref> |
Le origini della famiglia Gallio risalgono al XIV secolo quando un antenato comune dei vari rami, Niccolò, fece fortuna col commercio con la [[Germania]], iniziando parallelamente un'attività di concessione di crediti e prestiti finanziari a titol oneroso che fruttarono in pochi anni molto denaro alla famiglia.<ref>AA.VV. ''Le crisi finanziarie'', Fondazione Istituto Internazionale di Storia Economica "F. Datini" di Prato, Firenze, 2016</ref> |
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Le fortune della famiglia Gallio ebbero però inizio con Marco, che nel 1561 venne eletto cancelliere della comunità di [[Como]] e suo decurione, proseguendo con [[Tolomeo Gallio|Tolomeo]] che venne creato cardinale da |
Le fortune della famiglia Gallio ebbero però inizio con Marco, che nel 1561 venne eletto cancelliere della comunità di [[Como]] e suo decurione, proseguendo con [[Tolomeo Gallio|Tolomeo]] che venne creato cardinale da [[papa Pio IV]] nel [[1565]], [[Decano del Collegio Cardinalizio|Decano]] e [[Camerlengo|Camerlengo del Collegio Cardinalizio]]. Un altro [[Marco Gallio (cardinale)|Marco]] venne creato cardinale da [[papa Innocenzo XI]] nel 1684. |
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La famiglia, nel secolo successivo, riuscì a ricoprire posizioni di gran rilievo grazie ad una sapiente opera di intrecci e legami mdi natura matrimoniale con le principali famiglie della nobiltà milanese dell'epoca, tra cui i [[Trivulzio (famiglia)|Trivulzio]] ed i [[Borromeo]], ma giungendo anche a legarsi coi [[Farnese]], coi [[Gonzaga]] e coi [[Grimaldi]] di Monaco. A partire dalla fine del Seicento, la famiglia ad ogni modo si divise in due rami collaterali che perseguirono fortuna in diversi ambiti: il ramo di Milano rimase nella capitale del [[ducato di Milano|ducato]] fino alla seconda metà del XVIII secolo, acquisendo nella seconda metà del Seicento i titoli ed i possedimenti della [[Trivulzio (famiglia)|famiglia Trivulzio]] per eredità, estinguendosi con [[Antonio Tolomeo Gallio Trivulzio]], fondatore del [[Pio Albergo Trivulzio]] e filantropo. L'altro ramo ottenne il ducato di [[Alvito]], nel [[Regno di Napoli]], all'estinzione del quale il titolo di duca passò alla famiglia dei Carafa di Colubrano. |
La famiglia, nel secolo successivo, riuscì a ricoprire posizioni di gran rilievo grazie ad una sapiente opera di intrecci e legami mdi natura matrimoniale con le principali famiglie della nobiltà milanese dell'epoca, tra cui i [[Trivulzio (famiglia)|Trivulzio]] ed i [[Borromeo]], ma giungendo anche a legarsi coi [[Farnese]], coi [[Gonzaga]] e coi [[Grimaldi (famiglia)|Grimaldi]] di Monaco. A partire dalla fine del Seicento, la famiglia ad ogni modo si divise in due rami collaterali che perseguirono fortuna in diversi ambiti: il ramo di Milano rimase nella capitale del [[ducato di Milano|ducato]] fino alla seconda metà del XVIII secolo, acquisendo nella seconda metà del Seicento i titoli ed i possedimenti della [[Trivulzio (famiglia)|famiglia Trivulzio]] per eredità, estinguendosi con [[Antonio Tolomeo Gallio Trivulzio]], fondatore del [[Pio Albergo Trivulzio]] e filantropo. L'altro ramo ottenne il ducato di [[Alvito (Italia)|Alvito]], nel [[Regno di Napoli]], all'estinzione del quale il titolo di duca passò alla famiglia dei Carafa di Colubrano. |
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Nel nativo territorio comasco, precisamente a [[Gravedona]], ebbe il possesso di [[Palazzo Gallio (Gravedona)|Palazzo Gallio]]. A [[Como]], il cardinale Tolomeo fece erigere il [[Pontificio Collegio Gallio]] che ancora oggi porta il cognome della sua casata ed opera come ente scolastico parificato. |
Nel nativo territorio comasco, precisamente a [[Gravedona]], ebbe il possesso di [[Palazzo Gallio (Gravedona)|Palazzo Gallio]]. A [[Como]], il cardinale Tolomeo fece erigere il [[Pontificio Collegio Gallio]] che ancora oggi porta il cognome della sua casata ed opera come ente scolastico parificato. |
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==Albero genealogico della famiglia Gallio== |
== Albero genealogico della famiglia Gallio == |
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Sono riportati i membri titolati della famiglia<ref>V. Spreti, ''Enciclopedia Storico-nobiliare italiana'', Milano 1928-1930, rist. Bologna, 1969; Consulta araldica del Regno d'Italia, Libro d'Oro della nobiltà italiana-Serie aggiornata, annate varie</ref>. |
Sono riportati i membri titolati della famiglia<ref>V. Spreti, ''Enciclopedia Storico-nobiliare italiana'', Milano 1928-1930, rist. Bologna, 1969; Consulta araldica del Regno d'Italia, Libro d'Oro della nobiltà italiana-Serie aggiornata, annate varie</ref>. |
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| 5| 2|{{simbolo|Cardinal-hat.svg|25}}<br />[[Tolomeo Gallio|Tolomeo]]<br>I duca di Alvito|*[[1527]] †[[1607]]<small><br/>cardinale</small> |
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| 7| 4|'''DUCHI DI ALVITO'''<br><br>Tolomeo I<br>II duca di Alvito|*[[1568]] †[[1623]]<small><br/>1.Barbara Borromeo<br>2.Partenia Bonelli</small> |
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|10| 8|Partenia|*[[1616]] †[[1698]]<small><br/>1.Consalvo Geronimo Rodriguez de Salamanca<br>2.Francesco Arese, conte<br>3.Girolamo Francesco Ignazio Serbelloni</small> |
|10| 8|Partenia|*[[1616]] †[[1698]]<small><br/>1.Consalvo Geronimo Rodriguez de Salamanca<br>2.Francesco Arese, conte<br>3.Girolamo Francesco Ignazio Serbelloni</small> |
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|13| 8|Ersilia|*[[1620]] †[[1695]]<small><br/>1.Giambattista Omodei, nobile dei marchesi di Piovera<br>2.Pier Luchino dal Verme, conte di Sanguinetto</small> |
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==Duchi di Alvito (1606-1800)== |
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*[[Tolomeo Gallio|Tolomeo]] (1527-1607), cardinale, I duca di Alvito |
* [[Tolomeo Gallio|Tolomeo]] (1527-1607), cardinale, I duca di Alvito |
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*Tolomeo I (1568-1623), II duca di Alvito, nipote del precedente |
* Tolomeo I (1568-1623), II duca di Alvito, nipote del precedente |
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*[[Francesco I Gallio, III duca di Alvito|Francesco I]] (1590-1660), III duca di Alvito |
* [[Francesco I Gallio, III duca di Alvito|Francesco I]] (1590-1660), III duca di Alvito |
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*[[Tolomeo II Gallio, IV duca di Alvito|Tolomeo II]] (1618-1687), IV duca di Alvito |
* [[Tolomeo II Gallio, IV duca di Alvito|Tolomeo II]] (1618-1687), IV duca di Alvito |
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*Francesco II (1646-1702), V duca di Alvito |
* Francesco II (1646-1702), V duca di Alvito |
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*[[Tolomeo III Saverio Gallio|Tolomeo III Saverio]] (1685-1711), VI duca di Alvito |
* [[Tolomeo III Saverio Gallio|Tolomeo III Saverio]] (1685-1711), VI duca di Alvito |
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*Francesco III Ignazio (1710-1749), VII duca di Alvito |
* Francesco III Ignazio (1710-1749), VII duca di Alvito |
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*Carlo Tolomeo (1741-1800), VIII duca di Alvito |
* Carlo Tolomeo (1741-1800), VIII duca di Alvito |
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:''Estinzione della casata'' |
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==Principi del Sacro Romano Impero (1679-1767)== |
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*[[Antonio Teodoro Gaetano Gallio Trivulzio|Antonio Teodoro Gaetano]] (1658-1705), I principe |
* [[Antonio Teodoro Gaetano Gallio Trivulzio|Antonio Teodoro Gaetano]] (1658-1705), I principe |
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*[[Antonio Tolomeo Gallio Trivulzio|Antonio Tolomeo]] (1692-1767), II principe |
* [[Antonio Tolomeo Gallio Trivulzio|Antonio Tolomeo]] (1692-1767), II principe |
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:''Estinzione della casata'' |
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==Note== |
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==Bibliografia== |
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*L. Tettoni e S. Saladini, ''Teatro araldico'', Lodi, 1844 |
* L. Tettoni e S. Saladini, ''Teatro araldico'', Lodi, 1844 |
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{{Portale|Lombardia|Storia di famiglia}} |
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[[Categoria:Famiglie milanesi]] |
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[[Categoria:Storia di Milano]] |
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Gallio | |
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Troncato: nel 1º d'argento, al leone illeopardito al naturale, accostato da due rami fogliati di verde, incurvati e affrontati; nel 2º d'argento, a tre bande di rosso, ordinate in fascia; il tutto abbassato sotto il capo d'oro, caricato di un'aquila di nero, coronata d'oro | |
Stato | Ducato di Milano Regno di Napoli |
Titoli |
|
Data di fondazione | XVI secolo |
Etnia | italiana |
Rami cadetti |
|
I Gallio (anche Gallo o Gallii nella forma antica) furono una famiglia della nobiltà comasca e poi milanese. Nei secoli ebbero in possedimento anche il ducato di Alvito in Terra di Lavoro e divennero Principi del Sacro Romano Impero e Grandi di Spagna.
Origini e storia
[modifica | modifica wikitesto]Le origini della famiglia Gallio risalgono al XIV secolo quando un antenato comune dei vari rami, Niccolò, fece fortuna col commercio con la Germania, iniziando parallelamente un'attività di concessione di crediti e prestiti finanziari a titol oneroso che fruttarono in pochi anni molto denaro alla famiglia.[1]
Le fortune della famiglia Gallio ebbero però inizio con Marco, che nel 1561 venne eletto cancelliere della comunità di Como e suo decurione, proseguendo con Tolomeo che venne creato cardinale da papa Pio IV nel 1565, Decano e Camerlengo del Collegio Cardinalizio. Un altro Marco venne creato cardinale da papa Innocenzo XI nel 1684.
La famiglia, nel secolo successivo, riuscì a ricoprire posizioni di gran rilievo grazie ad una sapiente opera di intrecci e legami mdi natura matrimoniale con le principali famiglie della nobiltà milanese dell'epoca, tra cui i Trivulzio ed i Borromeo, ma giungendo anche a legarsi coi Farnese, coi Gonzaga e coi Grimaldi di Monaco. A partire dalla fine del Seicento, la famiglia ad ogni modo si divise in due rami collaterali che perseguirono fortuna in diversi ambiti: il ramo di Milano rimase nella capitale del ducato fino alla seconda metà del XVIII secolo, acquisendo nella seconda metà del Seicento i titoli ed i possedimenti della famiglia Trivulzio per eredità, estinguendosi con Antonio Tolomeo Gallio Trivulzio, fondatore del Pio Albergo Trivulzio e filantropo. L'altro ramo ottenne il ducato di Alvito, nel Regno di Napoli, all'estinzione del quale il titolo di duca passò alla famiglia dei Carafa di Colubrano.
Nel nativo territorio comasco, precisamente a Gravedona, ebbe il possesso di Palazzo Gallio. A Como, il cardinale Tolomeo fece erigere il Pontificio Collegio Gallio che ancora oggi porta il cognome della sua casata ed opera come ente scolastico parificato.
Albero genealogico della famiglia Gallio
[modifica | modifica wikitesto]Sono riportati i membri titolati della famiglia[2].
Melchiorre | |||||||||||||||||||||||||
Ottavio nobile di Como *c.1490 Elisabetta Vailati | |||||||||||||||||||||||||
Girolamo nobile di Como *c.1520 ? | Marco nobile di Como *1525 †1575 Elisabetta Valle | Tolomeo I duca di Alvito *1527 †1607 cardinale | |||||||||||||||||||||||
Marco, I signore d'Isola †1632 abate commendatario di Sant'Abbondio | Onorio †1612 Lucrezia Odescalchi | Elisabetta Luigi Arcimboldi | Ippolita Baldassarre da Rho, signore di Borghetto Lodigiano | Tolomea *1565 †1594 Urbano Malvicini Fontana | DUCHI DI ALVITO Tolomeo I II duca di Alvito *1568 †1623 1.Barbara Borromeo 2.Partenia Bonelli | ||||||||||||||||||||
MARCHESI D'ISOLA Carlo, I marchese d'Isola †1644 Francesca Dorotea Corti | 2.Francesco I III duca di Alvito *c.1590 †1660 Giustina Borromeo | 2.Ortensia *1594 †1639 Francesco Girolamo Cicogna Mozzoni, conte di Terdobbiate | |||||||||||||||||||||||
Giacomo, II marchese d'Isola †1686 Estinzione del ramo | Ottavia Scaramuzza Visconti Aicardi | Partenia *1616 †1698 1.Consalvo Geronimo Rodriguez de Salamanca 2.Francesco Arese, conte 3.Girolamo Francesco Ignazio Serbelloni | Tolomeo II IV duca di Alvito *1618 †1687 Ottavia Trivulzio | Marco *1619 †1683 cardinale | Ersilia *1620 †1695 1.Giambattista Omodei, nobile dei marchesi di Piovera 2.Pier Luchino dal Verme, conte di Sanguinetto | Chiara *1623 †? Girolamo Caimi | |||||||||||||||||||
Giustina *1644 †1679 Gregorio Boncompagni, V duca di Sora | Francesco II V duca di Alvito *1646 †1702 Maria Alfonsa Diaz Pimienta | GALLIO TRIVULZIO Gaetano (Antonio Teodoro Gaetano), IV principe della Val Mesolcina *1658 †1705 Lucrezia Borromeo | |||||||||||||||||||||||
Tolomeo III Saverio VI duca di Alvito *1685 †1711 Beatrice di Tocco | Nicola *1686 †1744 poeta arcade e teologo | Maria Ottavia *1687 monaca agostiniana del Monastero di San Giuseppe dei Ruffi di Napoli | Carlo *1689 †1744 chierico regolare teatino | Partenia *1690 †? monaca agostiniana del Monastero di San Giuseppe dei Ruffi di Napoli | Domenico *1692 †1751 | Giuseppe *1693 †1719 monaco benedettino a Monte Cassino | Antonio *1695 †1720 poeta arcade Agillo Cinosario | Vincenza *1697 †? monaca agostiniana del Monastero di San Giuseppe dei Ruffi di Napoli | Giustina *1690 †? monaca clarissa ad Arona | Antonio Tolomeo, V principe della Val Mesolcina *1692 †1767 Maria Archinto | Olimpia *1693 †1715 Pietro Maria VI Rossi di San Secondo, marchese di San Secondo | ||||||||||||||
Francesco III Ignazio VII duca di Alvito *1710 †1749 Maria Caterina Rospigliosi | Lucrezia *1723 †1727 | ||||||||||||||||||||||||
Alfonsina *1734 †1779 Michele Carafa, principe di Colubrano | Marianna *1739 †1780 Carlo Pignatelli, duca di Montecalvo | Carlo Tolomeo VIII duca di Alvito *1741 †1800 Elisabetta Capece Minutolo | |||||||||||||||||||||||
Duchi di Alvito (1606-1800)
[modifica | modifica wikitesto]- Tolomeo (1527-1607), cardinale, I duca di Alvito
- Tolomeo I (1568-1623), II duca di Alvito, nipote del precedente
- Francesco I (1590-1660), III duca di Alvito
- Tolomeo II (1618-1687), IV duca di Alvito
- Francesco II (1646-1702), V duca di Alvito
- Tolomeo III Saverio (1685-1711), VI duca di Alvito
- Francesco III Ignazio (1710-1749), VII duca di Alvito
- Carlo Tolomeo (1741-1800), VIII duca di Alvito
- Estinzione della casata
Principi del Sacro Romano Impero (1679-1767)
[modifica | modifica wikitesto]- Antonio Teodoro Gaetano (1658-1705), I principe
- Antonio Tolomeo (1692-1767), II principe
- Estinzione della casata
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ AA.VV. Le crisi finanziarie, Fondazione Istituto Internazionale di Storia Economica "F. Datini" di Prato, Firenze, 2016
- ^ V. Spreti, Enciclopedia Storico-nobiliare italiana, Milano 1928-1930, rist. Bologna, 1969; Consulta araldica del Regno d'Italia, Libro d'Oro della nobiltà italiana-Serie aggiornata, annate varie
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- L. Tettoni e S. Saladini, Teatro araldico, Lodi, 1844
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Casato di Gallio