Monoptero: differenze tra le versioni

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[[File:Monoptero.jpg|thumb|Il tempio monoptero e quello monoptero-periptero in un'illustrazione del ''[[De architectura]]'' di [[Vitruvio]], edizione Amati (1829)]]
[[File:Monoptero.jpg|thumb|Il tempio monoptero e quello monoptero-periptero in un'illustrazione del ''[[De architectura]]'' di [[Vitruvio]], edizione Amati (1829)]]


In [[architettura]] si definisce '''monoptero''' un [[tempio]] costituito da un semplice colonnato circolare. È un caso particolare del tempio [[periptero]], con un giro di colonne attorno alla cella. Quando il tempio circolare oltre alle colonne presenta anche una cella cilindrica al suo interno, allora si parla di ''monoptero-periptero''.
In [[architettura]] si definisce '''monoptero''' un [[tempio]] costituito da un semplice colonnato circolare. È un caso particolare del tempio [[periptero]], con un giro di colonne. Quando il tempio circolare oltre alle colonne presenta anche una cella cilindrica al suo interno, allora si parla di ''monoptero-periptero'' o ''thòlos''.


== Tempio monoptero nell'[[Grecia Antica|antica Grecia]] ==
== Tempio monoptero nell'antica Grecia ==
Il tempio monoptero nell'[[Grecia Antica|antica Grecia]] era costruito soprattutto nei luoghi di culto come santuari o oracoli, più importanti in assoluto.

Il tempio monoptero nell'antica Grecia era costruito soprattutto nei luoghi di culto come santuari o oracoli, più importanti in assoluto.
La forma circolare dell'edificio rendeva una maggiore idea di perfezione e di completezza che simboleggiava un contatto ancora più stretto con la divinità.
La forma circolare dell'edificio rendeva una maggiore idea di perfezione e di completezza che simboleggiava un contatto ancora più stretto con la divinità.
Spesso infatti il [[tempio]] circolare, detto anche tempio a ''tholos'', racchiudeva i simboli sacri della divinità; altre volte un tempio circolare veniva utilizzato per mostrare il potere e l'autorità sacra della città.
Spesso infatti il [[tempio]] circolare, detto anche tempio a ''tholos'', racchiudeva i simboli sacri della divinità; altre volte un tempio circolare veniva utilizzato per mostrare il potere e l'autorità sacra della città.


I migliori esempi di templi monopteri dell'[[architettura greca]] sono la tholos di [[Apollo]] presso [[Delfi]] e il [[Philippeion]] ad [[Olimpia]].
I migliori esempi di templi monopteri dell'[[architettura greca]] sono la [[tholos di Delfi]] e il [[Philippeion]] ad [[Olimpia]]. A Delfi, il suddetto tempio aveva la massima funzione sacrale: si riteneva infatti che proprio in quel luogo fosse apparso [[Apollo]]. Ad Olimpia invece, il tempietto circolare fu innalzato in onore di [[Filippo II di Macedonia]] intorno al [[IV secolo a.C.]]
A Delfi, il suddetto tempio aveva la massima funzione sacrale: si riteneva infatti che proprio in quel luogo fosse apparso [[Apollo]].
Ad Olimpia invece, il tempietto circolare fu innalzato in onore di [[Filippo II di Macedonia]] intorno al [[IV secolo a.C.]]


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File:Delphi tholos.jpg|La [[Tholos di Delfi]]
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File:Delphi tholos.jpg|Veduta del [[Tholos di Delfi]]
File:Ac.tholos.jpg|Tholos di Delfi, particolare
File:Tholos Olympie.JPG|Il [[Philippeion]] di [[Olimpia]]
File:Ac.tholos.jpg|Tempio di Apollo a Delfi
File:Tholos Olympie.JPG|Philippeion ad Olimpia
File:Philippeion-olympia.jpg|Philippeion, particolare
File:Philippeion-olympia.jpg|Particolare del Philippeion
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==Tempio monoptero nell'[[Storia di Roma|antica Roma]]==
== Tempio monoptero nell'antica Roma ==
[[Immagine:Rome_the_sacred_area_of_largo_argentina_20050922.jpg|thumb|Il [[tempio]] B dell'[[area sacra di Largo Argentina]], dedicato forse alla ''Fortuna Huiusce Diei'']]
[[File:Rome_the_sacred_area_of_largo_argentina_20050922.jpg|thumb|Il [[tempio]] B dell'[[area sacra di Largo Argentina]], dedicato forse alla ''Fortuna Huiusce Diei'']]


A [[Roma]] invece, il [[tempio]] circolare venne ereditato sia come luogo di culto molto rilevante, sia come semplice struttura religiosa di piccole dimensioni.
A [[Roma]] invece, il [[tempio]] circolare venne ereditato sia come luogo di culto molto rilevante, sia come semplice struttura religiosa di piccole dimensioni.
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Il più grande edificio sacro circolare dell'area greco-romana del [[Mar Mediterraneo|Mediterraneo]] è sicuramente il grande [[tempio romano]] repubblicano dell'area di [[Largo di Torre Argentina]].
Il più grande edificio sacro circolare dell'area greco-romana del [[Mar Mediterraneo|Mediterraneo]] è sicuramente il grande [[tempio romano]] repubblicano dell'area di [[Largo di Torre Argentina]].
Il tempio, con sei colonne ancora intatte, si ipotizza che corrisponda al tempio fatto costruire dal console [[Quinto Lutazio Catulo (console 102 a.C.)|Quinto Lutazio Catulo]], collega di [[Gaio Mario]], per celebrare la vittoria contro i [[Cimbri]] del [[101 a.C.]] a [[Vercelli]], in [[Piemonte]].
Il tempio, con sei colonne ancora intatte, si ipotizza che corrisponda al tempio fatto costruire dal console [[Quinto Lutazio Catulo (console 102 a.C.)|Quinto Lutazio Catulo]], collega di [[Gaio Mario]], per celebrare la vittoria contro i [[Cimbri]] del [[101 a.C.]] a [[Vercelli]], in [[Piemonte]].
Il tempio, Aedes Fortunae Huiusce Diei, cioè "La Fortuna del Giorno Presente", era appunto dedicato alla dea della fortuna, che doveva essere rappresentata dalla gigantesca statua i cui resti marmorei, oggi conservati nei [[Musei Capitolini]], sono stati rinvenuti nei pressi del tempio stesso. Un piccolo monoptero circolare faceva parte anche del complesso del [[santuario della fortuna Primigenia]] a [[Palestrina]].
Il tempio, Aedes Fortunae Huiusce Diei, cioè "La Fortuna del Giorno Presente", era appunto dedicato alla dea della fortuna, che doveva essere rappresentata dalla gigantesca statua i cui resti marmorei, oggi conservati nei [[Musei Capitolini]], sono stati rinvenuti nei pressi del tempio stesso. Un piccolo monoptero circolare faceva parte anche del complesso del [[santuario della Fortuna Primigenia]] a [[Palestrina]].


Vi sono molti altri esempi di strutture romane sacre di forma circolare, come il [[tempio di Vesta]] nel [[Foro Romano]], che ricopriva una grande importanza perché era considerato il luogo sacro delle [[Vestali]], nonché la loro casa.
Vi sono molti altri esempi di strutture romane sacre di forma circolare, come il [[tempio di Vesta]] nel [[Foro Romano]], che ricopriva una grande importanza perché era considerato il luogo sacro delle [[Vestali]], nonché la loro casa.
Da ricordare inoltre il [[tempio di Ercole Vincitore]], presso il [[Foro Boario]], ed il [[tempio di Vesta (Tivoli)|tempio di Vesta]] a [[Tivoli]] per il quale è stata ipotizzata un'origine molto antica a struttura lignea, sostanzialmente estranea ad influenze greche, poi sostituita da un edificio lapideo.
Da ricordare inoltre il [[tempio di Ercole Vincitore]], presso il [[Foro Boario]], ed il [[tempio di Vesta (Tivoli)|tempio di Vesta]] a [[Tivoli]] per il quale è stata ipotizzata un'origine molto antica a struttura lignea, sostanzialmente estranea ad influenze greche, poi sostituita da un edificio lapideo.
La tipologia era utilizzata anche nelle provincie dell'Impero come ad [[Atene]] dove sull'[[Acropoli di Atene|acropoli]] venne edificato un tempio circolare dedicato ad Augusto e Roma.
La tipologia era utilizzata anche nelle provincie dell'Impero come ad [[Atene]] dove sull'[[Acropoli di Atene|acropoli]] venne edificato un tempio circolare dedicato ad Augusto e Roma.


[[Marco Vitruvio Pollione]] nel suo ''[[De architectura]]'' definisce compiutamente la tipologia definendone la nomenclatura<ref>Vitruvio P., ''De Architectura'', trad. di Cesare Cesariano, (a cura di A. Rovetta), ed. 2002.</ref> che sarà poi ripresa nel periodo classicista, giungendo fino a noi, classificandola tra le eccezioni nella casistica degli edifici religiosi.<ref>G. Morolli, ''Cesare Cesariano e la doppia immagine del periptero vitruviano'', in "Cesare Cesariano e il classicismo di primo Cinquecento", 1996.</ref>
[[Marco Vitruvio Pollione]] nel suo ''[[De architectura]]'' definisce compiutamente la tipologia definendone la nomenclatura<ref>Vitruvio P., ''De Architectura'', trad. di Cesare Cesariano, (a cura di A. Rovetta), ed. 2002.</ref> che sarà poi ripresa nel periodo classicista, giungendo fino a noi, classificandola tra le eccezioni nella casistica degli edifici religiosi.<ref>G. Morolli, ''Cesare Cesariano e la doppia immagine del periptero vitruviano'', in "Cesare Cesariano e il classicismo di primo Cinquecento", 1996.</ref>
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La struttura monoptera tuttavia non fu utilizzata solo per strutture religiose; nelle città romane era infatti presente il [[Macellum (mercato)|macellum]], una struttura a pianta circolare e dotata di colonne, dove si teneva il mercato. Ad esempio, si ricorda il ''[[Macellum (Pompei)|Macellum]]'' di [[Scavi archeologici di Pompei|Pompei]], un edificio a pianta circolare ubicato a margine del [[Foro di Pompei|Foro]].
La struttura monoptera tuttavia non fu utilizzata solo per strutture religiose; nelle città romane era infatti presente il [[Macellum (mercato)|macellum]], una struttura a pianta circolare e dotata di colonne, dove si teneva il mercato. Ad esempio, si ricorda il ''[[Macellum (Pompei)|Macellum]]'' di [[Scavi archeologici di Pompei|Pompei]], un edificio a pianta circolare ubicato a margine del [[Foro di Pompei|Foro]].


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Immagine:TivoliVillaGregorianaTempioDiVesta2.JPG|[[Tempio di Vesta (Tivoli)|Tempio di Vesta, Tivoli]]
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Immagine:TivoliVillaGregorianaTempioDiVesta2.JPG|Tempio di Vesta a Tivoli
Immagine:Rom_vesta_tempel.jpg|[[Tempio di Vesta]], Roma
Immagine:Rom_vesta_tempel.jpg|Tempio di Vesta a Roma
Immagine:Roma_-_tempio_di_ercole.JPG|[[Tempio di Ercole Vincitore]], Roma
Image:Macellum court.jpg|[[Macellum (Pompei)|Macellum di Pompei]]
Immagine:Roma_-_tempio_di_ercole.JPG|Tempio di Ercole presso il Foro Boario
Image:Macellum court.jpg|Macellum di [[Pompei]]
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==Tempio monoptero nell'[[Storia moderna|età moderna]]==
==Tempio monoptero nell'età moderna==
[[Immagine:Parc Monceau - La Rotonde 02-03-06.jpg|thumb|''Barrière de Chartres'' a Parigi di [[Claude-Nicolas Ledoux]]]]
[[File:Parc Monceau - La Rotonde 02-03-06.jpg|thumb|''Barrière de Chartres'' a Parigi di [[Claude-Nicolas Ledoux]]]]


Durante il [[Architettura rinascimentale|Rinascimento]], la riscoperta dell'architettura antica portò alla realizzazione del [[Tempietto di San Pietro in Montorio]] ([[1502]]), opera di [[Bramante]], definito come "il primo monumumento del pieno rinascimento in contrasto col protorinascimento, ed è un vero monumento, cioè una realizzazione più plastica che strettamente architettonica."<ref>N. Pevsner, ''Storia dell'architettura europea'', Bari 1998, p. 129.</ref>
Durante il [[Architettura rinascimentale|Rinascimento]], la riscoperta dell'architettura antica portò alla realizzazione del [[Tempietto di San Pietro in Montorio]] ([[1502]]), opera di [[Bramante]], definito come "il primo monumumento del pieno rinascimento in contrasto col protorinascimento, ed è un vero monumento, cioè una realizzazione più plastica che strettamente architettonica."<ref>N. Pevsner, ''Storia dell'architettura europea'', Bari 1998, p. 129.</ref>
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Nel XVI secolo le realizzazioni di questa tipologia, così importante per chiarire il rapporto con l'antico, furono poche ma significative (il [[Chiesa di Madonna di Campagna (Verona)|Santuario di Santa Maria della Pace]], detto "Madonna di Campagna", di [[Michele Sanmicheli]]), mentre più numerose furono le rappresentazioni pittoriche (''[[Sposalizio della Vergine (Raffaello)|Lo sposalizio della Vergine]]'' di [[Raffaello Sanzio]]).
Nel XVI secolo le realizzazioni di questa tipologia, così importante per chiarire il rapporto con l'antico, furono poche ma significative (il [[Chiesa di Madonna di Campagna (Verona)|Santuario di Santa Maria della Pace]], detto "Madonna di Campagna", di [[Michele Sanmicheli]]), mentre più numerose furono le rappresentazioni pittoriche (''[[Sposalizio della Vergine (Raffaello)|Lo sposalizio della Vergine]]'' di [[Raffaello Sanzio]]).


Successivamente, soprattutto in epoca [[Architettura neoclassica|neoclassica]], il tempio monoptero venne impiegato assai spesso per adornare i vasti giardini del [[XVIII secolo|Settecento]] e dell'[[XIX secolo|Ottocento]]: è il caso, ad esempio, del cosiddetto [http://faculty.bsc.edu/jtatter/ancient.html Tempio della Virtù Antica] che [[William Kent]] costruì nel [[Buckinghamshire]] nel [[1734]], ispirandosi proprio allo schema di [[Andrea Palladio]] per il [[tempio di Vesta (Tivoli)|tempio di Vesta]] a Tivoli.
Successivamente, soprattutto in epoca [[Architettura neoclassica|neoclassica]], il tempio monoptero venne impiegato assai spesso per adornare i vasti giardini del [[XVIII secolo|Settecento]] e dell'[[XIX secolo|Ottocento]]: è il caso, ad esempio, del cosiddetto [http://faculty.bsc.edu/jtatter/ancient.html Tempio della Virtù Antica] che [[William Kent]] costruì nel [[Buckinghamshire]] nel [[1734]], ispirandosi proprio allo schema di [[Andrea Palladio]] per il [[tempio di Vesta (Tivoli)|tempio di Vesta a Tivoli]].


Uno dei pochi esempi in cui il modello circolare è utilizzato per un'architettura pubblica è la ''Barrière de Chartres'' progettata, da [[Claude-Nicolas Ledoux]] nel [[1785]].
Uno dei pochi esempi in cui il modello circolare è utilizzato per un'architettura pubblica è la ''Barrière de Chartres'' progettata, da [[Claude-Nicolas Ledoux]] nel [[1785]].
Altro esempio importante è il tempio che [[Charles Cameron]] innalzò nel parco del [[Pavlovsk (reggia)|palazzo del Granduca Paolo a Pavlovsk]], il primo tempietto [[Ordine dorico|dorico]] di tutta la [[Russia]].<ref>R. Middleton, D. Watkin, ''Architettura dell'Ottocento'', Martellago (Venezia), Electa, 2001, p. 275.</ref>
Altro esempio importante è il tempio che [[Charles Cameron]] innalzò nel parco del [[Pavlovsk (reggia)|palazzo del Granduca Paolo a Pavlovsk]], il primo tempietto [[Ordine dorico|dorico]] di tutta la [[Russia]].<ref>R. Middleton, D. Watkin, ''Architettura dell'Ottocento'', Milano, Electa, 2001, p. 275.</ref> . Per l'Italia un notevole esempio di tempio periptero è il torrione delle fontane dell'Acquedotto borbonico di Lucca, progettato e realizzato da [[Lorenzo Nottolini]].


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File:Tempietto-1.jpg|[[Tempietto di San Pietro in Montorio]], Roma
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File:SposalizioRaffaello.jpg|Particolare dello ''[[Sposalizio della Vergine (Raffaello)|Sposalizio della Vergine]]'' di Raffaello
File:Tempietto-1.jpg|Tempio di San Pietro in Montorio, Roma
File:SposalizioRaffaello .jpg|Particolare dello ''Sposalizio della Vergine'' di Raffaello
File:PavlovskPalace temple.jpg|Tempio nel parco di Pavlovsk
File:PavlovskPalace temple.jpg|Tempio nel parco di Pavlovsk
File:VillaBorgheseTempio.JPG|[[Villa Borghese]] a [[Roma]]: [[Tempio di Diana (Villa Borghese)|Tempio di Diana]]
File:VillaBorgheseTempio.JPG|[[Tempio di Diana (Villa Borghese)|Tempio di Diana]] a [[Villa Borghese]], Roma
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==Note==
==Note==
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==Altri progetti==
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Il tempio monoptero e quello monoptero-periptero in un'illustrazione del De architectura di Vitruvio, edizione Amati (1829)

In architettura si definisce monoptero un tempio costituito da un semplice colonnato circolare. È un caso particolare del tempio periptero, con un giro di colonne. Quando il tempio circolare oltre alle colonne presenta anche una cella cilindrica al suo interno, allora si parla di monoptero-periptero o thòlos.

Tempio monoptero nell'antica Grecia

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Il tempio monoptero nell'antica Grecia era costruito soprattutto nei luoghi di culto come santuari o oracoli, più importanti in assoluto. La forma circolare dell'edificio rendeva una maggiore idea di perfezione e di completezza che simboleggiava un contatto ancora più stretto con la divinità. Spesso infatti il tempio circolare, detto anche tempio a tholos, racchiudeva i simboli sacri della divinità; altre volte un tempio circolare veniva utilizzato per mostrare il potere e l'autorità sacra della città.

I migliori esempi di templi monopteri dell'architettura greca sono la tholos di Delfi e il Philippeion ad Olimpia. A Delfi, il suddetto tempio aveva la massima funzione sacrale: si riteneva infatti che proprio in quel luogo fosse apparso Apollo. Ad Olimpia invece, il tempietto circolare fu innalzato in onore di Filippo II di Macedonia intorno al IV secolo a.C.

Tempio monoptero nell'antica Roma

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Il tempio B dell'area sacra di Largo Argentina, dedicato forse alla Fortuna Huiusce Diei

A Roma invece, il tempio circolare venne ereditato sia come luogo di culto molto rilevante, sia come semplice struttura religiosa di piccole dimensioni. Gli edifici circolari nell'antica Roma sono molto più numerosi che in Grecia, perché tali strutture hanno avuto maggiore influenza nello stile architettonico romano-imperiale.

Il più grande edificio sacro circolare dell'area greco-romana del Mediterraneo è sicuramente il grande tempio romano repubblicano dell'area di Largo di Torre Argentina. Il tempio, con sei colonne ancora intatte, si ipotizza che corrisponda al tempio fatto costruire dal console Quinto Lutazio Catulo, collega di Gaio Mario, per celebrare la vittoria contro i Cimbri del 101 a.C. a Vercelli, in Piemonte. Il tempio, Aedes Fortunae Huiusce Diei, cioè "La Fortuna del Giorno Presente", era appunto dedicato alla dea della fortuna, che doveva essere rappresentata dalla gigantesca statua i cui resti marmorei, oggi conservati nei Musei Capitolini, sono stati rinvenuti nei pressi del tempio stesso. Un piccolo monoptero circolare faceva parte anche del complesso del santuario della Fortuna Primigenia a Palestrina.

Vi sono molti altri esempi di strutture romane sacre di forma circolare, come il tempio di Vesta nel Foro Romano, che ricopriva una grande importanza perché era considerato il luogo sacro delle Vestali, nonché la loro casa. Da ricordare inoltre il tempio di Ercole Vincitore, presso il Foro Boario, ed il tempio di Vesta a Tivoli per il quale è stata ipotizzata un'origine molto antica a struttura lignea, sostanzialmente estranea ad influenze greche, poi sostituita da un edificio lapideo. La tipologia era utilizzata anche nelle provincie dell'Impero come ad Atene dove sull'acropoli venne edificato un tempio circolare dedicato ad Augusto e Roma.

Marco Vitruvio Pollione nel suo De architectura definisce compiutamente la tipologia definendone la nomenclatura[1] che sarà poi ripresa nel periodo classicista, giungendo fino a noi, classificandola tra le eccezioni nella casistica degli edifici religiosi.[2]

Da notare inoltre che nell'architettura romana le tipologie dei templi a pianta circolare e longitudinale furono mirabilmente unite nel Pantheon, che però, proprio per la sua planimetria articolata e per l'assenza del colonnato circolare, non può essere considerato un tempio monoptero.

La struttura monoptera tuttavia non fu utilizzata solo per strutture religiose; nelle città romane era infatti presente il macellum, una struttura a pianta circolare e dotata di colonne, dove si teneva il mercato. Ad esempio, si ricorda il Macellum di Pompei, un edificio a pianta circolare ubicato a margine del Foro.

Tempio monoptero nell'età moderna

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Barrière de Chartres a Parigi di Claude-Nicolas Ledoux

Durante il Rinascimento, la riscoperta dell'architettura antica portò alla realizzazione del Tempietto di San Pietro in Montorio (1502), opera di Bramante, definito come "il primo monumumento del pieno rinascimento in contrasto col protorinascimento, ed è un vero monumento, cioè una realizzazione più plastica che strettamente architettonica."[3]

Nel XVI secolo le realizzazioni di questa tipologia, così importante per chiarire il rapporto con l'antico, furono poche ma significative (il Santuario di Santa Maria della Pace, detto "Madonna di Campagna", di Michele Sanmicheli), mentre più numerose furono le rappresentazioni pittoriche (Lo sposalizio della Vergine di Raffaello Sanzio).

Successivamente, soprattutto in epoca neoclassica, il tempio monoptero venne impiegato assai spesso per adornare i vasti giardini del Settecento e dell'Ottocento: è il caso, ad esempio, del cosiddetto Tempio della Virtù Antica che William Kent costruì nel Buckinghamshire nel 1734, ispirandosi proprio allo schema di Andrea Palladio per il tempio di Vesta a Tivoli.

Uno dei pochi esempi in cui il modello circolare è utilizzato per un'architettura pubblica è la Barrière de Chartres progettata, da Claude-Nicolas Ledoux nel 1785. Altro esempio importante è il tempio che Charles Cameron innalzò nel parco del palazzo del Granduca Paolo a Pavlovsk, il primo tempietto dorico di tutta la Russia.[4] . Per l'Italia un notevole esempio di tempio periptero è il torrione delle fontane dell'Acquedotto borbonico di Lucca, progettato e realizzato da Lorenzo Nottolini.

  1. ^ Vitruvio P., De Architectura, trad. di Cesare Cesariano, (a cura di A. Rovetta), ed. 2002.
  2. ^ G. Morolli, Cesare Cesariano e la doppia immagine del periptero vitruviano, in "Cesare Cesariano e il classicismo di primo Cinquecento", 1996.
  3. ^ N. Pevsner, Storia dell'architettura europea, Bari 1998, p. 129.
  4. ^ R. Middleton, D. Watkin, Architettura dell'Ottocento, Milano, Electa, 2001, p. 275.

Voci correlate

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