Lorenzino Sossio: differenze tra le versioni

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[[File:Valrovina - Sacello del Beato Lorenzino Sossio 04.jpg|thumb|upright=1|Il "sacello del Beato Lorenzino Sossio" a [[Valrovina]]]]
'''Lorenzino Sossio''' è il nome tardivamente attribuito al bambino il cui cadavere fu rinvenuto nel [[1485]] nei pressi di [[Marostica]]. La tradizione popolare ne fece un martire ucciso dagli [[ebrei]] di [[Bassano del Grappa|Bassano]] divenendo oggetto di culto fino al 1965, quando il [[Concilio Vaticano II]] ne decretò la soppressione.<ref>{{Cita pubblicazione|titolo=Marostica|accesso=2022-03-03|url=https://www7.tau.ac.il/omeka/italjuda/items/show/30}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|nome=Gemma|cognome=Volli|data=1968|titolo=Il beato Lorenzino da Marostica presunta vittima d'un omicidio rituale|rivista=La Rassegna Mensile di Israel|volume=34|numero=9|pp=513–526|accesso=2022-03-03|url=https://www.jstor.org/stable/41282910}}</ref> È noto anche con il nome di '''Lorenzino da Marostica'''.
'''Lorenzino Sossio''' è il nome tardivamente attribuito al bambino il cui cadavere fu rinvenuto nel [[1485]] nei pressi di [[Marostica]]. La tradizione popolare ne fece un martire ucciso dagli [[ebrei]] di [[Bassano del Grappa|Bassano]] divenendo oggetto di culto fino al 1965, quando il [[Concilio Vaticano II]] ne decretò la soppressione.<ref>{{Cita pubblicazione|titolo=Marostica|accesso=2022-03-03|url=https://www7.tau.ac.il/omeka/italjuda/items/show/30}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|nome=Gemma|cognome=Volli|data=1968|titolo=Il beato Lorenzino da Marostica presunta vittima d'un omicidio rituale|rivista=La Rassegna Mensile di Israel|volume=34|numero=9|pp=513–526|accesso=2022-03-03|url=https://www.jstor.org/stable/41282910}}</ref>


== Storia ==
== Storia ==
[[File:Marostica - Capitello votivo del Beato Lorenzino Sossio.jpg|thumb|upright=1|left|Capitello votivo a Marostica, nel punto dove secondo la tradizione si sarebbero fermati i buoi con il carro trasportante il corpo del bambino]]
Nell'aprile 1485, nelle campagne tra [[Bassano del Grappa|Bassano]] e [[Marostica]], fu rinvenuto il cadavere di un bambino, deceduto in circostanze ignote.<ref name="bc">Benedetto Cignitti, BSS, vol. XI (1968), col. 1318.</ref><ref name=":0">{{Cita web|url=http://www.santiebeati.it/dettaglio/90682|titolo=Beato Lorenzino Sossio|sito=Santiebeati.it|accesso=2022-03-03}}</ref> Quella dell'[[accusa del sangue|infanticidio rituale]] era una accusa calunniosa diffusa in tutta Europa contro le comunità ebraiche sin dal medioevo e portò la popolazione, anche in questo caso, ad accusare la locale comunità di ebrei di Bassano del Grappa; tale accusa portò all'espulsione degli ebrei da [[Vicenza]] e dal suo territorio, decretata dal doge [[Marco Barbarigo]] il 21 aprile 1486.<ref name="bc" />
Nell'aprile del 1485, nelle campagne tra [[Bassano del Grappa|Bassano]] e [[Marostica]], fu rinvenuto il cadavere di un bambino, deceduto in circostanze ignote, a cui fonti tardive attribuiscono il nome di Lorenzino Sossio.<ref name="bc">Benedetto Cignitti, BSS, vol. XI (1968), col. 1318.</ref>


La popolazione ritenne il bambino vittima di un [[accusa del sangue|infanticidio rituale]] attribuito agli [[ebrei]] di Bassano e tale accusa portò all'espulsione degli ebrei da [[Vicenza]] e dal suo territorio, decretata dal doge [[Marco Barbarigo]] il 21 aprile 1486.<ref name="bc"/>
Non si hanno fonti certe su un eventuale processo ma è certo che il bambino, che fonti di molto successive ai fatti chiamarono Lorenzino Sossio e il cui corpo fu trasportato a Marostica, divenne oggetto di venerazione in quanto ritenuto martire di ebrei, analogamente a casi simili di altri presunti martiri bambini come [[Simonino di Trento]], [[Andrea Oxner da Rinn|Andrea di Rinn]], [[Werner di Oberwesel]] e molti altri casi analoghi.<ref name=":0" />


== Culto ==
Il vescovo di Padova, [[Pietro Barozzi]], il 14 ottobre 1488, si recò in visita pastorale e dai verbali poi redatti si sa che nella chiesa di S. Sebastiano era stato portato il corpo di un bambino senza nome che gli abitanti del luogo ritenevano vittima degli ebrei e quindi era oggetto di grande venerazione; il vescovo ritenne che non ci fosse nulla di miracoloso e, nonostante ne avesse vietato il culto, questo continuò con il consenso tacito dei vescovi di Padova e poi di [[diocesi di Vicenza|Vicenza]].<ref name="bss">Benedetto Cignitti, BSS, vol. XI (1968), col. 1319.</ref><ref name=":0" />
[[File:Marostica, chiesa di Santa Maria Assunta - Altare del beato Lorenzino.jpg|thumb|upright=1|Altare con le reliquie di Lorenzino Sossio nella [[Chiesa di Santa Maria Assunta (Marostica)|chiesa di Santa Maria Assunta]] di [[Marostica]]]]
Dai verbali della visita pastorale condotta il 14 ottobre 1488 nella chiesa di San Sebastiano a Marostica da [[Pietro Barozzi]], vescovo di [[diocesi di Padova|Padova]], risulta che vi si conservava il corpo di un bambino anonimo che la popolazione riteneva martire: il vescovo esaminò il corpo e ne disapprovò il culto, ma la proibizione non ebbe effetti sulla devozione del popolo, che continuò a venerare il bambino con il consenso tacito dei vescovi di Padova e poi di [[diocesi di Vicenza|Vicenza]].<ref name="bss">Benedetto Cignitti, BSS, vol. XI (1968), col. 1319.</ref>


Soppresso il convento di San Sebastiano nel 1810, il corpo del bambino fu trasferito in una ricca cappella della [[Chiesa di Santa Maria Assunta (Marostica)|chiesa di Santa Maria Assunta a Marostica]].<ref name="bss"/>
Successivamente [[Papa Benedetto XIV]], nella Bolla "''Beatus Andreas''" del 22 febbraio 1755 confermando il culto del beato [[Andrea Oxner da Rinn|Andrea di Rinn]], ricordò anche il nome di Lorenzino.<ref name=":0" /><ref name="bss" />


Nella bolla ''Beatus Andreas'' del 22 febbraio 1755, confermando il culto del beato [[Andrea Oxner da Rinn|Andrea di Rinn]], [[papa Benedetto XIV]] ricordò anche il nome di Lorenzino; il 31 agosto 1867 la [[congregazione dei riti]] confermò il culto del beato Lorenzino.<ref name="bss"/>
Nel 1810, le leggi napoleoniche decretarono la soppressione del convento e della annessa chiesa di S. Sebastiano e il corpo del bambino fu trasferito in una ricca cappella della [[Chiesa di Santa Maria Assunta (Marostica)|chiesa di Santa Maria Assunta a Marostica]].<ref name="bss" /><ref name=":0" /> La [[congregazione dei riti]], il 31 agosto 1867, ne confermò il culto fissando la festa liturgica, che si celebrava nelle diocesi di Padova e Vicenza, il 15 aprile e concedendo una [[festa esterna]] la seconda domenica dopo Pasqua. Nel 1965, il [[Concilio Vaticano II]] decretò la soppressione del culto.<ref name=":0" /><ref name="bss" />


La festa liturgica del beato Lorenzino si celebrava nelle diocesi di Padova e Vicenza il 15 aprile. A Marostica la festa esterna del beato si celebrava la seconda domenica dopo [[Pasqua]].<ref name="bss"/>
== Voci correlate ==

* [[Accusa del sangue]]
Il culto liturgico del beato fu abbandonato a norma delle disposizioni postconciliari.<ref name="bss"/>
* [[Domenico del Val]]
* [[Simonino di Trento]]
* [[Andrea Oxner da Rinn|Andrea di Rinn]]


== Note ==
== Note ==
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== Bibliografia ==
== Bibliografia ==
* Filippo Caraffa e Giuseppe Morelli (curr.), ''Bibliotheca Sanctorum'' (BSS), 12 voll., Istituto Giovanni XXIII nella Pontificia Università Lateranense, Roma 1961-1969.
* Filippo Caraffa e Giuseppe Morelli (curr.), ''Bibliotheca Sanctorum'' (BSS), 12 voll., Istituto Giovanni XXIII nella Pontificia Università Lateranense, Roma 1961-1969.
* {{Cita libro|autore=Gemma Volli|titolo=Il beato Lorenzino da Marostica, presunta vittima d'un omicidio rituale|collana=Roma: La rassegna mensile di Israel|annooriginale=1968}}<ref>{{Cita web|url=https://opac.bncf.firenze.sbn.it/bncf-prod/resource?uri=SBL0371021|titolo=Il beato Lorenzino da Marostica presunta vittima d'un omicidio rituale / Gemma Volli - OPAC - Biblioteca nazionale di Firenze|sito=opac.bncf.firenze.sbn.it|accesso=2022-03-02}}</ref>
* {{Cita libro|autore=Gemma Volli|titolo=Il beato Lorenzino da Marostica, presunta vittima d'un omicidio rituale|collana=Roma: La rassegna mensile di Israel|annooriginale=1968}}
==Collegamenti esterni==
*{{Cita web|url=https://opac.bncf.firenze.sbn.it/bncf-prod/resource?uri=SBL0371021|titolo=Il beato Lorenzino da Marostica presunta vittima d'un omicidio rituale / Gemma Volli - OPAC - Biblioteca nazionale di Firenze|sito=opac.bncf.firenze.sbn.it|accesso=2022-03-02}}

* {{Cita libro|autore=Nardello. M|titolo=Il presunto martirio del beato Lorenzino Sossio da Marostica|collana=ArchivioVeneto XCV (1972), pp. 25-45.|annooriginale=1972}}
== Voci correlate ==
* {{Cita libro|autore=Salomone Giuseppe Radzik|titolo=Gli ebrei e il culto del beato Lorenzino venerato a Marostica ed a Valrovina|annooriginale=1985}}
* [[Accusa del sangue]]
* {{Cita libro|autore=T. Caliò|titolo=Un omicidio rituale tra storia e leggenda. Il caso del Beato Lorenzino da Marostica|collana=Studi e Materiali di Storia delle Religioni (n. 19)|annooriginale=1995|p=55-82}}

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[[Categoria:Accusa del sangue]]
[[Categoria:Accusa del sangue]]

Versione attuale delle 21:51, 27 ott 2024

Il "sacello del Beato Lorenzino Sossio" a Valrovina

Lorenzino Sossio è il nome tardivamente attribuito al bambino il cui cadavere fu rinvenuto nel 1485 nei pressi di Marostica. La tradizione popolare ne fece un martire ucciso dagli ebrei di Bassano divenendo oggetto di culto fino al 1965, quando il Concilio Vaticano II ne decretò la soppressione.[1][2]

Capitello votivo a Marostica, nel punto dove secondo la tradizione si sarebbero fermati i buoi con il carro trasportante il corpo del bambino

Nell'aprile del 1485, nelle campagne tra Bassano e Marostica, fu rinvenuto il cadavere di un bambino, deceduto in circostanze ignote, a cui fonti tardive attribuiscono il nome di Lorenzino Sossio.[3]

La popolazione ritenne il bambino vittima di un infanticidio rituale attribuito agli ebrei di Bassano e tale accusa portò all'espulsione degli ebrei da Vicenza e dal suo territorio, decretata dal doge Marco Barbarigo il 21 aprile 1486.[3]

Altare con le reliquie di Lorenzino Sossio nella chiesa di Santa Maria Assunta di Marostica

Dai verbali della visita pastorale condotta il 14 ottobre 1488 nella chiesa di San Sebastiano a Marostica da Pietro Barozzi, vescovo di Padova, risulta che vi si conservava il corpo di un bambino anonimo che la popolazione riteneva martire: il vescovo esaminò il corpo e ne disapprovò il culto, ma la proibizione non ebbe effetti sulla devozione del popolo, che continuò a venerare il bambino con il consenso tacito dei vescovi di Padova e poi di Vicenza.[4]

Soppresso il convento di San Sebastiano nel 1810, il corpo del bambino fu trasferito in una ricca cappella della chiesa di Santa Maria Assunta a Marostica.[4]

Nella bolla Beatus Andreas del 22 febbraio 1755, confermando il culto del beato Andrea di Rinn, papa Benedetto XIV ricordò anche il nome di Lorenzino; il 31 agosto 1867 la congregazione dei riti confermò il culto del beato Lorenzino.[4]

La festa liturgica del beato Lorenzino si celebrava nelle diocesi di Padova e Vicenza il 15 aprile. A Marostica la festa esterna del beato si celebrava la seconda domenica dopo Pasqua.[4]

Il culto liturgico del beato fu abbandonato a norma delle disposizioni postconciliari.[4]

  1. ^ Marostica. URL consultato il 3 marzo 2022.
  2. ^ Gemma Volli, Il beato Lorenzino da Marostica presunta vittima d'un omicidio rituale, in La Rassegna Mensile di Israel, vol. 34, n. 9, 1968, pp. 513–526. URL consultato il 3 marzo 2022.
  3. ^ a b Benedetto Cignitti, BSS, vol. XI (1968), col. 1318.
  4. ^ a b c d e Benedetto Cignitti, BSS, vol. XI (1968), col. 1319.
  • Filippo Caraffa e Giuseppe Morelli (curr.), Bibliotheca Sanctorum (BSS), 12 voll., Istituto Giovanni XXIII nella Pontificia Università Lateranense, Roma 1961-1969.
  • Gemma Volli, Il beato Lorenzino da Marostica, presunta vittima d'un omicidio rituale, collana Roma: La rassegna mensile di Israel, 1968.

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Voci correlate

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