Eintracht Frankfurt: differenze tra le versioni

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{{Squadra di calcio
{{Squadra di calcio
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<!-- Introduzione -->
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<!-- Dati societari -->
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|federazione =[[Federazione calcistica della Germania|DFB]]
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|campionato = [[Fußball-Bundesliga|Bundesliga]]
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|annofondazione = 1899
|annofondazione = 1899
|presidente= {{Bandiera|Germania}} Peter Fischer
|presidente = {{Bandiera|DEU}} Matias Beck
|allenatore= {{Bandiera|Germania}} [[Thomas Schaaf]]
|allenatore = {{Bandiera|DEU}} [[Dino Toppmöller]]
|stadio= [[Commerzbank-Arena]]
|stadio = [[Deutsche Bank Park]]
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|Titoli di Bundesliga = 1
|Titoli di Bundesliga = 1
|Coppe di Germania = 4
|Coppe di Germania = 5
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|stagione attuale = Eintracht Frankfurt 2024-2025
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|titoli internazionali= 1 [[Coppa delle Alpi]]
|sito= www.eintracht.de
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}}
L{{'}}'''Eintracht Frankfurt''' ([[lingua tedesca|tedesco]] per ''Concordia Francoforte''), noto in [[lingua italiana]] come '''Eintracht Francoforte''', o semplicemente '''Eintracht''', è una [[società polisportiva]] [[Germania|tedesca]] con sede a [[Francoforte sul Meno]], la cui sezione più conosciuta è quella [[Calcio (sport)|calcistica]], fondata l'8 marzo 1899 e militante attualmente nella [[Bundesliga]], la massima divisione del [[campionato tedesco di calcio|campionato tedesco]].


Ha vinto un campionato tedesco nel [[Oberliga 1958-1959|1958-1959]] e cinque [[Coppa di Germania|Coppe di Germania]]. A livello internazionale si è aggiudicato due [[Europa League|Coppe UEFA/Europa League]], nel [[Coppa UEFA 1979-1980|1979-1980]] e nel [[UEFA Europa League 2021-2022|2021-2022]], ed è giunto in finale di [[Coppa dei Campioni]] nel [[Coppa dei Campioni 1959-1960|1959-1960]], quando fu sconfitto dal {{Calcio Real Madrid|N}}.
L''''Eintracht Frankfurt''' (letteralmente ''Concordia Francoforte''), è una [[società polisportiva]] [[Germania|tedesca]] con sede a [[Francoforte sul Meno]]. La sezione più conosciuta è quella [[Calcio (sport)|calcistica]], che è stata fondata nel [[1899]], e che nella stagione 2013-2014 milita nella [[Fußball-Bundesliga|Bundesliga]], la prima serie del [[campionato di calcio tedesco|campionato tedesco]].


Il club, che conta {{formatnum:140000 membri}}<ref name="Mitglieder">''[https://klub.eintracht.de/eintracht-frankfurt-ev/ Mitgliederzahl Eintracht Frankfurt]'', Eintracht Frankfurt, 23 luglio 2024.</ref>, comprende anche altri 19 dipartimenti sportivi. I colori sociali sono il rosso, il nero e il bianco. La squadra di calcio disputa le partite interne alla [[Deutsche Bank Park]], già Waldstadion e poi Commerzbank-Arena, stadio situato nel distretto di [[Sachsenhausen (Francoforte sul Meno)|Sachsenhausen]] di Francoforte.
Nella sua storia ha vinto un campionato tedesco e quattro [[Coppa di Germania|Coppe di Germania]]. A livello internazionale ha conquistato la [[Coppa UEFA 1979-1980]], inoltre ha partecipato alla finale della [[Coppa dei Campioni 1959-1960]], venendo però sconfitto dal [[Real Madrid]].


== Storia ==
== Storia ==
{{vedi anche|Storia dell'Eintracht Francoforte}}
=== Dalle origini alla seconda guerra mondiale ===
=== Dalle origini alla seconda guerra mondiale ===
Le origini del club risalgono al [[1899]], quando vengono fondati sia il ''Frankfurter Fußball-Club Viktoria von 1899'', considerato l'originaria squadra di calcio nella storia del club, che il ''Frankfurter Fußball-Club Kickers von 1899''. Queste due squadre si uniscono nel maggio [[1911]] per dar vita al ''Frankfurter FV (Kickers-Viktoria)'', che si unisce a sua volta nel [[1920]] al club di [[ginnastica]] ''Frankfurter Turngemeinde von 1861'' per formare il ''TuS Eintracht Frankfurt von 1861''; le due squadre si separarono nuovamente nel [[1927]], dando vita al ''Turngemeinde Eintracht Frankfurt von 1861'' e allo ''Sportgemeinde Eintracht Frankfurt (FFV) von 1899''.
[[File:Frankfurter FC Viktoria 1899.jpg|thumb|right|upright=1.8|La prima squadra del Frankfurter Fußball-Club Victoria nel 1899]]
Le origini del club risalgono al 1899, quando vengono fondati sia il ''Frankfurter Fußball-Club Viktoria von 1899'', considerato l'originaria squadra di calcio nella storia del club, sia il ''Frankfurter Fußball-Club Kickers von 1899''. Queste due squadre si uniscono nel maggio [[1911]] per dar vita al ''Frankfurter FV (Kickers-Viktoria)'', che si unisce a sua volta nel [[1920]] al club di [[ginnastica]] ''Frankfurter Turngemeinde von 1861'' per formare il ''TuS Eintracht Frankfurt von 1861''; le due squadre si separarono nuovamente nel [[1927]], dando vita al ''Turngemeinde Eintracht Frankfurt von 1861'' e allo ''Sportgemeinde Eintracht Frankfurt (FFV) von 1899''.


Prima della nascita della [[Fußball-Bundesliga|Bundesliga]] il campionato tedesco è composto da vari tornei locali e regionali, che selezionano le squadre partecipanti alla fase nazionale ad eliminazione. L'Eintracht dalla fine degli [[anni 1920|anni venti]] accede varie volte alla fase nazionale, dove però non fa mai molta strada. Solo nell'[[Verbandsliga 1931-1932|edizione 1931-1932]], trascinato anche dai gol del capocannoniere [[Karl Ehmer]] giunge alla finale; qui viene però battuto 2-0 dal [[Bayern Monaco]].
Prima della nascita della [[Bundesliga]] il campionato tedesco è composto da vari tornei locali e regionali, che selezionano le squadre partecipanti alla fase nazionale ad eliminazione. L'Eintracht dalla fine degli [[anni 1920|anni venti]] accede varie volte alla fase nazionale, dove però non fa mai molta strada. Solo nell'[[Verbandsliga 1931-1932|edizione 1931-1932]], trascinato anche dai gol del capocannoniere [[Karl Ehmer]] giunge alla finale; qui viene però battuto 2-0 dal {{Calcio Bayern Monaco|N}}.


Nel [[1933]] la [[Germania nazista]] riorganizza il calcio tedesco: vengono create sedici ''Gauligen'', e l'Eintracht gioca nella ''Südwest''. Qui i rossoneri finiscono quasi sempre nella prima metà della classifica, e arrivano a vincere il campionato nel [[1938]]<ref>{{cita web|http://www.rsssf.com/tablesd/duithistpre45.html|titolo=Germany - Championships 1902-1945|pubblicazione=www.rsssf.com|accesso=06-03-2014|lingua=en}}</ref>. Si qualificano in questa occasione al [[Gauliga 1937-1938|campionato nazionale]], ma si fermano alle fasi eliminatorie.
Nel 1933 la [[Germania nazista]] riorganizza il calcio tedesco: vengono create sedici ''Gauligen'', e l'Eintracht gioca nella ''Südwest''. Qui i rossoneri finiscono quasi sempre nella prima metà della classifica, e arrivano a vincere il campionato nel [[1938]]<ref>{{cita web|url=http://www.rsssf.com/tablesd/duithistpre45.html|titolo=Germany - Championships 1902-1945|accesso=6 marzo 2014|lingua=en}}</ref>. Si qualificano in questa occasione al [[Gauliga 1937-1938|campionato nazionale]], ma si fermano alle fasi eliminatorie.


=== Dal dopoguerra alla Bundesliga ===
=== Dal dopoguerra alla Bundesliga ===
[[File:Herbert Binkert and Paul Osswald.jpg|right|upright=0.7|thumb|[[Paul Oßwald]] (a destra), allenatore vincitore del campionato tedesco del 1959]]
Dopo la [[seconda guerra mondiale]] il formato del campionato non cambia di molto, con l'Eintracht viene inserito nell'Oberliga Süd. I rossoneri vincono questo torneo una prima volta nel [[1953]], e sono secondi l'anno successivo; in entrambi questi anni la squadra partecipa al campionato nazionale, ma senza troppa fortuna. Nell'estate del [[1954]], poi, si disputano i [[Campionato mondiale di calcio 1954|mondiali svizzeri]], che vengono vinti dalla [[Nazionale di calcio della Germania Ovest|nazionale tedesca]] a cui appartiene anche [[Alfred Pfaff]]. I rossoneri vincono nuovamente l'Oberliga nel [[1959]], e a questa vittoria segue [[Oberliga 1958-1959|il titolo tedesco]], sconfiggendo in finale i rivali del [[Kickers Offenbach]] per 5-3.
Dopo la [[seconda guerra mondiale]] il formato del campionato non cambia di molto, con l'Eintracht viene inserito nell'Oberliga Süd. I rossoneri vincono questo torneo una prima volta nel 1953 e sono secondi l'anno successivo; in questi due anni la squadra partecipa al campionato nazionale, ma senza troppa fortuna. Nell'estate del 1954 si disputa il [[Campionato mondiale di calcio 1954|campionato mondiale di calcio]], vinto dalla [[Nazionale di calcio della Germania Ovest|nazionale tedesca occidentale]] a cui appartiene anche [[Alfred Pfaff]]. I rossoneri vincono nuovamente l'Oberliga nel 1959 e a questa vittoria segue [[Oberliga 1958-1959|il titolo tedesco]], ottenuto sconfiggendo in finale il [[Kickers Offenbach]] per 5-3.


Dopo la vittoria del campionato i tedeschi partecipano alla [[Coppa dei Campioni 1959-1960]]; arrivati in semifinale sconfiggono 12-4 i [[Rangers Football Club|Rangers]] nel doppio confronto, e accedono così alla finale. Questa si gioca il 18 maggio [[1960]] a [[Glasgow]] davanti a 127.621 spettatori, e vede opposti ai rossoneri i vincitori di tutte le quattro edizioni precedenti del torneo, gli [[Spagna|spagnoli]] del [[Real Madrid]]. I rossoneri, che possono contare sul trio d'attacco formato da [[Richard Kreß]], [[Dieter Lindner]] e [[Erwin Stein (calciatore)|Erwin Stein]]<ref>{{cita web|http://www.ilgiornaledellosport.net/le-teche-gds/item/53343-il-pallone-racconta--real-madrid-eintracht-7-3-finale-coppa-campioni-1960.html|titolo=Il Pallone racconta : Real Madrid - Eintracht 7-3, finale Coppa Campioni 1960|pubblicazione=www.ilgiornaledellosport.net|accesso=06-03-2014|lingua=it}}</ref> si portano in vantaggio con Kreß, ma successivamente subiscono due gol di [[Alfredo Di Stéfano]] e quattro di [[Ferenc Puskás]]. Alla fine l'incontro finisce 7-3 per i madrileni: segna infatti un altro gol Di Stéfano, mentre per i tedeschi va due volte a segno Stein, in quella che è [[Statistiche della UEFA Champions League#Finali|la finale con più reti della manifestazione]].
Dopo la vittoria del campionato, i tedeschi partecipano alla [[Coppa dei Campioni 1959-1960]]; arrivati in semifinale, sconfiggono per 12-4 i {{Calcio Rangers|N}} nel doppio confronto e accedono così alla finale del 18 maggio 1960 a [[Glasgow]], davanti a 127 621 spettatori. La partita vede opposti ai rossoneri i vincitori di tutte le quattro edizioni precedenti del torneo, gli [[Spagna|spagnoli]] del {{Calcio Real Madrid|N}}. I rossoneri, che possono contare sul trio d'attacco formato da [[Richard Kreß]], [[Dieter Lindner]] e [[Erwin Stein (calciatore)|Erwin Stein]]<ref>{{cita web|url=http://www.ilgiornaledellosport.net/le-teche-gds/item/53343-il-pallone-racconta--real-madrid-eintracht-7-3-finale-coppa-campioni-1960.html|titolo=Il Pallone racconta : Real Madrid - Eintracht 7-3, finale Coppa Campioni 1960|accesso=6 marzo 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140307021227/http://www.ilgiornaledellosport.net/le-teche-gds/item/53343-il-pallone-racconta--real-madrid-eintracht-7-3-finale-coppa-campioni-1960.html|urlmorto=}}</ref> si portano in vantaggio con Kreß, ma successivamente subiscono due gol di [[Alfredo Di Stéfano]] e quattro di [[Ferenc Puskás]]. Alla fine l'incontro finisce 7-3 per i madrileni: segna infatti un altro gol Di Stéfano, mentre per i tedeschi va due volte a segno Stein. È [[Statistiche della UEFA Champions League#Finali|la finale con più reti della manifestazione]].


=== L'esperienza in Bundesliga ===
=== L'esperienza in Bundesliga ===
[[File:Elek Schwartz 1972.jpg|left|upright|thumb|[[Elek Schwartz|Alexandru Schwartz]], allenatore all'Eintracht Francoforte negli anni sessanta.]]
La [[Fußball-Bundesliga 1963-1964|stagione 1963-1964]] segna la nascita della [[Fußball-Bundesliga|Bundesliga]], e l'Eintracht è una delle sedici formazioni che prende parte al nuovo campionato. Si classifica subito terzo, ottenendo il miglior risultato di sempre, inoltre nella stessa stagione arriva a disputare la finale della [[DFB-Pokal 1963-1964|coppa nazionale]]; qui è però sconfitto dal [[Turn- und Sportverein München von 1860|Monaco 1860]].
La [[Fußball-Bundesliga 1963-1964|stagione 1963-1964]] segna la nascita della [[Bundesliga]]. L'Eintracht è una delle sedici formazioni che prende parte al nuovo campionato e nella prima edizione si classifica terzo, ottenendo il suo miglior risultato di sempre; nella stessa stagione arriva a disputare la finale della [[DFB-Pokal 1963-1964|coppa nazionale]], dove è sconfitto dal {{Calcio Monaco 1860|N}}.


I tedeschi partecipano nelle stagioni successive alla [[Coppa delle Fiere]], ottenendo in questa competizione un risultato di tutto rispetto: il raggiungimento delle semifinali nell'[[Coppa delle Fiere 1966-1967|edizione 1966-1967]], dove sono sconfitti dai futuri vincitori della [[Građanski nogometni klub Dinamo Zagreb|Dinamo Zagabria]]. Però solo quattro anni più tardi, al termine del [[Fußball-Bundesliga 1970-1971|campionato 1970-1971]], la squadra finisce quindicesima ad un solo punto dalla zona retrocessione. Tuttavia già l'[[Fußball-Bundesliga 1971-1972|anno seguente]] l'Eintracht si classifica al quinto posto, e in questo modo partecipa alla [[Coppa UEFA 1972-1973]]; qui però affronta subito la squadra che sarà poi campione, il [[Liverpool Football Club|Liverpool]], e viene così eliminato.
I tedeschi partecipano nelle stagioni successive alla [[Coppa delle Fiere]], ottenendo in questa competizione un risultato di rilievo: il raggiungimento delle semifinali nell'[[Coppa delle Fiere 1966-1967|edizione 1966-1967]], dove sono sconfitti dai futuri vincitori della {{Calcio Dinamo Zagabria|N}}. Solo quattro anni più tardi, però, al termine del [[Fußball-Bundesliga 1970-1971|campionato 1970-1971]], la squadra finisce quindicesima ad un solo punto dalla zona retrocessione. Tuttavia già l'[[Fußball-Bundesliga 1971-1972|anno seguente]] l'Eintracht si classifica al quinto posto, garantendosi in questo modo la partecipazione alla [[Coppa UEFA 1972-1973]], dove affronta subito la squadra che sarà poi campione, il {{Calcio Liverpool|N}}, da cui viene eliminato.


Il primo trofeo nazionale, la [[DFB-Pokal 1973-1974|coppa]], arriva nella stagione 1973-1974 battendo l'[[Hamburger Sport-Verein|Amburgo]] 3-1 ai [[tempi supplementari]]; in estate poi, anche [[Jürgen Grabowski]] e [[Bernd Hölzenbein]] si laureano [[Campionato mondiale di calcio 1974|campioni del mondo]], mentre i rossoneri conquistano la coppa anche nell'[[DFB-Pokal 1974-1975|edizione successiva]]. Grazie a questo successo la squadra partecipa alla [[Coppa delle Coppe 1975-1976]], e raggiunge un'altra volta le semifinali in una manifestazione europea: viene qui eliminata dal [[West Ham United Football Club|West Ham]].
Il primo trofeo nazionale, la [[DFB-Pokal 1973-1974|coppa]], la squadra di Francoforte lo vince nella stagione 1973-1974 battendo l'{{Calcio Amburgo|N}} per 3-1 ai [[tempi supplementari]]; in estate anche [[Jürgen Grabowski]] e [[Bernd Hölzenbein]] si laureano [[Campionato mondiale di calcio 1974|campioni del mondo]] con la nazionale tedesca occidentale, mentre i rossoneri si aggiudicano la coppa nazionale anche nell'[[DFB-Pokal 1974-1975|edizione successiva]]. Grazie a questo successo la squadra partecipa alla [[Coppa delle Coppe 1975-1976]] e raggiunge un'altra volta le semifinali in una manifestazione europea: viene qui eliminata dal {{Calcio West Ham|N}}.


L'Eintracht conquista un trofeo continentale nella stagione 1979-1980, quando, allenato da [[Friedel Rausch]] vince la [[Coppa UEFA 1979-1980|Coppa UEFA]]; tra i giocatori c'è anche [[Karl-Heinz Körbel]], il giocatore con più presenze in Bundesliga<ref>{{cita web|http://www.rsssf.com/players/duit-bundesliga-matches.html|titolo=Germany - All-Time Most Matches Played in Bundesliga|pubblicazione=www.rsssf.com|accesso=06-03-2014|lingua=en}}</ref>. I tedeschi eliminano durante il loro cammino anche il [[Feyenoord Rotterdam|Feyenoord]] ed arrivano poi in semifinale, dove trovano altre tre squadre della [[Germania Ovest]]; eliminano prima il [[Fußball-Club Bayern München|Bayern]], e sconfiggono poi in finale i detentori del trofeo, il [[Borussia Verein für Leibesübungen 1900 Mönchengladbach|Borussia Mönchengladbach]].
L'Eintracht vince un trofeo continentale nella stagione 1979-1980, quando, allenato da [[Friedel Rausch]], mette in bacheca la [[Coppa UEFA 1979-1980|Coppa UEFA]]; tra i giocatori c'è anche [[Karl-Heinz Körbel]], il giocatore con più presenze in Bundesliga<ref>{{cita web|url=http://www.rsssf.com/players/duit-bundesliga-matches.html|titolo=Germany - All-Time Most Matches Played in Bundesliga|accesso=6 marzo 2014|lingua=en}}</ref>. I tedeschi eliminano durante il loro cammino anche il {{Calcio Feyenoord|N}} e arrivano poi in semifinale, dove trovano altre tre squadre della [[Germania Ovest]], ovvero il {{Calcio Bayern Monaco|N}}, il {{Calcio Borussia Monchengladbach|N}} e lo {{Calcio Stoccarda|N}}; eliminano prima i bavaresi, poi sconfiggono in [[Finale della Coppa UEFA 1979-1980|finale]] la compagine detentrice del trofeo, M'gladbach.


Nella [[DFB-Pokal 1980-1981|stagione 1980-1981]] l'Eintracht vince la terza coppa nazionale, e l'anno successivo viene eliminato ai quarti della [[Coppa delle Coppe 1981-1982]] dal [[Tottenham Hotspur Football Club|Tottenham]]. In Bundesliga, però, negli anni a seguire la squadra si trova spesso nella parte inferiore della graduatoria, tanto che nella [[Fußball-Bundesliga 1983-1984|stagione 1983-1984]] si rende necessario disputare uno spareggio promozione-retrocessione contro il [[MSV Duisburg|Duisburg]]. L'Eintracht sconfigge i rivali per 6-1 nel doppio confronto, ma un'analoga situazione si verifica nella [[Fußball-Bundesliga 1988-1989|stagione 1988-1989]]: questa volta ad essere sconfitto è il [[1. FC Saarbrücken|Saarbrücken]]. Intanto i rossoneri, complice la vittoria della [[DFB-Pokal 1987-1988|quarta coppa nazionale]] dell'anno precedente raggiungono un'altra volta i quarti di finale in [[Coppa delle Coppe 1988-1989|Coppa delle Coppe]]; sono qui sono eliminati dai campioni in carica del [[Yellow Red Koninklijke Voetbalclub Mechelen|Mechelen]].
Nella [[DFB-Pokal 1980-1981|stagione 1980-1981]] l'Eintracht vince per la terza volta la coppa nazionale e l'anno successivo viene eliminato ai quarti della [[Coppa delle Coppe 1981-1982]] dal {{Calcio Tottenham|N}}. In Bundesliga, però, negli anni a seguire la squadra si trova spesso nella parte inferiore della graduatoria, tanto che nella [[Fußball-Bundesliga 1983-1984|stagione 1983-1984]] si vede costretta a disputare lo spareggio promozione-retrocessione contro il {{Calcio Duisburg|N}} per evitare la caduta in seconda serie. L'Eintracht sconfigge i rivali per 6-1 nel doppio confronto, ma un'analoga situazione si verifica nella [[Fußball-Bundesliga 1988-1989|stagione 1988-1989]], dove questa volta ad essere sconfitto è il {{Calcio Saarbrucken|N}}. Intanto nel 1989 i rossoneri, con la vittoria della [[DFB-Pokal 1987-1988|quarta coppa nazionale]] dell'anno precedente, raggiungono un'altra volta i quarti di finale in [[Coppa delle Coppe 1988-1989|Coppa delle Coppe]]; qui sono eliminati dai campioni in carica del {{Calcio Mechelen|N}}.


=== Anni novanta ===
Gli [[anni 1990|anni novanta]] si aprono con il terzo posto conquistato nel [[Fußball-Bundesliga 1989-1990|campionato 1989-1990]], quando [[Jørn Andersen]] è capocannoniere e [[Uwe Bein]] diventa [[Campionato mondiale di calcio 1990|campione del mondo]]. In seguito arrivano altri due terzi posto, nel [[Fußball-Bundesliga 1991-1992|1991-1992]] a soli due punti<ref name="2 punti">La Bundesliga assegnava allora due punti a vittoria: l'introduzione dei tre punti risale solo alla stagione 1995-1996.</ref> dai campioni dello [[VfB Stuttgart|Stoccarda]], e nel [[Fußball-Bundesliga 1992-1993|1992-1993]]. Sempre in questo periodo i tedeschi raggiungono per due volte i quarti di finale in [[Coppa UEFA]], nella [[Coppa UEFA 1993-1994|stagione 1993-1994]] e in [[Coppa UEFA 1994-1995|quella successiva]]; curiosamente vengono eliminati in entrambi i casi dalla squadra che sarà vice-campione, rispettivamente il [[Fussballclub Red Bull Salzburg|Casino Salisburgo]] e la [[Juventus Football Club|Juventus]], ma riescono ad eliminare il [[Società Sportiva Calcio Napoli|Napoli]].
Gli [[anni 1990|anni novanta]] si aprono con il terzo posto ottenuto nel [[Fußball-Bundesliga 1989-1990|campionato 1989-1990]], con [[Jørn Andersen]] capocannoniere; nell'estate seguente [[Uwe Bein]] diventa [[Campionato mondiale di calcio 1990|campione del mondo]] con la nazionale tedesca occidentale. In seguito la squadra francofortese centrerà altri due terzi posti, nel [[Fußball-Bundesliga 1991-1992|1991-1992]], a soli due punti<ref name="2 punti">La Bundesliga assegnava allora due punti a vittoria: l'introduzione dei tre punti risale solo alla stagione 1995-1996.</ref> dai campioni dello {{Calcio Stoccarda|N}}, e nel [[Fußball-Bundesliga 1992-1993|1992-1993]]. Sempre in questo periodo i tedeschi raggiungono per due volte i quarti di finale in [[Coppa UEFA]], nella [[Coppa UEFA 1993-1994|stagione 1993-1994]] e in [[Coppa UEFA 1994-1995|quella successiva]]; curiosamente vengono eliminati in entrambi i casi dalla squadra che sarà vicecampione, rispettivamente il [[Fußballclub Red Bull Salzburg|Casino Salisburgo]] e la {{Calcio Juventus|N}}, ma riescono ad eliminare il {{Calcio Napoli|N}}.


Dopo gli eventi turbolenti della stagione 1994-1995, tra cui la sospensione dei giocatori [[Jay-Jay Okocha]], [[Anthony Yeboah]] e [[Maurizio Gaudino]] voluta dal tecnico [[Jupp Heynckes]], la stagione 1995-1996 inizia con l'allenatore [[Charly Körbel]], che aveva sostituito Heynckes già nell'aprile 1995. Le aspettative riposte sulla squadra sono grandi, vista la campagna di rafforzamento che ha previsto gli arrivi di [[Markus Schupp]], [[Johnny Ekström]] e il rientrante [[Maurizio Gaudino]]. Prima dell'inizio del campionato la squadra perde i quarti di finale della [[Coppa Intertoto 1995|Coppa Intertoto]] contro il {{Calcio Bordeaux|N}} di [[Bixente Lizarazu]] e [[Zinédine Zidane]] (3-0). Il primo turno della [[DFB-Pokal 1995-1996|Coppa di Germania]] vede una vittoria di misura (2-1) contro il {{Calcio Saarbrucken|N}} e dopo la quinta giornata di campionato l'Eintracht è secondo in [[Fußball-Bundesliga 1995-1996|Bundesliga]], per poi scivolare al quinto posto. La discesa prosegue malgrado l'arrivo, nel settembre 1995, dell'attaccante [[Ivica Mornar]] dall'{{Calcio Hajduk Spalato|N}}. L'eliminazione dalla coppa nazionale giunge già al secondo turno contro il {{Calcio Monaco 1860|N}} in malo modo (1-5), mentre nelle successive cinque partite di campionato l'Eintracht ottiene un solo punto e scivola al sedicesimo e terzultimo posto della graduatoria, ma vincendo per 4-1 contro il quotato {{Calcio Bayern Monaco|N}} sembra porsi alle spalle la crisi. Rinforzata in parte la difesa con l'arrivo, a dicembre, di [[Ned Zelić]] dal {{Calcio Queens Park Rangers|N}}, l'Eintracht risale al decimo posto, ma una nuova crisi è alle porte: dalla diciottesima alla ventinovesima giornata arriva una sola vittoria e dopo la sconfitta casalinga contro il {{Calcio Borussia Monchengladbach|N}} il tecnico Charly Körbel è rimpiazzato da [[Dragoslav Stepanović]], che non riesce, tuttavia, ad invertire la rotta. La stagione si conclude a quota 32 punti, con il diciassettesimo e penultimo posto e la prima retrocessione della storia del club. Ad accompagnare l'Eintracht in [[2. Fußball-Bundesliga|Zweite Bundesliga]] c'è anche il {{Calcio Kaiserslautern|N}}, un'altra delle squadre che fino a quel momento aveva sempre militato in Bundesliga. Il declino sportivo si accompagna a quello amministrativo: i soci ritirano la fiducia al presidente Matthias Ohm e poco dopo si dimette anche il tesoriere Erbs. In estate il portiere dell'Eintracht [[Andreas Köpke]] vincerà da titolare il {{EC|1996}} con la [[nazionale di calcio della Germania|nazionale tedesca]].
=== Storia recente ===
Il [[Fußball-Bundesliga 1995-1996|campionato 1995-1996]] vede i rossoneri finire al diciassettesimo posto, e questo costa al club la prima retrocessione; ad accompagnare l'Eintracht in [[2. Fußball-Bundesliga|Zweite Bundesliga]] c'è anche il [[1. FC Kaiserslautern|Kaiserslautern]], un'altra delle squadre che fino a questo momento ha sempre militato in Bundesliga. Tornato in massima divisione nella [[Fußball-Bundesliga 1998-1999|stagione 1998-1999]] l'Eintracht si ritrova all'ultima giornata a non essere ancora matematicamente salvo; tuttavia la vittoria per 5-1 sui campioni uscenti del Kaiserslautern e la contemporanea sconfitta interna del [[1. FC Nürnberg|Norimberga]] fanno sì che a retrocedere siano proprio questi ultimi<ref>{{cita web|http://www.kicker.de/news/fussball/bundesliga/spieltag/1-bundesliga/1998-99/0/0/spieltag.html|titolo=1. Bundesliga - Spieltag / Tabelle|pubblicazione=www.kicker.de|accesso=06-03-2014|lingua=de}}</ref> a causa degli scontri diretti. L'[[Fußball-Bundesliga 1999-2000|anno seguente]] il club viene penalizzato di due punti dalla [[Federazione calcistica della Germania|Federcalcio tedesca]] per violazioni finanziarie, ma si salva grazie alla vittoria in extremis sul ''[[SSV Ulm 1846|SSV Ulm]]'' all'ultima giornata<ref>{{cita web|http://www.kicker.de/news/fussball/bundesliga/spieltag/1-bundesliga/1999-00/0/0/spieltag.html|titolo=1. Bundesliga - Spieltag / Tabelle|pubblicazione=www.kicker.de|accesso=06-03-2014|lingua=de}}</ref>. La retrocessione arriva però al termine del [[Fußball-Bundesliga 2000-2001|campionato 2000-2001]].


La [[2. Fußball-Bundesliga 1996-1997|prima stagione]] in [[Zweite Bundesliga]] è deludente per l'Eintracht, che alla fine del girone d'andata si ritrova financo in zona retrocessione, al quindicesimo posto, mentre in [[DFB-Pokal 1996-1997|Coppa di Germania]] è eliminato già al secondo turno dai rivali di campionato del {{Calcio Meppen|N}}. La panchina passa da Dragoslav Stepanović a [[Horst Ehrmantraut]], che riesce a risollevare la squadra nel girone di ritorno, risalendo sino al settimo posto finale. Nel [[2. Fußball-Bundesliga 1997-1998|1997-1998]] l'Eintracht riguadagna la massima serie vincendo il campionato di seconda divisione con tre punti di vantaggio sul {{Calcio Friburgo|N}}, subendo solo 4 sconfitte in 34 giornate.
I rossoneri tornano in Bundesliga dopo due anni, ma retrocedono immediatamente, venendo poi nuovamente promossi. Nella stagione 2005-2006 disputano la finale della [[DFB-Pokal 2005-2006|coppa nazionale]], nella quale vengono sconfitti dal [[Fußball-Club Bayern München|Bayern Monaco]], che però vince anche il campionato. Per questo motivo l'Eintracht può partecipare alla [[Coppa UEFA 2006-2007]], dove arriva alla fase a gruppi; viene qui eliminato insieme al [[Unione Sportiva Città di Palermo|Palermo]]. La stagione [[Fußball-Bundesliga 2007-2008|2007-2008]] fa registrare il miglior piazzamento degli ultimi tredici anni, il nono posto, che era stato ottenuto l'ultima volta nella [[Fußball-Bundesliga 1994-1995|stagione 1994-1995]].


La retrocessione arriva nuovamente al termine della [[Fußball-Bundesliga 2010-2011|stagione 2010-2011]]: dopo uno dei migliori gironi di andata nella storia, in cui i rossoneri riescono a sconfiggere 1-0 i futuri campioni del [[Ballspiel-Verein Borussia 09 Dortmund|Borussia Dortmund]] all'ultima giornata<ref>{{cita web|http://www.kicker.de/news/fussball/bundesliga/spieltag/1-bundesliga/2010-11/17/0/spieltag.html|titolo=1. Bundesliga - Spieltag / Tabelle|pubblicazione=www.kicker.de|accesso=06-03-2014|lingua=de}}</ref>, la squadra inizia il girone di ritorno mettendo in fila otto partite senza riuscire segnare. Da qui alla fine del campionato l'Eintracht vince una sola partita, quella con il [[Fußball-Club St. Pauli von 1910|St. Pauli]], che sarà anch'esso retrocesso.
Tornato in massima divisione per la stagione [[Fußball-Bundesliga 1998-1999|1998-1999]], l'Eintracht vive un'annata travagliata. Dopo il licenziamento Ehrmantraut, a dicembre prende le redini della squadra [[Bernhard Lippert]], che è sostituito da [[Reinhold Fanz]], avvicendato a sua volta da [[Jörg Berger]]. La compagine del [[Meno (fiume)|Meno]] si ritrova all'ultima giornata a non essere ancora matematicamente salva, ma poi la vittoria per 5-1 sui campioni uscenti del Kaiserslautern e la contemporanea sconfitta interna del {{Calcio Norimberga|N}} fanno sì che a retrocedere sia proprio quest'ultima squadra<ref>{{cita web |url=http://www.kicker.de/news/fussball/bundesliga/spieltag/1-bundesliga/1998-99/0/0/spieltag.html |titolo=1. Bundesliga - Spieltag / Tabelle |accesso=6 marzo 2014|lingua=de}}</ref> a causa degli scontri diretti sfavorevoli. Decisivo è per l'Eintracht il gol all'89º minuto del norvegese [[Jan Åge Fjørtoft]]. Nel marzo 1999 il club celebra il proprio centenario dandosi un nuovo stemma: la tradizionale aquila rossa torna, in veste leggermente modificata, dopo diciannove anni (dal 1980 il sodalizio utilizzava come logo un'aquila stilizzata in bianco e nero).


=== Anni duemila ===
Per la stagione 2011-2012 viene assunto [[Armin Veh]] in panchina, e sotto la sua guida la squadra torna immediatamente in Bundesliga; qui l'Eintracht disputa il [[Fußball-Bundesliga 2012-2013|campionato 2012-2013]] ad alti livelli: dopo esser stato a lungo al quarto posto valevole per i preliminari di Champions League, i rossoneri chiudono il campionato al sesto posto, qualificandosi così per i play-off dell'[[UEFA Europa League 2013-2014|Europa League 2013-2014]]. In questa manifestazione i tedeschi arrivano alla fase a gruppi, che concludono vincendo il proprio raggruppamento; accedono poi ai sedicesimi, e qui sono eliminati dal [[Futebol Clube do Porto|Porto]]: ad [[Oporto]] l'incontro finisce 2-2, ma il 3-3 a [[Francoforte sul Meno]] premia i [[Portogallo|portoghesi]], che avanzano grazie alla [[regola dei gol fuori casa]].
[[File:Felix Magath 2008.jpg|thumb|upright=0.6|[[Felix Magath]], alla guida dell'Eintracht dal dicembre 1999 al gennaio 2001.]]
Nel [[Fußball-Bundesliga 1999-2000|1999-2000]] il club viene penalizzato di due punti dalla [[Federazione calcistica della Germania|federcalcio tedesca]] per violazioni finanziarie, ma, dopo il cambio di allenatore da Jörg Berger a [[Felix Magath]] (nominato tecnico il 27 dicembre 1999), si salva grazie alla vittoria in extremis per 2-1 sulla diretta concorrente {{Calcio Ulm|N}} all'ultima giornata<ref>{{cita web|url=http://www.kicker.de/news/fussball/bundesliga/spieltag/1-bundesliga/1999-00/0/0/spieltag.html|titolo=1. Bundesliga - Spieltag / Tabelle|accesso=6 marzo 2014|lingua=de}}</ref>, riuscendo a chiudere con quattro punti di vantaggio sulla zona retrocessione e come terza squadra per rendimento nel girone di ritorno. La nuova retrocessione arriva, tuttavia, al termine della [[Fußball-Bundesliga 2000-2001|Bundesliga 2000-2001]]. Nonostante un inizio positivo nelle prime cinque giornate, la squadra subisce sei sconfitte consecutive che conducono al licenziamento dell'allenatore Felix Magath il 29 gennaio 2001. In panchina subentra il direttore sportivo [[Rolf Dohmen]], che guida la compagine del Meno in dieci partite, fino alla nomina di [[Friedel Rausch]], che non riesce a scongiurare la caduta in seconda serie.

La stagione [[2. Fußball-Bundesliga 2001-2002|2001-2002]] si conclude per l'Eintracht con il settimo posto in seconda serie, ma alla fine del torneo emerge nel bilancio del club un buco di 8 milioni di euro e la squadra rischia l'esclusione dal successivo campionato di seconda divisione. Il 17 luglio 2002 la Corte d'appello federale respinge il ricorso presentato dall'{{Calcio Unterhaching|N}}, che, retrocesso in terza serie sul campo, ha presentato domanda di riammissione in seconda serie al posto dell'Eintracht, di cui ha chiesto la retrocessione d'ufficio per un errore nei documenti di licenza. L'Eintracht rimane così in seconda serie.

La stagione [[2. Fußball-Bundesliga 2002-2003|2002-2003]] si apre con l'ascesa alla presidenza di Volker Sparmann, che passa dal consiglio di sorveglianza al consiglio di amministrazione. L'Eintracht allenato da [[Willi Reimann]] riesce a tornare in Bundesliga non senza patemi: dopo essere stata ai vertici della classifica per quasi tutta l'annata, alla trentunesima giornata, a causa della sconfitta sul campo del {{Calcio Magonza|N}}, la squadra scivola al quinto posto, ma ottiene comunque la promozione all'ultima giornata con due gol segnati a tempo scaduto nella partita vinta per 6-3 contro il {{Calcio Reutlingen|N}}, risultato che consente all'Eintracht di agguandare il terzo posto finale. In [[DFB-Pokal 2002-2003|Coppa di Germania]] la compagine di Francoforte elimina il {{Calcio Rot Weiss Erfurt|N}}, ma esce al secondo turno contro l'{{Calcio Hansa Rostock|N}}.

Nella stagione [[Fußball-Bundesliga 2003-2004|2003-2004]] di Bundesliga l'Eintracht Francoforte si batte per non retrocedere, ma invano. Uscita dalla [[DFB-Pokal 2003-2004|Coppa di Germania]] contro il {{Calcio Duisburg|N}} al secondo turno (dopo aver eliminato il {{Calcio Kickers Offenbach|N}}), nel girone di ritorno di campionato vince solo tre volte. Peter Schuster è rimpiazzato da Heiko Beeck nel ruolo di amministratore delegato, prima dell'insediamento, nel dicembre 2003, di Heribert Bruchhagen. Nella finestra invernale di [[calciomercato]] la squadra si rinforza e ottiene tre vittorie e due pareggi all'inizio del girone di ritorno, ma tutto sarà inutile. Il 20 marzo 2004, a causa delle vibranti proteste contro il quarto uomo Thorsten Schriever nella partita persa per 0-2 contro il {{Calcio Borussia Dortmund|N}}, l'allenatore Willi Reimann è punito con una squalifica di cinque partite e un'ammenda di 25.000 euro. Nella seconda metà del girone di ritorno l'Eintracht vive una crisi di risultati culminata nel sedicesimo posto finale, che vuol dire terza retrocessione della storia in seconda serie.

Nell'estate del 2004 assume la guida tecnica dell'Eintracht [[Friedhelm Funkel]], che imposta l'organico su un nugolo di giovani arrivati in prestito. Dopo una brutta partenza in [[2. Fußball-Bundesliga 2004-2005|Zweite Bundesliga]] (quattordicesimo posto dopo undici giornate), la squadra risale fino a ritrovarsi quinta prima della pausa invernale e nel girone di ritorno risulta la squadra che ha guadagnato più punti. Alla 34ª giornata arriva la promozione in massima serie, grazie ad una vittoria per 3-0 contro il {{Calcio Wacker Burghausen|N}}. In [[DFB-Pokal 2004-2005|Coppa di Germania]] la squadra elimina {{Calcio Rot Weiss Erfurt|N}} e {{Calcio Greuther Furth|N}}, per poi perdere per 0-2 contro lo {{Calcio Schalke|N}}, futuro finalista di coppa.

Nella stagione [[Fußball-Bundesliga 2005-2006|2005-2006]] di Bundesliga il neopromosso Eintracht disputa un girone d'andata fruttuoso, concluso al decimo posto con 21 punti. Malgrado una seconda parte di stagione in affanno (seconda peggiore squadra del girone di ritorno), la squadra del Meno riesce a ottenere la salvezza alla 33ª e penultima giornata, per poi chiudere il campionato al quattordicesimo posto, con 36 punti. Molto positivo è il percorso nella [[DFB-Pokal 2005-2006|coppa nazionale]], nella quale l'Eintracht raggiunge persino la finale eliminando {{Calcio Rot Weiss Oberhausen|N}} (2-1), {{Calcio Schalke|N}} (6-0), {{Calcio Norimberga|N}} (5-2), {{Calcio Monaco 1860|N}} (3-1) e {{Calcio Arminia Bielefeld|N}} (1-0). In finale, il 29 aprile 2006, è sconfitto per 1-0 dal {{Calcio Bayern Monaco|N}}, che vince anche il campionato, liberando così un posto nelle coppe europee per la finalista di DFB-Pokal, l'Eintracht, che pertanto si qualifica per la [[Coppa UEFA]] per la prima volta dal 1994.

Nella stagione 2006-2007 l'Eintracht torna dunque a giocare in [[Coppa UEFA 2006-2007|Coppa UEFA]], dove, superato il {{Calcio Brondby|N}} nel preliminare, arriva alla fase a gruppi. Con una sconfitta interna contro il {{Calcio Palermo|N}} (1-2) e tre pareggi contro {{Calcio Celta Vigo|N}} (1-1 esterno), {{Calcio Newcastle United|N}} (0-0 interno) e {{Calcio Fenerbahce|N}} (2-2 esterno) in quattro partite, è eliminato a causa dell'ultimo posto nel girone. In [[DFB-Pokal 2006-2007|Coppa di Germania]] raggiunge la semifinale, dove è eliminato dal {{Calcio Norimberga|N}}, mentre in campionato ottiene la salvezza. Inizia con una vittoria e sette pareggi nelle prime otto partite di Bundesliga e alla fine del girone di andata si ritrova decimo con 20 punti, proprio come l'anno precedente. La seconda parte della stagione, segnata da punti persi a causa di molti gol subiti negli ultimi minuti, inizia con sei partite senza vittorie e la caduta in zona retrocessione. L'esonero di Funkel sembra dare la svolta alla stagione: con le vittorie contro {{Calcio Alemannia|N}} (4-0) e {{Calcio Werder Brema|N}} (2-1) alla terzultima e alla penultima giornata, la squadra si salva. Il piazzamento finale è il quattordicesimo posto con 40 punti, equamente bilanciati tra quelli ottenuti in casa (20) e in trasferta (20).

Nella stagione [[Fußball-Bundesliga 2007-2008|2007-2008]] l'Eintracht fa registrare il miglior piazzamento degli ultimi tredici anni, il nono posto, che era stato ottenuto l'ultima volta nella stagione [[Fußball-Bundesliga 1994-1995|1994-1995]]. In [[DFB-Pokal 2007-2008|Coppa di Germania]] elimina l'{{Calcio Union Berlino|N}} (4-1), ma esce al secondo turno contro il {{Calcio Borussia Dortmund|N}} poi finalista (1-2). Il campionato comincia bene, con quattro vittorie e due sconfitte nelle prime nove partite. Dopo la pesante sconfitta sul campo del {{Calcio Norimberga|N}} (5-1) inanella una serie di sette risultati utili consecutivi. Concluso il girone d'andata al nono posto con 23 punti, nella pausa invernale ingaggia [[Caio César Alves dos Santos|Caio]] e [[Martin Fenin]] rispettivamente per 4 e 3,5 milioni di euro, stabilendo due dei tre acquisti più costosi nella storia del club. Nelle prime nove partite del girone di ritorno ottiene 19 punti, arrivando alla 26ª giornata in settima posizione, a tre punti dalla zona [[UEFA Champions League|Champions]]. Nelle restanti otto partite, tuttavia, ottiene solo quattro punti, chiudendo la stagione in nona posizione, la migliore dal 1994-1995, con 46 punti, di cui 28 in casa e 18 in trasferta.

Nella stagione [[Fußball-Bundesliga 2008-2009|2008-2009]] l'obiettivo stagionale è ottenere più dei 46 punti dell'anno precedente, ma non è raggiunto. In [[DFB-Pokal 2008-2009|Coppa di Germania]] perde in casa per 1-2 contro l'{{Calcio Hansa Rostock|N}} ed è eliminato al secondo turno. Il campionato inizia con sette partite consecutive senza vittorie, il che provoca aspre critiche all'indirizzo di Friedhelm Funkel da parte dei tifosi. Con tre vittorie nelle successive quattro partite l'Eintracht raggiunge nuovamente la metà della classifica e chiude il girone d'andata con 19 punti, al dodicesimo posto. Nel girone di ritorno l'Eintracht delude di frequente, facendo registrare solo tre vittorie. Si tratta del peggiore girone di ritorno di tutti i club della Bundesliga, con soli 14 punti ottenuti. Malgrado la conquista della salvezza, l'Eintracht annuncia la separazione da Funkel già prima della fine della stagione, alla vigilia dell'ultima giornata. La stagione è chiusa al tredicesimo posto, con 33 punti. Nonostante le prestazioni deludenti, si tratta del secondo miglior piazzamento dell'Eintracht dal 1994-1995.

=== Anni duemiladieci ===
[[File:Michael Skibbe in Moscow.jpg|thumb|[[Michael Skibbe]], allenatore dell'Eintracht dal giugno 2009 al marzo 2011.]]
Il 5 giugno 2009 è nominato allenatore [[Michael Skibbe]]. In [[DFB-Pokal 2009-2010|Coppa di Germania]], dopo le vittorie contro i rivali locali del Kickers Offenbach e dell'Alemannia Aquisgrana, nel secondo turno la squadra esce di scena contro il Bayern Monaco (0-4). In campionato la partenza è buona, con l'imbattibilità estesa alle prime sette giornate. Il girone d'andata si conclude con 24 punti e il decimo posto, per il miglior girone d'andata dal 1993-1994. Anche nella seconda parte della stagione la squadra ha successo e battaglia per un piazzamento utile per la qualificazione alle coppe europee. Un calo accusato prima della fine della stagione (solo due punti nelle ultime cinque partite), provoca tuttavia lo scivolamento al decimo posto finale. Prima della pausa invernale del campionato la squadra era decima con 46 punti.

La retrocessione in seconda serie arriva nuovamente al termine della stagione [[Fußball-Bundesliga 2010-2011|2010-2011]]. L'inizio di stagione è negativo, con soli tre punti nelle prime cinque giornate e lo scivolamento in piena zona retrocessione, ma l'Eintracht disputerà uno dei migliori gironi di andata nella storia del club, concluso al settimo posto con 26 punti, sulla spinta dei gol del neoacquisto greco [[Theofanīs Gkekas|Theofanīs Gekas]] (saranno 14 in stagione). Nel girone di andata i rossoneri riescono anche a sconfiggere per 1-0 i futuri campioni del {{Calcio Borussia Dortmund|N}} alla diciassettesima giornata<ref>{{cita web|url=http://www.kicker.de/news/fussball/bundesliga/spieltag/1-bundesliga/2010-11/17/0/spieltag.html|titolo=1. Bundesliga - Spieltag / Tabelle|accesso=6 marzo 2014|lingua=de}}</ref>, la squadra inizia il girone di ritorno con otto partite consecutive senza riuscire a segnare, per un totale di dieci partite di fila senza vittorie. Da qui alla fine del campionato l'Eintracht vince una sola partita, quella con il [[Fußball-Club St. Pauli von 1910|St. Pauli]], che sarà anch'esso retrocesso. A nulla serve l'esonero di Skibbe, avvenuto il 22 marzo 2011. Il successore [[Christoph Daum]] non è in grado di salvare l'Eintracht, che stabilisce un nuovo record negativo, con soli 8 punti ottenuti nel girone di ritorno.

Il 16 maggio 2011 Daum si dimette dalla guida tecnica del club, che il 31 maggio passa nelle mani di [[Armin Veh]]. Sotto la sua guida la squadra torna immediatamente in Bundesliga, vincendo il campionato di [[2. Fußball-Bundesliga 2011-2012|Zweite Bundesliga 2011-2012]] con largo anticipo, il 23 aprile 2012, battendo per 3-0 l'[[Alemannia Aquisgrana]]. [[Alex Meier]] è capocannoniere del torneo con 17 gol insieme a [[Olivier Occéan]] del {{Calcio Greuther Furth|N}} e [[Nick Proschwitz]] del {{Calcio Paderborn|N}}.

L'Eintracht disputa il [[Fußball-Bundesliga 2012-2013|campionato 2012-2013]] di Bundesliga ad alti livelli e, dopo aver occupato a lungo il quarto posto valevole per l'accesso ai preliminari di Champions League, chiude il campionato al sesto posto, qualificandosi così ai play-off dell'[[UEFA Europa League 2013-2014|Europa League 2013-2014]]. Nel 2013-2014 l'Eintracht si qualifica alla fase gruppi di Europa League, che conclude al primo posto del proprio raggruppamento. Ai sedicesimi di finale è eliminato dal {{Calcio Porto|N}}: a [[Porto (Portogallo)|Porto]] l'incontro finisce 2-2, ma il 3-3 a [[Francoforte sul Meno]] premia i [[Portogallo|portoghesi]], che avanzano grazie alla [[regola dei gol fuori casa]]. Il campionato è chiuso al tredicesimo posto.

Dopo il nono posto dell'anno seguente, nella stagione 2015-2016 l'Eintracht chiude, con il subentrato tecnico [[Niko Kovač]], il campionato al terzultimo posto, ma riesce a ottenere la salvezza dopo aver vinto lo spareggio promozione-retrocessione contro il {{Calcio Norimberga|N}}. Nella stagione successiva i rossoneri chiudono in undicesima posizione e riescono a raggiungere la finale della [[DFB-Pokal 2016-2017|Coppa di Germania]], ma vengono battuti dal {{Calcio Borussia Dortmund|N}}.

[[File:FC Salzburg gegen SG Eintracht Frankfurt (28. Februar 2020 EL Sechzehntelfinale Rückspiel) 46.jpg|right|thumb|L'Eintracht Francoforte prima della partita di Europa League contro il {{Calcio Salisburgo|N}} del 28 febbraio 2020]]
Nella stagione 2017-2018 l'Eintracht chiude il campionato all'ottavo posto, ma riesce ad aggiudicarsi la quinta coppa nazionale della sua storia, la prima dopo trent'anni, grazie alla vittoria per 3-1 in finale contro il favorito {{Calcio Bayern Monaco|N}}, assicurandosi così un posto in Europa League per l'anno successivo.

L'annata 2018-2019, la prima dell'allenatore austriaco [[Adolf Hütter|Adi Hütter]], si apre con la sconfitta (5-0) contro il Bayern Monaco nella gara che assegna la [[Supercoppa di Germania 2018|Supercoppa di Germania]]. Il cammino in Europa League dell'Eintracht prosegue invece molto bene: la squadra conclude il proprio girone al primo posto a punteggio pieno (unico club della competizione a riuscirvi assieme al {{Calcio Salisburgo|N}}) ed elimina lo {{Calcio Shakhtar|N}} ai sedicesimi dì finale, l'{{Calcio Inter|N}} agli ottavi e il {{Calcio Benfica|N}} ai quarti, per poi arrendersi in semifinale contro il {{Calcio Chelsea|N}} solo ai [[tiri di rigore]] (dopo due pareggi). In campionato l'Eintracht si piazza al settimo posto.

=== Anni duemilaventi ===
Più complicata è la [[Fußball-Bundesliga 2019-2020|stagione 2019-2020]], nella quale la squadra, a causa del nono posto finale, non riesce a centrare la qualificazione alle coppe europee e viene eliminata agli ottavi di finale dell'[[Europa League 2019-2020|Europa League]] (giocata nel mese di agosto e a porte chiuse a seguito della sospensione di tutte le competizioni [[UEFA]] per evitare l'espansione della [[Pandemia di COVID-19 del 2019-2021|pandemia di COVID-19]]) dal {{Calcio Basilea|N}}, che si impone in entrambi i match (3-0 all'andata e 1-0 al ritorno). Decisamente migliore quella [[Fußball-Bundesliga 2020-2021|2020-2021]], dove l'Eintracht finisce quinto a un punto dal quarto posto e con gran parte del girone di ritorno in zona Champions.

L'annata 2021-2022 vede la squadra, allenata dall'austriaco [[Oliver Glasner]], terminare all'undicesimo posto il campionato e tornare al successo europeo. Il 18 maggio 2022, allo [[stadio Ramón Sánchez-Pizjuán]] di [[Siviglia]], i tedeschi si aggiudicano l'[[UEFA Europa League 2021-2022|Europa League]] grazie alla vittoria ai [[tiri di rigore]] contro il {{Calcio Rangers|N}}, tornando a vincere la competizione dopo quarantadue anni e a qualificarsi per la [[UEFA Champions League]] dopo sessantadue anni. Nell'estate del 2022 la squadra manca la vittoria della [[Supercoppa UEFA 2022|Supercoppa europea]], venendo sconfitta per 2-0 a [[Helsinki]] dal {{Calcio Real Madrid|N}} di [[Carlo Ancelotti]].

Nella stagione 2022-2023 l'Eintracht supera il girone di UEFA Champions League da secondo classificato, poi viene eliminato agli ottavi di finale dal {{Calcio Napoli|N}}. In Bundesliga termina al settimo posto, mentre in [[DFB-Pokal 2022-2023|Coppa di Germania]] giunge in finale e viene sconfitto dall'{{Calcio RB Lipsia|N}} per 2-0.


== Cronistoria ==
== Cronistoria ==
{| class="toccolours" style="background:white"
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!colspan="2" align=center style="border:2px solid black; background:red" | <span style="color:black">Cronistoria dell'Eintracht Frankfurt </span>
!colspan="2" align=center style="border:2px solid black; background:red; color:white" |Cronistoria dell'Eintracht Frankfurt
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* 1899: fondazione del club
* [[1899]]: fondazione del club.
* [[Nordkreisliga 1911-1912|1911-12]] · Campione della Nordkreisliga.
* 1947-48
* [[Nordkreisliga 1912-1913|1912-13]] · Campione della Nordkreisliga.
* 1948-49
* [[Nordkreisliga 1913-1914|1913-14]] · Campione della Nordkreisliga.
* 1949-50
* [[Verbandsliga 1927-1928|1927-28]] · Eliminato negli ottavi di finale.
* 1928-29 ·
* [[Verbandsliga 1929-1930|1929-30]] · Eliminato nei quarti di finale.
* [[Verbandsliga 1930-1931|1930-31]] · Eliminato nei quarti di finale.
* [[Verbandsliga 1931-1932|1931-32]] · Finalista nazionale.
* [[Verbandsliga 1932-1933|1932-33]] · Semifinalista nazionale.
* 1933-34 · 4º in [[Gauliga Südwest/Mainhessen]].
* 1934-35 · 7º in Gauliga Südwest/Mainhessen.
* 1935-36 · 3º in Gauliga Südwest/Mainhessen.
* 1936-37 · 2º in Gauliga Südwest/Mainhessen.
* [[Gauliga 1937-1938|1937-38]] Campione della Gauliga Südwest/Mainhessen. 2º nel gruppo A nazionale.
* 1938-39 · 3º in Gauliga Südwest/Mainhessen.
* 1939-40 · 2º in Gauliga Südwest/Mainhessen.
* 1940-41 · 3º in Gauliga Südwest/Mainhessen.
* 1941-42 · 2º in Gauliga Hessen-Nassau.
* 1942-43 · 5º in Gauliga Hessen-Nassau.
* 1943-44 · 4º in Gauliga Hessen-Nassau.
* 1944-45 ·
* 1945-46 · 11º in [[Oberliga Süd]].
* 1946-47 · 3º in Oberliga Süd.
* 1947-48 · 10º in Oberliga Süd.
* 1948-49 · 13º in Oberliga Süd.
* 1949-50 · 14º in Oberliga Süd.
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* 1950-51
* 1950-51 · 8º in Oberliga Süd.
* 1951-52
* 1951-52 · 4º in Oberliga Süd.
* [[Oberliga 1952-1953|1952-53]] · 2º nel gruppo 1.
* [[Oberliga 1952-1953|1952-53]] Campione dell'Oberliga Süd. 2º nel gruppo 1 nazionale.
* [[Oberliga 1953-1954|1953-54]] · 3º nel gruppo 2.
* [[Oberliga 1953-1954|1953-54]] · 2º in Oberliga Süd. 3º nel gruppo 2 nazionale.
* 1954-55
* 1954-55 · 4º in Oberliga Süd.
* 1955-56
* 1955-56 · 6º in Oberliga Süd.
* 1956-57
* 1956-57 · 5º in Oberliga Süd.
* 1957-58
* 1957-58 · 3º in Oberliga Süd.
* [[Oberliga 1958-1959|1958-59]] [[File:Meisterschale.png|15px]] '''Campione della Germania Ovest (1º titolo)'''.
* [[Oberliga 1958-1959|1958-59]] '''1º in Oberliga Süd'''. {{bandiera|DEU|dim=012}} {{simbolo|Meisterschale.png|15}} '''Campione della Germania Ovest (1º titolo)'''.
* 1959-60
* 1959-60 · 4º in Oberliga Süd.
:Finalista nella [[Coppa dei Campioni 1959-1960|Coppa dei Campioni]].
:Finalista nella [[Coppa dei Campioni 1959-1960|Coppa dei Campioni]].
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* [[Oberliga 1960-1961|1960-61]] · 2º nel gruppo 1.
* [[Oberliga 1960-1961|1960-61]] · 2º in Oberliga Süd. 2º nel gruppo 1 nazionale.
* [[Oberliga 1961-1962|1961-62]] · 2º nel gruppo 2.
* [[Oberliga 1961-1962|1961-62]] · 2º in Oberliga Süd. 2º nel gruppo 2 nazionale.
* 1962-63
* 1962-63 · 4º in Oberliga Süd.
* [[Fußball-Bundesliga 1963-1964|1963-64]] · 3º in Bundesliga.
* [[Fußball-Bundesliga 1963-1964|1963-64]] · 3º in Bundesliga.
:Finalista nella [[DFB-Pokal]].
:Finalista nella [[DFB-Pokal 1963-1964|DFB-Pokal]].
* [[Fußball-Bundesliga 1964-1965|1964-65]] · 8º in Bundesliga.
* [[Fußball-Bundesliga 1964-1965|1964-65]] · 8º in Bundesliga.
:Eliminato nel primo turno della Coppa delle Fiere.
:Eliminato nel primo turno della [[Coppa delle Fiere 1964-1965|Coppa delle Fiere]].
* [[Fußball-Bundesliga 1965-1966|1965-66]] · 7º in Bundesliga.
* [[Fußball-Bundesliga 1965-1966|1965-66]] · 7º in Bundesliga.
* [[Fußball-Bundesliga 1966-1967|1966-67]] · 4º in Bundesliga.
* [[Fußball-Bundesliga 1966-1967|1966-67]] · 4º in Bundesliga.
:Semifinalista nella Coppa delle Fiere.
:Semifinalista nella [[Coppa delle Fiere 1966-1967|Coppa delle Fiere]].
:'''Vince la [[Coppa Piano Karl Rappan]].'''
* [[Fußball-Bundesliga 1967-1968|1967-68]] · 6º in Bundesliga.
* [[Fußball-Bundesliga 1967-1968|1967-68]] · 6º in Bundesliga.
:Eliminato nel primo turno della Coppa delle Fiere.
:Eliminato nel primo turno della [[Coppa delle Fiere 1967-1968|Coppa delle Fiere]].
* [[Fußball-Bundesliga 1968-1969|1968-69]] · 8º in Bundesliga.
* [[Fußball-Bundesliga 1968-1969|1968-69]] · 8º in Bundesliga.
:Eliminato nel terzo turno della Coppa delle Fiere.
:Eliminato nel terzo turno della [[Coppa delle Fiere 1968-1969|Coppa delle Fiere]].
* [[Fußball-Bundesliga 1969-1970|1969-70]] · 8º in Bundesliga.
* [[Eintracht Frankfurt 1969-1970|1969-70]] · 8º in [[Fußball-Bundesliga 1969-1970|Bundesliga]].
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* [[Fußball-Bundesliga 1970-1971|1970-71]] · 15º in Bundesliga.
* [[Eintracht Frankfurt 1970-1971|1970-71]] · 15º in [[Fußball-Bundesliga 1970-1971|Bundesliga]].
* [[Fußball-Bundesliga 1971-1972|1971-72]] · 5º in Bundesliga.
* [[Eintracht Frankfurt 1971-1972|1971-72]] · 5º in [[Fußball-Bundesliga 1971-1972|Bundesliga]].
* [[Fußball-Bundesliga 1972-1973|1972-73]] · 8º in Bundesliga.
* [[Eintracht Frankfurt 1972-1973|1972-73]] · 8º in [[Fußball-Bundesliga 1972-1973|Bundesliga]].
:Eliminato nel primo turno della Coppa UEFA.
:Eliminato nel primo turno della [[Coppa UEFA 1972-1973|Coppa UEFA]].
* [[Fußball-Bundesliga 1973-1974|1973-74]] · 4º in Bundesliga.
* [[Eintracht Frankfurt 1973-1974|1973-74]] · 4º in [[Fußball-Bundesliga 1973-1974|Bundesliga]].
[[File:Coppagermania.png|15px]] Vince la '''Coppa di Germania (1º titolo)'''.
:{{simbolo|Coppagermania.svg|15}} Vince la '''[[DFB-Pokal 1973-1974|DFB-Pokal]] (1º titolo)'''.
* [[Fußball-Bundesliga 1974-1975|1974-75]] · 3º in Bundesliga.
* [[Eintracht Frankfurt 1974-1975|1974-75]] · 3º in [[Fußball-Bundesliga 1974-1975|Bundesliga]].
:Eliminato nel secondo turno della Coppa delle Coppe.
:Eliminato nel secondo turno della [[Coppa delle Coppe 1974-1975|Coppa delle Coppe]].
[[File:Coppagermania.png|15px]] Vince la '''Coppa di Germania (2º titolo)'''.
:{{simbolo|Coppagermania.svg|15}} Vince la '''[[DFB-Pokal 1974-1975|DFB-Pokal]] (2º titolo)'''.
* [[Fußball-Bundesliga 1975-1976|1975-76]] · 9º in Bundesliga.
* [[Eintracht Frankfurt 1975-1976|1975-76]] · 9º in [[Fußball-Bundesliga 1975-1976|Bundesliga]].
:Semifinalista nella Coppa delle Coppe.
:Semifinalista nella [[Coppa delle Coppe 1975-1976|Coppa delle Coppe]].
* [[Fußball-Bundesliga 1976-1977|1976-77]] · 4º in Bundesliga.
* [[Eintracht Frankfurt 1976-1977|1976-77]] · 4º in [[Fußball-Bundesliga 1976-1977|Bundesliga]].
* [[Fußball-Bundesliga 1977-1978|1977-78]] · 7º in Bundesliga.
* [[Eintracht Frankfurt 1977-1978|1977-78]] · 7º in [[Fußball-Bundesliga 1977-1978|Bundesliga]].
:Eliminato nei quarti della Coppa UEFA.
:Eliminato nei quarti della [[Coppa UEFA 1977-1978|Coppa UEFA]].
* [[Fußball-Bundesliga 1978-1979|1978-79]] · 5º in Bundesliga.
* [[Eintracht Frankfurt 1978-1979|1978-79]] · 5º in [[Fußball-Bundesliga 1978-1979|Bundesliga]].
* [[Fußball-Bundesliga 1979-1980|1979-80]] · 9º in Bundesliga.
* [[Eintracht Frankfurt 1979-1980|1979-80]] · 9º in [[Fußball-Bundesliga 1979-1980|Bundesliga]].
:'''Vince la [[File:Coppauefa.png|15px]] [[Coppa UEFA 1979-1980|Coppa UEFA]].'''
:{{simbolo|Coppauefa.png|12}} '''Vince la [[Coppa UEFA 1979-1980|Coppa UEFA]]''' (1º titolo).
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* [[Fußball-Bundesliga 1980-1981|1980-81]] · 5º in Bundesliga.
* [[Eintracht Frankfurt 1980-1981|1980-81]] · 5º in [[Fußball-Bundesliga 1980-1981|Bundesliga]].
:Eliminato nel terzo turno della Coppa UEFA.
:Eliminato nel terzo turno della [[Coppa UEFA 1980-1981|Coppa UEFA]].
[[File:Coppagermania.png|15px]] Vince la '''Coppa di Germania (3º titolo)'''.
:{{simbolo|Coppagermania.svg|15}} '''Vince la [[DFB-Pokal 1980-1981|DFB-Pokal]] (3º titolo)'''.
* [[Fußball-Bundesliga 1981-1982|1981-82]] · 8º in Bundesliga.
* [[Eintracht Frankfurt 1981-1982|1981-82]] · 8º in [[Fußball-Bundesliga 1981-1982|Bundesliga]].
:Eliminato nei quarti della Coppa delle Coppe.
:Eliminato nei quarti della [[Coppa delle Coppe 1981-1982|Coppa delle Coppe]].
* [[Eintracht Frankfurt 1982-1983|1982-83]] · 10º in [[Fußball-Bundesliga 1982-1983|Bundesliga]].
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* [[Fußball-Bundesliga 1982-1983|1982-83]] · 10º in Bundesliga.
* [[Eintracht Frankfurt 1983-1984|1983-84]] · 16º in [[Fußball-Bundesliga 1983-1984|Bundesliga]].
* [[Fußball-Bundesliga 1983-1984|1983-84]] · 16º in Bundesliga.
* [[Eintracht Frankfurt 1984-1985|1984-85]] · 12º in [[Fußball-Bundesliga 1984-1985|Bundesliga]].
* [[Fußball-Bundesliga 1984-1985|1984-85]] · 12º in Bundesliga.
* [[Eintracht Frankfurt 1985-1986|1985-86]] · 15º in [[Fußball-Bundesliga 1985-1986|Bundesliga]].
* [[Fußball-Bundesliga 1985-1986|1985-86]] · 15º in Bundesliga.
* [[Eintracht Frankfurt 1986-1987|1986-87]] · 15º in [[Fußball-Bundesliga 1986-1987|Bundesliga]].
* [[Fußball-Bundesliga 1986-1987|1986-87]] · 15º in Bundesliga.
* [[Eintracht Frankfurt 1987-1988|1987-88]] · 9º in [[Fußball-Bundesliga 1987-1988|Bundesliga]].
* [[Fußball-Bundesliga 1987-1988|1987-88]] · 9º in Bundesliga.
:{{simbolo|Coppagermania.svg|15}} Vince la '''[[DFB-Pokal 1987-1988|DFB-Pokal]] (4º titolo)'''.
* [[Eintracht Frankfurt 1988-1989|1988-89]] · 16º in [[Fußball-Bundesliga 1988-1989|Bundesliga]].
[[File:Coppagermania.png|15px]] Vince la '''Coppa di Germania (4º titolo)'''.
:Finalista nella [[Supercoppa di Germania 1988|Supercoppa di Germania]]
* [[Fußball-Bundesliga 1988-1989|1988-89]] · 16º in Bundesliga.
:Eliminato nei quarti della Coppa delle Coppe.
:Eliminato nei quarti della [[Coppa delle Coppe 1988-1989|Coppa delle Coppe]].
* [[Fußball-Bundesliga 1989-1990|1989-90]] · 3º in Bundesliga.
* [[Eintracht Frankfurt 1989-1990|1989-90]] · 3º in [[Fußball-Bundesliga 1989-1990|Bundesliga]].
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* [[Fußball-Bundesliga 1990-1991|1990-91]] · 4º in Bundesliga.
* [[Eintracht Frankfurt 1990-1991|1990-91]] · 4º in [[Fußball-Bundesliga 1990-1991|Bundesliga]].
:Eliminato nel primo turno della Coppa UEFA.
:Eliminato nel primo turno della [[Coppa UEFA 1990-1991|Coppa UEFA]].
* [[Fußball-Bundesliga 1991-1992|1991-92]] · 3º in Bundesliga.
* [[Eintracht Frankfurt 1991-1992|1991-92]] · 3º in [[Fußball-Bundesliga 1991-1992|Bundesliga]].
:Eliminato nel secondo turno della Coppa UEFA.
:Eliminato nel secondo turno della [[Coppa UEFA 1991-1992|Coppa UEFA]].
* [[Fußball-Bundesliga 1992-1993|1992-93]] · 3º in Bundesliga.
* [[Eintracht Frankfurt 1992-1993|1992-93]] · 3º in [[Fußball-Bundesliga 1992-1993|Bundesliga]].
:Eliminato nel secondo turno della Coppa UEFA.
:Eliminato nel secondo turno della [[Coppa UEFA 1992-1993|Coppa UEFA]].
* [[Fußball-Bundesliga 1993-1994|1993-94]] · 5º in Bundesliga.
* [[Eintracht Frankfurt 1993-1994|1993-94]] · 5º in [[Fußball-Bundesliga 1993-1994|Bundesliga]].
:Eliminato nei quarti della Coppa UEFA.
:Eliminato nei quarti della [[Coppa UEFA 1993-1994|Coppa UEFA]].
* [[Fußball-Bundesliga 1994-1995|1994-95]] · 9º in Bundesliga.
* [[Eintracht Frankfurt 1994-1995|1994-95]] · 9º in [[Fußball-Bundesliga 1994-1995|Bundesliga]].
:Eliminato nei quarti della Coppa UEFA.
:Eliminato nei quarti della [[Coppa UEFA 1994-1995|Coppa UEFA]].
* [[Fußball-Bundesliga 1995-1996|1995-96]] [[File:1downarrow red.svg|15px]] 17º in Bundesliga. '''Retrocesso in [[2. Fußball-Bundesliga|Zweite Bundesliga]]'''
* [[Eintracht Frankfurt 1995-1996|1995-96]] {{simbolo|1downarrow red.svg|15}} 17º in [[Fußball-Bundesliga 1995-1996|Bundesliga]]. '''Retrocesso in [[2. Fußball-Bundesliga|Zweite Bundesliga]]'''
* [[2. Fußball-Bundesliga 1996-1997|1996-97]] · 7º in 2. Bundesliga.
* [[Eintracht Frankfurt 1996-1997|1996-97]] · 7º in [[2. Fußball-Bundesliga 1996-1997|2. Bundesliga]].
* [[2. Fußball-Bundesliga 1997-1998|1997-98]] [[File:1uparrow green.svg|15px]] '''1º in [[2. Fußball-Bundesliga|Zweite Bundesliga]]'''. '''Promosso in Bundesliga'''
* [[Eintracht Frankfurt 1997-1998|1997-98]] {{simbolo|1uparrow green.svg|15}} '''1º in [[2. Fußball-Bundesliga 1997-1998|Zweite Bundesliga]]'''. '''Promosso in Bundesliga'''.
* [[Fußball-Bundesliga 1998-1999|1998-99]] · 15º in Bundesliga.
* [[Eintracht Frankfurt 1998-1999|1998-99]] · 15º in [[Fußball-Bundesliga 1998-1999|Bundesliga]].
* [[Fußball-Bundesliga 1999-2000|1999-00]] · 14º in Bundesliga.
* [[Eintracht Frankfurt 1999-2000|1999-00]] · 14º in [[Fußball-Bundesliga 1999-2000|Bundesliga]].
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* [[Fußball-Bundesliga 2000-2001|2000-01]] [[File:1downarrow red.svg|15px]] 17º in Bundesliga. '''Retrocesso in [[2. Fußball-Bundesliga|Zweite Bundesliga]]'''
* [[Eintracht Frankfurt 2000-2001|2000-01]] {{simbolo|1downarrow red.svg|15}} 17º in [[Fußball-Bundesliga 2000-2001|Bundesliga]]. '''Retrocesso in [[2. Fußball-Bundesliga|Zweite Bundesliga]]'''
* [[2. Fußball-Bundesliga 2001-2002|2001-02]] · 7º in 2. Bundesliga.
* [[Eintracht Frankfurt 2001-2002|2001-02]] · 7º in [[2. Fußball-Bundesliga 2001-2002|2. Bundesliga]].
* [[2. Fußball-Bundesliga 2002-2003|2002-03]] [[File:1uparrow green.svg|15px]] '''3º in [[2. Fußball-Bundesliga|Zweite Bundesliga]]'''. '''Promosso in Bundesliga'''
* [[Eintracht Frankfurt 2002-2003|2002-03]] {{simbolo|1uparrow green.svg|15}} '''3º in [[2. Fußball-Bundesliga 2002-2003|Zweite Bundesliga]]'''. '''Promosso in Bundesliga'''
* [[Fußball-Bundesliga 2003-2004|2003-04]] [[File:1downarrow red.svg|15px]] 16º in Bundesliga. '''Retrocesso in [[2. Fußball-Bundesliga|Zweite Bundesliga]]'''
* [[Eintracht Frankfurt 2003-2004|2003-04]] {{simbolo|1downarrow red.svg|15}} 16º in [[Fußball-Bundesliga 2003-2004|Bundesliga]]. '''Retrocesso in [[2. Fußball-Bundesliga|Zweite Bundesliga]]'''
* [[2. Fußball-Bundesliga 2004-2005|2004-05]] [[File:1uparrow green.svg|15px]] '''3º in [[2. Fußball-Bundesliga|Zweite Bundesliga]]'''. '''Promosso in Bundesliga'''
* [[Eintracht Frankfurt 2004-2005|2004-05]] {{simbolo|1uparrow green.svg|15}} '''3º in [[2. Fußball-Bundesliga 2004-2005|Zweite Bundesliga]]'''. '''Promosso in Bundesliga'''
* [[Fußball-Bundesliga 2005-2006|2005-06]] · 14º in Bundesliga.
* [[Eintracht Frankfurt 2005-2006|2005-06]] · 14º in [[Fußball-Bundesliga 2005-2006|Bundesliga]].
:Finalista nella [[DFB-Pokal]].
:Finalista nella [[DFB-Pokal 2005-2006|DFB-Pokal]].
* [[Fußball-Bundesliga 2006-2007|2006-07]] · 14º in Bundesliga.
* [[Eintracht Frankfurt 2006-2007|2006-07]] · 14º in [[Fußball-Bundesliga 2006-2007|Bundesliga]].
:Eliminato nella fase a gruppi della Coppa UEFA.
:Eliminato nella fase a gruppi della [[Coppa UEFA 2006-2007|Coppa UEFA]].
* [[Fußball-Bundesliga 2007-2008|2007-08]] · 9º in Bundesliga.
* [[Eintracht Frankfurt 2007-2008|2007-08]] · 9º in [[Fußball-Bundesliga 2007-2008|Bundesliga]].
* [[Fußball-Bundesliga 2008-2009|2008-09]] · 13º in Bundesliga.
* [[Eintracht Frankfurt 2008-2009|2008-09]] · 13º in [[Fußball-Bundesliga 2008-2009|Bundesliga]].
* [[Fußball-Bundesliga 2009-2010|2009-10]] · 10º in Bundesliga.
* [[Eintracht Frankfurt 2009-2010|2009-10]] · 10º in [[Fußball-Bundesliga 2009-2010|Bundesliga]].
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* [[Fußball-Bundesliga 2010-2011|2010-11]] [[File:1downarrow red.svg|15px]] 17º in Bundesliga. '''Retrocesso in [[2. Fußball-Bundesliga|Zweite Bundesliga]]'''
* [[Eintracht Frankfurt 2010-2011|2010-11]] {{simbolo|1downarrow red.svg|15}} 17º in [[Fußball-Bundesliga 2010-2011|Bundesliga]]. '''Retrocesso in [[2. Fußball-Bundesliga|Zweite Bundesliga]]'''
* [[2. Fußball-Bundesliga 2011-2012|2011-12]] [[File:1uparrow green.svg|15px]] '''3º in [[2. Fußball-Bundesliga|Zweite Bundesliga]]'''. '''Promosso in Bundesliga'''
* [[Eintracht Frankfurt 2011-2012|2011-12]] {{simbolo|1uparrow green.svg|15}} '''2º in [[2. Fußball-Bundesliga 2011-2012|Zweite Bundesliga]]'''. '''Promosso in Bundesliga'''
* [[Fußball-Bundesliga 2012-2013|2012-13]] · 6º in Bundesliga.
* [[Eintracht Frankfurt 2012-2013|2012-13]] · 6º in [[Fußball-Bundesliga 2012-2013|Bundesliga]].
* [[Fußball-Bundesliga 2013-2014|2013-14]] · 13º in Bundesliga.
* [[Eintracht Frankfurt 2013-2014|2013-14]] · 13º in [[Fußball-Bundesliga 2013-2014|Bundesliga]].
:Eliminato nei sedicesimi dell'Europa League.
:Eliminato nei sedicesimi di finale dell'[[UEFA Europa League 2013-2014|Europa League]].
* [[Eintracht Frankfurt 2014-2015|2014-15]] · 9º in [[Fußball-Bundesliga 2014-2015|Bundesliga]].
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* [[Eintracht Frankfurt 2015-2016|2015-16]] · 16º in [[Fußball-Bundesliga 2015-2016|Bundesliga]]. Vince lo spareggio promozione-retrocessione contro il {{Calcio Norimberga|NB}}.
* [[Eintracht Frankfurt 2016-2017|2016-17]] · 11º in [[Fußball-Bundesliga 2016-2017|Bundesliga]].
:Finalista nella [[DFB-Pokal 2016-2017|DFB-Pokal]].
* [[Eintracht Frankfurt 2017-2018|2017-18]] · 8º in [[Fußball-Bundesliga 2017-2018|Bundesliga]].
:{{simbolo|Coppagermania.svg|15}} Vince la '''[[DFB-Pokal 2017-2018|DFB-Pokal]] (5º titolo)'''.
* [[Eintracht Frankfurt 2018-2019|2018-19]] · 7º in [[Fußball-Bundesliga 2018-2019|Bundesliga]].
:Finalista nella [[Supercoppa di Germania 2018|Supercoppa di Germania]].
:Semifinalista in [[UEFA Europa League 2018-2019|Europa League]].
* [[Eintracht Frankfurt 2019-2020|2019-20]] · 9º in [[Fußball-Bundesliga 2019-2020|Bundesliga]].
:Ottavi di finale in [[UEFA Europa League 2019-2020|Europa League]].
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* [[Eintracht Frankfurt 2020-2021|2020-21]] · 5º in [[Fußball-Bundesliga 2020-2021|Bundesliga]].
* [[Eintracht Frankfurt 2021-2022|2021-22]] · 11º in [[Fußball-Bundesliga 2021-2022|Bundesliga]].
:{{simbolo|Coppauefa.png|12}} '''Vince l'[[UEFA Europa League 2021-2022|Europa League]]''' (2º titolo).
* [[Eintracht Frankfurt 2022-2023|2022-23]] · 7° in [[Fußball-Bundesliga 2022-2023|Bundesliga]].
:Ottavi di finale di [[UEFA Champions League 2022-2023|Champions League]].
* [[Eintracht Frankfurt 2023-2024|2023-24]] · 6° in [[Fußball-Bundesliga 2023-2024|Bundesliga]].

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==Colori e simboli==
Lo stemma della squadra deriva dal simbolo della città di [[Francoforte sul Meno]], un'aquila imperiale del [[XIII secolo]].

[[File:Wappen Frankfurt am Main.svg|thumb|upright=0.6|Il simbolo dell'Eintracht, basato sullo stemma cittadino.]]
Il simbolo ha subito lievi cambiamenti fino al 1980, quando si decise di porre nello stemma un'aquila bianca e nera stilizzata. Nel 1999, in occasione del centenario del club, la dirigenza decise di ripristinare un'aquila più tradizionale,. Dal 2006 l'Eintracht ha una [[mascotte]], l'aquila dorata ''Attila'' del vicino zoo di [[Hanau]], molto popolare tra i tifosi.

{{Divisa Calcio box |
align= left |
pattern_la =_black_stripes |
pattern_b=_red stripes |
pattern_ra =_black_stripes |
leftarm= FF0000|
body = 000000 |
rightarm= FF0000 |
shorts = 000000|
socks= FF0000|
title= Divisa del centenario, stagione 1999-2000 |
}}
I colori sociali sono rosso, nero e bianco e derivano da quelli dei club fondatori dell'Eintracht, il ''Frankfurter FC Viktoria'' e il ''Frankfurter FC Kickers'', che indossavano rispettivamente maglia rossonera e maglia bianconera. Il rosso e il bianco sono mutuati dallo stemma cittadino, mentre il bianco e il nero campeggiano nello [[stemma della Prussia]]. Alla fusione i due club decisero di adottare i colori di entrambi i sodalizi. Dato che il {{Calcio Kickers Offenbach|N}}, vicino club rivale, adotta il rosso e il bianco, l'Eintracht evita di adottare tale divisa e preferisce giocare in tenuta rossonera o bianconera.

I giocatori della squadra sono soprannominati ''Die Adler'' (le Aquile). Un nomignolo ancora popolare tra i tifosi è ''SGE'', acronimo del vecchio nome del club, '''''S'''port'''g'''emeinde '''E'''intracht'' (Frankfurt), tedesco per "Comunità Sportiva Concordia".

Il soprannome ''Launische Diva'' (diva lunatica) era diffuso nei primi anni '90, quando la squadra era nota perché riusciva a battere spesso squadre più quotate, ma era poi sconfitta non di rado da compagini più deboli.
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== Strutture ==
== Strutture ==
=== Stadio ===
=== Stadio ===
{{Vedi anche|Commerzbank-Arena}}
{{Vedi anche|Deutsche Bank Park}}
[[File:Commerzbank-Arena (2).JPG|center|thumb|upright=4.0|Veduta panoramica del [[Deutsche Bank Park]].]]
Dal [[1925]] il club disputa le proprie gare interne nel [[Deutsche Bank Park]], che può ospitare 51.500 spettatori ed è dotato di un tetto retrattile che può coprire interamente il campo. Noto nel tempo anche come ''Waldstadion'' e ''Commerzbank-Arena'' sorge a [[Francoforte sul Meno|Francoforte]], più precisamente nel distretto di [[Sachsenhausen (Francoforte sul Meno)|Sachsenhausen]].

Nella sua storia è stato generalmente utilizzato per ospitare le manifestazioni internazionali che si sono tenute nel Paese. In particolare si sono disputati qui cinque incontri del {{WC|1974}}, tra cui quello decisivo per l'accesso alla finale tra la {{NazNB|CA|FRG}} padrona di casa e la {{NazNB|CA|POL}}, ed altrettanti [[Campionato mondiale di calcio 2006|nel 2006]]; tra questi spicca il quarto di finale tra {{NazNB|CA|BRA}} e {{NazNB|CA|FRA}}. Si sono tenute qui anche due partite del {{EC|1988}} e quattro della [[FIFA Confederations Cup 2005]], tra cui la [[Finale della FIFA Confederations Cup 2005|finale]] tra {{NazNB|CA|BRA}} e {{NazNB|CA|ARG}}.

In passato è stato utilizzato anche dal {{Football Frankfurt Galaxy|N}}, squadra cittadina di [[football americano]].


== Allenatori ==
== Allenatori ==
{{vedi anche|:Categoria:Allenatori dell'Eintracht Frankfurt}}
{{vedi categoria|Allenatori dell'Eintracht Frankfurt}}
{{riquadro|larghezza=100%|col1=red|col2=white|col3=black|titolo=Allenatori|contenuto=
<div style="float:left; font–size:100%; width:900px; border:0px; padding:0px; margin–left:1em; margin–right:5px;margin–bottom:0px; text–align:left">
{{div col}}
{{finestra|align=left|width=80%|logo=Eintrachtfrankfurt.png|border=1px|col1=red|col2=white|col3=black|font–size=120%|titolo=Allenatori|contenuto=
* 1919: {{Bandiera|DEU 1918-1933}} [[Albert Sohn]]
* 1921–1922: {{Bandiera|HUN}} [[Izidor Kürschner|Dori Kürschner]]
* 1925–1926: {{Bandiera|WAL}} [[Maurice Parry]]
* 1926–1927: [[Fritz Egly]] /: {{Bandiera|CHE}} [[Walter Dietrich]]
* 1927: {{Bandiera|AUT}} [[Gustav Wieser]]
* 1928–1933: {{Bandiera|DEU 1918-1933}} [[Paul Oßwald]]
* 1933: {{Bandiera|DEU 1933-1945}} [[Willi Spreng]]
* 1935–1938: {{Bandiera|DEU 1933-1945}} [[Paul Oßwald]]
* 1939: {{Bandiera|DEU 1933-1945}} [[Otto Boer]]
* 1939: {{Bandiera|HUN}} [[Péter Szabó]]
* 1941: {{Bandiera|DEU 1933-1945}} [[Willi Lindner]]
* 1942: {{Bandiera|HUN}} [[Péter Szabó]]
* 1942: {{Bandiera|DEU 1933-1945}} [[Willi Balles]]
* 1945: {{Bandiera|DEU 1933-1945}} [[Willy Pfeiffer]]
* 1945: {{Bandiera|DEU}} [[Sepp Herberger]]
* 1946: {{Bandiera|DEU}} [[Emil Melcher]]
* 1947: {{Bandiera|DEU}} [[Willi Treml]]
* 1948: {{Bandiera|DEU}} [[Bernhard Kellerhoff]]
* 1949–1950: {{Bandiera|FRG}} [[Walter Hollstein]]
* 1950–1956: {{Bandiera|FRG}} [[Kurt Windmann]]
* 1956–1958: {{Bandiera|AUT}} [[Adolf Patek]]
* 1958–1964: {{Bandiera|FRG}} [[Paul Oßwald]]
* 1964–1965: {{Bandiera|HRV}} [[Ivica Horvat]]
* 1965–1968: {{Bandiera|ROU 1965-1989}} [[Elek Schwartz]]
* 1968–1973: {{Bandiera|FRG}} [[Erich Ribbeck]]
* 1973–1976: {{Bandiera|FRG}} [[Dietrich Weise]]
* 1976: {{Bandiera|FRG}} [[Hans-Dieter Roos]]
* 1976–1977: {{Bandiera|HUN}} [[Gyula Lóránt]]
* 1977: {{Bandiera|FRG}} [[Jürgen Grabowski]]
* 1977–1978: {{Bandiera|FRG}} [[Dettmar Cramer]]
* 1978: {{Bandiera|FRG}} [[Otto Knefler]]
* 1978–1979: {{Bandiera|FRG}} [[Udo Klug]]
* 1979–1980: {{Bandiera|FRG}} [[Friedel Rausch]]
* 1980–1982: {{Bandiera|FRG}} [[Lothar Buchmann]]
* 1982: {{Bandiera|AUT}} [[Helmut Senekowitsch]]
* 1982–1983: {{Bandiera|HRV}} [[Branko Zebec]]
* 1983: {{Bandiera|FRG}} [[Jürgen Grabowski]]
* 1983: {{Bandiera|FRG}} [[Klaus Mank]]
* 1983–1986: {{Bandiera|FRG}} [[Dietrich Weise]]
* 1986–1987: {{Bandiera|FRG}} [[Timo Zahnleiter]]
* 1987–1988: {{Bandiera|FRG}} [[Karl-Heinz Feldkamp]]
* 1988: {{Bandiera|HUN}} [[Pál Csernai]]
* 1988–1991: {{Bandiera|DEU}} [[Jörg Berger]]
* 1991–1993: {{Bandiera|SRB}} [[Dragoslav Stepanović]]
* 1993: {{Bandiera|DEU}} [[Horst Heese]]
* 1993–1994: {{Bandiera|DEU}} [[Klaus Toppmöller]]
* 1994: {{Bandiera|DEU}} [[Karl-Heinz Körbel]]
* 1994–1995: {{Bandiera|DEU}} [[Jupp Heynckes]]
* 1995–1996: {{Bandiera|DEU}} [[Karl-Heinz Körbel]]
* 1996: {{Bandiera|SRB}} [[Dragoslav Stepanović]]
* 1996: {{Bandiera|DEU}} [[Rudolf Bommer]]
* 1996–1998: {{Bandiera|DEU}} [[Horst Ehrmantraut]]
* 1998–1999: {{Bandiera|DEU}} [[Bernhard Lippert]]
* 1998–1999: {{Bandiera|DEU}} [[Reinhold Fanz]]
* 1999: {{Bandiera|DEU}} [[Jörg Berger]]
* 1999-2001: {{Bandiera|DEU}} [[Felix Magath]]
* 2001: {{Bandiera|DEU}} [[Rolf Dohmen]]
* 2001: {{Bandiera|DEU}} [[Friedel Rausch]]
* 2001–2002: {{Bandiera|CHE}} [[Martin Andermatt]]
* 2002: {{Bandiera|DEU}} [[Armin Kraaz]]
* 2002–2004: {{Bandiera|DEU}} [[Willi Reimann]]
* 2004–2009: {{Bandiera|DEU}} [[Friedhelm Funkel]]
* 2009–2011: {{Bandiera|DEU}} [[Michael Skibbe]]
* 2011: {{Bandiera|DEU}} [[Christoph Daum]]
* 2011–2014: {{Bandiera|DEU}} [[Armin Veh]]
* 2014–2015: {{Bandiera|DEU}} [[Thomas Schaaf]]
* 2015–2016: {{Bandiera|DEU}} [[Armin Veh]]
* 2016–2018: {{Bandiera|HRV}} [[Niko Kovač]]
* 2018–2021: {{Bandiera|AUT}} [[Adolf Hütter|Adi Hütter]]
* 2021–2023: {{Bandiera|AUT}} [[Oliver Glasner]]
* 2023–: {{Bandiera|DEU}} [[Dino Toppmöller]]
{{div col end}}
}}
== Calciatori ==
{{vedi categoria|Calciatori dell'Eintracht Frankfurt}}
=== Vincitori di titoli ===
{{Colonne}}
{{Colonne}}
;Campioni del mondo
* 1919: {{Bandiera|Germania}} Albert Sohn
* {{Bandiera|FRG}} {{simbolo|Coppa Jules Rimet Icon.svg|10}} [[Alfred Pfaff]] ({{WC2|1954}})
* 1921–1922: {{Bandiera|Ungheria}} [[Izidor Kürschner|Dori Kürschner]]
* {{Bandiera|FRG}} {{simbolo|Coppa Jules Rimet Icon.svg|10}} [[Toni Turek]] ({{WC2|1954}})
* 1925–1926: {{Bandiera|Galles}} [[Maurice Parry]]
* {{Bandiera|FRG}} {{simbolo|Coppa mondiale.svg|10}} [[Jürgen Grabowski]] ({{WC2|1974}})
* 1926–1927: Fritz Egly /: {{Bandiera|Svizzera}} [[Walter Dietrich]]
* 1927: {{Bandiera|Austria}} [[Gustav Wieser]]
* {{Bandiera|FRG}} {{simbolo|Coppa mondiale.svg|10}} [[Jupp Heynckes]] ({{WC2|1974}})
* 1928–1933: {{Bandiera|Germania}} [[Paul Oßwald]]
* {{Bandiera|FRG}} {{simbolo|Coppa mondiale.svg|10}} [[Bernd Hölzenbein]] ({{WC2|1974}})
* {{Bandiera|FRG}} {{simbolo|Coppa mondiale.svg|10}} [[Uwe Bein]] ({{WC2|1990}})
* 1933: Willi Spreng
* 1935–1938: {{Bandiera|Germania}} [[Paul Oßwald]]
* {{Bandiera|FRG}} {{simbolo|Coppa mondiale.svg|10}} [[Thomas Berthold]] ({{WC2|1990}})
* {{Bandiera|FRG}} {{simbolo|Coppa mondiale.svg|10}} [[Andreas Köpke]] ({{WC2|1990}})
* 1939: Otto Boer
* 1939: {{Bandiera|Ungheria}} [[Péter Szabó]]
* {{Bandiera|FRG}} {{simbolo|Coppa mondiale.svg|10}} [[Andreas Möller]] ({{WC2|1990}})
* 1941: {{Bandiera|Germania}} [[Willi Lindner]]
* {{Bandiera|FRG}} {{simbolo|Coppa mondiale.svg|10}} [[Erik Durm]] ({{WC2|2014}})
* 1942: {{Bandiera|Ungheria}} [[Péter Szabó]]
* {{Bandiera|FRG}} {{simbolo|Coppa mondiale.svg|10}} [[Mario Götze]] ({{WC2|2014}})
* {{Bandiera|FRG}} {{simbolo|Coppa mondiale.svg|10}} [[Joachim Löw]] ({{WC2|2014}})
* 1942: Willi Balles
* 1945: Willy Pfeiffer
* 1945: {{Bandiera|Germania}} [[Sepp Herberger]]
* 1946: {{Bandiera|Germania}} Emil Melcher
* 1947: Willi Treml
* 1948: {{Bandiera|Germania}} Bernhard Kellerhoff
* 1949: Walter Hollstein
* 1950: Kurt Windmann
* 1956–1958: {{Bandiera|Austria}} [[Adolf Patek]]
* 1958–1964: {{Bandiera|Germania}} [[Paul Oßwald]]
* 1964–1965: {{Bandiera|Croazia}} [[Ivica Horvat]]
* 1965–1968: {{Bandiera|Romania}} [[Elek Schwartz]]
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* 1968–1973: {{Bandiera|Germania}} [[Erich Ribbeck]]
* 1973–1976: {{Bandiera|Germania}} [[Dietrich Weise]]
* 1976: {{Bandiera|Germania}} Hans-Dieter Roos
* 1976–1977: {{Bandiera|Ungheria}} [[Gyula Lóránt]]
* 1977: {{Bandiera|Germania}} [[Jürgen Grabowski]]
* 1977–1978: {{Bandiera|Germania}} [[Dettmar Cramer]]
* 1978: {{Bandiera|Germania}} [[Otto Knefler]]
* 1978–1979: {{Bandiera|Germania}} Udo Klug]
* 1979–1980: {{Bandiera|Germania}} [[Friedel Rausch]]
* 1980–1982: {{Bandiera|Germania}} [[Lothar Buchmann]]
* 1982: {{Bandiera|Austria}} [[Helmut Senekowitsch]]
* 1982–1983: {{Bandiera|Croazia}} [[Branko Zebec]]
* 1983: {{Bandiera|Germania}} [[Jürgen Grabowski]]
* 1983: {{Bandiera|Germania}} Klaus Mank
* 1983–1986: {{Bandiera|Germania}} [[Dietrich Weise]]
* 1986–1987: {{Bandiera|Germania}} [[Timo Zahnleiter]]
* 1987–1988: {{Bandiera|Germania}} [[Karl-Heinz Feldkamp]]
* 1988: {{Bandiera|Ungheria}} [[Pál Csernai]]
* 1988–1991: {{Bandiera|Germania}} [[Jörg Berger]]
* 1991–1993: {{Bandiera|Serbia}} [[Dragoslav Stepanović]]
* 1993: {{Bandiera|Germania}} [[Horst Heese]]
* 1993–1994: {{Bandiera|Germania}} [[Klaus Toppmöller]]
* 1994: {{Bandiera|Germania}} [[Karl-Heinz Körbel]]
* 1994–1995: {{Bandiera|Germania}} [[Jupp Heynckes]]
{{Colonne spezza}}
* 1995–1996: {{Bandiera|Germania}} [[Karl-Heinz Körbel]]
* 1996: {{Bandiera|Serbia}} [[Dragoslav Stepanović]]
* 1996: {{Bandiera|Germania}} [[Rudolf Bommer]]
* 1996–1998: {{Bandiera|Germania}} [[Horst Ehrmantraut]]
* 1998–1999: {{Bandiera|Germania}} [[Bernhard Lippert]]
* 1998–1999: {{Bandiera|Germania}} [[Reinhold Fanz]]
* 1999: {{Bandiera|Germania}} [[Jörg Berger]]
* 1999-2001: {{Bandiera|Germania}} [[Felix Magath]]
* 2001: {{Bandiera|Germania}} [[Rolf Dohmen]]
* 2001: {{Bandiera|Germania}} [[Friedel Rausch]]
* 2001–2002: {{Bandiera|Svizzera}} [[Martin Andermatt]]
* 2002: {{Bandiera|Germania}} Armin Kraaz
* 2002–2004: {{Bandiera|Germania}} [[Willi Reimann]]
* 2004–2009: {{Bandiera|Germania}} [[Friedhelm Funkel]]
* 2009–2011: {{Bandiera|Germania}} [[Michael Skibbe]]
* 2011: {{Bandiera|Germania}} [[Christoph Daum]]
* 2011–: {{Bandiera|Germania}} [[Armin Veh]]
{{Colonne fine}}
}}</div>
{{-}}


;Campioni d'Africa
== Giocatori ==
* {{Bandiera|NGA}} {{simbolo|Coppa_Africa.svg|11}} [[Jay-Jay Okocha]] ({{ACN2|1994}})
{{vedi anche|:Categoria:Calciatori dell'Eintracht Frankfurt}}
* {{Bandiera|CIV}} {{simbolo|Coppa_Africa.svg|11}} [[Sébastien Haller]] ({{ACN2|2023}})
* {{Bandiera|CIV}} {{simbolo|Coppa_Africa.svg|11}} [[Evan Ndicka]] ({{ACN2|2023}})


;Campioni d'Asia
=== Vincitori di titoli ===
* {{Bandiera|JPN}} {{simbolo|Coppa Asia.svg|11}} [[Makoto Hasebe]] ([[Coppa d'Asia 2011|Qatar 2011]])
I seguenti giocatori hanno ottenuto risultati di prestigio con le loro nazionali nel periodo di militanza nella società:


;Campioni d'Europa
* {{Bandiera|GER}} [[Alfred Pfaff]]: [[File:W.Cup.svg|12px]] [[Campionato mondiale di calcio 1954|(1954)]]
* {{Bandiera|GER}} [[Jürgen Grabowski]]: [[File:W.Cup.svg|12px]] [[Campionato mondiale di calcio 1974|(1974)]]
* {{Bandiera|FRG}} {{simbolo|UEFA European Cup.svg|11}} [[Jürgen Grabowski]] ({{EC2|1972}})
* {{Bandiera|GER}} [[Bernd Hölzenbein]]: [[File:W.Cup.svg|12px]] [[Campionato mondiale di calcio 1974|(1974)]]
* {{Bandiera|FRG}} {{simbolo|UEFA European Cup.svg|11}} [[Jupp Heynckes]] ({{EC2|1972}})
* {{Bandiera|GER}} [[Uwe Bein]]: [[File:W.Cup.svg|12px]] [[Campionato mondiale di calcio 1990|(1990)]]
* {{Bandiera|FRG}} {{simbolo|UEFA European Cup.svg|11}} [[Horst Köppel]] ({{EC2|1972}})
* {{Bandiera|GER}} [[Jürgen Grabowski]]: [[File:UEFA European Cup.svg|12px]] [[Campionato europeo di calcio 1972|(1972)]]
* {{Bandiera|FRG}} {{simbolo|UEFA European Cup.svg|11}} [[Felix Magath]] ({{EC2|1980}})
* {{Bandiera|GER}} [[Andreas Köpke]]: [[File:UEFA European Cup.svg|12px]] [[Campionato europeo di calcio 1996|(1996)]]
* {{Bandiera|DEU}} {{simbolo|UEFA European Cup.svg|11}} [[Andreas Köpke]] ({{EC2|1996}})
* {{Bandiera|DEU}} {{simbolo|UEFA European Cup.svg|11}} [[Andreas Möller]] ({{EC2|1996}})
{{Colonne spezza}}


;Vincitore di medaglia d'oro olimpica
* '''[[Capocannonieri della Fußball-Bundesliga|Capocannoniere del campionato tedesco]]''': '''5'''


* {{Bandiera|HUN 1949-1956}} {{simbolo|Gold medal olympic.svg|11}} [[Gyula Lóránt]] ([[Calcio ai Giochi della XV Olimpiade|Giochi olimpici 1952]])
:[[Karl Ehmer]] ([[Verbandsliga 1931-1932|1931-1932]], [[Verbandsliga 1932-1933|1932-1933]])
* {{Bandiera|YUG}} {{simbolo|Gold medal olympic.svg|11}} [[Fahrudin Jusufi]] ([[Calcio ai Giochi della XVII Olimpiade|Giochi olimpici 1960]])
:[[Jørn Andersen]] ([[Fußball-Bundesliga 1989-1990|1989-1990]])
* {{Bandiera|NGA}} {{simbolo|Gold medal olympic.svg|11}} [[Jay-Jay Okocha]] ([[Calcio ai Giochi della XXVI Olimpiade|Giochi olimpici 1996]])
:[[Anthony Yeboah]] ([[Fußball-Bundesliga 1992-1993|1992-1993]], [[Fußball-Bundesliga 1993-1994|1993-1994]])
* {{Bandiera|CMR}} {{simbolo|Gold medal olympic.svg|11}} [[Serge Branco]] ([[Calcio ai Giochi della XXVII Olimpiade|Giochi olimpici 2000]])
* {{Bandiera|MEX}} {{simbolo|Gold medal olympic.svg|11}} [[Marco Fabián]] ([[Calcio ai Giochi della XXX Olimpiade|Giochi olimpici 2012]])
* '''{{Calciopalm|Capocannonieri della Bundesliga|4}}'''
: {{Bandiera|NOR}} [[Jørn Andersen]]: [[Fußball-Bundesliga 1989-1990|1989-1990]] (18 reti)
: {{Bandiera|GHA}} [[Anthony Yeboah]]: [[Fußball-Bundesliga 1992-1993|1992-1993]] (20 reti)
: {{Bandiera|GHA}} [[Anthony Yeboah]]: [[Fußball-Bundesliga 1993-1994|1993-1994]] (18 reti)
: {{Bandiera|DEU}} [[Alexander Meier]]: [[Fußball-Bundesliga 2014-2015|2014-2015]] (19 reti)
{{Colonne fine}}


== Palmarès ==
==Palmarès==
{{Vedi anche|Palmarès dell'Eintracht Frankfurt}}
{{colonne}}
{{colonne}}
=== Competizioni nazionali ===
===Competizioni nazionali===
* '''{{calciopalm|Campionato tedesco|1}}'''
*[[File:Meisterschale.png|25px]]''' {{Calciopalm|Campionato tedesco|1}}'''
:[[Campionato di calcio tedesco occidentale 1958-1959|1958-59]]
:[[Oberliga 1958-1959|1958-1959]]

* '''{{calciopalm|Coppa di Germania|4}}'''
:[[Coppa di Germania 1973-1974|1973-74]], [[Coppa di Germania 1974-1975|1974-75]], [[Coppa di Germania 1980-1981|1980-81]], [[Coppa di Germania 1987-1988|1987-88]]
*'''{{Calciopalm|Coppa di Germania|5}}'''
:[[Coppa di Germania 1973-1974|1973-1974]], [[Coppa di Germania 1974-1975|1974-1975]], [[Coppa di Germania 1980-1981|1980-1981]], [[Coppa di Germania 1987-1988|1987-1988]], [[Coppa di Germania 2017-2018|2017-2018]]

* '''[[2. Fußball-Bundesliga|Campionato tedesco di 2ª divisione]]: 1'''
*'''{{Calciopalm|2. Fußball-Bundesliga|1}}'''
:[[2. Fußball-Bundesliga 1997-1998|1997-1998]]
:[[2. Fußball-Bundesliga 1997-1998|1997-1998]]
* '''Campionato della Germania Meridionale: 4'''
:[[1930]], [[1932]], [[1953]], [[1958]]
* '''Bezirksliga Main-Hessen: 5'''
:[[1928]], [[1929]], [[1930]], [[1931]], [[1932]]
* '''Gauliga Südwest/Mainhessen: 1'''
:[[1938]]
* '''Hesse Cup: 2'''
:[[1946]], [[1969]]


=== Competizioni internazionali ===
===Competizioni internazionali===
* '''{{Calciopalm|Coppa UEFA|1}}'''
*'''{{Calciopalm|Coppa UEFA/Europa League|2}}''' (record tedesco condiviso con il [[Borussia Mönchengladbach]])
:[[Coppa UEFA 1979-1980|1979-80]]
:[[Coppa UEFA 1979-1980|1979-1980]], [[UEFA Europa League 2021-2022|2021-2022]]


*'''{{Calciopalm|Coppa Piano Karl Rappan|1}}'''
=== Competizioni giovanili ===
:[[Coppa Piano Karl Rappan|1966-1967]]
* Campionati tedeschi [[Under-19]]: 3

:1982, 1983, 1985
*'''{{Calciopalm|Coppa delle Alpi|1}}'''
* Campionati tedeschi [[Under-17]]: 4
:[[Coppa delle Alpi 1967|1967]]
:1977, 1980, 1991, 2010
{{colonne spezza}}
{{colonne spezza}}


=== Piazzamenti ===
===Competizioni regionali===
*'''[[Oberliga Süd]]: 2'''
* [[Coppa dei Campioni]]
:1953, 1958
:Finale: [[Coppa dei Campioni 1959-1960|1959-1960]]

* [[Coppa delle Coppe]]
*'''[[Campionato di calcio della Germania meridionale|Campionato della Germania meridionale]]: 2'''
:Semifinale: [[Coppa delle Coppe 1975-1976|1975-1976]]
:1930, 1932
* [[Coppa delle Fiere]]

:Semifinale: [[Coppa delle Fiere 1966-1967|1966-1967]]
*'''[[Gauliga Südwest/Mainhessen]]: 1'''
{{colonne fine}}
:1938

===Competizioni giovanili===
*'''{{Calciopalm|Under-19 Bundesliga|3}}'''
:1981-1982, 1982-1983, 1984-1985

*'''{{Calciopalm|Under-17 Bundesliga|4}}'''
:1976-1977, 1979-1980, 1990-1991, 2009-2010
{{Colonne fine}}


== Statistiche e record ==
== Statistiche e record ==
=== Partecipazioni ai campionati ===
=== Partecipazione ai campionati e ai tornei internazionali ===
==== Campionati nazionali ====
{{...}}

Dalla stagione 1933-1934 alla stagione 2023-2024 compresa, la squadra ha partecipato a:
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|rowspan=3|<span style="font-size: 140%;">'''1º'''</span> ||'''[[Gauliga Südwest/Mainhessen|Gauliga]]''' ||align="center" |'''11''' ||align="center" |1933-1934 ||align="center" |1943-1944 ||rowspan=3|'''83'''
|-
|'''[[Oberliga Süd|Oberliga]]''' ||align="center" |'''18''' ||align="center" |1945-1946 ||align="center" |1962-1963
|-
|'''[[Bundesliga]]''' ||align="center" |'''55''' ||align="center" |[[Fußball-Bundesliga 1963-1964|1963-1964]] ||align="center" |[[Fußball-Bundesliga 2023-2024|2023-2024]]
|-
|- bgcolor="#e9e9e9"
|<span style="font-size: 140%;">'''2º'''</span> ||'''[[2. Fußball-Bundesliga]]''' ||'''6''' ||align="center" |[[2. Fußball-Bundesliga 1996-1997|1996-1997]] ||[[2. Fußball-Bundesliga 2011-2012|2011-2012]] ||'''6'''
|-
|}

==== Partecipazione alle coppe europee ====
Nelle [[competizioni europee]] l'Eintracht Francoforte ha ottenuto contro i [[Polonia|polacchi]] del {{Calcio Widzew Lodz|N}} la miglior vittoria in assoluto, un 9-0 nei trentaduesimi della [[Coppa UEFA 1992-1993]], mentre la peggior sconfitta, un 5-0, è avvenuta contro i [[Danimarca|danesi]] del [[Brøndby IF|Brøndby]] nel primo turno della [[Coppa UEFA 1990-1991]]<ref name="uefa.com">{{cita web|url=http://www.uefa.com/teamsandplayers/teams/club=50072/profile/history/index.html|titolo=Eintracht Frankfurt|accesso=24 marzo 2016|lingua=en}}</ref>.

Alla stagione 2022-2023 il club ha ottenuto le seguenti partecipazioni alle coppe europee<ref name="uefa.com"/><ref>Si aggiungono due partecipazioni all’allora amichevole [[Coppa Piano Karl Rappan]] nel [[Coppa Piano Karl Rappan|1965-1966]] e nel [[Coppa Piano Karl Rappan|1966-1967]].</ref>:
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|-
! style="background:red; color:black; width:30%;"|Categoria
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! style="background:red; color:black; width:25%;"|Ultima stagione
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|'''[[UEFA Champions League|Coppa dei Campioni/UEFA Champions League]]''' ||'''2''' ||[[Coppa dei Campioni 1959-1960|1959-1960]] ||[[UEFA Champions League 2022-2023|2022-2023]]
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|'''[[Coppa delle Coppe]]''' ||'''4''' ||[[Coppa delle Coppe 1974-1975|1974-1975]] ||[[Coppa delle Coppe 1988-1989|1988-1989]]
|-
|'''[[UEFA Europa League|Coppa UEFA/UEFA Europa League]]''' ||'''14''' ||[[Coppa UEFA 1972-1973|1972-1973]] ||[[UEFA Europa League 2021-2022|2021-2022]]
|- style="background:#e9e9e9;"
|-
|'''[[Supercoppa UEFA]]''' ||'''1''' ||colspan=2|[[Supercoppa UEFA 2022|2022]]
|-
|'''[[Coppa Intertoto]]''' ||'''1''' ||colspan=2|[[Coppa Intertoto 1995|1995]]
|-
|'''[[Coppa delle Fiere]]''' ||'''4''' ||[[Coppa delle Fiere 1964-1965|1964-1965]] ||[[Coppa delle Fiere 1968-1969|1968-1969]]
|}

=== Statistiche individuali ===
Per quanto riguarda le competizioni internazionali, [[Karl-Heinz Körbel]] è il giocatore con più presenze totali, 48, mentre [[Bernd Hölzenbein]] è il miglior marcatore, avendo realizzato 18 reti durante tutta la sua militanza nel club<ref name="uefa.com"/>. Körbel è anche il giocatore con più presenze in [[Bundesliga]], 602, tutte con la maglia dell'Eintracht, mentre all'ottavo e al decimo posto della classifica generale figurano due giocatori che hanno militato anche in altre squadre, [[Willi Neuberger]] e [[Uli Stein]]. Per quanto riguarda i gol nel massimo campionato tedesco, Hölzenbein e [[Bernd Nickel]] si trovano rispettivamente all'undicesimo e al quattordicesimo posto.


== Tifoseria ==
== Tifoseria ==
Nel 2007 Eintracht ha risultato avere in Germania 10 milioni di tifosi e simpatizzanti.<ref>Frankfurter Neue Preise: ''Eintracht wird den
Nel 2007 un sondaggio diede all'Eintracht 10 milioni tra tifosi e simpatizzanti in Germania.<ref>Frankfurter Neue Preise: ''Eintracht wird den Deutschen sympathisch''</ref> I tifosi dell'Eintracht sono conosciuti per essere tra i tifosi più organizzati e legati alla loro squadra della Germania e per essere tra le tifoserie politicamente più schierate a sinistra. Il gruppo ultrà del club è chiamato ''Ultras Frankfurt (UF97)'' ed è stato fondato il 7 luglio 1997.
Deutschen sympathisch''</ref>. I tifosi dell'Eintracht sono discutibilmente conosciuti come i tifosi più facinorosi della Germania. Il gruppo ultrà del club è chiamato ''Ultras Frankfurt (UF97)'' ed è stato fondato il 7 luglio 1997.


=== Gemellaggi e rivalità ===
=== Gemellaggi e rivalità ===
{{F|società calcistiche tedesche|dicembre 2018}}
==== Gemellaggi e amicizie ====
==== Gemellaggi e amicizie ====
Le amicizie più sentite attualmente sono quelle con i tifosi della [[Atalanta Bergamasca Calcio|Atalanta]], nata anni fa col gruppo ''Nomadi'' e sviluppatasi nel corso degli anni con tutta la CurvaNord, con i ''Diablos'' del [[FC Sachsen Leipzig|Sachsen Leipzig]], con gli Ultras [[SV Waldhof Mannheim|Mannheim]] ed i ''Verrückte Köpfe'' del [[Wacker Innsbruck]].
Le amicizie più sentite attualmente sono quelle con i tifosi dell'[[Tifoseria dell'Atalanta Bergamasca Calcio|Atalanta]], nata anni fa col gruppo ''Nomadi'' e sviluppatasi nel corso degli anni con tutta la Curva Nord, con i ''Diablos'' del [[BSG Chemie Leipzig|Chemie Leipzig]], con gli Ultras {{Calcio Mannheim|N}} ed i ''Verrückte Köpfe'' del [[Wacker Innsbruck]] e con un gruppo di Cosenza


==== Rivalità ====
==== Rivalità ====
L'Eintracht disputa il [[derby del Meno]] con l'[[Kickers Offenbach|Offenbacher Kickers]]. L' altra partita sentita tra i tifosi è quella contro il [[1. FC Kaiserslautern|Kaiserslautern]]. Vengono considerate come derby anche tutte le altre partite contro squadre [[Assia|assiane]]. Storicamente, le principali rivalità (maturate negli anni caldi del tifo) sono quelle con [[SV Darmstadt 98|Darmstadt]] e [[Hessen Kassel|Kassel]].
L'Eintracht disputa il [[derby del Meno]] con l'[[Kickers Offenbach|Offenbacher Kickers]]. L'altra partita sentita tra i tifosi è quella contro il {{Calcio Kaiserslautern|N}}. Vengono considerate come derby anche tutte le altre partite contro squadre [[assia]]ne. Storicamente le principali rivalità (maturate negli anni caldi del tifo) sono quelle con {{Calcio Darmstadt|N}} e [[KSV Hessen Kassel|Kassel]]. A livello internazionale la tifoseria, per motivi politici, ha avuto diversi scontri con quella della Lazio e del Napoli.


== Organico 2013-2014 ==
== Organico ==
=== Rosa ===
=== Rosa 2024-2025 ===
''Rosa aggiornata al 31 agosto 2024.''
{{Calciatore in rosa/inizio|col1=#dd0000|col2=#000000}}
{{Calciatore in rosa/inizio}}
{{Fs player|no=1 |nat=GER|pos=GK|name=[[Kevin Trapp]]}}
{{Calciatore in rosa|n°=4|nazione=Germany|nome=[[Marco Russ]]|ruolo=D}}
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{{Calciatore in rosa/fine}}
{{Calciatore in rosa/fine}}


=== Staff tecnico ===
=== Staff tecnico ===
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|'''Allenatore:'''||{{Bandiera|GER}} [[Thomas Schaaf]]
|'''Allenatore:'''||{{Bandiera|DEU}} [[Dino Toppmöller]]
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|-
|'''Vice allenatori:'''||{{Bandiera|DEU}} [[Stefan Buck]], {{Bandiera|DEU}} [[Jan Fießer]], {{Bandiera|PRT}} [[Nélson Morgado]], {{Bandiera|DEU}} [[Xaver Zembrod]]
|'''Vice-Allenatore:'''||{{Bandiera|?}} -
|-
|-
|'''Allenatore portieri:'''||{{Bandiera|GER}} [[Manfred Petz]]
|'''Allenatore portieri:'''||{{Bandiera|DEU}} [[Jan Zimmermann (calciatore)|Jan Zimmermann]]
|-
|'''Medico sociale:'''||{{Bandiera|GER}} Dr. [[Christoph Seeger]]
|}

== Rose degli anni precedenti ==
=== Rosa 2012-2013 ===
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=== Rosa 2009-2010 ===
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{{Football squad player|no=1|nat=Macedonia|name=[[Oka Nikolov]]|pos=P}}
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== Altri progetti ==
== Altri progetti ==
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== Collegamenti esterni ==
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* [http://www.eintracht.de Sito ufficiale]


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[[Categoria:Eintracht Frankfurt| ]]
[[Categoria:Eintracht Frankfurt|Eintracht Frankfurt]]

Versione attuale delle 17:24, 19 set 2024

Eintracht Francoforte
Calcio
SGE, Die Adler (Le Aquile), Die Diva vom Main (La Diva dal Meno), Launische Diva (La Diva Lunatica)
Segni distintivi
Uniformi di gara
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Casa
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Trasferta
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Terza divisa
Colori sociali Nero, bianco
SimboliAquila
InnoIm Herzen von Europa
K.Westphal e H.Böcher
Dati societari
CittàFrancoforte sul Meno
NazioneGermania (bandiera) Germania
ConfederazioneUEFA
Federazione DFB
CampionatoBundesliga
Fondazione1899
PresidenteGermania (bandiera) Matias Beck
AllenatoreGermania (bandiera) Dino Toppmöller
StadioDeutsche Bank Park
(58 000 posti)
Sito webwww.eintracht.de
Palmarès
Campionato tedesco Coppa di GermaniaCoppa di GermaniaCoppa di GermaniaCoppa di GermaniaCoppa di Germania Coppa UEFACoppa UEFA
Titoli di Germania1
Trofei nazionali5 Coppe di Germania
Trofei internazionali2 Coppe UEFA/Europa League
Stagione in corso
Si invita a seguire il modello di voce

L'Eintracht Frankfurt (tedesco per Concordia Francoforte), noto in lingua italiana come Eintracht Francoforte, o semplicemente Eintracht, è una società polisportiva tedesca con sede a Francoforte sul Meno, la cui sezione più conosciuta è quella calcistica, fondata l'8 marzo 1899 e militante attualmente nella Bundesliga, la massima divisione del campionato tedesco.

Ha vinto un campionato tedesco nel 1958-1959 e cinque Coppe di Germania. A livello internazionale si è aggiudicato due Coppe UEFA/Europa League, nel 1979-1980 e nel 2021-2022, ed è giunto in finale di Coppa dei Campioni nel 1959-1960, quando fu sconfitto dal Real Madrid.

Il club, che conta 140 000 membri[1], comprende anche altri 19 dipartimenti sportivi. I colori sociali sono il rosso, il nero e il bianco. La squadra di calcio disputa le partite interne alla Deutsche Bank Park, già Waldstadion e poi Commerzbank-Arena, stadio situato nel distretto di Sachsenhausen di Francoforte.

Lo stesso argomento in dettaglio: Storia dell'Eintracht Francoforte.

Dalle origini alla seconda guerra mondiale

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La prima squadra del Frankfurter Fußball-Club Victoria nel 1899

Le origini del club risalgono al 1899, quando vengono fondati sia il Frankfurter Fußball-Club Viktoria von 1899, considerato l'originaria squadra di calcio nella storia del club, sia il Frankfurter Fußball-Club Kickers von 1899. Queste due squadre si uniscono nel maggio 1911 per dar vita al Frankfurter FV (Kickers-Viktoria), che si unisce a sua volta nel 1920 al club di ginnastica Frankfurter Turngemeinde von 1861 per formare il TuS Eintracht Frankfurt von 1861; le due squadre si separarono nuovamente nel 1927, dando vita al Turngemeinde Eintracht Frankfurt von 1861 e allo Sportgemeinde Eintracht Frankfurt (FFV) von 1899.

Prima della nascita della Bundesliga il campionato tedesco è composto da vari tornei locali e regionali, che selezionano le squadre partecipanti alla fase nazionale ad eliminazione. L'Eintracht dalla fine degli anni venti accede varie volte alla fase nazionale, dove però non fa mai molta strada. Solo nell'edizione 1931-1932, trascinato anche dai gol del capocannoniere Karl Ehmer giunge alla finale; qui viene però battuto 2-0 dal Bayern Monaco.

Nel 1933 la Germania nazista riorganizza il calcio tedesco: vengono create sedici Gauligen, e l'Eintracht gioca nella Südwest. Qui i rossoneri finiscono quasi sempre nella prima metà della classifica, e arrivano a vincere il campionato nel 1938[2]. Si qualificano in questa occasione al campionato nazionale, ma si fermano alle fasi eliminatorie.

Dal dopoguerra alla Bundesliga

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Paul Oßwald (a destra), allenatore vincitore del campionato tedesco del 1959

Dopo la seconda guerra mondiale il formato del campionato non cambia di molto, con l'Eintracht viene inserito nell'Oberliga Süd. I rossoneri vincono questo torneo una prima volta nel 1953 e sono secondi l'anno successivo; in questi due anni la squadra partecipa al campionato nazionale, ma senza troppa fortuna. Nell'estate del 1954 si disputa il campionato mondiale di calcio, vinto dalla nazionale tedesca occidentale a cui appartiene anche Alfred Pfaff. I rossoneri vincono nuovamente l'Oberliga nel 1959 e a questa vittoria segue il titolo tedesco, ottenuto sconfiggendo in finale il Kickers Offenbach per 5-3.

Dopo la vittoria del campionato, i tedeschi partecipano alla Coppa dei Campioni 1959-1960; arrivati in semifinale, sconfiggono per 12-4 i Rangers nel doppio confronto e accedono così alla finale del 18 maggio 1960 a Glasgow, davanti a 127 621 spettatori. La partita vede opposti ai rossoneri i vincitori di tutte le quattro edizioni precedenti del torneo, gli spagnoli del Real Madrid. I rossoneri, che possono contare sul trio d'attacco formato da Richard Kreß, Dieter Lindner e Erwin Stein[3] si portano in vantaggio con Kreß, ma successivamente subiscono due gol di Alfredo Di Stéfano e quattro di Ferenc Puskás. Alla fine l'incontro finisce 7-3 per i madrileni: segna infatti un altro gol Di Stéfano, mentre per i tedeschi va due volte a segno Stein. È la finale con più reti della manifestazione.

L'esperienza in Bundesliga

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Alexandru Schwartz, allenatore all'Eintracht Francoforte negli anni sessanta.

La stagione 1963-1964 segna la nascita della Bundesliga. L'Eintracht è una delle sedici formazioni che prende parte al nuovo campionato e nella prima edizione si classifica terzo, ottenendo il suo miglior risultato di sempre; nella stessa stagione arriva a disputare la finale della coppa nazionale, dove è sconfitto dal Monaco 1860.

I tedeschi partecipano nelle stagioni successive alla Coppa delle Fiere, ottenendo in questa competizione un risultato di rilievo: il raggiungimento delle semifinali nell'edizione 1966-1967, dove sono sconfitti dai futuri vincitori della Dinamo Zagabria. Solo quattro anni più tardi, però, al termine del campionato 1970-1971, la squadra finisce quindicesima ad un solo punto dalla zona retrocessione. Tuttavia già l'anno seguente l'Eintracht si classifica al quinto posto, garantendosi in questo modo la partecipazione alla Coppa UEFA 1972-1973, dove affronta subito la squadra che sarà poi campione, il Liverpool, da cui viene eliminato.

Il primo trofeo nazionale, la coppa, la squadra di Francoforte lo vince nella stagione 1973-1974 battendo l'Amburgo per 3-1 ai tempi supplementari; in estate anche Jürgen Grabowski e Bernd Hölzenbein si laureano campioni del mondo con la nazionale tedesca occidentale, mentre i rossoneri si aggiudicano la coppa nazionale anche nell'edizione successiva. Grazie a questo successo la squadra partecipa alla Coppa delle Coppe 1975-1976 e raggiunge un'altra volta le semifinali in una manifestazione europea: viene qui eliminata dal West Ham Utd.

L'Eintracht vince un trofeo continentale nella stagione 1979-1980, quando, allenato da Friedel Rausch, mette in bacheca la Coppa UEFA; tra i giocatori c'è anche Karl-Heinz Körbel, il giocatore con più presenze in Bundesliga[4]. I tedeschi eliminano durante il loro cammino anche il Feyenoord e arrivano poi in semifinale, dove trovano altre tre squadre della Germania Ovest, ovvero il Bayern Monaco, il Borussia M'gladbach e lo Stoccarda; eliminano prima i bavaresi, poi sconfiggono in finale la compagine detentrice del trofeo, M'gladbach.

Nella stagione 1980-1981 l'Eintracht vince per la terza volta la coppa nazionale e l'anno successivo viene eliminato ai quarti della Coppa delle Coppe 1981-1982 dal Tottenham. In Bundesliga, però, negli anni a seguire la squadra si trova spesso nella parte inferiore della graduatoria, tanto che nella stagione 1983-1984 si vede costretta a disputare lo spareggio promozione-retrocessione contro il Duisburg per evitare la caduta in seconda serie. L'Eintracht sconfigge i rivali per 6-1 nel doppio confronto, ma un'analoga situazione si verifica nella stagione 1988-1989, dove questa volta ad essere sconfitto è il Saarbrücken. Intanto nel 1989 i rossoneri, con la vittoria della quarta coppa nazionale dell'anno precedente, raggiungono un'altra volta i quarti di finale in Coppa delle Coppe; qui sono eliminati dai campioni in carica del Malines.

Gli anni novanta si aprono con il terzo posto ottenuto nel campionato 1989-1990, con Jørn Andersen capocannoniere; nell'estate seguente Uwe Bein diventa campione del mondo con la nazionale tedesca occidentale. In seguito la squadra francofortese centrerà altri due terzi posti, nel 1991-1992, a soli due punti[5] dai campioni dello Stoccarda, e nel 1992-1993. Sempre in questo periodo i tedeschi raggiungono per due volte i quarti di finale in Coppa UEFA, nella stagione 1993-1994 e in quella successiva; curiosamente vengono eliminati in entrambi i casi dalla squadra che sarà vicecampione, rispettivamente il Casino Salisburgo e la Juventus, ma riescono ad eliminare il Napoli.

Dopo gli eventi turbolenti della stagione 1994-1995, tra cui la sospensione dei giocatori Jay-Jay Okocha, Anthony Yeboah e Maurizio Gaudino voluta dal tecnico Jupp Heynckes, la stagione 1995-1996 inizia con l'allenatore Charly Körbel, che aveva sostituito Heynckes già nell'aprile 1995. Le aspettative riposte sulla squadra sono grandi, vista la campagna di rafforzamento che ha previsto gli arrivi di Markus Schupp, Johnny Ekström e il rientrante Maurizio Gaudino. Prima dell'inizio del campionato la squadra perde i quarti di finale della Coppa Intertoto contro il Bordeaux di Bixente Lizarazu e Zinédine Zidane (3-0). Il primo turno della Coppa di Germania vede una vittoria di misura (2-1) contro il Saarbrücken e dopo la quinta giornata di campionato l'Eintracht è secondo in Bundesliga, per poi scivolare al quinto posto. La discesa prosegue malgrado l'arrivo, nel settembre 1995, dell'attaccante Ivica Mornar dall'Hajduk Spalato. L'eliminazione dalla coppa nazionale giunge già al secondo turno contro il Monaco 1860 in malo modo (1-5), mentre nelle successive cinque partite di campionato l'Eintracht ottiene un solo punto e scivola al sedicesimo e terzultimo posto della graduatoria, ma vincendo per 4-1 contro il quotato Bayern Monaco sembra porsi alle spalle la crisi. Rinforzata in parte la difesa con l'arrivo, a dicembre, di Ned Zelić dal QPR, l'Eintracht risale al decimo posto, ma una nuova crisi è alle porte: dalla diciottesima alla ventinovesima giornata arriva una sola vittoria e dopo la sconfitta casalinga contro il Borussia M'gladbach il tecnico Charly Körbel è rimpiazzato da Dragoslav Stepanović, che non riesce, tuttavia, ad invertire la rotta. La stagione si conclude a quota 32 punti, con il diciassettesimo e penultimo posto e la prima retrocessione della storia del club. Ad accompagnare l'Eintracht in Zweite Bundesliga c'è anche il Kaiserslautern, un'altra delle squadre che fino a quel momento aveva sempre militato in Bundesliga. Il declino sportivo si accompagna a quello amministrativo: i soci ritirano la fiducia al presidente Matthias Ohm e poco dopo si dimette anche il tesoriere Erbs. In estate il portiere dell'Eintracht Andreas Köpke vincerà da titolare il campionato d'Europa 1996 con la nazionale tedesca.

La prima stagione in Zweite Bundesliga è deludente per l'Eintracht, che alla fine del girone d'andata si ritrova financo in zona retrocessione, al quindicesimo posto, mentre in Coppa di Germania è eliminato già al secondo turno dai rivali di campionato del Meppen. La panchina passa da Dragoslav Stepanović a Horst Ehrmantraut, che riesce a risollevare la squadra nel girone di ritorno, risalendo sino al settimo posto finale. Nel 1997-1998 l'Eintracht riguadagna la massima serie vincendo il campionato di seconda divisione con tre punti di vantaggio sul Friburgo, subendo solo 4 sconfitte in 34 giornate.

Tornato in massima divisione per la stagione 1998-1999, l'Eintracht vive un'annata travagliata. Dopo il licenziamento Ehrmantraut, a dicembre prende le redini della squadra Bernhard Lippert, che è sostituito da Reinhold Fanz, avvicendato a sua volta da Jörg Berger. La compagine del Meno si ritrova all'ultima giornata a non essere ancora matematicamente salva, ma poi la vittoria per 5-1 sui campioni uscenti del Kaiserslautern e la contemporanea sconfitta interna del Norimberga fanno sì che a retrocedere sia proprio quest'ultima squadra[6] a causa degli scontri diretti sfavorevoli. Decisivo è per l'Eintracht il gol all'89º minuto del norvegese Jan Åge Fjørtoft. Nel marzo 1999 il club celebra il proprio centenario dandosi un nuovo stemma: la tradizionale aquila rossa torna, in veste leggermente modificata, dopo diciannove anni (dal 1980 il sodalizio utilizzava come logo un'aquila stilizzata in bianco e nero).

Felix Magath, alla guida dell'Eintracht dal dicembre 1999 al gennaio 2001.

Nel 1999-2000 il club viene penalizzato di due punti dalla federcalcio tedesca per violazioni finanziarie, ma, dopo il cambio di allenatore da Jörg Berger a Felix Magath (nominato tecnico il 27 dicembre 1999), si salva grazie alla vittoria in extremis per 2-1 sulla diretta concorrente Ulma all'ultima giornata[7], riuscendo a chiudere con quattro punti di vantaggio sulla zona retrocessione e come terza squadra per rendimento nel girone di ritorno. La nuova retrocessione arriva, tuttavia, al termine della Bundesliga 2000-2001. Nonostante un inizio positivo nelle prime cinque giornate, la squadra subisce sei sconfitte consecutive che conducono al licenziamento dell'allenatore Felix Magath il 29 gennaio 2001. In panchina subentra il direttore sportivo Rolf Dohmen, che guida la compagine del Meno in dieci partite, fino alla nomina di Friedel Rausch, che non riesce a scongiurare la caduta in seconda serie.

La stagione 2001-2002 si conclude per l'Eintracht con il settimo posto in seconda serie, ma alla fine del torneo emerge nel bilancio del club un buco di 8 milioni di euro e la squadra rischia l'esclusione dal successivo campionato di seconda divisione. Il 17 luglio 2002 la Corte d'appello federale respinge il ricorso presentato dall'Unterhaching, che, retrocesso in terza serie sul campo, ha presentato domanda di riammissione in seconda serie al posto dell'Eintracht, di cui ha chiesto la retrocessione d'ufficio per un errore nei documenti di licenza. L'Eintracht rimane così in seconda serie.

La stagione 2002-2003 si apre con l'ascesa alla presidenza di Volker Sparmann, che passa dal consiglio di sorveglianza al consiglio di amministrazione. L'Eintracht allenato da Willi Reimann riesce a tornare in Bundesliga non senza patemi: dopo essere stata ai vertici della classifica per quasi tutta l'annata, alla trentunesima giornata, a causa della sconfitta sul campo del Magonza, la squadra scivola al quinto posto, ma ottiene comunque la promozione all'ultima giornata con due gol segnati a tempo scaduto nella partita vinta per 6-3 contro il Reutlingen, risultato che consente all'Eintracht di agguandare il terzo posto finale. In Coppa di Germania la compagine di Francoforte elimina il Rot-Weiß Erfurt, ma esce al secondo turno contro l'Hansa Rostock.

Nella stagione 2003-2004 di Bundesliga l'Eintracht Francoforte si batte per non retrocedere, ma invano. Uscita dalla Coppa di Germania contro il Duisburg al secondo turno (dopo aver eliminato il Kickers Offenbach), nel girone di ritorno di campionato vince solo tre volte. Peter Schuster è rimpiazzato da Heiko Beeck nel ruolo di amministratore delegato, prima dell'insediamento, nel dicembre 2003, di Heribert Bruchhagen. Nella finestra invernale di calciomercato la squadra si rinforza e ottiene tre vittorie e due pareggi all'inizio del girone di ritorno, ma tutto sarà inutile. Il 20 marzo 2004, a causa delle vibranti proteste contro il quarto uomo Thorsten Schriever nella partita persa per 0-2 contro il Borussia Dortmund, l'allenatore Willi Reimann è punito con una squalifica di cinque partite e un'ammenda di 25.000 euro. Nella seconda metà del girone di ritorno l'Eintracht vive una crisi di risultati culminata nel sedicesimo posto finale, che vuol dire terza retrocessione della storia in seconda serie.

Nell'estate del 2004 assume la guida tecnica dell'Eintracht Friedhelm Funkel, che imposta l'organico su un nugolo di giovani arrivati in prestito. Dopo una brutta partenza in Zweite Bundesliga (quattordicesimo posto dopo undici giornate), la squadra risale fino a ritrovarsi quinta prima della pausa invernale e nel girone di ritorno risulta la squadra che ha guadagnato più punti. Alla 34ª giornata arriva la promozione in massima serie, grazie ad una vittoria per 3-0 contro il Wacker Burghausen. In Coppa di Germania la squadra elimina Rot-Weiß Erfurt e Greuther Fürth, per poi perdere per 0-2 contro lo Schalke 04, futuro finalista di coppa.

Nella stagione 2005-2006 di Bundesliga il neopromosso Eintracht disputa un girone d'andata fruttuoso, concluso al decimo posto con 21 punti. Malgrado una seconda parte di stagione in affanno (seconda peggiore squadra del girone di ritorno), la squadra del Meno riesce a ottenere la salvezza alla 33ª e penultima giornata, per poi chiudere il campionato al quattordicesimo posto, con 36 punti. Molto positivo è il percorso nella coppa nazionale, nella quale l'Eintracht raggiunge persino la finale eliminando RW Oberhausen (2-1), Schalke 04 (6-0), Norimberga (5-2), Monaco 1860 (3-1) e Arminia Bielefeld (1-0). In finale, il 29 aprile 2006, è sconfitto per 1-0 dal Bayern Monaco, che vince anche il campionato, liberando così un posto nelle coppe europee per la finalista di DFB-Pokal, l'Eintracht, che pertanto si qualifica per la Coppa UEFA per la prima volta dal 1994.

Nella stagione 2006-2007 l'Eintracht torna dunque a giocare in Coppa UEFA, dove, superato il Brøndby nel preliminare, arriva alla fase a gruppi. Con una sconfitta interna contro il Palermo (1-2) e tre pareggi contro Celta Vigo (1-1 esterno), Newcastle Utd (0-0 interno) e Fenerbahçe (2-2 esterno) in quattro partite, è eliminato a causa dell'ultimo posto nel girone. In Coppa di Germania raggiunge la semifinale, dove è eliminato dal Norimberga, mentre in campionato ottiene la salvezza. Inizia con una vittoria e sette pareggi nelle prime otto partite di Bundesliga e alla fine del girone di andata si ritrova decimo con 20 punti, proprio come l'anno precedente. La seconda parte della stagione, segnata da punti persi a causa di molti gol subiti negli ultimi minuti, inizia con sei partite senza vittorie e la caduta in zona retrocessione. L'esonero di Funkel sembra dare la svolta alla stagione: con le vittorie contro Alemannia Aquisgrana (4-0) e Werder Brema (2-1) alla terzultima e alla penultima giornata, la squadra si salva. Il piazzamento finale è il quattordicesimo posto con 40 punti, equamente bilanciati tra quelli ottenuti in casa (20) e in trasferta (20).

Nella stagione 2007-2008 l'Eintracht fa registrare il miglior piazzamento degli ultimi tredici anni, il nono posto, che era stato ottenuto l'ultima volta nella stagione 1994-1995. In Coppa di Germania elimina l'Union Berlino (4-1), ma esce al secondo turno contro il Borussia Dortmund poi finalista (1-2). Il campionato comincia bene, con quattro vittorie e due sconfitte nelle prime nove partite. Dopo la pesante sconfitta sul campo del Norimberga (5-1) inanella una serie di sette risultati utili consecutivi. Concluso il girone d'andata al nono posto con 23 punti, nella pausa invernale ingaggia Caio e Martin Fenin rispettivamente per 4 e 3,5 milioni di euro, stabilendo due dei tre acquisti più costosi nella storia del club. Nelle prime nove partite del girone di ritorno ottiene 19 punti, arrivando alla 26ª giornata in settima posizione, a tre punti dalla zona Champions. Nelle restanti otto partite, tuttavia, ottiene solo quattro punti, chiudendo la stagione in nona posizione, la migliore dal 1994-1995, con 46 punti, di cui 28 in casa e 18 in trasferta.

Nella stagione 2008-2009 l'obiettivo stagionale è ottenere più dei 46 punti dell'anno precedente, ma non è raggiunto. In Coppa di Germania perde in casa per 1-2 contro l'Hansa Rostock ed è eliminato al secondo turno. Il campionato inizia con sette partite consecutive senza vittorie, il che provoca aspre critiche all'indirizzo di Friedhelm Funkel da parte dei tifosi. Con tre vittorie nelle successive quattro partite l'Eintracht raggiunge nuovamente la metà della classifica e chiude il girone d'andata con 19 punti, al dodicesimo posto. Nel girone di ritorno l'Eintracht delude di frequente, facendo registrare solo tre vittorie. Si tratta del peggiore girone di ritorno di tutti i club della Bundesliga, con soli 14 punti ottenuti. Malgrado la conquista della salvezza, l'Eintracht annuncia la separazione da Funkel già prima della fine della stagione, alla vigilia dell'ultima giornata. La stagione è chiusa al tredicesimo posto, con 33 punti. Nonostante le prestazioni deludenti, si tratta del secondo miglior piazzamento dell'Eintracht dal 1994-1995.

Anni duemiladieci

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Michael Skibbe, allenatore dell'Eintracht dal giugno 2009 al marzo 2011.

Il 5 giugno 2009 è nominato allenatore Michael Skibbe. In Coppa di Germania, dopo le vittorie contro i rivali locali del Kickers Offenbach e dell'Alemannia Aquisgrana, nel secondo turno la squadra esce di scena contro il Bayern Monaco (0-4). In campionato la partenza è buona, con l'imbattibilità estesa alle prime sette giornate. Il girone d'andata si conclude con 24 punti e il decimo posto, per il miglior girone d'andata dal 1993-1994. Anche nella seconda parte della stagione la squadra ha successo e battaglia per un piazzamento utile per la qualificazione alle coppe europee. Un calo accusato prima della fine della stagione (solo due punti nelle ultime cinque partite), provoca tuttavia lo scivolamento al decimo posto finale. Prima della pausa invernale del campionato la squadra era decima con 46 punti.

La retrocessione in seconda serie arriva nuovamente al termine della stagione 2010-2011. L'inizio di stagione è negativo, con soli tre punti nelle prime cinque giornate e lo scivolamento in piena zona retrocessione, ma l'Eintracht disputerà uno dei migliori gironi di andata nella storia del club, concluso al settimo posto con 26 punti, sulla spinta dei gol del neoacquisto greco Theofanīs Gekas (saranno 14 in stagione). Nel girone di andata i rossoneri riescono anche a sconfiggere per 1-0 i futuri campioni del Borussia Dortmund alla diciassettesima giornata[8], la squadra inizia il girone di ritorno con otto partite consecutive senza riuscire a segnare, per un totale di dieci partite di fila senza vittorie. Da qui alla fine del campionato l'Eintracht vince una sola partita, quella con il St. Pauli, che sarà anch'esso retrocesso. A nulla serve l'esonero di Skibbe, avvenuto il 22 marzo 2011. Il successore Christoph Daum non è in grado di salvare l'Eintracht, che stabilisce un nuovo record negativo, con soli 8 punti ottenuti nel girone di ritorno.

Il 16 maggio 2011 Daum si dimette dalla guida tecnica del club, che il 31 maggio passa nelle mani di Armin Veh. Sotto la sua guida la squadra torna immediatamente in Bundesliga, vincendo il campionato di Zweite Bundesliga 2011-2012 con largo anticipo, il 23 aprile 2012, battendo per 3-0 l'Alemannia Aquisgrana. Alex Meier è capocannoniere del torneo con 17 gol insieme a Olivier Occéan del Greuther Fürth e Nick Proschwitz del Paderborn.

L'Eintracht disputa il campionato 2012-2013 di Bundesliga ad alti livelli e, dopo aver occupato a lungo il quarto posto valevole per l'accesso ai preliminari di Champions League, chiude il campionato al sesto posto, qualificandosi così ai play-off dell'Europa League 2013-2014. Nel 2013-2014 l'Eintracht si qualifica alla fase gruppi di Europa League, che conclude al primo posto del proprio raggruppamento. Ai sedicesimi di finale è eliminato dal Porto: a Porto l'incontro finisce 2-2, ma il 3-3 a Francoforte sul Meno premia i portoghesi, che avanzano grazie alla regola dei gol fuori casa. Il campionato è chiuso al tredicesimo posto.

Dopo il nono posto dell'anno seguente, nella stagione 2015-2016 l'Eintracht chiude, con il subentrato tecnico Niko Kovač, il campionato al terzultimo posto, ma riesce a ottenere la salvezza dopo aver vinto lo spareggio promozione-retrocessione contro il Norimberga. Nella stagione successiva i rossoneri chiudono in undicesima posizione e riescono a raggiungere la finale della Coppa di Germania, ma vengono battuti dal Borussia Dortmund.

L'Eintracht Francoforte prima della partita di Europa League contro il Salisburgo del 28 febbraio 2020

Nella stagione 2017-2018 l'Eintracht chiude il campionato all'ottavo posto, ma riesce ad aggiudicarsi la quinta coppa nazionale della sua storia, la prima dopo trent'anni, grazie alla vittoria per 3-1 in finale contro il favorito Bayern Monaco, assicurandosi così un posto in Europa League per l'anno successivo.

L'annata 2018-2019, la prima dell'allenatore austriaco Adi Hütter, si apre con la sconfitta (5-0) contro il Bayern Monaco nella gara che assegna la Supercoppa di Germania. Il cammino in Europa League dell'Eintracht prosegue invece molto bene: la squadra conclude il proprio girone al primo posto a punteggio pieno (unico club della competizione a riuscirvi assieme al Salisburgo) ed elimina lo Šachtar ai sedicesimi dì finale, l'Inter agli ottavi e il Benfica ai quarti, per poi arrendersi in semifinale contro il Chelsea solo ai tiri di rigore (dopo due pareggi). In campionato l'Eintracht si piazza al settimo posto.

Anni duemilaventi

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Più complicata è la stagione 2019-2020, nella quale la squadra, a causa del nono posto finale, non riesce a centrare la qualificazione alle coppe europee e viene eliminata agli ottavi di finale dell'Europa League (giocata nel mese di agosto e a porte chiuse a seguito della sospensione di tutte le competizioni UEFA per evitare l'espansione della pandemia di COVID-19) dal Basilea, che si impone in entrambi i match (3-0 all'andata e 1-0 al ritorno). Decisamente migliore quella 2020-2021, dove l'Eintracht finisce quinto a un punto dal quarto posto e con gran parte del girone di ritorno in zona Champions.

L'annata 2021-2022 vede la squadra, allenata dall'austriaco Oliver Glasner, terminare all'undicesimo posto il campionato e tornare al successo europeo. Il 18 maggio 2022, allo stadio Ramón Sánchez-Pizjuán di Siviglia, i tedeschi si aggiudicano l'Europa League grazie alla vittoria ai tiri di rigore contro il Rangers, tornando a vincere la competizione dopo quarantadue anni e a qualificarsi per la UEFA Champions League dopo sessantadue anni. Nell'estate del 2022 la squadra manca la vittoria della Supercoppa europea, venendo sconfitta per 2-0 a Helsinki dal Real Madrid di Carlo Ancelotti.

Nella stagione 2022-2023 l'Eintracht supera il girone di UEFA Champions League da secondo classificato, poi viene eliminato agli ottavi di finale dal Napoli. In Bundesliga termina al settimo posto, mentre in Coppa di Germania giunge in finale e viene sconfitto dall'RB Lipsia per 2-0.

Cronistoria dell'Eintracht Frankfurt
  • 1899: fondazione del club.
  • 1911-12 · Campione della Nordkreisliga.
  • 1912-13 · Campione della Nordkreisliga.
  • 1913-14 · Campione della Nordkreisliga.
  • 1927-28 · Eliminato negli ottavi di finale.
  • 1928-29 ·
  • 1929-30 · Eliminato nei quarti di finale.
  • 1930-31 · Eliminato nei quarti di finale.
  • 1931-32 · Finalista nazionale.
  • 1932-33 · Semifinalista nazionale.
  • 1933-34 · 4º in Gauliga Südwest/Mainhessen.
  • 1934-35 · 7º in Gauliga Südwest/Mainhessen.
  • 1935-36 · 3º in Gauliga Südwest/Mainhessen.
  • 1936-37 · 2º in Gauliga Südwest/Mainhessen.
  • 1937-38 Campione della Gauliga Südwest/Mainhessen. 2º nel gruppo A nazionale.
  • 1938-39 · 3º in Gauliga Südwest/Mainhessen.
  • 1939-40 · 2º in Gauliga Südwest/Mainhessen.
  • 1940-41 · 3º in Gauliga Südwest/Mainhessen.
  • 1941-42 · 2º in Gauliga Hessen-Nassau.
  • 1942-43 · 5º in Gauliga Hessen-Nassau.
  • 1943-44 · 4º in Gauliga Hessen-Nassau.
  • 1944-45 ·
  • 1945-46 · 11º in Oberliga Süd.
  • 1946-47 · 3º in Oberliga Süd.
  • 1947-48 · 10º in Oberliga Süd.
  • 1948-49 · 13º in Oberliga Süd.
  • 1949-50 · 14º in Oberliga Süd.

  • 1950-51 · 8º in Oberliga Süd.
  • 1951-52 · 4º in Oberliga Süd.
  • 1952-53 Campione dell'Oberliga Süd. 2º nel gruppo 1 nazionale.
  • 1953-54 · 2º in Oberliga Süd. 3º nel gruppo 2 nazionale.
  • 1954-55 · 4º in Oberliga Süd.
  • 1955-56 · 6º in Oberliga Süd.
  • 1956-57 · 5º in Oberliga Süd.
  • 1957-58 · 3º in Oberliga Süd.
  • 1958-59 1º in Oberliga Süd. Germania (bandiera) Campione della Germania Ovest (1º titolo).
  • 1959-60 · 4º in Oberliga Süd.
Finalista nella Coppa dei Campioni.

  • 1960-61 · 2º in Oberliga Süd. 2º nel gruppo 1 nazionale.
  • 1961-62 · 2º in Oberliga Süd. 2º nel gruppo 2 nazionale.
  • 1962-63 · 4º in Oberliga Süd.
  • 1963-64 · 3º in Bundesliga.
Finalista nella DFB-Pokal.
Eliminato nel primo turno della Coppa delle Fiere.
Semifinalista nella Coppa delle Fiere.
Vince la Coppa Piano Karl Rappan.
Eliminato nel primo turno della Coppa delle Fiere.
Eliminato nel terzo turno della Coppa delle Fiere.

Eliminato nel primo turno della Coppa UEFA.
Vince la DFB-Pokal (1º titolo).
Eliminato nel secondo turno della Coppa delle Coppe.
Vince la DFB-Pokal (2º titolo).
Semifinalista nella Coppa delle Coppe.
Eliminato nei quarti della Coppa UEFA.
Vince la Coppa UEFA (1º titolo).

Eliminato nel terzo turno della Coppa UEFA.
Vince la DFB-Pokal (3º titolo).
Eliminato nei quarti della Coppa delle Coppe.
Vince la DFB-Pokal (4º titolo).
Finalista nella Supercoppa di Germania
Eliminato nei quarti della Coppa delle Coppe.

Eliminato nel primo turno della Coppa UEFA.
Eliminato nel secondo turno della Coppa UEFA.
Eliminato nel secondo turno della Coppa UEFA.
Eliminato nei quarti della Coppa UEFA.
Eliminato nei quarti della Coppa UEFA.

Finalista nella DFB-Pokal.
Eliminato nella fase a gruppi della Coppa UEFA.

Eliminato nei sedicesimi di finale dell'Europa League.
Finalista nella DFB-Pokal.
Vince la DFB-Pokal (5º titolo).
Finalista nella Supercoppa di Germania.
Semifinalista in Europa League.
Ottavi di finale in Europa League.

Vince l'Europa League (2º titolo).
Ottavi di finale di Champions League.

Colori e simboli

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Lo stemma della squadra deriva dal simbolo della città di Francoforte sul Meno, un'aquila imperiale del XIII secolo.

Il simbolo dell'Eintracht, basato sullo stemma cittadino.

Il simbolo ha subito lievi cambiamenti fino al 1980, quando si decise di porre nello stemma un'aquila bianca e nera stilizzata. Nel 1999, in occasione del centenario del club, la dirigenza decise di ripristinare un'aquila più tradizionale,. Dal 2006 l'Eintracht ha una mascotte, l'aquila dorata Attila del vicino zoo di Hanau, molto popolare tra i tifosi.

Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Divisa del centenario, stagione 1999-2000

I colori sociali sono rosso, nero e bianco e derivano da quelli dei club fondatori dell'Eintracht, il Frankfurter FC Viktoria e il Frankfurter FC Kickers, che indossavano rispettivamente maglia rossonera e maglia bianconera. Il rosso e il bianco sono mutuati dallo stemma cittadino, mentre il bianco e il nero campeggiano nello stemma della Prussia. Alla fusione i due club decisero di adottare i colori di entrambi i sodalizi. Dato che il Kickers Offenbach, vicino club rivale, adotta il rosso e il bianco, l'Eintracht evita di adottare tale divisa e preferisce giocare in tenuta rossonera o bianconera.

I giocatori della squadra sono soprannominati Die Adler (le Aquile). Un nomignolo ancora popolare tra i tifosi è SGE, acronimo del vecchio nome del club, Sportgemeinde Eintracht (Frankfurt), tedesco per "Comunità Sportiva Concordia".

Il soprannome Launische Diva (diva lunatica) era diffuso nei primi anni '90, quando la squadra era nota perché riusciva a battere spesso squadre più quotate, ma era poi sconfitta non di rado da compagini più deboli.

Lo stesso argomento in dettaglio: Deutsche Bank Park.
Veduta panoramica del Deutsche Bank Park.

Dal 1925 il club disputa le proprie gare interne nel Deutsche Bank Park, che può ospitare 51.500 spettatori ed è dotato di un tetto retrattile che può coprire interamente il campo. Noto nel tempo anche come Waldstadion e Commerzbank-Arena sorge a Francoforte, più precisamente nel distretto di Sachsenhausen.

Nella sua storia è stato generalmente utilizzato per ospitare le manifestazioni internazionali che si sono tenute nel Paese. In particolare si sono disputati qui cinque incontri del campionato del mondo 1974, tra cui quello decisivo per l'accesso alla finale tra la Germania Ovest padrona di casa e la Polonia, ed altrettanti nel 2006; tra questi spicca il quarto di finale tra Brasile e Francia. Si sono tenute qui anche due partite del campionato d'Europa 1988 e quattro della FIFA Confederations Cup 2005, tra cui la finale tra Brasile e Argentina.

In passato è stato utilizzato anche dal Frankfurt Galaxy, squadra cittadina di football americano.

Le singole voci sono elencate nella Categoria:Allenatori dell'Eintracht Frankfurt.
Allenatori
Le singole voci sono elencate nella Categoria:Calciatori dell'Eintracht Frankfurt.

Vincitori di titoli

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Lo stesso argomento in dettaglio: Palmarès dell'Eintracht Frankfurt.

Competizioni regionali

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1953, 1958
1930, 1932
1938

Competizioni giovanili

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1981-1982, 1982-1983, 1984-1985
1976-1977, 1979-1980, 1990-1991, 2009-2010

Statistiche e record

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Partecipazione ai campionati e ai tornei internazionali

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Campionati nazionali

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Dalla stagione 1933-1934 alla stagione 2023-2024 compresa, la squadra ha partecipato a:

Livello Categoria Partecipazioni Debutto Ultima stagione Totale
Gauliga 11 1933-1934 1943-1944 83
Oberliga 18 1945-1946 1962-1963
Bundesliga 55 1963-1964 2023-2024
2. Fußball-Bundesliga 6 1996-1997 2011-2012 6

Partecipazione alle coppe europee

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Nelle competizioni europee l'Eintracht Francoforte ha ottenuto contro i polacchi del Widzew Łódź la miglior vittoria in assoluto, un 9-0 nei trentaduesimi della Coppa UEFA 1992-1993, mentre la peggior sconfitta, un 5-0, è avvenuta contro i danesi del Brøndby nel primo turno della Coppa UEFA 1990-1991[9].

Alla stagione 2022-2023 il club ha ottenuto le seguenti partecipazioni alle coppe europee[9][10]:

Categoria Partecipazioni Debutto Ultima stagione
Coppa dei Campioni/UEFA Champions League 2 1959-1960 2022-2023
Coppa delle Coppe 4 1974-1975 1988-1989
Coppa UEFA/UEFA Europa League 14 1972-1973 2021-2022
Supercoppa UEFA 1 2022
Coppa Intertoto 1 1995
Coppa delle Fiere 4 1964-1965 1968-1969

Statistiche individuali

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Per quanto riguarda le competizioni internazionali, Karl-Heinz Körbel è il giocatore con più presenze totali, 48, mentre Bernd Hölzenbein è il miglior marcatore, avendo realizzato 18 reti durante tutta la sua militanza nel club[9]. Körbel è anche il giocatore con più presenze in Bundesliga, 602, tutte con la maglia dell'Eintracht, mentre all'ottavo e al decimo posto della classifica generale figurano due giocatori che hanno militato anche in altre squadre, Willi Neuberger e Uli Stein. Per quanto riguarda i gol nel massimo campionato tedesco, Hölzenbein e Bernd Nickel si trovano rispettivamente all'undicesimo e al quattordicesimo posto.

Nel 2007 un sondaggio diede all'Eintracht 10 milioni tra tifosi e simpatizzanti in Germania.[11] I tifosi dell'Eintracht sono conosciuti per essere tra i tifosi più organizzati e legati alla loro squadra della Germania e per essere tra le tifoserie politicamente più schierate a sinistra. Il gruppo ultrà del club è chiamato Ultras Frankfurt (UF97) ed è stato fondato il 7 luglio 1997.

Gemellaggi e rivalità

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Gemellaggi e amicizie

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Le amicizie più sentite attualmente sono quelle con i tifosi dell'Atalanta, nata anni fa col gruppo Nomadi e sviluppatasi nel corso degli anni con tutta la Curva Nord, con i Diablos del Chemie Leipzig, con gli Ultras Waldhof Mannheim ed i Verrückte Köpfe del Wacker Innsbruck e con un gruppo di Cosenza

L'Eintracht disputa il derby del Meno con l'Offenbacher Kickers. L'altra partita sentita tra i tifosi è quella contro il Kaiserslautern. Vengono considerate come derby anche tutte le altre partite contro squadre assiane. Storicamente le principali rivalità (maturate negli anni caldi del tifo) sono quelle con Darmstadt e Kassel. A livello internazionale la tifoseria, per motivi politici, ha avuto diversi scontri con quella della Lazio e del Napoli.

Rosa 2024-2025

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Rosa aggiornata al 31 agosto 2024.

N. Ruolo Calciatore
1 Germania (bandiera) P Kevin Trapp (capitano)
3 Belgio (bandiera) D Arthur Theate
4 Germania (bandiera) D Robin Koch
5 Svizzera (bandiera) D Aurèle Amenda
6 Danimarca (bandiera) C Oscar Højlund
7 Egitto (bandiera) A Omar Marmoush
8 Francia (bandiera) C Farès Chaïbi
9 Croazia (bandiera) A Igor Matanović
11 Francia (bandiera) A Hugo Ekitike
13 Danimarca (bandiera) D Rasmus Kristensen
15 Tunisia (bandiera) C Ellyes Skhiri
16 Svezia (bandiera) C Hugo Larsson
18 Germania (bandiera) C Mahmoud Dahoud
20 Turchia (bandiera) C Can Uzun
21 Germania (bandiera) D Nathaniel Brown
22 Stati Uniti (bandiera) D Timothy Chandler
23 Ungheria (bandiera) C Krisztián Lisztes
N. Ruolo Calciatore
26 Francia (bandiera) C Éric Junior Dina Ebimbe
27 Germania (bandiera) C Mario Götze
28 Germania (bandiera) C Marcel Wenig
29 Francia (bandiera) D Niels Nkounkou
33 Germania (bandiera) P Jens Grahl
34 Germania (bandiera) D Nnamdi Collins
35 Brasile (bandiera) D Tuta
36 Germania (bandiera) C Ansgar Knauff
40 Brasile (bandiera) P Kauã Santos
41 Camerun (bandiera) D Jérôme Onguéné
44 Ecuador (bandiera) D Davis Bautista
45 Germania (bandiera) C Mehdi Loune
47 Ungheria (bandiera) C Noah Fenyő
48 Spagna (bandiera) A Junior Awusi
49 Marocco (bandiera) A Anas Alaoui

Staff tecnico

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Allenatore: Germania (bandiera) Dino Toppmöller
Vice allenatori: Germania (bandiera) Stefan Buck, Germania (bandiera) Jan Fießer, Portogallo (bandiera) Nélson Morgado, Germania (bandiera) Xaver Zembrod
Allenatore portieri: Germania (bandiera) Jan Zimmermann
  1. ^ Mitgliederzahl Eintracht Frankfurt, Eintracht Frankfurt, 23 luglio 2024.
  2. ^ (EN) Germany - Championships 1902-1945, su rsssf.com. URL consultato il 6 marzo 2014.
  3. ^ Il Pallone racconta : Real Madrid - Eintracht 7-3, finale Coppa Campioni 1960, su ilgiornaledellosport.net. URL consultato il 6 marzo 2014 (archiviato dall'url originale il 7 marzo 2014).
  4. ^ (EN) Germany - All-Time Most Matches Played in Bundesliga, su rsssf.com. URL consultato il 6 marzo 2014.
  5. ^ La Bundesliga assegnava allora due punti a vittoria: l'introduzione dei tre punti risale solo alla stagione 1995-1996.
  6. ^ (DE) 1. Bundesliga - Spieltag / Tabelle, su kicker.de. URL consultato il 6 marzo 2014.
  7. ^ (DE) 1. Bundesliga - Spieltag / Tabelle, su kicker.de. URL consultato il 6 marzo 2014.
  8. ^ (DE) 1. Bundesliga - Spieltag / Tabelle, su kicker.de. URL consultato il 6 marzo 2014.
  9. ^ a b c (EN) Eintracht Frankfurt, su uefa.com. URL consultato il 24 marzo 2016.
  10. ^ Si aggiungono due partecipazioni all’allora amichevole Coppa Piano Karl Rappan nel 1965-1966 e nel 1966-1967.
  11. ^ Frankfurter Neue Preise: Eintracht wird den Deutschen sympathisch

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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Controllo di autoritàVIAF (EN139187236 · ISNI (EN0000 0001 2214 8848 · LCCN (ENno2007143696 · GND (DE2136222-1 · J9U (ENHE987007301912705171
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