Carlo Loffredo: differenze tra le versioni

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Riga 87: Riga 87:


[[Categoria:Vincitori del Festival delle Rose]]
[[Categoria:Vincitori del Festival delle Rose]]
[[Categoria:Musicisti legati a Roma]]
[[Categoria:Contrabbassisti jazz]]
[[Categoria:Contrabbassisti jazz]]
[[Categoria:gruppi e musicisti del Lazio]]
[[Categoria:gruppi e musicisti del Lazio]]

Versione delle 03:09, 6 set 2013

Disambiguazione – Se stai cercando Carlo Loffredo che fu arcivescovo di Capua dal 1697 al 1701, vedi Carlo Loffredo (arcivescovo).


Carlo Loffredo
NazionalitàItalia (bandiera) Italia
GenereJazz
Periodo di attività musicale1949 – in attività

Carlo Loffredo (Roma, 4 aprile 1924) è un contrabbassista, direttore d'orchestra, conduttore televisivo e radiofonico italiano.

Biografia

Gli inizi

Autodidatta, comincia a suonare il contrabbasso negli anni della seconda guerra mondiale in un gruppo di universitari dilettanti. Successivamente entra a far parte della 013, prima orchestra jazz italiana, composta da sette elementi e capitanata da Piero Piccioni.

Nel 1945 fonda a Roma, con un gruppo di amici, un circolo di jazz che organizza riunioni di ascolto, jam sessions ed eventi musicali. Prende parte a diverse formazioni collaborando con altri jazzisti quali Nunzio Rotondo, Walter Cianfrocca e Romano Mussolini. Nel 1947, con un quintetto di studenti universitari, viene inviato a rappresentare l'Italia a Praga al primo Festival del Jazz, ottenendo il primo premio. Stesso successo otterrà dieci anni dopo a Mosca in un analogo concorso.

La Roman New Orleans Jazz Band

Nel 1949 fonda la Roman New Orleans Jazz Band con la quale si esibisce in numerosi spettacoli dal vivo nei locali della capitale e, nei mesi estivi, in località d villeggiatura (Cortina d'Ampezzo, Nervi, Francavilla al Mare).

Protagonista con il suo gruppo di molte serate della dolce vita nella Roma degli anni sessanta, registra per la RCA Italiana numerosi dischi, privilegiando il genere jazz tradizionale, dal dixieland al gospel.

La Seconda Roman New Orleans Jazz Band

Alla fine degli anni '50 forma la Seconda Roman New Orleans Jazz Band, con cui compie numerose tournée in Italia e all'estero, suonando con prestigiosi esponenti del jazz italiano (Bruno Martino, Lelio Luttazzi, Gorni Kramer) e internazionale, quali Django Reinhardt, Louis Armstrong, Dizzy Gillespie, Oscar Peterson, Earl Hines, Chet Baker, Stéphane Grappelli, Joe Venuti e altri.

Compare come musicista in alcuni film (Un americano a Roma, 1954, L'idea fissa, 1964) e commedie musicali (Tutto fa Broadway, 1952 e Ciao Rudy, 1966) e prende parte a numerose trasmissioni radiofoniche e televisive come autore o come conduttore.

Sotto l'etichetta Cetra realizza con Jula de Palma l'album Whisky e Dixie nel 1967 e con Claudio Villa Villa tutto Dixieland nel 1972. Il primo disco non è stato mai ristampato ed è per questo oggi una rarità per i collezionisti. Il secondo disco è stato ristampato in CD dalla Warner nel 2010.

Nel 2008 affida alle stampe la sua autobiografia Billie Holiday, che palle!, pubblicata da Coniglio editore.

Si esibisce regolarmente tutti i martedì sera a Roma, al Cotton Club - il noto locale di Minnie Minoprio - con la sua jazz band comprendente i migliori specialisti italiani del jazz tradizionale:

  • Paolo Petrozziello, cornetta
  • Carlo Ficini, trombone
  • Giorgio Cùscito, sassofono tenore
  • Enzo Il Grande, contrabbasso
  • Osvaldo Mazzei, batteria

Discografia parziale

33 giri

45 giri

Collegamenti esterni

Bibliografia

  • Arrigo Zoli, Storia del jazz moderno italiano, Azi edizioni, 1983
  • Autori Vari (a cura di Gino Castaldo), Dizionario della canzone italiana, editore Armando Curcio (1990); alla voce Loffredo Carlo
  • Adriano Mazzoletti, Il jazz in Italia, editore EDT, Torino, 2004
  • Pierluigi Piji Siciliani, La canzone jazzata, editore Zona, 2007
  • Franco Mondini, Sulla strada con Chet Baker e tutti gli altri. Cronache degli Anni '50 e '60, edizioni Lindau, 2004
  • Carlo Loffredo, 'Billie Holiday, che palle!, Coniglio editore, 2008