Taylor Swift: differenze tra le versioni

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Naviga nella cronologia in modo interattivo
← Differenza precedenteDifferenza successiva →
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
VisualeWikitesto
LiveRC : Annullate le modifiche di Itallyano (discussione), riportata alla versione precedente di 79.49.155.106
RIP
Etichetta: Aggiunta della data di morte senza riferimenti puntuali
Riga 33: Riga 33:
|AnnoNascita = 1989
|AnnoNascita = 1989
|LuogoMorte =
|LuogoMorte =
|GiornoMeseMorte =
|GiornoMeseMorte = 25 agosto
|AnnoMorte =
|AnnoMorte = 2017
|Attività = cantautrice
|Attività = cantautrice
|Attività2 = attrice
|Attività2 = attrice

Versione delle 19:56, 27 ott 2017

Taylor Swift
Taylor Swift in concerto a Glasgow durante il The 1989 World Tour nel 2015
NazionalitàStati Uniti (bandiera) Stati Uniti
GenereCountry[1][2]
Country pop[1][2]
Pop
Elettropop
Periodo di attività musicale2006 – in attività
Strumentovoce, chitarra, pianoforte, chitarra a 12 corde, banjo, ukulele
EtichettaBig Machine Records
Logo ufficiale
Logo ufficiale
Sito ufficiale
Modifica dati su Wikidata · Manuale

Taylor Alison Swift (Reading, 13 dicembre 1989 – 25 agosto 2017) è stata una cantautrice e attrice statunitense.

Firma di Taylor Swift

Nata e cresciuta in Pennsylvania, Swift si trasferì a Nashville (Tennessee) all'età di 14 anni per coltivare la sua passione per la musica country. Nel 2006 firma il suo primo contratto discografico con la Big Machine Records, pubblicando il suo primo album in studio Taylor Swift, che rimane all'interno della classifica statunitense per 275 settimane, con un totale di 5 milioni di copie vendute complessivamente.[3] Nel 2008 pubblica Fearless, album che l'ha portata alla ribalta in tutto il mondo, grazie anche al singolo Love Story, che diventa la canzone country più venduta della storia.[4][5] Quell'anno il New York Times ha descritto Taylor Swift come «una delle migliori autrici del pop, il personaggio più dotato di senso pratico della scena country e più in contatto con la propria vita interiore rispetto alla maggior parte degli adulti».[6]

Nel 2011 la rivista Forbes l'ha inclusa al settimo posto fra le celebrità più importanti del mondo, con un reddito di 45 milioni di dollari guadagnati durante l'anno. Sempre secondo Forbes ha un patrimonio stimato di 165 milioni di dollari.[7] Nello stesso anno è entrata nel Guinness World Record per "la più veloce vendita digitale" con Speak Now e per il maggior numero di canzoni in classifica simultaneamente di un'artista femminile.[8]

Anche nel 2013 si riconferma come l'artista ad aver guadagnato di più durante l'anno secondo Billboard, grazie soprattutto al Red Tour.[9] Taylor Swift ha venduto 40 milioni di album e 130 milioni di singoli in digitale, entrando nella lista degli artisti musicali con maggiori vendite[10].

Nell'ottobre 2014 pubblica il suo quinto album 1989, che ad oggi ha venduto 10 milioni di copie nel mondo[11][12] e a cui ha fatto seguito il colossale The 1989 World Tour.

Durante la premiazione agli MTV Video Music Awards 2015, Taylor Swift è stata l'artista più nominata, con 13 candidature, e la più premiata, ricevendo 4 statuette, inclusa quella per Video dell'anno con Bad Blood. I video di Bad Blood, Shake It Off e Blank Space raggiungono il miliardo di visualizzazioni, rendendola la prima artista femminile a raggiungere un tale traguardo.

Nel 2016 Forbes la incorona come celebrità più pagata del mondo con 170 milioni di dollari guadagnati nell'ultimo anno.[13] Nel giugno 2017 Forbes stima che il patrimonio dell'artista sia di 280 milioni di dollari.[14]

Biografia

78 Grandview Boulevard a Reading (Pennsylvania), casa natale di Taylor Swift, in cui l'artista è vissuta fino all'età di 20 anni[15]

Taylor Alison Swift è nata a Reading, nel sud della Pennsylvania. È cresciuta insieme ai genitori Scott e Andrea Swift, un intermediario finanziario e una casalinga,[16][17] e suo fratello Austin in una fattoria nella città di Reading. Si appassiona alla musica country a 6 anni, quando ascolta per la prima volta brani di LeAnn Rimes, Patsy Cline e Dolly Parton,[5] ma la sua prima vera passione è stata quella per la poesia: leggeva componimenti di Shel Silverstein e libri di Dr. Seuss. Dichiarerà anni dopo alla rivista Rolling Stone: «La poesia è ciò che mi ha trasformata in una cantautrice».[5]

A 10 anni entra a far parte della compagnia teatrale per bambini Theatre Kids Live di Kirk Cremer. Affascinata dalla recitazione e dalla musica, ben presto è indecisa su quale strada intraprendere, e Cremer la spinge verso una carriera musicale e le trova un locale dove esibirsi. All'età di 12 anni, con l'aiuto di un tecnico riparatore di computer, impara a suonare tre accordi sulla chitarra.[18] Si diletta nella composizione e scrive la sua prima canzone, intitolata Lucky You.[19][20]

Prime esperienze artistiche

All'età di undici anni, accompagnata dalla madre, va per la prima volta in visita a Nashville, dove riceve lezioni di canto da Brett Manning. Speranzosa di ottenere un contratto discografico, distribuisce una demo di canzoni in karaoke da lei interpretate ad ogni etichetta presente nel music row di Nashville. Riceve svariati rifiuti, non solo dalle case discografiche ma anche dai suoi pari. Al suo ritorno in Pennsylvania viene invitata a cantare allo US Open Tennis Tournament; questa esibizione attira sulla giovane cantante molte attenzioni.[21] Una persona in particolare viene colpita dal suo talento, Dan Dymtrow, allora manager di Britney Spears, che decide di seguire la precoce Swift nella sua carriera.[5] Dopo due anni viene contattata da una casa discografica, la RCA Records, con cui lavora per qualche tempo. Per facilitare il suo ingresso nel business musicale i genitori decidono di trasferirsi nel 2004 a Handersonville, in Tennessee.[22] Lì scrive una canzone intitolata The Outside, che viene inserita nella raccolta della Maybelline, Chicks with Attitude, un disco contenente brani di giovani talenti emergenti.[5]

Nel maggio del 2005 viene assunta come autrice di canzoni dalla SONY/ATV Tree, risultando la più giovane mai assunta dalla società.[23] A quindici anni rifiuta di rinnovare per un altro anno il contratto con la RCA, in quanto l'etichetta non le permette di registrare le canzoni da lei composte.[24] Continua ad esibirsi a Nashville, e qui al Bluerid Café, riesce a catturare l'attenzione di Scott Borchetta, che le propone di essere la prima artista della sua casa discografica appena fondata, la Big Machine Records, ancora al 2016 la sua etichetta.[25]

Carriera musicale

2006-2008: Taylor Swift e Beautiful Eyes

Taylor durante un'esibizione in un cafè nel 2006

Firmato il contratto con la Big Machine Records, comincia a registrare le canzoni che avrebbero formato il suo primo album in studio dopo gli orari scolastici. La prima canzone incisa, Tim McGraw, è poi divenuta suo singolo di debutto. Emozionata per il lancio del suo primo singolo, trascura gli studi che poi lascia definitivamente per dedicarsi all'incisione delle undici tracce che avrebbero composto l'album Taylor Swift.[5] Riprende a studiare privatamente e si diploma qualche anno dopo.[26]

Il 24 ottobre dello stesso anno la BMR pubblica il suo primo album, Taylor Swift. L'album ha ricevuto un buon riscontro negli Stati Uniti, debuttando alla posizione diciannove della Billboard 200, vendendo 39.000 copie nella sua prima settimana.[27] Il lavoro di Taylor Swift risulta essere diverso da quello di altri artisti country che hanno ottenuto il suo stesso successo, è infatti, come scritto da Jack Lowe di About, una fusione di country tradizionale e moderno.[28] Inoltre,Taylor Swift, è l'album con la più lunga permanenza nella Billboard 200 del decennio 2000-2010, essendo rimasto in classifica per 257 settimane.[29]

Come secondo singolo viene scelto Teardrops on My Guitar, lanciato sul mercato il 24 febbraio 2007. Il brano ha raggiunto la posizione numero due della Country Songs e la trentatré della Billboard Hot 100; è stata ri-distribuita nel tardo 2007 con un remix pop che l'ha portata alla posizione tredici della Billboard Hot 100 e alla undici della Pop Songs.[30]

Nell'ottobre 2007 le capacità compositive di Taylor Swift sono emerse alla Nashville Songwriters Association International, che le ha reso onore con il premio di "Compositrice e artista dell'anno", che l'ha resa anche la più giovane ad aver mai ricevuto tale premio.[31] Nel novembre dello stesso anno è stata premiata dalla Country Music Association con il "CMA Horizon Award", ossia il premio per il miglior artista emergente, e si è esibita durante la cerimonia con Our Song, il terzo singolo estratto da Taylor Swift, che ha poi raggiunto la vetta della classifica country statunitense nella settimana del 22 dicembre 2007.[32] Our Song ha raggiunto la prima posizione della Country Songs, classifica basata sul successo radiofonico dei vari brani, saltando di cinque posti dalla sesta, dove si trovava la settimana precedente; questo è stato il più rapido e grande passaggio alla numero uno dal gennaio 1998, quando anche Just to See You Smile di Tim McGraw effettuò lo stesso balzo. Our Song ha trascorso sei settimane al primo posto della classifica country ed è anche arrivata alla posizione numero sedici della Billboard Hot 100 e 24 della Pop 100.[33]

Taylor Swift si esibisce alla sede di Yahoo! a Sunnyvale, in California, nel 2007

Swift ha registrato un EP natalizio intitolato Sounds of the Season: The Taylor Swift Holiday Collection, pubblicato nell'ottobre 2007. L'album è composto da interpretazioni di classici natalizi quali Last Christmas, White Christmas, Santa Baby e Silent Night, e due brani originali scritti dalla cantante, intitolati Christmases When You Were Mine e Christmas Must Be Something More. L'EP ha riscontrato un discreto successo negli Stati Uniti, dove ha raggiunto la top twenty della Billboard Hot 100, la classifica country e della classifica degli album natalizi.[34] L'anno seguente ha ricevuto una nomination ai Grammy Award del nella categoria "migliore artista emergente", premio andato poi a Amy Winehouse.[35] Il successivo singolo, il fortunato Picture to Burn, è stato il quarto singolo ad essere estratto dal suo album di debutto. La canzone è stata lanciata agli inizi del 2008 e la sua ascesa è culminata alla terza posizione della Billboard Country Songs nella primavera dello stesso anno.[36] Il 15 gennaio 2008 è stato pubblicato l'EP Live from Soho, contenente sei suoi successi cantati live e due inediti.[37]

Nell'aprile del 2008 è stata premiata alla decima edizione degli Annual Young Hollywood Award con il premio Superstar of Tomorrow; è così divenuta la prima musicista nella storia delle premiazioni a vincere in tale categoria.[38] La Big Machine Records scelse come singolo di chiusura dell'album Should've Said No, pubblicato il 19 maggio 2008. Il brano è stato eseguito live alla 43ª edizione degli Academy of Country Music Award. Verso la fine della canzone la cantante ha stupito il pubblico con una cascata d'acqua sul palco. Ha successivamente affermato che avrebbe desiderato fare un'esibizione con acqua sul palco e cambio d'abiti sin da quando aveva dieci anni. Quella stessa sera ha vinto l'Academy of Country Music Award come Miglior artista emergente.[39] Dell'album di debutto è stata anche messa in commercio una versione deluxe, che include tre brani inediti: I'm Only Me When I'm with You, Invisible e A Perfectly Good Heart.[40]

Nell'estate 2008 è stato pubblicato Beautiful Eyes, un EP venduto esclusivamente nella catena di negozi Wal-Mart. Esso contiene due brani inediti e delle versioni alternative dei successi di Taylor Swift.[41] L'album ha venduto 45.000 copie nella sua prima settimana, debuttando al primo posto della Billboard Top Country Albums e al nono nella Billboard 200.[42] Con Taylor Swift al secondo posto nella stessa settimana, è diventata la prima artista a mantenere le prime due posizioni della Top Country Albums da quando LeAnn Rimes fece lo stesso nel 1997.[43]

2008-2009: Fearless

Taylor Swift durante una tappa australiana del Fearless Tour nel 2010

L'11 novembre 2008 viene pubblicato il suo secondo album, Fearless, che ha raggiunto il primo posto nella Billboard 200. È il primo album di un'artista femminile nella storia della musica country a rimanere al primo posto per almeno undici settimane in tale classifica. Con la vendita in sette giorni di 592.304 copie.[44] White Horse, un brano più malinconico, è stato pubblicato come singolo l'8 dicembre 2008. L'anteprima del video musicale è avvenuta il 7 febbraio 2009. Il singolo è riuscito a raggiungere la vetta della classifica country statunitense.[45]

Un altro brano, You Belong with Me, pubblicato il 4 novembre 2008 su iTunes a scopo promozionale e il 21 aprile 2009 come singolo effettivo, ha riscosso un notevole successo in patria. Si è inoltre piazzata alla terza posizione in Canada[46] e alla quinta in Australia e in Nuova Zelanda.[47] Certificato disco di platino in quattro Paesi, sei volte nei soli Stati Uniti,[48] ha venduto oltre 3.800.000 copie.[4] You Belong with Me è stato nominato alla 52ª edizione dei Grammy Award nelle categorie Canzone dell'anno, Registrazione dell'anno e Miglior interpretazione vocale femminile pop.[49]

Taylor Swift interpreta The Best Day durante una tappa del Fearless Tour nel 2010

Multipremiata dalle associazioni di musica country come l'Academy of Country Music e la Country Music Association che in totale le hanno fatto portare a casa nove premi, tra cui l'Academy's Crystal Milestone Award, consegnato per aver venduto più album di qualsiasi altro artista di qualsiasi genere in tutto il 2008 e il successo mondiale del suo singolo Love Story, e l'International Artist Achievement Award, consegnato a quegli artisti che si sono contraddistinti ed hanno apportato un grande beneficio alla musica country.[50][51] Ha sbancato anche gli American Music Award, dove ha vinto cinque premi: Artista dell'anno, Miglior album country, Artista femminile pop/rock, Artista femminile country e Artista adult contemporary.[52]

A gennaio 2009 Taylor Swift ha annunciato il suo primo tour promozionale. Inizialmente annunciò che il tour avrebbe toccato 54 città in 39 stati e province diversi tra Stati Uniti e Canada.[53] A giugno fu annunciata la seconda parte del tour che avrebbe toccato anche Oceania, Europa e Asia. Furono successivamente aggiunte altre 37 date al Fearless Tour per il Nord America, da marzo a giugno 2010.[54] Fearless è stato l'album più venduto del 2009 negli Stati Uniti con più di 3.200.000 copie.[55] La cantante si è assicurata la prima e seconda posizione in cima alla Nielsen's BDS Top 10 delle canzoni più ascoltate in radio dell'anno di tutti i generi, rispettivamente con You Belong with Me e Love Story.[56] L'album ha trascorso oltre 190 settimane, ossia più di tre anni, sulla Billboard 200.[57] Inoltre, dopo la pubblicazione del suo secondo album, Taylor Swift ha registrato una nuova canzone, Crazier, inclusa nella colonna sonora del film in cui ha avuto un piccolo ruolo, Hannah Montana: The Movie. Il brano è entrato nella Billboard Hot 100 alla posizione numero 14.[58]

2010-2011: Speak Now

Taylor nel 2010 in occasione dell'edizione del Time 100.

Il 19 gennaio 2010 viene pubblicato su iTunes il brano Today Was a Fairytale, contenuto nella colonna sonora del film Appuntamento con l'amore. Il brano ha debuttato alla seconda posizione della Billboard Hot 100 registrando nella prima settimana oltre 325.000 vendite. Grazie a questo brano, Taylor Swift ha raggiunto un altro record, quello di artista femminile con maggior numero di download nella prima settimana, sorpassato a gennaio 2011 da Britney Spears e il mese successivo da Lady Gaga.[59] Speak Now, il terzo album in studio di Taylor Swift, è stato messo in commercio il 25 ottobre 2010. Tutti i brani sul disco sono stati scritti dalla cantante, che ha curato la produzione affiancata da Nathan Chapman.[60] È il miglior debutto di un'artista country nella storia, avendo registrato oltre 1 milione di download nella prima settimana.[61] Il primo singolo estratto dall'album, Mine, ha debuttato alla posizione numero 3 della Billboard Hot 100,[62] in seguito ad aver raggiunto la prima posizione dei singoli più venduti su iTunes in sole cinque ore, stabilendo un nuovo primato.[63] Sulla scia del successo di Mine viene pubblicato il secondo singolo, Back to December, che debutta alla posizione numero 6 della classifica statunitense.[64] Taylor Swift ha esibito il brano in molte occasioni, tra cui durante la cerimonia della consegna dei Country Music Association Award e di quella degli American Music Award.[65][66]

Dall'album sono stati estratti come brani promozionali Speak Now e Mean.[67] Il 7 marzo 2011 il brano Mean viene pubblicato come singolo.[68]

Taylor Swift durante la tappa di Sydney dello Speak Now World Tour (2012)

Il 23 maggio 2011 partecipa ai Billboard Music Award, dove vince nelle categorie Top Billboard 200 Artist, Top Country Artist e Top Country Album grazie a Speak Now.[69] Nel mese di giugno appare in una lista, intitolata Queen of Pop, pubblicata dalla rivista Rolling Stone, contenente le sedici cantanti di sesso femminile di maggior successo degli ultimi anni, scegliendole in base alle vendite, alle visualizzazioni su youtube, alle classifiche e alla popolarità.[70]

Nel mese di agosto viene pubblicato il video del suo quarto singolo ufficiale, Sparks Fly, che registra oltre 400.000 visualizzazioni nella prima settimana.[71] Il brano ha raggiunto la posizione numero 17 della Billboard Hot 100 e la 3 della Country Songs.[72]

Nel mese di settembre è stata annunciata, tramite il sito ufficiale dell'artista, l'uscita dell'album live Speak Now: World Tour Live, contenente 17 esibizioni live della cantante registrate durante una tappa nordamericana. La pubblicazione dell'album, che contiene anche un DVD, è avvenuta il 21 novembre 2011.[73] A ottobre 2011 la statunitense Forbes ha pubblicato l'Entertainment's Highest Earning Women, una classifica delle donne che hanno guadagnato di più nell'ultimo anno, all'interno della quale la cantante viene posizionata al quarto posto alla pari di Gisele Bündchen, Ellen DeGeneres e Judy Sheindlin grazie ad un bottino di 45 milioni di dollari.[74] Nello stesso mese appare nello show Hamish & Andy esibendo una canzone inedita intitolata Chaperone Dads.[75]

L'8 novembre 2011 sono state pubblicate come singoli promozionali due canzoni disponibili solo su iTunes, If This Was a Movie e Superman; esse hanno debuttato rispettivamente alle posizioni 10 e 26 della Billboard Hot 100. I brani sono poi entrati a far parte della tracklist della riedizione di Speak Now, intitolata Speak Now International Deluxe Edition.[76] E come sesto singolo il brano Ours, contenuto nella ristampa di Speak Now; il singolo ha debuttato alla posizione numero 13 della Billboard Hot 100.[77]

2012-2013: La colonna sonora per Hunger Games e Red

Logo di Red

Il 23 dicembre 2011 la cantante ha scritto su Twitter: «Sono molto eccitata, è qualcosa su cui ho lavorato per molto tempo, e vedrà la luce molto presto» riferendosi al suo futuro album.[78] Alcune ore dopo ha annunciato la sua collaborazione con i Civil Wars per il brano Safe & Sound, che è stato incluso nella colonna sonora del film The Hunger Games.[79] Il brano è entrato nella Billboard Hot 100 e nella Canadian Hot 100, raggiungendo rispettivamente le posizioni 30 e 33.[80] Nel gennaio del 2012 Taylor Swift si è posizionata 78ª nella classifica Billboard Power 100, una classifica contenente le persone più influenti del mondo della musica.[81] L'8 gennaio 2012 è stata eletta la quinta artista con maggiori download nella storia con 41.821.000 vendite digitali.[82] Il 27 marzo 2012 ha pubblicato Eyes Open, altro brano tratto dalla colonna sonora del film The Hunger Games; il singolo ha raggiunto la diciannovesima posizione della Billboard 200.[83] Successivamente, il 22 maggio 2012, è stato pubblicato il singolo Both of Us del rapper B.o.B che vede la partecipazione di Taylor Swift; il singolo ha raggiunto la posizione numero 18 della Billboard Hot 100.[84] Nel mese di giugno, in concomitanza all'uscita del video di Both of Us, Speak Now è stato inserito alla 45a posizione nella lista dei 50 album femminili migliori della storia, stilata dalla rivista Rolling Stone.[85]

Taylor Swift in concerto a Saint Louis (Missouri) durante una tappa del Red Tour nel 2013.

Il 13 agosto 2012 durante la live chat organizzata su YouTube per i fan, la cantante ha annunciato l'uscita del quarto album in studio, intitolato Red, per il mese di ottobre ed ha comunicato la pubblicazione del primo singolo, We Are Never Ever Getting Back Together, reso disponibile per il download digitale nello stesso giorno.[86] Tale singolo è stato il primo a raggiungere la prima posizione negli Stati Uniti.[87] Taylor Swift ha promosso ampiamente il suo quarto album, presentando il 25 settembre e successivamente ogni lunedì di ottobre a Good Morning America un brano inedito di Red pubblicato poi nella stessa giornata o in quella successiva come singolo o singolo promozionale fino alla pubblicazione dell'album, avvenuta il 22 ottobre.[88] Con questa iniziativa la cantante ha presentato quattro brani: Begin Again, Red, I Knew You Were Trouble e State of Grace.

Un'altra iniziativa pubblicitaria per promuovere Red è stata quella di collaborare con una nota catena di pizzerie statunitensi, la Papa John's Pizza, la quale consegnava una copia dell'album per ogni ordine speciale creato appositamente per l'occasione, che comprendeva una pizza grande e il CD ad un prezzo relativamente inferiore a quello della vendita normale dell'album ($22) o lo vendeva separatamente sempre ad un prezzo inferiore ($13). Con questa iniziativa sono state distribuite 8.000 copie dell'album.[89]

2014-2016: 1989 e il The 1989 World Tour

Logo del nuovo album 1989

Secondo indizi postati dalla stessa Swift sui social, viene annunciata una live chat per il 18 agosto su Yahoo, dove la cantante ha presentato il suo nuovo album in studio, 1989, in uscita il 27 ottobre 2014, ed il primo singolo estratto, Shake It Off. Il videoclip di quest'ultimo, è stato pubblicato lo stesso giorno.[90] L'album si rivela un enorme successo con circa 10 milioni di copie vendute in tutto il mondo, un successo migliore persino dei primi 2 album precedenti.

Il 13 ottobre 2014 viene presentato Out of the Woods, singolo promozionale estratto da 1989; il relativo videoclip viene presentato un anno dopo al Dirk Clark's New Year's Rockin' Eve nella vigilia del 2016.[91] Il 21 ottobre 2014 esce il secondo singolo promozionale Welcome to New York.

Taylor Swift il 30 maggio 2015 al Ford Field di Detroit durante il The 1989 World Tour.

Il 10 novembre 2014 viene pubblicato il secondo estratto dal nuovo album Blank Space che raggiunge la prima posizione della Billboard Hot 100 al posto del precedente singolo Shake It Off. Taylor Swift diventa così la prima donna di sempre a sostituire se stessa in vetta alla classifica americana.[92] Il 13 febbraio 2015 pubblica il terzo singolo estratto da 1989 intitolato Style. Il singolo raggiunge la sesta posizione della Billboard Hot 100.[93] Il 17 maggio 2015 viene pubblicato il video del quarto singolo Bad Blood in cui sono presenti ben 17 stars provenienti dalla moda, dalla musica e dal cinema,[94] tra cui anche l'attrice, cantante e stilista Selena Gomez, che interpreta l'antagonista di Taylor Swift nel video. Bad Blood entra nella storia in quanto video più visto in 24 ore, ricevendo in appena un giorno 20.1 milioni di visualizzazioni. Da maggio a dicembre 2015 la cantante annuncia che sarà impegnata nel suo nuovo tour The 1989 World Tour, che prevede tappe in Giappone, Stati Uniti, Canada, Regno Unito, Irlanda, Germania, Paesi Bassi e Australia. HAIM, Vance Joy, Shawn Mendes e James Bay saranno gli artisti che apriranno le varie tappe del tour.

Il 23 novembre 2014 riceve il Dick Clark Award for Excellence durante gli American Music Awards. Nel dicembre 2014 il singolo Shake It Off riceve due nomination ai Grammy Awards nelle categorie di Record of the Year e Song of the Year. Il 25 febbraio 2015 vince un BRIT Awards nella categoria International Female Solo Artist. A dicembre 2014, le viene conferito per la seconda volta il premio Billboard Music Award for Woman of the Year.[95]

Il 5 agosto 2015 viene pubblicato Wildest Dreams, il quinto singolo estratto da 1989, il quale, il 31 agosto, viene accompagnato dal relativo videoclip pubblicato su Vevo. Wildest Dreams è stato seguito nel 2016 dai singoli Out of the Woods e New Romantics, il cui video contiene immagini e riprese del tour.

Il 9 dicembre 2016 viene pubblicato il singolo I Don't Wanna Live Forever, in collaborazione con Zayn, tratto dalla colonna sonora del film Cinquanta sfumature di nero, uscito il 10 febbraio 2017 negli Stati Uniti, raggiungendo la posizione numero 5 nella classifica italiana e diventando di conseguenza il singolo di Taylor a raggiungere la posizione più alta in classifica.

2017-presente: Reputation

Taylor Swift si esibisce durante il Saturday Night Live nel 2017.

Il 18 agosto 2017 Taylor Swift ha deciso di rimuovere tutti i contenuti dei suoi social network (soprattutto Facebook, Instagram e Twitter), lasciandoli completamente vuoti;[96] in principio interpretato come un attacco hacker, il gesto si è infine rivelato una mossa di marketing per poter effettuare l'annuncio dell'uscita del suo sesto album in studio, intitolato Reputation, previsto per il 10 novembre dello stesso anno[97][98] e anticipato dal singolo Look What You Made Me Do, pubblicato il 25 agosto.[99]

Il singolo è stato accolto da un'accesa attenzione mediatica da più parti[100][101], e ha riscosso un massiccio successo commerciale in tutto il mondo.[102][103] Look What You Made Me Do ha esordito direttamente al primo posto delle classifiche iTunes in 74 Paesi, infrangendo immediatamente svariati record, tra cui brano più trasmesso in un giorno su Spotify - con oltre 8 milioni di riproduzioni in streaming, rendendo Taylor Swift l'artista femminile più ascoltata nella storia della piattaforma in 24 ore[104] -, canzone più passata ed ascoltata nelle radio statunitensi nelle prime 24 ore di pubblicazione (4228 passaggi ed un pubblico di 27,3 milioni di ascoltatori)[105] e video più visto in un giorno su YouTube.[106][107]

Il 2 settembre 2017, durante la trasmissione della partita di football Alabama vs Florida State, è stato presentato tramite l'ascolto di una parte del brano il primo singolo promozionale dell'album, ...Ready for It?, per poi essere pubblicato su iTunes il 3 settembre.[108] Il 20 ottobre 2017 pubblica un nuovo singolo promozionale, dal titolo Gorgeous.

Stile musicale e influenze

«Se ascolti i miei album, è come se leggessi il mio diario.»

(Taylor Swift parla dei suoi testi[109])

Taylor Swift è una cantante pop, pop rock e country.[110] Lei stessa si è identificata come una cantante country fino al 2014. Rolling Stone scrisse di lei: "può venir suonata nel circuito country, ma è una delle poche rock star genuine in circolazione di questi tempi".[111] The Guardian scrisse che la cantante "sforna melodie con la fredda efficienza di una fabbrica pop scandinava".[112]

Taylor Swift è stata ed è influenzata nella sua musica da artisti country degli anni novanta come Shania Twain, la sua ispirazione principale, Patsy Cline, Dolly Parton, Faith Hill e le Dixie Chicks.[113][114] Dichiara che i modelli di ispirazione per la sua carriera sono Paul McCartney, Bruce Springsteen, Emmylou Harris, Kris Kristofferson e Carly Simon.[115][116] In un'intervista del 2011 a Katie Couric di Lifestyle ha rivelato la sua passione per Faith Hill e come sia pesantemente influenzata da quello che l'artista fa e dice: «Mi interessa tutto quello che accade quando Faith Hill fa un'esibizione, ho cercato di copiare cosa dice, cosa fa e cosa indossa.»[117] Ha esternato inoltre di essere una fan di Britney Spears.[118] La Swift ha inoltre ammesso di essere cresciuta ascoltando artisti come James Taylor, Simon & Garfunkel e Def Leppard, che erano tra i preferiti dei suoi genitori.[119][120] Con i Def Leppard ha avuto l'occasione di esibirsi per un intero concerto durante uno speciale di CMT Crossroads registrato a Nashville, in Tennessee, il 7 novembre 2008.[121] Durante l'esibizione hanno suonato sia pezzi dei Def Leppard che di Taylor Swift.[122]

Taylor Swift canta "White Horse" sull'Isola Principe Edoardo, in Canada.

Con il suo primo album omonimo, Taylor Swift attirò su di sé delle critiche positive per essere una cantante teenager di talento. Jeff Tamarkin di AllMusic ad esempio scrisse che la cantante aveva "una voce fresca e ancora infantile, piena di speranze e innocenza, ma allo stesso tempo è sicura e matura".[123] Il suo secondo album, Fearless, contrapponeva un immaginario fiabesco alla realtà dell'amore.[124] The Guardian notò nell'album il ripetersi di determinate metafore, ironizzando come la cantante abbia o meno contratto qualche malanno di stagione "visto tutto il tempo che passa a baciarsi sotto la pioggia".[125] Speak Now, album pubblicato a quattro anni di distanza dal primo, affronta le stesse tematiche dei due album precedenti, ma risulta più maturo musicalmente, tanto da spingere Kevin John Coyne di Country Universe a elogiare l'artista per aver saputo unire «una melodia indimenticabile» ad una canzone sofferta come Back to December, in cui per la prima volta parla di una storia finita a causa sua.[126] Non c'è solo un'evoluzione a livello di temi, ma anche a livello di voce, ascoltabile in brani midtempo come la già citata Back to December, Mine ed Enchanted, dove riesce a mantenere un tono inalterato della voce.[127] In questo album la cantante ha inserito una buona dose di sound pop,[128] criticato e apprezzato nello stesso tempo: da un lato ha commesso errori tecnici nell'utilizzo di alcune melodie, ma allo stesso modo quegli "errori" hanno reso ogni canzone dell'album un possibile singolo radiofonico, come scritto dal critico Jonathan Keefe di Slant Magazine.[128] Red, del 2012, vedeva per la prima volta l'utilizzo di generi musicali differenti da parte della cantante: heartland rock, dubstep e dance-pop.[129] 1989, il quinto album della Swift, è incentrato sulla musica pop ed è ispirato agli artisti di fine anni Ottanta preferiti dalla cantante: Annie Lennox, Phil Collins e la Madonna di Like a Prayer.[130] I media notarono la transizione di stile, con Rolling Stone che parlava di una "reinvenzione" di Taylor Swift, e la cantante stessa definì il disco come un "album pop musicalmente coeso".[131]

In un'intervista con il New Yorker del 2011, Taylor Swift si descrisse come una cantautrice: "Scrivo canzoni, e la voce non è che il mezzo con cui narrare quei testi".[115] Nel 2010 The Tennessean scrisse che Taylor Swift "non sarà la miglior cantante dal punto di vista della tecnica vocale, ma è la miglior comunicatrice sulla piazza".[132] I testi delle sue canzoni trattano spesso di cotte e amori adolescenziali, e sono ispirate alle relazioni della cantante con altre celebrità.[133] Al Washington Post, la cantante spiegò che non sempre le sue canzoni erano basate su fatti realmente accaduti.[134]

Oltre alle relazioni, i suoi testi trattano anche di relazioni genitori-figli, amicizia, alienazione, ambizioni e carriera.[135][136]

Immagine pubblica

La vita privata di Taylor Swift è sempre stata oggetto dell'attenzione mediatica.[137] Taylor Swift ha dichiarato che non vuole discutere pubblicamente della sua vita privata,[137] perché ritiene che potrebbe inficiare la sua carriera.[138] I media hanno tuttavia molto parlato delle sue relazioni con celebrità maschili, tra cui Joe Jonas, Taylor Lautner, John Mayer, Jake Gyllenhaal, Harry Styles, Calvin Harris e Tom Hiddleston. Molte canzoni della star americana sono state collegate a queste personalità.[139] Alcuni criticarono Taylor Swift per il gran numero di ex fidanzati; nel 2013 Abercrombie & Fitch mise in un commercio una maglietta con uno slogan offensivo nei confronti della cantante.[140] The New York Times commentò che le relazioni personali della star avevano iniziato ad attirarle critiche negative.[141] La cantante rifiuta l'etichetta di "mangiauomini", e ironizza su questo ruolo della "pazza, seducente, modaiola e manipolatrice" nel testo di "Blank Space".[142] Il Los Angeles Times, nel 2017, notò in una recensione come con "Look What You Made Me Do" la cantante giocasse con il ruolo della "cattiva" che i media le avevano affibbiato.[143] Vulture scrisse nello stesso anno come "Look What You Made Me Do" fosse l'epitome della pop art dell'America di Trump, notando come Taylor Swift si atteggiasse da "vittima degli haters" e come mercificasse gli screzi da lei avuti con altre celebrità, tutti menzionati nel testo della canzone.[144]

Rolling Stone scrisse nel 2009 dei suoi modi educati: "Se questa fosse anche una posa della Swift, deve essersela tatuata in faccia perché è come una maschera che non cala mai".[145] The Hollywood Reporter la definì "il personaggio più socievole dai tempi di Bill Clinton".[146] Nel 2012, conferendole un premio per il suo impegno umanitario, Michelle Obama la descrisse come una cantante che "si è imposta in vetta alle classifiche musicale ma che ha ancora i piedi per terra, superando ogni aspettativa riguardo a ciò che può fare una ventiduenne".[147] Taylor Swift considera l'ex Presidente Obama un modello positivo.[148] Taylor Swift è una delle personalità più seguite sui social media, e sono note le sue interazioni amichevoli con i fan.[149][150] In passato ha fatto regali ai suoi fan via posta e di persona.[151] Considera una sua "responsibilità" essere consapevole della sua influenza sul pubblico dei più giovani,[152] e ha aggiunto che i suoi fan sono "la relazione migliore e più duratura che abbia mai avuto".[153]

La "America's Sweetheart" (la fidanzatina d'America) descritta dai media[154] rifiuta di posare per servizi fotografici troppo osé;[155] ciononostante è ritenuta un sex-symbol da Bloomberg L.P..[156] Taylor Swift è stata descritta come un'icona della moda americana da Vogue nel 2011.[157] Nel 2014 è stata eletta da People come celebrità meglio vestita.[158] Nel 2015 è stata eletta Donna dell'Anno agli Elle Style Awards,[159] ed è arrivata prima nella classifica di Maxim.[160]

Taylor Swift è anche considerata una delle celebrità più potenti del pianeta. Per via del suo successo e della sua ricchezza, è entrata nella Top 100 annuale di Time nel 2010 e nel 2015.[161] Dal 2011 al 2015 è comparsa tra le prime tre celebrità nella classifica delle musiciste più ricche stilata da Forbes, con guadagni di rispettivamente $45 milioni, $57 milioni, $55 milioni, $64 milioni e $80 milioni.[162] Nel 2015 è diventata la donna più giovane a essere inserita nella classifica di Forbes delle 100 donne più potenti del mondo, classificandosi 64esima.[163] Nel 2016 fu la prima classificata nella lista di celebrità più pagate di Forbes con 170 milioni di dollari; si era classificata nella top 10 anche nel 2011, 2013 e 2015.[164] Fu una dei finalisti a contendersi la posizione di 'Persona dell'anno' di Time del 2014.[165] Nel giugno 2017 Forbes stimò le ricchezze di Taylor Swift in 280 milioni di dollari netti.[166]

Carriera da attrice

Taylor Swift alla première di Hannah Montana: The Movie

Nel 2008 partecipò al video del cantante country Brad Paisley, Online. Nello stesso anno girò un documentario per MTV intitolato MTV's Once Upon a Prom e un documentario con i Def Leppard per CMT dal titolo CMT Crossroads, trasmesso in anteprima il 7 novembre 2008, seguito da più di quattro milioni e mezzo di spettatori nelle sue prime quattro messe in onda.[167] Taylor Swift collaborò con i Jonas Brothers per il loro docufilm in 3D, Jonas Brothers: The 3D Concert Experience.[168] Recitò anche nella serie televisiva CSI - Scena del crimine. L'episodio, andato in onda il 5 marzo 2009 negli Stati Uniti e in Canada, venne seguito da 20.800.000 spettatori.[169] Sempre nel 2009 la troviamo nel film Hannah Montana: The Movie mentre canta Crazier, facente parte della colonna sonora del film e pubblicata subito dopo come suo nuovo singolo. Nel 2010 recita nel film Appuntamento con l'amore diretto da Garry Marshall, recitando insieme a Julia Roberts, Jamie Foxx, Anne Hathaway, Bradley Cooper, Jessica Alba, Taylor Lautner e altri. Nel 2014 ha una piccola parte nel film Il mondo di Jonas, diretto da Phillip Noyce, a fianco di Brenton Thwaites, Katie Holmes, Meryl Streep e Jeff Bridges.

Impegno sociale

Nel settembre 2007 la cantante appoggiò il governatore del Tennessee Phil Bredesen nella campagna Delete Online Predators, nata per proteggere i bambini dai pedofili presenti in rete. Durante la tappa della campagna alla Merrol Hyde Magnet School Taylor Swift spiegò: «Sarete stati contattati da persone online che vi hanno detto di essere studenti diciannovenni di Yale, molto probabilmente sono quarantacinquenni che vivono nel seminterrato della casa dei genitori. E sono probabilmente maniaci sessuali. Questa è una realtà.»[170] L'8 agosto 2008 la cantante rese pubblica la sua decisione di donare 100.000 dollari alla Croce Rossa Americana di Cedar Rapids, nell'Iowa, stato gravemente colpito dalle inondazioni.[171]

Il 13 dicembre 2009, giorno del suo compleanno, donò 250.000 dollari a diverse scuole statunitensi: «Volevo fare una cosa alla fine di questo anno fantastico e specialmente nel giorno del mio compleanno, dare a qualcosa in cui credo molto, che è l'istruzione.»[172] Nel marzo 2010, donò, inoltre, un paio delle sue scarpe autografate, delle Betsey Johnson, alla Wish Upon a Hero Foundation, fondazione che raccoglie fondi per supportare le donne malate di cancro.[173] In risposta al disastro causato dalle alluvioni del 2010 nel Tennessee, Taylor Swift donò 500.000 dollari alla raccolta fondi organizzata dalla WSMV.[174]

Il 23 maggio 2011 aprì al pubblico le prove generali della tappa di Nashville dello Speak Now World Tour, trasformandole in un concerto di beneficenza per le vittime dei tornado che avevano colpito il Sud. Dalla vendita dei biglietti e da prodotti vari ricavò 750.000 dollari, donati completamente alla Community Foundation of Middle Tennessee.[175] Per questa iniziativa le è stato consegnato il Do Something Award.[176] Qualche mese dopo, a luglio, donò 250.000 dollari alla fondazione Nick's Kids per dare aiuto alle operazioni di soccorso alle prese con i danni causati dai tornado nell'Alabama.[177]

Nel 2012, in occasione dei CMT Awards, donò quattro milioni di dollari alla CNCF (The Children's Neuroblastoma Cancer Foundation) per la ricerca sul neuroblastoma.[178] Donò in seguito altri quattro milioni alla Country Music Hall of Fame and Museum di Nashville per permettere la costruzione di un nuovo centro educativo previsto per il 2014, che sarà chiamato Taylor Swift Education Center, in onore della cantante che è stata la maggior contribuente.[179] I quattro milioni di dollari donati dalla cantante a favore della creazione dell'istituto, sono la più grande donazione individuale che un'artista abbia mai fatto nella storia della Hall of Fame.[180]

Taylor Swift si definisce una femminista.[181] Si è espressa contro l'omofobia, dichiarando che i suoi genitori le hanno insegnato "a non giudicare nessuno per chi ama, per il colore della sua pelle o la fede che professa".[182]

In un'intervista del 2012 ha dichiarato che cerca di tenersi informata il più possibile ma che cerca di non esprimersi mai politicamente per paura di influenzare l'opinione pubblica.[183]

Discografia

Lo stesso argomento in dettaglio: Discografia di Taylor Swift.

Album studio

Tournée

Filmografia

Attrice

Cinema

Televisione

Doppiatrice

Riconoscimenti

Taylor Swift agli MTV Video Music Awards 2009 con il premio vinto.
  • Academy of Country Music Award
    • 2008 - Miglior nuova artista donna[184]
    • 2009 - Miglior album dell'anno per Fearless[185]
    • 2009 - Crystal Milestone Award (riconoscimento consegnato dall'associazione all'artista che ha venduto di più nell'anno passato)[51]
    • 2011 - Artista dell'anno[186]
    • 2012 - Artista dell'anno[187]
  • American Music Award[52][188]
    • 2008 - Miglior artista femminile country[189]
    • 2010 - Miglior artista femminile country[190]
  • Billboard Music Award[191]
    • 2011 - Miglior album country per Speak Now[192]
    • 2011 - Billboard la nomina l'artista donna dell'anno per le vendite, le posizioni in classifica e i record[193]
    • 2012 - Donna dell'anno[194]
  • Country Music Association Award[195]
    • 2007 - Horizon Award come miglior nuovo artista[196]
    • 2009 - International Artist Achievement Award (per il suo contributo alla musica country)[197]
    • 2011 - Artista dell'anno[198]

MTV Europe Music Awards[202]

Profumi

  • 2011 – Wonderstruck
  • 2012 – Wonderstruck Enchanted
  • 2013 – Taylor
  • 2014 – Incredible Things

Doppiatrici italiane

  • Chiara Gioncardi in CSI - Scena del crimine
  • Alessia Rubini in Hannah Montana: The Movie
  • Veronica Puccio in Appuntamento con l'amore
  • Isabella Benassi in The Giver - Il mondo di Jonas

Da doppiatrice è sostituita da:

  • Rossa Caputo in Lorax - Il guardiano della foresta

Note

  1. ^ a b (EN) Taylor Swift, su AllMusic, All Media Network.
  2. ^ a b (EN) Taylor Swift su Musicparade, su musicparade.it. URL consultato l'8 giugno 2011.
  3. ^ (EN) Taylor Swift Tops 20 Million in Record Sales, su prnewswire.com, prnews. URL consultato il 9 febbraio 2012.
  4. ^ a b (EN) Gary Trust, Ask Billboard: What Are Your 2011 Favorites?, su billboard.com, Billboard, 12 dicembre 2011. URL consultato il 5 febbraio 2012.
  5. ^ a b c d e f (EN) Taylor Swift Music, Roots & Rhyme, su pophistorydig.com, 1º dicembre 2010. URL consultato il 1º febbraio 2012.
  6. ^ Sounds of Swagger and Sobs, su nytimes.com, New York Times musicparad, 4 aprile 2012.
  7. ^ (EN) Taylor Swift in Forbes List, su forbes.com, Forbes.
  8. ^ (EN) Amy Sciaretto, Taylor Swift Scores Two Spots in Guinness Book of World Records, su tasteofcountry.com, Taste Of Country, 16 settembre 2011.
  9. ^ Music's Top 40 Money Makers 2014: The Rich List | Billboard
  10. ^ http://www.ifpi.org/news/Taylor-Swift-named-IFPI-global-recording-artists-of-2014
  11. ^ ifpi.org, http://www.ifpi.org/downloads/GMR2016.pdf.
  12. ^ ifpi.org, http://www.ifpi.org/downloads/Digital-Music-Report-2015.pdf.
  13. ^ forbes.com, http://www.forbes.com/profile/taylor-swift/.
  14. ^ https://www.forbes.com/sites/zackomalleygreenburg/2017/06/05/taylor-swifts-net-worth-280-million-in-2017/
  15. ^ Taylor Swift's father is a Blue Hen, su udel.edu, 23 settembre 2009. URL consultato il 17 aprile 2012.
  16. ^ Taylor Swift's father is a Blue Hen, su udel.edu, 23 settembre 2009. URL consultato il 17 aprile 2012.
  17. ^ 4.1.13: LIZ SMITH: I'm a Taylor Swift "Groupie.", su newyorksocialdiary.com, New York Social Diary, 1º aprile 2013. URL consultato il 14 dicembre 2013.
  18. ^ Taylor Swift Biography : Her Life Story - TaylorSwiftPlanet.com, su taylorswiftplanet.com. URL consultato il 18 luglio 2015.
  19. ^ (EN) Tracey Harrington McCoy, LimeFile: Taylor Swift, su limelife.com, LimeLife, 20 settembre 2009. URL consultato il 1º febbraio 2012.
  20. ^ (EN) Taylor Swift's biography on AllAxess, su allaxess.com. URL consultato il 1º febbraio 2012.
  21. ^ (EN) Melissa Castellanos, Second Cup Cafe: Taylor Swift, su cbsnews.com, CBS News. URL consultato il 27 febbraio 2012.
  22. ^ (EN) Shelly Fabian, Taylor Swift's biography on about countrymusic, su countrymusic.about.com, About.com. URL consultato il 1º febbraio 2012.
  23. ^ (EN) Taylor Swift's biography on Allaxess, su allaxess.com. URL consultato il 1º febbraio 2012.
  24. ^ (EN) Taylor Swift's biography on metrolyrics, su metrolyrics.com, MetroLyrics. URL consultato il 1º febbraio 2012.
  25. ^ (EN) Dale Kawashima, Special Interview (2007): Taylor Swift Discusses Her Debut Album, Early Hits, And How She Got Started, su songwriteruniverse.com. URL consultato il 27 febbraio 2012.
  26. ^ (EN) Taylor Swift receives high-school diploma - Singer was homeschooled via private Christian academy, su today.msnbc.msn.com, MSN, 27 luglio 2008. URL consultato il 1º febbraio 2012.
  27. ^ (EN) Chris Harris, Taylor Swift Scores First Chart-Topping Debut With Fearless - Country star's sophomore LP sells more than 592,000 copies, crushing David Archuleta's self-titled release, su mtv.com, Billboard, 19 novembre 2008. URL consultato il 1º febbraio 2012.
  28. ^ (EN) Jack Lowe, Taylor Swift review, su countrymusic.about.com, About.com. URL consultato il 5 febbraio 2012.
  29. ^ (EN) Taylor Swift Named Billboard’s 2011 Woman of the Year, su voices.yahoo.com, 12 ottobre 2011. URL consultato il 14 ottobre 2012. Billboard 200 - Week of March 31, 2012 - Weeks on Chart, su billboard.com, Billboard. URL consultato il 14 ottobre 2012.
  30. ^ (EN) Teardrops on My Guitar, su billboard.com, Billboard. URL consultato il 4 marzo 2012.
  31. ^ a b (EN) Evan Schlansky, Taylor Swift Tops Nashville Songwriter’s Association International Awards, su americansongwriter.com, 18 ottobre 2010. URL consultato il 6 novembre 2011.
  32. ^ (EN) Shelly Fabian, Taylor Swift - 2007 CMA Nominee Profile, su countrymusic.about.com, About.com. URL consultato il 4 marzo 2012.
  33. ^ (EN) Our Song, su billboard.com, Billboard. URL consultato il 4 marzo 2012.
  34. ^ (EN) The Taylor Swift Holiday Collection, su billboard.com, Billboard. URL consultato il 4 marzo 2012.
  35. ^ Grammy Awards 2008: arrivano le nomination, su musica.excite.it, excite.it, 7 dicembre 2007. URL consultato il 4 marzo 2012.
  36. ^ (EN) Picture to Burn, su billboard.com, Billboard. URL consultato il 4 marzo 2012.
  37. ^ (EN) Live from Soho, su mtv.com, MTV. URL consultato l'8 febbraio 2012.
  38. ^ (EN) Francis Petruziello, Taylor Swift gets more praise as she earns The Young Hollywood Award, su clevelandleader.com, Cleveland Leader, 24 aprile 2008. URL consultato il 6 febbraio 2012.
  39. ^ (EN) Taylor Swift @ 2008 Country Music Awards, su justjared.buzznet.com, Just Jared, 19 maggio 2008. URL consultato il 4 marzo 2012.
  40. ^ (EN) Shelly Fabian, Taylor Swift - Taylor Swift - Deluxe Limited Edition, su countrymusic.about.com, About.com. URL consultato il 1º febbraio 2012.
  41. ^ (EN) BJay, Taylor Swift's Walmart Exclusive CD: "Beautiful Eyes", su teenscoop.wordpress.com, Teen Scoop, 23 giugno 2008. URL consultato il 4 marzo 2012.
  42. ^ (EN) Beautiful Eyes, su billboard.com, Billboard. URL consultato il 4 marzo 2012.
  43. ^ (EN) Taylor Swift owns top of country chart, su countrystandardtime.com, 23 luglio 2008. URL consultato l'8 febbraio 2012.
  44. ^ (EN) Keith Caulfield, Taylor Swift Soars To No. 1 Debut, su billboard.com, Billboard. URL consultato il 5 febbraio 2012.
  45. ^ (EN) Taylor Swift Biography on Muscitory, su musictory.com, musicstory.com. URL consultato il 15 marzo 2012.
  46. ^ (EN) You Belong With Me Chart History, su billboard.com, Billboard. URL consultato il 5 febbraio 2012.
  47. ^ (NL) TAYLOR SWIFT - YOU BELONG WITH ME (NUMMER), su ultratop.be, Ultratop. URL consultato il 5 febbraio 2012.
  48. ^ (EN) Taylor Swift Net Worth - How much does Taylor Swift make?, su celebritynetworth.com. URL consultato il 5 febbraio 2012.
  49. ^ (EN) 52nd Grammy Awards nominees, su grammy.com, Grammy. URL consultato il 5 febbraio 2012.
  50. ^ (EN) Calvin Gilbert, Taylor Swift Claims Entertainer of the Year Prize at CMA Awards; Lady Antebellum and Darius Rucker Also Rack Up Significant Wins, su cmt.com, CMT, 12 novembre 2009. URL consultato il 15 marzo 2012.
  51. ^ a b (EN) Craig Shelburne, Taylor Swift Says She Freaked Out After Winning ACM Award; Singer-Songwriter Talks About Upcoming Tour, Next Single, MySpace, su cmt.com, CMT, 6 aprile 2009. URL consultato il 15 marzo 2012.
  52. ^ a b (EN) Full list of winners of the 2009 American Music Awards, su buzzsugar.com, 22 novembre 2009. URL consultato il 30 gennaio 2012.
  53. ^ (EN) Taylor Swift Announces Tour Dates for Fearless Tour; Will Begin on February 10th, su associatedcontent.com, 30 gennaio 2009. URL consultato il 27 febbraio 2012.
  54. ^ (EN) Taylor Swift Fearless Tour Dates 2010, su shallownation.com, 9 ottobre 2009. URL consultato il 30 gennaio 2012.
  55. ^ (EN) Stephen L. Betts, Taylor Swift's 'Fearless' Is Best-Selling Album of '09, su theboot.com, The Boot, 7 gennaio 2010. URL consultato il 6 novembre 2011.
  56. ^ (EN) Nielsen SoundScan Lists Taylor Swift as the Top-Selling Digital Artist in History, su prnewswire.com. URL consultato il 6 novembre 2011.
  57. ^ (EN) Fearless Charts History, su billboard.com, Billboard. URL consultato il 15 marzo 2012.
  58. ^ (EN) Billboard, Crazier Charts History, su billboard.com. URL consultato il 2 febbraio 2012.
  59. ^ (EN) Today Was a Fairytale Charts History, su billboard.com, Billboard. URL consultato il 16 marzo 2012.
  60. ^ (EN) Rob Sheffield, Speak Now review, su rollingstone.com, Rolling Stone, 26 ottobre 2010. URL consultato il 6 novembre 2011.
  61. ^ (EN) Top 40 Money Makers 2011, su billboard.com, Billboard. URL consultato il 10 febbraio 2012.
  62. ^ (EN) Billboard Hot 100 - Week of August 21, 2010, su billboard.com, Billboard. URL consultato il 17 marzo 2012.
  63. ^ Taylor Swift: Mine entra nelle storia di iTunes, su rnbjunk.com, 6 agosto 2010. URL consultato il 16 marzo 2012.
  64. ^ (EN) Back to December Charts History, su billboard.com, Billboard. URL consultato il 16 marzo 2012.
  65. ^ (EN) Mawuse Ziegbe, Taylor Swift Performs 'Back To December' At CMA Awards; Singer plays piano in street-scene set., su mtv.com, MTV, 10 novembre 2010. URL consultato il 6 novembre 2011.
  66. ^ (EN) Taylor Swift Video – Back to December – 2010 American Music Awards, su topcountrymusicvideos.com. URL consultato il 16 marzo 2012.
  67. ^ Taylor Swift - Mean nuova canzone, su rnbjunk.com, rnbjunk, 9 marzo 2011.
  68. ^ (EN) Taylor Swift new single: Mean, su oceanup.com. URL consultato il 16 marzo 2012.
  69. ^ (EN) 2011 Billboard Music Awards Winners, su billboard.com, Billboard. URL consultato il 17 marzo 2012.
  70. ^ (EN) Chris Molanphy, Introducing the Queen of Pop; We crunched the numbers to determine who takes the crown, su rollingstone.com, Rolling Stone, 29 giugno 2011. URL consultato il 6 novembre 2011.
  71. ^ Kyle Bylin, Taylor Swift Rockets Up Social 50 with 'Sparks Fly' Video, su billboard.biz, Billboard, 18 agosto 2011. URL consultato il 6 novembre 2011.
  72. ^ (EN) Sparks Fly Charts History, su billboard.com, Billboard. URL consultato il 17 marzo 2012.
  73. ^ (EN) Taylor to release live CD+DVD, su taylorswift.com, 21 settembre 2011. URL consultato il 6 novembre 2011.
  74. ^ (EN) Dorothy Pomerantz, Entertainment's Highest-Earning Women, su forbes.com, Forbes, 10 aprile 2011. URL consultato il 6 novembre 2011.
  75. ^ (EN) Taylor Swift freestyles Chaperone Dads, su hamishandandy.com, Hamish & Andy. URL consultato il 6 novembre 2011.
  76. ^ (EN) Speak Now International Deluxe Edition on Amazon UK, su amazon.co.uk. URL consultato il 9 febbraio 2012.
  77. ^ Hot 100 - Week of November 26, 2011 - Biggest Jump, su billboard.com. URL consultato il 18 novembre 2011.
  78. ^ (EN) Taylor Swift tweet del 23 dicembre 2011, su celebritytweet.com, celebritytweet. URL consultato il 1º febbraio 2012.
  79. ^ (EN) Taylor Swift Releases 'Hunger Games' Song 'Safe and Sound', su hollywoodreporter.com, hollywoodreporter. URL consultato il 1º febbraio 2012.
  80. ^ (EN) Safe & Sound Charts History, su billboard.com, Billboard. URL consultato il 1º febbraio 2012.
  81. ^ (EN) Taylor Swift Makes Billboard's Power 100, su cmt.com, CMT, 27 gennaio 2012. URL consultato il 1º febbraio 2012.
  82. ^ (EN) Ann Pride, You Da One! Rihanna named best-selling digital download artist of all time, su dailymail.co.uk, Daily Mail, 8 gennaio 2012. URL consultato il 1º gennaio 2012.
  83. ^ (EN) Taylor Swift Singles Chart History, su billboard.com, Billboard. URL consultato il 20 maggio 2012.
  84. ^ (EN) B.o.B Hot 100 Chart History, su billboard.com, Billboard. URL consultato il 16 luglio 2012.
  85. ^ (EN) 45Taylor Swift, 'Speak Now', su rollingstone.com, Rolling Stone. URL consultato il 16 luglio 2012.
  86. ^ We are never ever getting back together di Taylor Swift, nuovo singolo, su airdave.it, Airdave, 15 agosto 2012. URL consultato il 15 agosto 2012.
  87. ^ (EN) David Renshaw, TAYLOR SWIFT MOCKS INDIE BOYS ON NEW SINGLE - LISTEN, su gigwise.com, Gigwise, 14 agosto 2012.
  88. ^ (EN) Madeline Boardman, Taylor Swift's 'I Knew You Were Trouble' Is Latest Single Off 'Red', su huffingtonpost.com, The Huffington Post, 9 ottobre 2012. URL consultato il 12 novembre 2012.
  89. ^ (EN) Amos Barshad, Tremble Before Taylor: Swift's Red Sold More Than a Million Albums in Its First Week, su grantland.com, Grantland, 31 ottobre 2012. URL consultato il 12 novembre 2012.
  90. ^ (EN) Taylor Swift Announces Her First Official Pop Album, Debuts New Single, su variety.com, Variety, 18 agosto 2014. URL consultato il 29 agosto 2014.
  91. ^ Taylor Swift Unlocks New Song!, su taylorswift.com.
  92. ^ Taylor Swift Makes Hot 100 History With 'Blank Space', su billboard.com. URL consultato il 21 maggio 2015.
  93. ^ R&B Junkie, Taylor Swift - Style (video premiere) | R&B Junk, su rnbjunk.com. URL consultato il 21 maggio 2015.
  94. ^ Taylor Swift's 'Bad Blood' Video Premieres, su billboard.com. URL consultato il 21 maggio 2015.
  95. ^ Taylor Swift Accepts Woman of the Year Honor: 'Amazing Early Birthday Present', su billboard.com. URL consultato il 21 maggio 2015.
  96. ^ (EN) Gil Kaufman, Taylor Swift Ends Social Media Blackout With Cryptic Reptile Tail Tease, su Billboard, 21 agosto 2017.
  97. ^ (EN) Joe Lynch, Taylor Swift Reveals New Album 'Reputation' Coming In Nov., First Single Out Thursday, su Billboard, 23 agosto 2017.
  98. ^ (EN) Joe Lynch, Taylor Swift Reveals New Album 'Reputation' Coming In Nov., First Single Out Thursday, su Billboard, 23 agosto 2017.
  99. ^ (EN) Joe Lynch, Taylor Swift Reveals New Album 'Reputation' Coming In Nov., First Single Out Thursday, su Billboard, 23 agosto 2017.
  100. ^ http://time.com/4908923/taylor-swift-snake-tweet/
  101. ^ https://www.usatoday.com/story/life/entertainthis/2017/08/24/taylor-swift-new-single-look-what-you-made-me-do-review-new-album-reputation/598335001/https://www.usatoday.com/story/life/entertainthis/2017/08/24/taylor-swift-new-single-look-what-you-made-me-do-review-new-album-reputation/598335001/
  102. ^ http://ew.com/music/2017/08/26/taylor-swift-breaks-spotify-youtube-records
  103. ^ http://www.latimes.com/entertainment/la-et-entertainment-news-updates-august-taylor-swift-s-look-what-you-made-me-1503967193-htmlstory.html
  104. ^ Taylor Swift Sets Spotify Global First-Day Record With 8 Million Streams of 'Look', in Billboard. URL consultato il 27 agosto 2017.
  105. ^ Taylor Swift's New Single Was Most-Played Song on U.S. Radio Friday, in Billboard. URL consultato il 27 agosto 2017.
  106. ^ http://ew.com/music/2017/08/26/taylor-swift-breaks-spotify-youtube-records
  107. ^ http://www.latimes.com/entertainment/la-et-entertainment-news-updates-august-taylor-swift-s-look-what-you-made-me-1503967193-htmlstory.html
  108. ^ (EN) Daniel Kreps, Hear Taylor Swift's Assertive New Song '...Ready for It?', Rolling Stone, 3 settembre 2017.
  109. ^ (EN) Lynn Hirschberg, Little Miss Sunshine, su nytimes.com, The New York Times, 23 novembre 2009. URL consultato il 3 febbraio 2012.
  110. ^ http://www.rollingstone.com/music/artists/taylor-swift/biography
  111. ^ https://web.archive.org/web/20120712013447/http://www.rollingstone.com/music/lists/women-who-rock-the-50-greatest-albums-of-all-time-20120622/taylor-swift-speak-now-19691231
  112. ^ Petridis, Alexis (March 6, 2009). "Taylor Swift: Fearless". The Guardian. London. Retrieved June 24, 2012.
  113. ^ http://content.time.com/time/magazine/article/0,9171,1893502-1,00.html
  114. ^ (EN) 20 Questions with Taylor Swift - She Discusses Dresses, Cover Tunes and Dream Duets, su cmt.com, CMT, 12 novembre 2007. URL consultato l'8 febbraio 2012.
  115. ^ a b Widdicombe, Lizzie (October 10, 2011). "You Belong With Me". The New Yorker. Retrieved October 11, 2011.
  116. ^ http://www.vanityfair.com/hollywood/2013/04/taylor-swift-cover-story
  117. ^ (EN) Louis Brown, Taylor Swift: 2011 Billboard Woman of the Year Looks Amazing in Red Dress and New Straight Hair, su lifestyle.ezinemark.com, Lifestyle, 3 dicembre 2011. URL consultato l'8 febbraio 2012.
  118. ^ http://www.mtv.com/news/1603548/taylor-swift-blogs-about-life-changing-cameo-on-csi-britney-spears-poster/
  119. ^ (EN) Alison Bonaguro, Taylor Swift Says to Love What You Loved When You Were 6, su cmt.com, CMT, 26 ototbre 2010. URL consultato il 2 luglio 2012.
  120. ^ (EN) Mary M. Lane, James Taylor Talks About Songwriting, Addiction and His New Friend Taylor Swift – The Wall Street Journal, in The Wall Street Journal, 2 maggio 2012. URL consultato il 2 luglio 2012.
  121. ^ (EN) CMT Crossroads: Def Leppard and Taylor Swift sneak peek, su defleppard.com. URL consultato il 22 luglio 2013.
  122. ^ (EN) Taylor Swift & Def Leppard Concert Setlists, su setlist.fm. URL consultato il 22 luglio 2013.
  123. ^ http://www.allmusic.com/album/r860523
  124. ^ https://web.archive.org/web/20140908123045/http://www.accessatlanta.com/news/entertainment/music/taylor-swift-writing-her-own-songs-and-rules/nQy5n/
  125. ^ https://www.theguardian.com/music/2009/mar/06/taylor-swift-fearless-album-review
  126. ^ (EN) Kevin John Coyne, Single Review: Taylor Swift, "Back to December", su countryuniverse.net, countryuniverse.com, 11 novembre 2010. URL consultato il 3 febbraio 2012.
  127. ^ (EN) Rob Sheffield, Taylor Swift - Speak Now, su rollingstone.com, Rolling Stone, 26 ottobre 2010. URL consultato il 3 febbraio 2012.
  128. ^ a b (EN) Jonathan Keefe, Speak Now review of Slant Magazine, su slantmagazine.com, Slant, 25 ottobre 2010. URL consultato il 3 febbraio 2012.
  129. ^ https://www.theguardian.com/music/2012/oct/18/taylor-swift-want-believe-pretty-lies
  130. ^ Eells, Josh (September 8, 2014). "The Reinvention of Taylor Swift". Rolling Stone. Retrieved June 8, 2016.
  131. ^ Cooper, Peter (October 26, 2014). "Taylor Swift reaches a turning point with '1989'". The Tennessean. Archived from the original on September 24, 2016. Retrieved April 11, 2015.
  132. ^ https://web.archive.org/web/20150713203631/http://blogs.tennessean.com/tunein/2010/02/01/taylor-swift-has-mixed-reviews-from-grammy-night/
  133. ^ Caramanica, Jon (October 20, 2010). "Taylor Swift Is Angry, Darn It". The New York Times. Retrieved July 2, 2012.
  134. ^ http://voices.washingtonpost.com/postrock/2008/02/her_song_talking_taylor_swift_1.html
  135. ^ http://lasvegasweekly.com/ae/music/2009/dec/30/microwaving-tragedy-marriage-romance-and-romantici/
  136. ^ https://web.archive.org/web/20121009010116/http://music.aol.com/sessions/taylor-swift-change-sessions/
  137. ^ a b Jacqui Meddings, Taylor Swift is our new cover goddess, su Cosmopolitan, 31 ottobre 2014. URL consultato il 2 agosto 2016 (archiviato il 14 luglio 2016).
  138. ^ On the Road with Best Friends Taylor Swift and Karlie Kloss, su Vogue, 13 febbraio 2015. URL consultato il 10 novembre 2015 (archiviato il 4 novembre 2015).
  139. ^ http://www.marieclaire.com/celebrity/news/g3843/taylor-swift-ex-boyfriends/
  140. ^ The Taylor Swift Slut-Shaming Continues – The Cut, su New York, 28 giugno 2013. URL consultato il 17 novembre 2013 (archiviato il 12 ottobre 2013).
  141. ^ Bee-Shyuan Chang, Taylor Swift Gets Some Mud on Her Boots, in The New York Times, 15 marzo 2013. URL consultato il 10 giugno 2013 (archiviato il 22 marzo 2013).
  142. ^ http://www.gq.com/story/taylor-swift-gq-cover-story
  143. ^ http://www.latimes.com/entertainment/music/la-et-ms-taylor-swift-look-what-you-made-me-do-20170824-story.html
  144. ^ http://www.vulture.com/2017/08/taylor-swift-look-what-you-made-me-do-pure-trump-era-pop-art.html
  145. ^ Vanessa Grigoriadis, The Very Pink, Very Perfect Life of Taylor Swift, in Rolling Stone, 5 marzo 2009. URL consultato il 12 agosto 2016 (archiviato il 24 agosto 2016).
  146. ^ Chris Willman, Taylor Swift Tapes VH1 'Storytellers', in The Hollywood Reporter, 17 ottobre 2012. URL consultato il 25 febbraio 2013 (archiviato il 23 novembre 2012).
  147. ^ Hilary Moss, Michelle Obama Honors Taylor Swift, Taylor Swift So Honored, in New York, 2 aprile 2012. URL consultato il 6 marzo 2013 (archiviato il 28 maggio 2013).
  148. ^ Megan Pacella, Taylor Swift Reflects on Meeting First Lady Michelle Obama, su Taste of Country, 15 aprile 2012. URL consultato il 15 aprile 2012 (archiviato il 14 aprile 2012).
  149. ^ Madeline Berg, Taylor Swift Vs. Katy Perry: Which Star Rules Social Media?, in Forbes, 18 novembre 2015. URL consultato il 23 luglio 2016 (archiviato il 27 agosto 2016).
  150. ^ Erin Strecker, Read Taylor Swift's Sweet Message to Bullied Fan, su Billboard, 27 gennaio 2015. URL consultato il 31 gennaio 2015 (archiviato il 30 gennaio 2015).
  151. ^ Filmato audio Taylor Swift's Gift Giving of 2014, December 31, 2014. URL consultato il January 31, 2015 (archiviato dall'url originale il January 29, 2015).
  152. ^ Jeannine Stein, Taylor Swift weighs in on being a role model, in Los Angeles Times, 18 novembre 2011. URL consultato il 18 aprile 2012 (archiviato il 15 luglio 2012).
  153. ^ Jenni McKnight, Billboard Music Awards: Taylor Swift thanks her fans for being her 'longest and best relationship', in Metro, 20 maggio 2013. URL consultato il 4 aprile 2015 (archiviato il 10 aprile 2015).
  154. ^ Nancy Jo Sales e Jessica Diehl, Taylor Swift’s Telltale Heart, in Vanity Fair, April 2013. URL consultato il 4 febbraio 2017 (archiviato il 30 gennaio 2017).
  155. ^ Nisha Lilia Diu, Taylor Swift: 'I won't do sexy shoots', in The Daily Telegraph, London, 3 aprile 2011. URL consultato il 4 febbraio 2017 (archiviato il 30 ottobre 2012).
  156. ^ Zara Kessler, Taylor Swift's Sexual Temptation, su bloomberg.com, Bloomberg L.P., 5 novembre 2014. URL consultato il 24 luglio 2016 (archiviato il 28 luglio 2016).
  157. ^ Emily Holt, American Idols: Icons of Stateside Style – Vogue Daily, su Vogue, 1º luglio 2011. URL consultato il 15 giugno 2012 (archiviato l'8 settembre 2014).
  158. ^ People's Best Dressed, Taylor Swift Best Dressed 2014, su People, 17 settembre 2014. URL consultato il 1º dicembre 2015 (archiviato dall'url originale il 20 febbraio 2016).
  159. ^ Hannah Lyons Powell, Taylor Swift wins Woman Of The Year award – ELLE Style Awards 2015, su Elle, 24 febbraio 2015. URL consultato il 1º dicembre 2015 (archiviato il 27 settembre 2016).
  160. ^ Jessica Roy, Taylor Swift Tops the 2015 Maxim Hot 100, su Maxim, 18 maggio 2015. URL consultato il 1º dicembre 2015 (archiviato il 21 dicembre 2015).
  161. ^ Stevie Nicks, The 2010 Time 100: Taylor Swift, in Time, 29 aprile 2010. URL consultato il 22 aprile 2012 (archiviato il 29 novembre 2013).
    Template:Cite magazine
  162. ^ Zack O'Malley Greenburg, The Top-Earning Women In Music 2011, in Forbes, 14 dicembre 2011. URL consultato il 3 agosto 2016 (archiviato il 27 ottobre 2015).
    Zack O'Malley Greenburg, The Top-Earning Women In Music 2012, in Forbes, 12 dicembre 2012. URL consultato il 3 agosto 2016 (archiviato il 12 dicembre 2012).
    Zack O'Malley Greenburg, The Top-Earning Women In Music 2013, in Forbes, 11 dicembre 2013. URL consultato il 3 agosto 2016 (archiviato il 15 dicembre 2013).
    Zack O'Malley Greenburg, The Top-Earning Women In Music 2014, in Forbes, 4 novembre 2014. URL consultato il 3 agosto 2016 (archiviato il 27 novembre 2014).
    Zack O'Malley Greenburg, The World's Highest-Paid Women In Music 2015, su Forbes, 4 novembre 2015. URL consultato il 5 novembre 2015 (archiviato il 4 novembre 2015).
  163. ^ #8 Taylor Swift, in Forbes. URL consultato il 27 luglio 2015 (archiviato il 28 luglio 2015).
  164. ^ Celebrity 100 2011, in Forbes. URL consultato il 1º settembre 2016 (archiviato il 5 settembre 2016).
    Rebecka Schumann, Forbes Lists Top 100 Most Powerful Celebrities in 2013: Oprah Winfrey Takes Number One Spot [Full list], in International Business Times, 26 maggio 2013. URL consultato il 1º settembre 2016 (archiviato il 15 giugno 2016).
    Zack O'Malley Greenburg, Celebrity 100: The World's Highest-Paid Superstars Of 2015, in Forbes, 29 giugno 2015. URL consultato il 1º settembre 2016 (archiviato il 1º settembre 2016).
    Zack O'Malley Greenburg, Taylor Swift Is The World's Top-Earning Celebrity With $170 Million In 2016, in Forbes, 11 luglio 2016. URL consultato il 3 agosto 2016 (archiviato il 3 agosto 2016).
  165. ^ Laura Stampler, This is the Shortlist for TIME's Person of the Year 2014, in Time, 8 dicembre 2014. URL consultato il 15 luglio 2017 (archiviato il 12 dicembre 2016).
  166. ^ Zack O'Malley Greenburg, Taylor Swift's Net Worth: $280 Million In 2017, in Forbes, 5 giugno 2017. URL consultato il 22 giugno 2017 (archiviato il 5 giugno 2017).
  167. ^ (EN) CMT Crossroades: Def Leppard and Taylor Swift scores on CMT, su cmtpress.com, cmtpress, 11 novembre 2008.
  168. ^ (EN) Jonas Brothers: The 3D Concert Experience su Imdb, su imdb.com, IMDB. URL consultato il 18 marzo 2012.
  169. ^ (EN) Joal Ryan, Wild Card American Idol Holds Off Taylor Swift CSI, su it.eonline.com, E!, 6 marzo 2009. URL consultato il 30 gennaio 2012.
  170. ^ (EN) Swift helps governor launch campaign against online predators, su nashvillecitypaper.com, The Nashville City Paper, 18 settembre 2007. URL consultato il 31 gennaio 2012.
  171. ^ (EN) Taylor Swift Donates $100,000 to Red Cross, Responds to VMA Nomination, su cmt.com, cmt, 13 agosto 2008. URL consultato il 31 gennaio 2012.
  172. ^ (EN) Taylor Swift's Best Birthday Gift? Donating Money To Education, su hollywoodcrush.mtv.com, MTV, 14 dicembre 2009. URL consultato il 1º febbraio 2012.
  173. ^ (EN) Celebrity Signed Heels for Wish Upon a Hero Foundation, su looktothestars.org, looktothestars.com, 4 marzo 2010. URL consultato il 1º febbraio 2012.
  174. ^ (EN) WSMV Raises $ 1.7m for Flood Victims - The Meredith Nashville NBC affiliate's three-and-a-half hour event last Thursday was headlined by country music stars., su tvnewscheck.com, tvnewsacheck.com. URL consultato il 1º febbraio 2012.
  175. ^ (EN) Taylor Swift benefit concert raises more than $750,000 for tornado victims, su latimesblogs.latimes.com, The LA Times, 23 maggio 2011. URL consultato il 1º febbraio 2012.
  176. ^ (EN) Taylor Swift's Rehearsal Concert Wins Award, su cmt.com, CMT, 19 agosto 2011. URL consultato il 1º febbraio 2012.
  177. ^ (EN) Nick's Kids Receives $250,000 Donation From Taylor Swift: The gift will be utilized specifically for area tornado relief efforts, su rolltide.com, 21 luglio 2011. URL consultato il 1º febbraio 2012.
  178. ^ (EN) Taylor Swift Is A Charity Champion!, su fitperez.com, Fit Perez, 24 maggio 2012. URL consultato il 25 maggio 2012.
  179. ^ (EN) Taylor Swift Donates $4 Million to Country Music Hall of Fame, su rollingstone.com, Rolling Stone, 17 maggio 2012. URL consultato il 16 luglio 2012.
  180. ^ (EN) The Taylor Swift Education Center officially opens!, su taylorswift.com, 12 ottobre 2013. URL consultato il 12 ottobre 2013.
  181. ^ https://www.theguardian.com/music/2014/aug/23/taylor-swift-shake-it-off
  182. ^ http://www.seventeen.com/college/advice/mission-taylor-swift
  183. ^ http://entertainment.time.com/2012/10/19/taylor-swift-on-going-pop-ignoring-the-gossip-and-the-best-worst-nickname-shes-ever-had/?iid=ent-main-lede
  184. ^ (EN) Shelly Fabian, ACM Winners - Find out who won at the 2008 ACM Awards., su countrymusic.about.com, About.com. URL consultato il 30 gennaio 2012.
  185. ^ (EN) 2009 ACM Awards Winners, su countrymusic.about.com, About.com. URL consultato il 30 gennaio 2012.
  186. ^ (EN) 2011 ACM Awards winners, su cmt.com, CMT. URL consultato il 30 gennaio 2012.
  187. ^ (EN) Chuck Dauphin, ACM Awards: Taylor Swift, Miranda Lambert & Lady A Own the Night, su billboard.com, Billboard, 1º aprile 2012. URL consultato il 2 aprile 2012.
  188. ^ (EN) American Music Awards: Full List of winners includes Adele, Jennifer Lopez, and more, su washingtonpost.com, Washington Post, 21 novembre 2011. URL consultato il 30 gennaio 2012.
  189. ^ (EN) 2008 American Music Awards Winners List, su nydailynews.com, NY Daily News, 24 novembre 2008. URL consultato il 30 gennaio 2012.
  190. ^ (EN) Kate Word, American Music Awards: See list of winners here!, su music-mix.ew.com, Entertainment Weekly, 21 novembre 2010. URL consultato il 30 gennaio 2012.
  191. ^ (EN) Stephen M. Silverman, Taylor Swift, Justin Bieber, Beyoncé Take Billboard Awards, su people.com, People, 22 maggio 2011. URL consultato il 30 gennaio 2012.
  192. ^ (EN) 2011 Billboard Music Awards winners, su billboard.com, Billboard. URL consultato il 30 gennaio 2012.
  193. ^ (EN) Marc Schneider, Taylor Swift Named Billboard Woman of the Year, su billboard.com, Billboard, 11 ottobre 2011. URL consultato il 30 gennaio 2012.
  194. ^ (EN) BBMA 2012: Photo from the Show - photo 41, su billboard.com, Billboard. URL consultato il 16 luglio 2012.
  195. ^ (EN) CMA Awards 2009 Winners: a Big List of Winners of the 2009 CMA Awards, su voices.yahoo.com, Yahoo!, 12 novembre 2009. URL consultato il 30 gennaio 2012.
  196. ^ (EN) Shelly Fabian, Winners at the 2007 Country Music Association Awards, su countrymusic.about.com, About.com. URL consultato il 30 gennaio 2012.
  197. ^ (EN) Taylor Swift Awarded CMA International Artist Achievement Honor, su cmt.com, CMT, 12 novembre 2009. URL consultato il 30 gennaio 2012.
  198. ^ (EN) 2011 CMA Awards Winners, su theboot.com, The Boot, 9 novembre 2011. URL consultato il 30 gennaio 2012.
  199. ^ (EN) Grammy Awards past winner - Taylor Swift, su grammy.com, Grammy. URL consultato il 30 gennaio 2012.
  200. ^ (EN) 54th Grammy Awards nominees & winners, su grammy.com, Grammy. URL consultato il 16 febbraio 2012.
  201. ^ (EN) Taylor Swift - Grammys 2013 Red Carpet, su justjared.com, Just Jared, 10 gennaio 2013. URL consultato l'11 gennaio 2013.
  202. ^ (EN) Scott Roxborough, Taylor Swift, Justin Bieber Dominate European Music Awards, su hollywoodreporter.com, The Hollywood Reporter, 11 novembre 2012. URL consultato l'11 novembre 2012.
  203. ^ (EN) 2009 Video Music Awards winners, su mtv.com, MTV. URL consultato il 30 gennaio 2012.
  204. ^ (EN) People's Choice Awards Winners, su peopleschoice.com, peoplechoice. URL consultato il 23 luglio 2012.
  205. ^ a b (EN) Teen Choice Awards 2009: The full list of winners, su dailycontributor.com, Daily Contributor, 10 agosto 2009. URL consultato il 23 luglio 2012.
  206. ^ a b c d (EN) 2010 Teen Choice Awards Winners List, su mtv.com, MTV, 9 agosto 2010. URL consultato il 23 luglio 2012.
  207. ^ a b c d e (EN) Blake Lively Wins Choice TV Drama Actress The Teen Choice Awards! Here Are More Winners!, su hollywoodlife.com, Hollywood Life. URL consultato il 23 luglio 2012.
  208. ^ a b c d (EN) 2012 Teen Choice Awards, Nominees, Winners, TV Schedule, su chiff.com, Chiff. URL consultato il 23 luglio 2012.

Altri progetti

Collegamenti esterni

Controllo di autoritàVIAF (EN) 88580701 · ISNI (EN) 0000 0000 7851 9858 · SBN UM1V026545 · Europeana agent/base/86021 · LCCN (EN) no2007053238 · GND (DE) 137997698 · BNE (ES) XX5177610 (data) · BNF (FR) cb16020410t (data) · J9U (EN, HE) 987007401141205171 · NDL (EN, JA) 01238670 · CONOR.SI (SL) 176928355
  Portale Biografie
Estratto da "https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Taylor_Swift&oldid=92224995"