Cirsium arvense

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Cardo campestre
Infiorescenza di Cirsium arvense
Classificazione APG IV
DominioEukaryota
RegnoPlantae
(clade)Eudicotiledoni
(clade)Asteridi
(clade)Euasteridi II
OrdineAsterales
FamigliaAsteraceae
SottofamigliaCarduoideae
TribùCardueae
SottotribùCarduinae
Classificazione Cronquist
DominioEukaryota
RegnoPlantae
DivisioneMagnoliophyta
ClasseMagnoliopsida
OrdineAsterales
FamigliaAsteraceae
SottofamigliaCichorioideae
TribùCardueae
SottotribùCarduinae
GenereCirsium
SpecieC. arvense
Nomenclatura binomiale
Cirsium arvense
(L.) Scop.
Sinonimi
  • Breea arvensis Less
  • Breea incana (Gmel.) W.A. Weber
  • Carduus arvensis (L.) Robson.
  • Cirsium incanum (Gmel.) Fisch.
  • Cirsium setosum (Willd.) Bess. ex Bieb.
  • Serratula arvensis L.
Nomi comuni

Stoppione minore
Scardaccione
Spione
Cirsio

Il cardo campestre (Cirsium arvense (L.) Scop.) è una pianta appartenente alla famiglia delle Asteraceae, nativa dell'area mediterranea.

Morfologia

È una pianta erbacea perenne il cui fusto, eretto, solcato longitudinalmente, pubescente, può raggiungere 1-1,5 m di altezza.
Le foglie, pennato-lobate, pubescenti, sono lunghe sino a 20 cm e larghe 2–3 cm e presentano un margine dentato-spinoso. Le infiorescenze terminali hanno un diametro di 1–2 cm e sono di colore rosa porpora.
I frutti sono acheni di pochi mm. I semi sono dotati di un piccolo pappo setoloso che ne facilita la dispersione ad opera del vento.

Distribuzione e habitat

Questa specie è nativa dell'area mediterranea (Europa meridionale, Africa del Nord e Medio Oriente).
In Italia è presente in tutte le regioni, isole comprese.
Introdotta dall'uomo in America è in atto considerata infestante in Brasile, Canada e Stati Uniti.

Ecologia

Un cardellino (Carduelis carduelis) su C. arvense
Pieride del navone su C. arvense

I semi del C. arvense sono un'importante fonte di cibo per cardellini, fanelli ed altre specie di fringillidi [1].

Le foglie fungono da nutrimento per le larve di oltre 20 specie di farfalle, tra cui Vanessa cardui e Ectropis crepuscularia, e per numerose specie di afidi [2][3][4].

C. arvense, così come altri rappresentanti delle Asteraceae (Centaurea spp., Carduus spp., Galactites spp., Jurinea spp., Pallenis spp., ecc.) fiorisce durante l'estate, in gruppi di più individui, entrando a far parte di biocenosi di tipo mesofilo, (ad esempio i prati alpini), in cui assume una notevole rilevanza ecologica; le infiorescenze nettarifere delle specie sopra citate, che presentano tutte tonalità solitamente comprese tra il rosa e il viola carico, risultano fortemente attrattive per gli adulti di varie specie di farfalle, tra cui Nymphalidae (p.e. Vanessa spp.), Papilionidae (p.e. Iphiclides spp.) e diverse specie della famiglia Pieridae.

Ad esempio si è notata una predilezione per le infiorescenze di Cirsium arvense da parte degli adulti di Pieris napi, oltre che Pieris brassicae e Pieris mannii. Questa capacità attrattiva (che però non è da ritenersi specie-specifica) può essere spiegata sia con la produzione, da parte della pianta, di oli ed essenze particolarmente appetibili per la farfalla, sia con la peculiare gamma cromatica, che orienta l'insetto durante la ricerca del nettare.

Tassonomia

Il genere Cirsium appartiene alla tribù delle Cardueae (da alcuni autori indicata come Cynareae), tribù che il Sistema Cronquist assegna alla sottofamiglia Cichorioideae e che invece la classificazione APG colloca nella sottofamiglia Carduoideae[5].

Il numero cromosomico di Cirsium arvense è 2n=34.[6]

Note

  1. ^ Cramp, S., & Perrins, C. M. (1994). The Birds of the Western Palearctic. Vol. VIII: Crows to Finches. Oxford University Press, Oxford.
  2. ^ Finnish Lepidoptera Cirsium arvense
  3. ^ The Ecology of Commanster: Cirsium arvense Archiviato il 26 agosto 2007 in Internet Archive.
  4. ^ Ecological Flora of the British Isles: Phytophagous Insects for Cirsium arvense
  5. ^ Funk V.A., Susanna A., Stuessy T.F. and Robinson H., Classification of Compositae (PDF), in Systematics, Evolution, and Biogeography of Compositae, Vienna, International Association for Plant Taxonomy (IAPT), 2009.
  6. ^ Bureš P. et al, Pollen viability and natural hybridization of Central European species of Cirsium (PDF), in Preslia 2010; 82: 391–422.

Bibliografia

  • Sandro Pignatti, Flora d'Italia, Bologna, Edagricole, 1982, ISBN 88-506-2449-2.
  • Higgins L. G., Riley N. D.; Butterflies of Britain and Europe. Great Britain, 1970
  • Huxley Anthony. Fiori di montagna - Edizioni Paoline, pagg. 463, 1989
  • T.G. Tutin, V.H. Heywood et alii, Flora Europea, Cambridge University Press, 1976, ISBN 0-521-08489-X.

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