Arsoli
Arsoli comune | |
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Il castello Massimo | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Lazio |
Città metropolitana | Roma |
Amministrazione | |
Sindaco | Gabriele Caucci (Lista civica Impegno e trasparenza) dal 26-5-2014 |
Territorio | |
Coordinate | 42°02′25.66″N 13°01′04.12″E |
Altitudine | 470 m s.l.m. |
Superficie | 12,2 km² |
Abitanti | 1 431[1] (31-8-2020) |
Densità | 117,3 ab./km² |
Comuni confinanti | Cervara di Roma, Marano Equo, Oricola (AQ), Riofreddo, Rocca di Botte (AQ), Roviano |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 00023 |
Prefisso | 0774 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 058010 |
Cod. catastale | A446 |
Targa | RM |
Cl. sismica | zona 2B (sismicità media)[2] |
Cl. climatica | zona E, 2 199 GG[3] |
Nome abitanti | arsolani |
Patrono | san Bartolomeo apostolo |
Giorno festivo | 24 agosto |
Cartografia | |
Posizione del comune di Arsoli nella città metropolitana di Roma Capitale | |
Sito istituzionale | |
Àrsoli (Àrzuli in dialetto locale[4]) è un comune italiano di 1 431 abitanti[1] della città metropolitana di Roma Capitale nel Lazio.
Geografia fisica
Territorio
Arsoli sorge a poca distanza dal confine geografico del Lazio con l'Abruzzo (Marsica); il territorio comunale è circondato dalla catena dei monti Simbruini.
Clima
- Classificazione climatica: zona E, 2199 GR/G
Storia
Appartenente già dal IX secolo ai monaci del monastero di Subiaco, come confermato da una bolla di Papa Gregorio IV dell'864[5], che edificarono un monastero, trasformato successivamente in castello, quando nel secolo XIII la signoria di Arsoli passò alla famiglia Passamonti, che forse a loro volta la ebbero per diritto di conquista, e la mantennero sino al 1536, eccetto il periodo dal 1495 al 1502 nel quale fu tenuta, per forza d'armi, dai Colonna. Durante l'ultima fase del dominio dei Passamonti, la stessa casata era stata colpita da un grave dissesto finanziario, oltre al fatto che la peste dei lanzichenecchi aveva quasi completamente spopolato il borgo e che la famiglia aveva perso Amico Passamonti, signore di Arsoli, trucidato da Marzio Colonna. Queste ragioni indussero la famiglia Passamonti a vendere nel 1536 il castello di Arsoli agli Zambeccari, mediante strumento notarile del 21 settembre.
La cittadina di Arsoli si trovava allora in tristissime condizioni dal momento che oltre alla mancanza di popolazione le case erano in rovina ed i terreni agricoli erano incolti o pantanosi, con pochissime attività ancora attive. A questa situazione disperata ed al sostanziale disinteresse manifestato dagli Zambeccari per il borgo, si aggiunse la guerra della Campagna Romana che infuriò sotto Paolo IV dal 1557, dal momento inoltre che il borgo era posto a breve distanza da Oricola, piazzaforte di tedeschi e spagnoli.
Dopo poco tempo, San Filippo Neri, che era confessore, direttore spirituale e consigliere per quelle materiali del principe Fabrizio Massimo, gli consigliò l'acquisto di Arsoli ed il contratto con Flaminio Zambeccari venne siglato il 30 ottobre 1574 per gli atti del notaio Prospero Campano.
Sotto i Massimi il borgo iniziò a risplendere nuovamente dal momento che Fabrizio si occupò del rifacimento della chiesa e della riordinazione dei benefici ecclesiastici, probabilmente su impulso dello stesso Neri. Si occupò inoltre come feudatario di emanare dei decreti per la corretta amministrazione della giustizia e fece costruire un acquedotto nuovo per rifornire di acqua il borgo e la rocca presente in loco.
Simboli
Lo stemma del Comune di Arsoli è stato concesso con decreto del presidente della Repubblica del 13 novembre 2002.
«D'azzurro, alla fenice d'oro, sulla sua immortalità, essa fenice fissante l'ombra di sole d'oro, posta nel cantone destro del capo. Sotto lo scudo, su lista bifida e svolazzante d'azzurro, il motto in lettere maiuscole d'oro post fata resurgo. Ornamenti esteriori da Comune.»
Monumenti e luoghi d'interesse
Architetture religiose
- Chiesa del SS. Salvatore (XVI secolo)
- Chiesa di San Lorenzo (XV secolo)
- Chiesa di San Bartolomeo (XIII secolo)
- Chiesa di San Rocco (XVI secolo)
Architetture militari
- Castello Massimo (X secolo)
Società
Evoluzione demografica
Abitanti censiti[6]
Etnie e minoranze straniere
Secondo i dati ISTAT[7] al 31 dicembre 2010 la popolazione straniera residente era di 180 persone. Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione residente erano:
- Romania 112 (6,71%)
Cultura
Palazzo Massimo è stato utilizzato come set della miniserie televisiva La baronessa di Carini.
Il Castello Massimo è stato il set principale del film La morte negli occhi del gatto (1973) di Antonio Margheriti. Gli esterni del cimitero del film del 1994 Dellamorte Dellamore di Michele Soavi sono stati girati nel camposanto di Arsoli.
All'interno del palazzo del Comune c'è una piccola sala teatrale, denominata La Fenice, che dal 2014 ospita una rassegna di spettacolo dal vivo con particolare attenzione al teatro per l'infanzia. Dal 2015 il teatro è diventato Residenza artistica nazionale riconosciuta dal MiBACT e dalla Regione Lazio.
Infrastrutture e trasporti
Strade
- nel territorio comunale passa l'autostrada A24, che collega Roma a Teramo.
- SP 39/b, la strada provinciale che collega Arsoli a Cervara di Roma.
- SS 5 Tiburtina strada statale che collega Roma a Pescara
Ferrovie
- La Ferrovia Roma-Pescara attraversa il comune di Arsoli, servendolo con l'omonima stazione.
Amministrazione
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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23 aprile 1995 | 12 giugno 2004 | Stefano Banini | Lista civica di Centro-sinistra | Sindaco | [8][9] |
13 giugno 2004 | 7 giugno 2009 | Claudio Bruni | Lista civica | Sindaco | [10] |
8 giugno 2009 | 25 maggio 2014 | Paolo Martino | Lista civica Per Arsoli domani | Sindaco | [11] |
26 maggio 2014 | in carica | Gabriele Caucci | Lista civica Impegno e trasparenza | Sindaco | [12] |
Gemellaggi
Altre informazioni amministrative
Fa parte della Comunità montana dell'Aniene.
Fa parte dell'Unione MedAniene.
Note
- ^ a b Dato Istat - Popolazione residente al 31 agosto 2020 (dato provvisorio).
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
- ^ AA. VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani, Milano, GARZANTI, 1996, p. 41.
- ^ Antonio Nibby,Analisi storico-topografico-antiquaria della carta de' Dintorni di Roma, Arsoli.
- ^ Statistiche I.Stat ISTAT URL consultato in data 28 dicembre 2012.
- ^ Statistiche demografiche ISTAT, su demo.istat.it. URL consultato il 20 gennaio 2012 (archiviato dall'url originale il 25 gennaio 2012).
- ^ Risultato delle elezioni amministrative del 23 aprile 1995, Archivio storico delle elezioni del Ministero dell'Interno
- ^ Risultato delle elezioni amministrative del 12 giugno 1999, Archivio storico delle elezioni del Ministero dell'Interno
- ^ Risultato delle elezioni amministrative del 13 giugno 2004, Archivio storico delle elezioni del Ministero dell'Interno
- ^ Risultato delle elezioni amministrative del 7 giugno 2009, Archivio storico delle elezioni del Ministero dell'Interno
- ^ Risultato delle elezioni amministrative del 25 maggio 2014, Speciale elezioni europee e amministrative 2014, la Repubblica
- ^ (BS) Gradovi prijatelji, su mostar.ba (archiviato dall'url originale il 1º ottobre 2020).
Altri progetti
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Arsoli
Collegamenti esterni
- Arsoli su AnieneOnLine, su anieneonline.com.
- Pro Loco di Arsoli, su prolocodiarsoli.it. URL consultato il 10 marzo 2021 (archiviato dall'url originale l'11 settembre 2019).
Controllo di autorità | VIAF (EN) 236100049 |
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