Franceschino degli Albizzi

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Franceschino degli Albizzi (Firenze, prima metà del XIV secoloSavona, 1348) è stato un poeta italiano, membro della famiglia fiorentina degli Albizzi.

Stemma degli Albizzi

Intimo amico di Francesco Petrarca, che lo ricorda nelle Epistole Familiares, fu da lui tanto apprezzato come poeta da essere omaggiato nel Canzoniere, a fianco di rimatori ben più noti come Guittone d'Arezzo, Cino da Pistoia e Dante. Sulla paternità dell'esigua produzione poetica giunta fino a noi è sorto un equivoco perdurato a lungo e solo di recente risolto dall'acume critico di Daniele Piccini; secondo le convincenti conclusioni del Piccini infatti, la produzione lirica superstite sarebbe da suddividere tra due personaggi distinti ma omonimi, Franceschino di Ricco degli Albizzi e Franceschino di Riccardo degli Albizzi, l'uno nonno, l'altro nipote. Il Franceschino petrarchesco andrebbe dunque riconosciuto nel più giovane dei due. Anche da un punto di vista stilistico i due differiscono notevolmente; di gusto arcaico e siciliano il primo, più aperto alle novità e alle esperienze poetiche recenti il secondo.

Le rime incluse all'interno della Raccolta aragonese sotto il nome di Franceschino degli Albizzi appartengono invece a Franceschino senior.

Trasmise la passione per la poesia a suo figlio Riccardo, epigono tardo-stilnovista. Morì di peste nera a Savona nel 1348 (cfr. Petrarca, "Familiari, VII, xii").

  • Daniele Piccini, Franceschino degli Albizzi, uno e due, in Studi Petrarcheschi, XV, 2002, pp. 129-186.

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