Processo civile telematico
Il PCT o processo civile telematico è parte integrante del piano di e-Government della giustizia civile italiana. Il PCT nasce quando l'Unione Europea minaccia sanzioni all'Italia per la lentezza dei processi. Lo scopo del processo civile telematico è di definire gli strumenti informatici, le regole e le procedure di diritto necessari ad informatizzare il processo civile.
Ad oggi il PCT coinvolge il contenzioso civile, il tribunale del lavoro, le esecuzioni mobiliari, le esecuzioni immobiliari e le procedure concorsuali. In parallelo il ministero della giustizia ha abilitato un servizio per la consultazione pubblica dei dati non giudiziali attinenti al Giudice di Pace.
Il processo civile telematico uscirà dalla fase sperimentale il 30 giugno 2014, quando diverrà obbligatorio il deposito telematico dei ricorsi per decreto ingiuntivo e di tutti gli atti civili depositati dal legale successivamente alla costituzione in giudizio.
Le regole
Le basi normative del processo civile telematico sono contenute nel D.P.R. 13 febbraio 2001 n.123, Regolamento recante disciplina sull'uso degli strumenti informatici e telematici nel processo civile, nel processo amministrativo e nel processo dinanzi alle sezioni giurisdizionali della Corte dei Conti, che introduce il processo civile telematico nel nostro ordinamento, e nel decreto del Ministero della Giustizia 17 luglio 2008, Regole tecnico-operative per l'utilizzo di strumenti informatici e telematici nel processo civile.
La normativa introdotta nel 2008 è stata però superata dal decreto Ministeriale 44/2011, con il quale si sono riscritte le regole del Processo Civile Telematico, in particolare in ordine al flusso di dati per i depositi, e sull'uso della CPE-CPT, abbandonata in favore della sola PEC.
Ad oggi, quindi, non è più necessario iscriversi ad un Punto di Accesso (così detto PDA) per poter depositare gli atti telematicamente, bastando - invece - un semplice indirizzo di posta elettronica certificata.
La documentazione tecnica
La documentazione tecnica riguarda le diverse componenti del PCT che si dividono principalmente tra la consultazione del registro di cancelleria ed il deposito degli atti per quanto riguarda i PdA e che si riferiscono alla redazione degli atti e relativo imbustamento per i gestionali e/o le "consolle avvocato".
La consultazione del registro di cancelleria avviene a mezzo web service: questa documentazione non è disponibile, ma in compenso dal 2006 sono disponibili i file wsdl dei web service in formato digitale sul sito del ministero della giustizia. Gli schemi purtroppo violano lo standard relativo ai web service che definisce il WS-I Basic Profile recepito nel 2004 dall'ISO.
Per il deposito degli atti è disponibile una ampia documentazione relativa alla redazione degli atti, firma, imbustamento e criptazione: la redazione degli atti è passata dal formato xml-fo al formato pdf più file xml.
La sperimentazione
Il PCT doveva superare una fase di sperimentazione fissata per settembre 2004, poi rimandata a settembre 2005 ed infine svolta nel 2006.
Tre le sette sedi di sperimentazione, Bergamo ha dovuto rinunciare per mancanza di personale che si dedicasse alla sperimentazione e non è stata sostituita con un'altra sede pilota.
La sperimentazione attinente al software del PCT sviluppato nel 2003/2004 ha evidenziato gravi problemi relativi alle regole per la redazione degli atti ed allo strumento di redazione degli stessi, la sostituzione sia delle regole che dello strumento di redazione è però avvenuta solo nel 2008 (apportando una massiccia semplificazione per la parte tecnica).
Tutte le attività svolte durante la sperimentazione sono state registrate in un sito web dotato di CMS che non è stato reso pubblico ed è stato rimosso nel 2008.
La svolta relativa al primo utilizzo concreto del PCT è venuta solo nel 2006 per un articolo su Punto Informatico[senza fonte], fortemente critico sul PCT, a fronte delle ricerche svolte dal CNR: per ironia della sorte le ricerche erano state finanziate dallo stesso ministero. La sperimentazione "si è quindi conclusa", e l'11 dicembre 2006 il PCT è diventato operativo su Milano.
La sperimentazione riguardava la pubblicazione del registro di cancelleria e relativa consultazione da parte degli avvocati (che non ha riscontrato problemi particolari), la redazione degli atti in formato xml-fo (che è risultata ostica ed onerosa): va evidenziato però che gli atti sperimentati erano relativi al solo decreto ingiuntivo.
Dove è attivo il PCT
Presso il Tribunale di Milano è operativo dal 2007, mentre da dicembre 2008 si sono aggiunte le sedi di Catania, Padova, Napoli e Genova. Nella prima metà del 2009 è stato avviato anche in molte città della Lombardia, fino a raggiungere piena diffusione in tutta la Lombardia.
Dal 2009 al 2010 il PCT si è esteso ad alcune città del Veneto, a Torino, a Biella ed altre città minori.
L'operatività di queste città è dovuta sia alla predisposizione dell'infrastruttura interna ai tribunali, sia alla presenza di un PdA degli avvocati. Il PdA è stato realizzato direttamente dall'ordine degli avvocati ed in altri casi l'ordine ha effettuato una convenzione per far convergere i propri utenti su un PdA privato.
Con l'approvazione del DM 44/2011 ed il venire meno dell'obbligatorio utilizzo del PDA per provvedere ai depositi telematici, lo sviluppo del processo civile telematico ha rapidamente interessato altre regioni e città di Italia.
A partire dal 30 giugno 2014, il deposito telematico diverrà obbligatorio in tutti i Tribunali italiani, ciò per tutti gli atti endoprocedimentali (ossia depositati da un legale già costituito in giudizio) nonché per il procedimento monitorio.
Le funzioni del PCT
- Consultazione via internet, a mezzo smartcard CNS, dei dati giudiziali dei tribunali, associati al singolo avvocato.
- Consultazioni contenzioso civile e tribunale del lavoro, funzionante dal 2007 sui tribunali man mano abilitati (oggi tutta la Lombardia ed alcuni tribunali singoli sparsi per l'Italia).
- Consultazione esecuzioni (esecuzioni mobiliari, immobiliari e procedure concorsuali).
- Notifica atti.
- Deposito documenti.
- Deposito del decreto ingiuntivo, detto decreto ingiuntivo telematico, attivo da tempo a valore legale (dal 2006).
- Deposito di tutti gli atti del contenzioso civile ad eccezione degli atti introduttivi del giudizio.
- Deposito atti esecuzioni immobiliari (dal 2010).
PDA - Punti di Accesso e portali servizi telematici
- Il punto d'accesso OPEN Dot Com per il Processo Telematico
- Il punto d'accesso Giuffrè per il Processo Telematico
- Il punto d'accesso Lextel per il Processo Civile Telematico
- Il processo telematico sul sito del Ministero della Giustizia