Rick Rubin

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Rick Rubin nel 2006

Frederick Jay Rubin, detto Rick (Lido Beach, 10 marzo 1963), è un produttore discografico statunitense.

Co-fondatore della celebre Def Jam Recordings, Rubin è accreditato per avere aiutato l'ascesa commerciale e la formazione artistica della musica hip hop degli anni ottanta,[1][2] producendo per gli allora protagonisti della scena, LL Cool J, i Run DMC, i Beastie Boys, i Public Enemy e i Geto Boys[3] e la band thrash metal Slayer.

Dopo aver lasciato Def Jam e aver fondato la sua etichetta American Recordings, si è cimentato in un gran numero di generi musicali, tra cui il country con Johnny Cash e le Dixie Chicks, l'heavy metal con i Metallica, i Danzig e gli Slipknot, il rock con Mick Jagger e Tom Petty, l'hard rock con gli AC/DC, gli Aerosmith e gli Audioslave, il rock alternativo con i Red Hot Chili Peppers, i Linkin Park, i System of a Down, i Weezer e gli Strokes, il pop con Mel C, Shakira e Adele e ancora l'hip hop con Jay-Z e Kanye West.[4][5][6][7][8]

Nel 2007 fu nominato "il più importante produttore degli ultimi 20 anni" da MTV[6] ed inserito nella lista annuale delle 100 persone più influenti del mondo stilata da Time.[9] Lo stesso anno fu nominato presidente di Columbia Records, per poi lasciare l'etichetta nel 2012.[10]

Nato da una famiglia di origine ebrea ashkenazita polacca nell'isola di Long Island (New York), dopo avere suonato la chitarra in un gruppo punk rock newyorchese (Hose), nei primi anni ottanta fondò insieme a Russell Simmons la Def Jam, casa discografica legata storicamente al rap. Nel 1984 produsse un EP dei Beastie Boys, Rock Hard, caratterizzato dall'unione di rock e rap: Rick portò in breve tempo questo genere al successo, grazie agli stessi Beastie Boys e ai Run DMC. Licensed to Ill è l'album per eccellenza di questo genere musicale: (You Gotta) Fight for Your Right (To Party) e No Sleep Till Brooklyn sono l'emblema di questo nuovo modo di fare musica lanciato da Rick Rubin.

Dalla seconda metà degli anni ottanta, dedicò molto la sua attività a gruppi rock e heavy metal. Divenne famoso come collaboratore degli Slayer, producendo Reign in Blood (1986), disco storico dell'heavy metal e prima collaborazione di Rubin con un gruppo del genere. Successivamente, lavorò anche con i Red Hot Chili Peppers, che videro il loro quinto album (Blood Sugar Sex Magik, del 1991) in vetta alle classifiche americane ed europee per molte settimane.

Uno dei progetti più riusciti e sorprendenti di Rubin negli anni novanta fu la collaborazione con il leggendario cantautore country Johnny Cash nella serie di album American, che resuscitò letteralmente la carriera di Cash in fase calante da anni. Il primo album, intitolato American Recordings (1994), costituito da sei cover e nuovo materiale scritto da altri per Cash su richiesta di Rubin, divenne un grosso successo di critica e pubblico[11][12]. La formula venne ripetuta per cinque altri album: Unchained, American III: Solitary Man, American IV: The Man Comes Around (ultimo disco di Cash prima del decesso), American V: A Hundred Highways, e American VI: Ain't No Grave.

Tra gli altri gruppi da lui prodotti ci sono anche i System of a Down, noto gruppo alternative metal di origine armena.

Nel 2007 coprodusse con Mike Shinoda il terzo album in studio dei Linkin Park Minutes to Midnight, mentre l'anno successivo i Metallica, dopo aver accolto una petizione online fatta dai fan che non avevano gradito l'operato con il precedente produttore Bob Rock, affidano a Rubin la produzione del loro nono album in studio, Death Magnetic, uscito il 12 settembre dello stesso anno.

Nello stesso anno gli U2 hanno rescisso il contratto con Rick Rubin e per il loro album del 2009, No Line on the Horizon hanno scelto come produttori Brian Eno, Daniel Lanois e Steve Lillywhite. Nel 2010 produsse ancora una volta insieme a Mike Shinoda il quarto album dei Linkin Park, A Thousand Suns. Due anni dopo il duo ne produsse il quinto album Living Things.

Nel 2013 produce 13 dei Black Sabbath e The Marshall Mathers LP 2 di Eminem.

Nel 2017 produce l'album Oh, vita! di Jovanotti ed in seguito, nel 2022, anche Il disco del Sole. Queste sue frequentazioni toscane lo fanno innamorare di questa terra, tanto che decide di acquistare una tenuta nei pressi di Casole d'Elsa in provincia di Siena.[13] Nel giugno 2024 lo stesso Rubin organizzerà nel piccolo borgo toscano il Festival of the Sun che vedrà esibirsi artisti come Krishna Das, James Blake, Jovanotti e The Gossip.[13]

Con i Run DMC:

Con gli Slayer:

Con i Danzig:

Con Johnny Cash:

Con i Red Hot Chili Peppers:

Con i System of a Down:

Con i Linkin Park:

Con i Trouble:

  • Trouble (1990)
  • Manic Frustration (1991)

Con i Rage Against the Machine:

Con i God Lives Underwater:

Con gli Audioslave:

Con i The (International) Noise Conspiracy:

Con Shakira:

Riconoscimenti

[modifica | modifica wikitesto]
Anno Premio Album/Brano Artista
1998 Best Country Album Unchained Johnny Cash
2005 Best Metal Performance Before I Forget Slipknot
Best Hard Rock Performance B.Y.O.B. System of a Down
2006 Latin Album of the Year Rock/Alternative Fijación oral vol. 1 Shakira
2007 Record of the Year Not Ready to Make Nice Dixie Chicks
Album of the Year Taking the Long Way
Best Country Album
Best Rock Album Stadium Arcadium Red Hot Chili Peppers
Best Metal Performance Eyes of the Insane Slayer
Producer of the Year, Non-Classical
2008 Best Metal Performance Final Six Slayer
2009 Producer of the Year, Non-Classical
2012 Album of the Year 21 Adele
2021 Best Rock Album The New Abnormal The Strokes
  1. ^ (EN) Who Is Rick Rubin? Is He a Hip-Hop Renegade, Creativity Catalyst or ‘Hindrance’?, su Sound of Life. URL consultato il 31 maggio 2023.
  2. ^ (EN) Jay Quan, Chuck D: "Rick Rubin Pioneered a Certain Energy for Hip-Hop to Be Daring", su rockthebells.com. URL consultato il 31 maggio 2023.
  3. ^ (EN) How Rick Rubin dominated the music industry, su i-d.vice.com. URL consultato il 31 maggio 2023.
  4. ^ (EN) The 10 best Rick Rubin produced albums of all time, su faroutmagazine.co.uk, 10 marzo 2021. URL consultato il 31 maggio 2023.
  5. ^ (EN) Rick Rubin: The Invisibility of Hip Hop's Greatest Producer | Open Culture, su openculture.com. URL consultato il 31 maggio 2023.
  6. ^ a b Il grande Rick Rubin, su Red Bull, 26 marzo 2017. URL consultato il 31 maggio 2023.
  7. ^ (EN) Lynn Hirschberg, The Music Man, in The New York Times, 2 settembre 2007. URL consultato il 31 maggio 2023.
  8. ^ (EN) Corbin Reiff, The Best Albums in Rick Rubin’s Discography, Ranked, su The Ringer, 25 giugno 2020. URL consultato il 31 maggio 2023.
  9. ^ (EN) The 2007 TIME 100, su Time. URL consultato il 31 maggio 2023.
  10. ^ (EN) Tim Arango, Producer’s Track Record as a Label Executive Is Raising Questions, in The New York Times, 7 febbraio 2009. URL consultato il 31 maggio 2023.
  11. ^ (EN) Graeme Thompson, The Resurrection of Johnny Cash: Hurt, Redemption and American Recordings, Jawbone Press, 2011, p. 181, ISBN 1906002363. URL consultato il 9 ottobre 2015.
  12. ^ (EN) The 1994 Pazz & Jop Critics Poll, su robertchristgau.com, The Village Voice. URL consultato il 9 ottobre 2015.
  13. ^ a b Il Festival of the Sun di Rick Rubin in Toscana è stato qualcosa di irripetibile, su wired.it. URL consultato il 25 giugno 2024.
  • Mario Ruggeri, Claudio Sorge, Le guide pratiche di Rumore - Metal, Pavia, Apache Edizioni, 2000.

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
Controllo di autoritàVIAF (EN100245607 · ISNI (EN0000 0000 8403 4216 · Europeana agent/base/63983 · LCCN (ENn93075739 · GND (DE134503562 · BNE (ESXX1546174 (data) · J9U (ENHE987012329656205171 · CONOR.SI (SL78894691