Quercus pubescens
Roverella | |
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Stato di conservazione | |
Rischio minimo[1] | |
Classificazione APG IV | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
(clade) | Angiosperme |
(clade) | Mesangiosperme |
(clade) | Eudicotiledoni |
(clade) | Eudicotiledoni centrali |
(clade) | Superrosidi |
(clade) | Rosidi |
(clade) | Eurosidi |
(clade) | Eurosidi I |
Ordine | Fagales |
Famiglia | Fagaceae |
Sottofamiglia | Quercoideae |
Genere | Quercus |
Specie | Q. pubescens |
Classificazione Cronquist | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
Divisione | Magnoliophyta |
Classe | Magnoliopsida |
Ordine | Fagales |
Famiglia | Fagaceae |
Genere | Quercus |
Specie | Q. pubescens |
Nomenclatura binomiale | |
Quercus pubescens Willd., 1805 | |
Sinonimi | |
Quercus humilis | |
sottospecie | |
vedi testo | |
Areale | |
La roverella (Quercus pubescens Willd., 1805) è la specie di quercia più diffusa in Italia, tanto che in molte località è chiamata semplicemente quercia. Appartiene alla famiglia delle Fagaceae[2] ed è un albero a crescita lenta.
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Resistente all'aridità, è capace di adattarsi anche a climi relativamente freddi. È facilmente riconoscibile d'inverno in quanto mantiene le foglie secche attaccate ai rami, a differenza delle altre specie di querce. Il principale carattere diagnostico per identificare la specie è quello di osservare le foglie o le gemme: sono ricoperte da una fine peluria (pubescenza) che si può facilmente apprezzare al tatto. Le doti di rusticità e plasticità di questa pianta, grazie soprattutto all'enorme vitalità della ceppaia, hanno permesso alla roverella, attraverso i secoli, di resistere agli interventi distruttivi dell'uomo.
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La pianta in inverno, con le foglie secche ancora attaccate ai rami
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Frutti e foglie secche
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Foglie
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Legno
Portamento
[modifica | modifica wikitesto]La roverella è un albero che di rado arriva a raggiungere i 20–25 m di altezza, di aspetto tozzo, con chioma ampia, rada e irregolare. Presenta un fusto corto, ramificato a breve altezza in grosse branche, e spesso contorto.
Gemme
[modifica | modifica wikitesto]Le gemme sono grigie, lunghe 8–12 mm, ovali-appuntite e molto pelose (pubescenti). Queste gemme sono molto simili a quelle dell'ippocastano.
Corteccia
[modifica | modifica wikitesto]La corteccia è di colore grigio-scura poi nerastra, fessurata sin da giovane in piccole scaglie dure a profilo quadrangolare rilevate e rugose. A maturità è nerastra, più fine.
Foglie
[modifica | modifica wikitesto]Le foglie sono tardivamente caduche, alterne, molto variabili nella forma e dimensioni; in genere ovato-allungate, presentano una lamina cuneata a margine lobato. La pagina fogliare inferiore è densamente pubescente (pelosa), con picciolo fogliare di circa 8–12 mm. In autunno assumono una colorazione gialla anche molto intensa in base alle condizioni pedoclimatiche di crescita.
Frutto
[modifica | modifica wikitesto]Il frutto è un achenio di forma ovoidale, con striature scure allo stato fresco, portato da un peduncolo molto spesso e peloso. La cupola è emisferica e ricopre la ghianda per 1/3 - 1/2 della sua lunghezza.
Distribuzione e habitat
[modifica | modifica wikitesto]La roverella è distribuita nel bacino del Mediterraneo; in Italia è presente con esclusione delle zone più interne e più elevate. Si trova principalmente nelle località più assolate, nei versanti esposti a sud ad un'altitudine compresa tra il livello del mare e i 1000 m s.l.m. Non ha preferenze per il terreno, potendo vegetare su suoli di diverso tipo, rifuggendo solo da quelli puramente argillosi, anche se spesso domina sulle formazioni calcaree. Forma boschi puri o misti, d'alto fusto o cedui. Nell’Appennino umbro-marchigiano e in Toscana i querceti misti di roverella sono fonte del pregiato tartufo bianco (Tuber magnatum).
Tassonomia
[modifica | modifica wikitesto]Ne sono riconosciute tre sottospecie:[2]
- Quercus pubescens subsp. crispata (Steven) Greuter & Burdet
- Quercus pubescens subsp. pubescens
- Quercus pubescens subsp. subpyrenaica (Villar) Rivas Mart. & C.Saenz
Avversità
[modifica | modifica wikitesto]Può subire gravi attacchi da parte delle larve di alcuni lepidotteri defogliatori, come Lymantria dispar e la processionaria delle querce. I giovani germogli possono essere danneggiati dalla Lachnaia italica.
Usi
[modifica | modifica wikitesto]Il legno è apprezzato ed utilizzato come legna da ardere; fa parte della categoria delle essenze dure, ovvero quei legni che hanno ottimo valore calorifico e lenta combustione. Il legno, anche se simile a quello della Rovere, presenta fibre meno dritte, per cui è di più difficile lavorazione, inoltre tende ad imbarcarsi. Le travi che se ne ottengono vengono usate in edilizia, costruzioni navali e una volta traversine ferroviarie.
Le ghiande sono dolci e venivano utilizzate non solo per l'alimentazione dei maiali ma anche, nei periodi di carestia, per fare una specie di pane o piadina di ghianda.
Esemplari notevoli
[modifica | modifica wikitesto]A Capannori, in località Gragnano si trova la Quercia delle Streghe, una roverella datata approssimativamente 600 anni. La pianta è alta 24 metri, il tronco ha una circonferenza di 4,5 metri e la chioma presenta un diametro di 40 metri.
A Rocchetta a Volturno, località Rocchetta Bassa, in provincia di Isernia, è presente un esemplare di quercus pubescens (roverella): circonferenza del tronco 6,50 m, altezza 25 m, età anni 250-300.[3]
A Tricarico, in provincia di Matera, in località Grottone, vegeta una roverella dell'età stimata di 612 anni che ha un tronco di 6,43 metri di circonferenza e un'altezza di circa 20 metri. È inserita nell'elenco degli "alberi padri", riconosciuti dalla regione Basilicata come monumenti naturali.[4]
Un altro esemplare era la Quercia di Santajusta alla Melara, situata nell'agro di Lucera. La roverella aveva un'età stimata di 900 anni, era alta 30 m e aveva una circonferenza del tronco misurata ad un metro da terra di 6,30 m[5]. Purtroppo, il 16 dicembre 2011, dopo un periodo di deperimento a causa di parassiti e malattie e anche all'incuria umana, la quercia è stata abbattuta da fortissime raffiche di vento.
Di 750 anni è l'età stimata per la Quercia di Donato, vegetante a Scurcola Marsicana in località Convento dei Cappuccini. La circonferenza del tronco è di circa 6 metri, l'altezza è di circa 23 metri.[6][7]
A Barete (AQ) si trova la quercia "La Cacatora" di 500 anni, 10 metri di altezza e 650 cm di diametro.
A Corruccioni (Cagnano Amiterno) in provincia dell'Aquila si trova la "Quercia de Zi' Co" di 700 anni, 20 metri d'altezza e 7 metri di diametro.
La più grande sembra comunque essere in Sardegna a Illorai (in località Sa Melabrina): le sue dimensioni sono di 8,80 metri di circonferenza e 24 di altezza, con un'età plurimillenaria, inserita in un bosco ad evoluzione naturale gestito dall'Ente Foreste della Sardegna[8].
Generalmente nell'Italia centro-meridionale venivano lasciati degli esemplari di roverella lungo i confini di proprietà, così che è possibile in certi casi ricostruire detti confini esaminando la presenza dei grossi esemplari della specie.[senza fonte]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) Jerome, D. & Vazquez, F., Quercus pubescens, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020. URL consultato il 17 settembre 2019.
- ^ a b (EN) Quercus pubescens Willd., su Plants of the World Online, Royal Botanic Gardens, Kew. URL consultato il 19 gennaio 2021.
- ^ Molise alberi.com
- ^ Spicciarelli R., Alberi Padri, Quaderni di Basilicata Regione, 1996.
- ^ G. Pitta, Santa Justa o SantaJusta o SantaJusta alla Melara, Sonzogno, 1936.
- ^ SCURCOLA MARSICANA - www.scurcola.it - Salviamo la Quercia di Donato Archiviato il 24 settembre 2015 in Internet Archive.
- ^ Abruzzo Promozione Turismo - Conoscere, su conoscere.abruzzoturismo.it. URL consultato il 9 ottobre 2011 (archiviato dall'url originale il 2 febbraio 2014).
- ^ Sardegna DigitalLibrary - Immagini - Albero monumentale innevato, su sardegnadigitallibrary.it. URL consultato il 15 marzo 2014 (archiviato dall'url originale il 9 aprile 2014).
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Quercus pubescens
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Controllo di autorità | LCCN (EN) sh88023054 · GND (DE) 4584383-1 · J9U (EN, HE) 987007532158105171 |
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