Aleksandr Ivanovič Gercen
Aleksandr Ivanovič Gercen, spesso traslitterato Herzen (in russo Александр Иванович Герцен?; Mosca, 6 aprile 1812 – Parigi, 21 gennaio 1870), è stato uno scrittore e filosofo russo, tra i più grandi intellettuali russi dell'Ottocento.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Aleksandr Herzen nacque nel 1812 dalla relazione del grande proprietario terriero Ivan Alekseevič Jakovlev (1767-1846) con Luisa Haag (1795-1851), una governante tedesca conosciuta a Stoccarda e portata con sé a Mosca nel 1811. Da allora i suoi genitori vissero insieme ma non si sposarono mai. Suo padre non volle trasmettere il proprio cognome né a lui né al fratello Egor (1803-1882), avuto da una serva della sua tenuta di Pokrovskoe, dandogli quello di Herzen, derivato dal tedesco Herz, cuore.[1]
Ricevette la tradizionale istruzione da precettori privati. Il suo insegnante di russo, Ivan Protopopov, colmo di un «nobile e vago liberalismo», gli fece conoscere Il pugnale e l'Ode alla libertà[2] di Puškin, e i Dumy del decabrista Ryleev, mentre quello di francese, il vecchio giacobino Bouchot che aveva lasciato la Francia quando «i dissoluti e i mascalzoni» avevano preso il potere, gli raccontò della Rivoluzione e di Luigi XVI «traditore della patria».[3]
Verso il 1826 Herzen conobbe Nikolaj Ogarëv, che divenne l'amico di tutta la vita. Tanto Herzen era vivace ed estroverso, quanto Ogarëv era taciturno e pensieroso, ma comuni erano gusti e ideali. Schiller era il loro poeta preferito e un giorno, sulle colline Vorob'ëvy che dominano Mosca dall'alto, si abbracciarono giurando di sacrificare la loro vita nella lotta per la libertà.[4]
Fece della libertà la propria bandiera, si oppose all'autoritarismo della Russia zarista, nel 1834 fu arrestato e mandato in esilio. Nonostante la sua origine nobile, si batté per i diritti del popolo dei contadini russi ma non solo.
È tra i primi pensatori del populismo anche se il populismo maturo lo marginalizzò. Nel 1848 decise di andare in esilio volontario in Europa. Assistette alla rivoluzione di febbraio a Parigi, viaggiò moltissimo in Italia, che elesse a sua seconda patria.
Visse a Genova, Roma e Nizza. In Svizzera, a Ginevra, conobbe diversi esuli italiani tra cui Giuseppe Mazzini[5], Carlo Pisacane, Felice Orsini e Aurelio Saffi; scrisse anche degli articoli sull'"Italia del popolo", il giornale fondato da Mazzini nel 1848. Emigrò a Londra, ormai unica capitale liberale rimasta, dopo il fallimento delle rivoluzioni popolari e anche a causa della profonda sfiducia che provava nella borghesia. A Londra nel 1853 diede vita al periodico Free Russian Press e da lì, nel 1856, diresse il giornale «Kolokol» (La campana) organo di opposizione all'autoritarismo zarista. «Frequentò i circoli rivoluzionari in cui conobbe Karl Marx e Mikhail Bakunin, si fece promotore dell'opposizione allo zarismo e alla servitù della gleba, immaginando però un socialismo originale, fatto di pulsioni rivoluzionarie e idealismo, in grado di preservare i diritti dell'individuo e la libertà».[6]
Isaiah Berlin considerava l'autobiografia di Herzen (Il passato e i pensieri): "uno dei grandi monumenti della letteratura russa, […] un capolavoro letterario da mettere sullo stesso piano delle opere dei suoi contemporanei e connazionali, Tolstoj, Turgenev, Dostoevskij [...]". Tolstoj dichiarò di non aver mai incontrato un altro uomo "con una così rara combinazione di scintillante brillantezza e profondità".
Il figlio Aleksandr (1839-1906) fu un noto medico e professore universitario.
Opere
[modifica | modifica wikitesto]- Lo sviluppo delle idee rivoluzionarie in Russia, pref. di G, Borghini. Roma, Editori Riuniti, 1971.
- A un vecchio compagno - a cura di Vittorio Strada, Einaudi, Torino 1977 ISBN 978-88-06-22988-7
- Dall'altra sponda - traduzione e note di Pia Pera, introduzione di Isaiah Berlin, Adelphi, Milano 1993 ISBN 978-88-459-0992-4
- Breve Storia dei Russi - a cura di Ida Giordano, con una prefazione di Franco Venturi e un saggio di Sergio Romano, Corbaccio, Milano 1994 ISBN 978-88-7972-066-3
- Mazzini e Garibaldi - traduzione di Clara Coïsson, E/O, 1995 ISBN 978-88-7641-243-1
- Il passato e i pensieri - progetto editoriale e cura di Lia Wainstein, introduzione di Andrzej Walicki, Einaudi-Gallimard, Torino 1996 ISBN 978-88-446-0037-2
- Alberto Schiavone (a cura di), Il dottor Krupov, Firenze, Barbes, 2008.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ A. I. Herzen, Il passato e i pensieri, 1961, p. 694.
- ^ Più precisamente, L'indipendenza (Vol'nost), scritta da Puškin nel 1819.
- ^ A. I. Herzen, cit., pp. 77-78.
- ^ A. I. Herzen, cit., pp. 91-93.
- ^ W. Giusti, A. I. Herzen e i suoi rapporti con Mazzini e l'Italia, Istituto per l'Europa Orientale di Roma, Roma 1935
- ^ Alessandro Piperno, Herzen, ti amo, sta in La Lettura, Anno XII, N.33, (559), Domenica 14 agosto 2022
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Raoul Labry, Herzen et Proudhon, Paris, 1928.
- Indro Montanelli, Vita sbagliata di un fuoriuscito (A. Herzen), Milano, 1947.
- Franco Venturi, Herzen, Bakunin, Cernysevskij, I, Torino, Einaudi, 1977.
- Aileen M. Kelly, The Discovery of Chance: the Life and Thought of Alexander Herzen, Cambridge Mass., 2016.
- V.I.Lenin, "Alla memoria di Herzen" Opere, vol 18 (1912-13), Editori Riuniti 1966, Roma.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikisource contiene una pagina dedicata a Aleksandr Ivanovič Gercen
- Wikisource contiene una pagina in lingua russa dedicata a Aleksandr Ivanovič Gercen
- Wikiquote contiene citazioni di o su Aleksandr Ivanovič Gercen
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Aleksandr Ivanovič Gercen
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Herzen, Aleksandr Ivanovič, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Herzen, Aleksandr Ivanovič, in Dizionario di storia, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2010.
- (IT, DE, FR) Aleksandr Ivanovič Gercen, su hls-dhs-dss.ch, Dizionario storico della Svizzera.
- (EN) Martin E. Malia, Aleksandr Ivanovich Herzen, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- Opere di Aleksandr Ivanovič Gercen, su MLOL, Horizons Unlimited.
- (EN) Opere di Aleksandr Ivanovič Gercen, su Open Library, Internet Archive.
- (EN) Opere di Aleksandr Ivanovič Gercen, su Progetto Gutenberg.
- (EN) Opere riguardanti Aleksandr Ivanovič Gercen, su Open Library, Internet Archive.
- (EN) Alexander Herzen, su Goodreads.
- (EN) Aleksandr Ivanovič Gercen, su IMDb, IMDb.com.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 295141994 · ISNI (EN) 0000 0001 2276 9724 · SBN VIAV094868 · BAV 495/20378 · CERL cnp00397022 · Europeana agent/base/145614 · LCCN (EN) n81041653 · GND (DE) 118639218 · BNE (ES) XX1010917 (data) · BNF (FR) cb119047551 (data) · J9U (EN, HE) 987007262784405171 · NSK (HR) 000079719 · NDL (EN, JA) 00440798 · CONOR.SI (SL) 155309411 |
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