Azzo VIII d'Este
Azzo VIII d'Este | |
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Azzo VIII d'Este in un ritratto di Luigi Asioli | |
Marchese di Ferrara, Modena e Reggio | |
In carica | 1293 – 1308 |
Predecessore | Obizzo II d'Este |
Successore | Fresco d'Este |
Nascita | Ferrara, dopo il 1263 |
Morte | Este, 26 o 31 gennaio 1308 |
Dinastia | Este |
Padre | Obizzo II d'Este |
Madre | Jacopina Fieschi |
Coniugi | Giovanna Orsini Beatrice d'Angiò |
Figli | Francesco Costanza Rizzardo Pietro |
Religione | Cattolicesimo |
Azzo VIII d'Este (Ferrara, dopo il 1263 – Este, 26 o 31 gennaio 1308) è stato signore di Ferrara, Modena e Reggio Emilia dal 1293 al 1308.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Azzo VIII d'Este, figlio di Obizzo II e di Jacopina Fieschi[1][2][3], fratello di Beatrice, Francesco e Aldobrandino, fu probabilmente anche l'assassino di suo padre, assieme allo stesso Aldobrandino.
La sua presa del potere venne osteggiata dai fratelli maschi che vennero sostenuti, nella loro rivolta, dal modenese Lanfranco Landone e dalla famiglia Boschetti. Azzo VIII riuscì a prevalere resistendo agli attacchi di Bologna e di Parma e riuscendo, con un sapiente gioco di alleanze, a rinsaldare il suo dominio e arrivare alla pace con le signorie confinanti. Fu eletto signore di Ferrara il 21 febbraio del 1293 dal consiglio Maggiore di Ferrara. La sorella Beatrice si sposò con Galeazzo I Visconti, figlio di Matteo I Visconti, signore di Milano.[4][2][3]
Matrimoni
[modifica | modifica wikitesto]Chiamato anche Azzone, sposò in prime nozze nel 1282 Giovanna Orsini e in seconde nozze Beatrice di Napoli, figlia del re di Napoli Carlo II di Napoli nel 1305. Beatrice gli fu data in sposa giovanissima quando era già in età avanzata. Secondo Dino Compagni, pur di avere la fanciulla, Azzo VIII la "comprò" a caro prezzo, accontentandosi di una dote modesta e versando a Carlo II una ingente somma di denaro e anche Dante ne fa cenno:
«L'altro, che già uscì preso di nave (Carlo II d'Angiò),
veggio vender sua figlia e patteggiarne
come fanno i corsar de l’altre schiave.»
Alcuni smentiscono che sia avvenuto questo matrimonio supponendo che debba trattarsi di un equivoco dovuto al numero di esponenti della casata chiamati Azzo e numerati imprecisamente[5]: Azzo sarebbe stato III come sovrano di Ferrara ed VIII come generico membro della dinastia.
Modena e Reggio
[modifica | modifica wikitesto]Con Modena e Reggio sorsero nuovi problemi a partire dal 1305. Prima Bologna e poi Parma ripresero le ostilità contro Reggio Emilia e Modena, difese dall'esercito di Azzo VIII. In seguito si formò una lega contro gli Este, alla quale aderirono anche Verona e Mantova. Nei primi mesi del 1306 entrambe le città caddero in mano alla lega, ponendo così fine alla prima dominazione estense, durata diciassette anni.[4][2]
Morte
[modifica | modifica wikitesto]Lasciò per testamento al nipote Folco, figlio di Fresco, tutti i possedimenti, causando l'opposizione dei fratelli esclusi. Il conflitto per la successione che scoppio alla sua morte, avvenuta il 26 gennaio 1308, causò la prima guerra di Ferrara.
Dopo di lui a Ferrara, Modena e Reggio si ebbe un periodo durante il quale gli Este furono estromessi dal potere. Per un breve periodo, malgrado le sue diverse disposizioni testamentarie, gli succedette il figlio naturale Fresco d'Este.
Azzo VIII nelle opere di Dante Alighieri
[modifica | modifica wikitesto]Dante Alighieri parlando del padre, condannato tra i tiranni, sembra voler rivelare Azzo come il suo assassino, mettendo fine a quelle voci e incertezze delle quali si trova eco nelle cronache dell'epoca. Dante lo indica inoltre come solo "figliastro", ma non è chiaro se volesse indicare un figlio degenere o un figlio illegittimo. In ogni caso l'atto d'accusa di Dante è particolarmente significativo se si considera che, quando egli stava scrivendo l'Inferno, Azzo era ancora in vita o era morto da pochissimo. L'Alighieri lo cita indirettamente nella Divina Commedia come nemico di Jacopo del Cassero, il quale lo fuggiva dopo che, come podestà di Bologna, ne aveva contrastato le mire sulla città felsinea.[6]
Discendenza
[modifica | modifica wikitesto]Ebbe quattro figli illegittimi:[7][2]
- Costanza, andata in sposa a Lambertino di Venedico Caccianemico
- Rizzardo, che sposa Lucrezia di Nicola, conte di Barbiano
- Fresco d'Este, signore di Ferrara per pochi mesi
- Pietro, abate
Ascendenza
[modifica | modifica wikitesto]Genitori | Nonni | Bisnonni | Trisnonni | ||||||||||
Azzo VII d'Este | Azzo VI d'Este | ||||||||||||
Alice di Châtillon | |||||||||||||
Rinaldo I d'Este | |||||||||||||
Giovanna | … | ||||||||||||
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Obizzo II d'Este | |||||||||||||
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Azzo VIII d'Este | |||||||||||||
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Niccolò Fieschi | |||||||||||||
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Jacopina Fieschi | |||||||||||||
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Lionetta Epouse | |||||||||||||
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Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Trevor Dean, Este, Azzo VIII d', su Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 43 (1993), treccani.it. URL consultato il 7 dicembre 2023.
- ^ a b c d LucianoChiappini, pp. 66-69.
- ^ a b RobertaIotti, pp. 20-22.
- ^ a b ClaudioMariaGoldoni, p.53.
- ^ Ad esempio Ferdinando Arrivabene, Ugo Foscolo, Il secolo di Dante: commento storico necessario all'intelligenza della Divina Commedia, Corbetta, 1838, ricordano che Ludovico Ariosto tratta di questa Beatrice d'Anjou nell'Orlando furioso (canto III) come moglie di Azzo VI d'Este, mentre Ludovico Antonio Muratori (Annales estenses, tomo XV) la vuole impalmata da Azzo VIII d'Este
- ^ LuigiBennassuti.
- ^ PompeoLitta.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Luciano Chiappini, Gli Estensi: mille anni di storia, Ferrara, Corbo Editore, 2001, ISBN 9788882690298, SBN IT\ICCU\FER\0183669.
- Claudio Maria Goldoni, Atlante estense - Mille anni nella storia d'Europa - Gli Estensi a Ferrara, Modena, Reggio, Garfagnana e Massa Carrara, Modena, Edizioni Artestampa, 2011, ISBN 978-88-6462-005-3, SBN IT\ICCU\MOD\1595309.
- Ernesto Milano, Roberta Iotti, Paola Di Pietro, Milena Ricci, Annalisa Battini, Alessandra Chiappini, Elena Corradini, Gli estensi. Parte 1: La Corte di Ferrara, a cura di Roberta Iotti, Modena, Il Bulino, per Ministero per i beni culturali, 1997, OCLC 922822708, SBN IT\ICCU\MIL\0357050.
- Pompeo Litta, Famiglie celebri italiane: D'Este, a cura di Giorgio Boccolari, Modena, Aedes muratoriana, 1988, OCLC 955378550.
- Francesco Scafuri, Passeggiando per Ferrara (PDF), Ferrara, Comune di Ferrara, 2009. URL consultato il 2 dicembre 2023.
- Dante Alighieri, La divina comedia di Dante Alighieri col commento cattolico di Luigi Bennassuti. Vol. 2, a cura di Luigi Bennassuti, Verona, Stabilimento Civelli, 1865-67, OCLC 832000703.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Azzo VIII d'Este
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Trevor Dean, ESTE, Azzo d', in Dizionario biografico degli italiani, vol. 43, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1993.
- (EN) - SIGNORI di FERRARA, SIGNORI di MODENA, SIGNORI di REGGIO.
- Giorgio Varanini, Este, Azzo VIII d', su Enciclopedia Dantesca (1970), treccani.it. URL consultato il 7 dicembre 2023.
- (FR) GENEALOGIE DES DUCS DE MODENE ET FERRARE Maison d'ESTE, su genroy.fr. URL consultato il 24 ottobre 2015 (archiviato dall'url originale il 20 ottobre 2013).
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