Arnold de Vos

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Arnold de Vos (L'Aia, 20 settembre 1937Trento, 15 novembre 2020) è stato un poeta olandese.

Laureatosi in lingue e letterature neerlandesi e italiane all'Università di Leiden nel 1968, già l'anno prima aveva cominciato l'attività letteraria pubblicando il suo primo libro di poesie e traducendo in neerlandese Il Sempione strizza l'occhio al Frejus di Elio Vittorini[1]. Poco dopo il conseguimento del suo titolo accademico, si trasferì a Roma dove fu in contatto con numerosi intellettuali come Elsa Morante, Dacia Maraini e Giuseppe Ungaretti[2]. Con le sue Poesie del deficit (Edigam, 1980) vinse il piccolo premio Strega del 1979 e il premio Taormina del 1980.

Altre pubblicazioni degne di nota sono: Il portico (Gazebo, 1985), Responso (premio Sikania, 1990), Paradiso e destino o La perla insonne delle pudende (Sciascia, 2000; premio Città del Pittore Guastaferro con Peter Russell), Merore o Un amore senza impiego (Cosmo Iannone, 2005), Vertigo (Venezia, 2006)[3]. Nel 2007 è uscito a New York la raccolta di versi Il nudo è il tuo abito talare, con prefazione di Mia Lecomte[4].

Si occupò anche di archeologia e insieme alla moglie Mariette scrisse tre testi sull'arte di Pompei[1]. Era dichiaratamente omosessuale[5] (pur rimanendo legato alla consorte[6]) e nelle sue opere descrisse spesso la sensualità omoerotica.

Visse dividendosi tra Roma, Tunisi, Trento e Selva di Grigno in Valsugana[4].

Pubblicazioni

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  • Mariette e Arnold de Vos, Pittura pompeiana, Banca Cooperativa, Bologna, 1978.
  • Mariette e Arnold de Vos, Pompei, Ercolano, Stabia, Laterza, Bari, 1982.
  • Arnold de Vos, Il portico, Gazebo, Siena, 1985.
  • Arnold de Vos, Responso, Utopia, Ragusa, 1990.
  • Arnold de Vos, Paradiso e destino o La perla insonne delle pudende, CFR, Roma, 2000.
  • Arnold de Vos, Il nudo è il tuo abito talare, Edizioni del Leone, Venezia, 2008.
  • Arnold de Vos, Ode o la bassa corte dell'amore, Puntoacapo, Novi Ligure, 2009.
  • Arnold de Vos, Stagliamento, Samuele, Fanna, 2010.
  • Arnold de Vos, L'obliquo, Samuele, Fanna, 2011.
  1. ^ a b Stagliamento di Arnold de Vos
  2. ^ Arnold de Vos Archiviato il 3 gennaio 2014 in Internet Archive., CFR.
  3. ^ Arnold De Vos e Nader Ghazvinizadeh, su rai.tv. URL consultato il 2 gennaio 2014 (archiviato dall'url originale il 3 gennaio 2014).
  4. ^ a b Arnold de Vos
  5. ^ I Quaderni di Poiein (PDF), su poiein.it. URL consultato il 2 gennaio 2014 (archiviato dall'url originale il 3 gennaio 2014).
  6. ^ Intervista a Arnold de Vos - Come un uomo ebbro per l'osato, su lnx.whipart.it. URL consultato il 12 aprile 2014 (archiviato dall'url originale il 9 settembre 2018).

Collegamenti esterni

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Controllo di autoritàVIAF (EN69029672 · ISNI (EN0000 0001 0912 4390 · SBN CFIV097657 · BAV 495/4457 · LCCN (ENn81062539 · GND (DE141462183 · BNF (FRcb12472189x (data) · J9U (ENHE987007276146905171