Battaglia del Trocadero
Battaglia del Trocadero parte della Spedizione di Spagna | |||
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La battaglia in una stampa del XIX secolo | |||
Data | 31 agosto 1823 | ||
Luogo | Cadice, Spagna | ||
Esito | vittoria francese | ||
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La battaglia del Trocadero è stato uno scontro armato avvenuto il 31 agosto 1823 tra le truppe francesi e l'esercito del governo liberale spagnolo. Avvenne nell'ambito del triennio liberale spagnolo e inaugurò il ritorno della monarchia assoluta in Spagna.
Preludio
[modifica | modifica wikitesto]Durante l'occupazione della Spagna nel 1808 da parte dell'esercito francese di Napoleone nel corso delle guerre napoleoniche,[5] si indebolì la stretta della Spagna sul proprio impero e in tutta l'America spagnola iniziarono a costituirsi amministrazioni autonome.[6]
Dopo la caduta di Napoleone, nel 1815, i Borbone ripresero il potere sui troni di Francia e di Spagna. Il re Ferdinando VII, una volta ristabilito sul trono, annullò la Costituzione promulgata durante il regno di Giuseppe Bonaparte il 19 marzo del 1812 dalle Cortes, il parlamento iberico[7], in opposizione all'occupazione napoleonica, che limitava i poteri del re[5]. Quindi, allo scopo di riprendere il controllo del Sud America, Ferdinando VII radunò una parte dell'esercito spagnolo a Cadice per impossessarsi nuovamente delle colonie americane, ma incontrò la resistenza[8], in particolare di alcune fazioni delle Cortes[9] e di militari formati nella guerra di popolo del 1808 (che aveva portato all'approvazione della Costituzione) capitanati dai colonnelli Quiroga e Riego[10].
A questo punto il re fu costretto a ripristinare la Costituzione del 1812, riconvocando le Cortes[11], ma segretamente tenendo i contatti con i paesi della Santa Alleanza, i quali si riunirono nel congresso di Verona nel 1822, e decisero di intervenire per porre fine alla situazione di instabilità politica che la Spagna stava vivendo. Alla fine dei fatti solo i francesi decisero di inviare in Spagna un contingente che liberasse il re e lo aiutasse a riottenere i pieni poteri.
L'arrivo dei francesi
[modifica | modifica wikitesto]Il 17 aprile 1823 un corposo esercito francese detto dei centomila figli di San Luigi[12] e guidato dal duca d'Angoulême, nipote (di zio) di Luigi XVIII e figlio del futuro Carlo X, passò i Pirenei e penetrò in Catalogna, senza trovare resistenza da parte della popolazione locale[13] (già sfiancata dall'invasione napoleonica) e dai baschi. Questa invasione diede di fatto inizio al cosiddetto "decennio ignominioso" (1823-1833).[12]
Dopo essere entrato nella città di San Sebastián, il duca lanciò un attacco contro Madrid. Il governo liberale capitolò immediatamente ed i suoi rappresentanti fuggirono a Siviglia il 23 maggio. All'esercito francese non restava che marciare su Cadice, la città dove era stato tradotto il re prigioniero e dove si era riparato il ramo esecutivo del governo costituzionalista.
La presa del Trocadero e la resa delle Cortes
[modifica | modifica wikitesto]Arrivati nei pressi di Cadice, i francesi si accamparono fuori della città. Per far capitolare Cadice, era indispensabile catturare il forte del Trocadero, poco distante dalla città e situato in luogo strategico su un isolotto. Il forte era presidiato da 2000 soldati liberalisti, poca cosa rispetto ai 100.000 francesi schierati e comandati dal duca di Angoulême; non di meno il primo assalto del 16 luglio venne respinto con perdite sensibili da parte francese, e in seguito venne immediatamente negoziata una tregua d'armi per rimuovere morti e feriti. Il 31 agosto però i francesi lanciarono un attacco a sorpresa contro il forte, che venne subito catturato.[14] L'attacco alla baionetta, approfittando della bassa marea, provocò molta confusione tra gli spagnoli, dei quali 1.700 vennero presi prigionieri, e permise ai francesi anche di occupare l'omonimo villaggio.
Il 20 settembre 1823 i francesi dal mare annientarono la resistenza del forte Santi Petri [15] che come il Trocadero era un punto di difesa della città[16]; iniziarono quindi il bombardamento di Cadice. Il 28 settembre le Cortes si riunirono, votando a favore della liberazione di Ferdinando VII[17], che fu rilasciato[18] e si recò al quartier generale del duca di Angoulême[17] e di qui a Madrid, dove riprese le redini del comando infrangendo tutte le promesse di amnistia che aveva fatto all'atto della sua liberazione.[17] In quella che venne denominata Década Ominosa (1823-1833) dagli spagnoli 30.000 liberali vennero uccisi e almeno 20.000 imprigionati.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Guillaume Dode de la Brunerie e vicomte Dode de la Brunerie, Précis des opérations militaires dirigées contre Cadix, dans la campagne de 1823, Anselin et Pochard, 1824, pp. 12–.
- ^ http://shannonselin.com/2015/09/1823-french-invasion-of-spain/
- ^ http://gallica.bnf.fr/ark:/12148/bpt6k36561m/texteBrut
- ^ Copia archiviata, su napol101.skyrock.com. URL consultato il 29 ottobre 2017 (archiviato dall'url originale il 30 ottobre 2017).
- ^ a b La guerriglia spagnola, su win.storiain.net. URL consultato il 29 ottobre 2017.
- ^ Giorgio Pietrostefani, La tratta atlantica: genocidio e sortilegio, Editoriale Jaca Book, 2000, p. 191, ISBN 978-88-16-40523-3. URL consultato il 29 ottobre 2017.
- ^ Damien Simonis, Spagna settentrionale, EDT srl, 2009, p. 40, ISBN 978-88-6040-442-8. URL consultato il 29 ottobre 2017.
- ^ Daron Acemoglu e James A. Robinson, Perché le nazioni falliscono. Alle origini di potenza, prosperità, e povertà, Il Saggiatore, 2013, ISBN 978-88-428-1873-1. URL consultato il 29 ottobre 2017.
- ^ Annali del mondo, ossia Fasti Universali di tutti i tempi e di tutti i luoghi della terra ... corredati da prospetti generali e particolari e da tavole alfabetiche degli uomini e delle cose pel cui mezzo il libro diventa un repertorio enciclopedico storico: 11, Company' tipi dell'ed. Giuseppe Antonelli, 1838. URL consultato il 29 ottobre 2017.
- ^ Cesare Cantù, Storia di Cento, 2, Felice Le Monnier, 1855. URL consultato il 29 ottobre 2017.
- ^ Elementi di Storia Contemporanea, Simone SPA, p. 16, ISBN 978-88-244-4050-9. URL consultato il 29 ottobre 2017.
- ^ a b Lucio Ceva, Spagne 1936-1939. Politica e guerra civile: Politica e guerra civile, FrancoAngeli, 20 luglio 2010, p. 22, ISBN 978-88-568-2835-1. URL consultato il 30 ottobre 2017.
- ^ Charles-Alexandre (1858-1931) Geoffroy de Grandmaison, L'expédition française d'Espagne en 1823 / Geoffroy de Grandmaison. Avec 11 lettres inédites / de Chateaubriand, Plon, 1928, p. 97-109. URL consultato il 30 ottobre 2017.
- ^ Gazzetta piemontese, D. Pane, 1823. URL consultato il 29 ottobre 2017.
- ^ Diario di Roma, s.n.!, 1823. URL consultato il 30 ottobre 2017.
- ^ Nuovo dizionario geografico universale statistico-storico-commerciale, Antonelli, 1830. URL consultato il 30 ottobre 2017.
- ^ a b c Louis de Viel-Castel, Histoire de la Restauration. Tome 12 / par M. Louis de Viel-Castel,..., Michel Lévy frères, 1860-1878, p. 651-652. URL consultato il 30 ottobre 2017.
- ^ (FR) François de COUSTIN, La libération du roi d'Espagne, in Louis XIX, duc d'Angoulème, edi8, 19 ottobre 2017, ISBN 978-2-262-07464-7. URL consultato il 30 ottobre 2017.
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