Club de Fútbol Universidad de Costa Rica

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Universidad de Costa Rica (UCR)
Calcio
la U, celestes, universitarios, académicos
Segni distintivi
Uniformi di gara
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Casa
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Trasferta
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Terza divisa
Colori socialiCeleste, bianco
Dati societari
CittàSan José
NazioneCosta Rica (bandiera) Costa Rica
ConfederazioneCONCACAF
Federazione FEDEFUTBOL
CampionatoTercera División
Fondazione1941
Rifondazione2022
PresidenteJorge Chacón
AllenatoreJohnny Chaves
StadioStadio Ecológico
(2 000 posti)
Sito webwww.clubdefutbolucr.org
Palmarès
Titoli nazionali1[1] Campionato costaricano
Si invita a seguire il modello di voce

L'Asociación Deportiva Filial Club de Fútbol Universidad de Costa Rica (Club de Fútbol Universidad de Costa Rica), è un ente sportivo costituito per legge. Fu fondato per decreto presidenziale nel 1941, a seguito dell'iniziativa dell'allor presidente della Repubblica, il Dr. Rafael Ángel Calderón Guardia.

Nel calcio professionistico costaricano è l'unica squadra di calcio che oltre ad essere stata creata dal decreto esecutivo, rappresenta un'università pubblica: l'Universidad de Costa Rica; istituzione di gran prestigio accademico, con 6 781 funzionari (impiegati e docenti) e 29 000 studenti attivi.

Storia del club

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Nel 1943 guadagnò la promozione nel campionato nazionale. Nel 1956, discese di categoria per diverse ragioni. Un altro dei momenti più importanti per l'istituzione fu la promozione, nuovamente, alla Prima Divisione nel 1973 in cui rimase fino all'anno 1976.

Da allora, il club si mantenne nella seconda categoria del calcio nazionale. Negli ultimi anni la squadra recuperò il suo prestigio trasformandosi in un forte concorrente all'interno della Liga de Ascenso (LIFUSE). Nei tornei 1996-1997, 1998-1999 e 2002-2003 si classificò alle fasi esagonali e tanto nel 1996 come in maggio del 2003 vinse il sub-campionato della Seconda Divisione.

Dopo 64 anni dalla sua fondazione, il Club de Fútbol Universidad de Costa Rica si confermò come una delle squadre con maggior potenziale per la promozione in Prima Divisione, riuscendovi nel maggio del 2007[2].

Le singole voci sono elencate nella Categoria:Allenatori del C.F. Universidad de Costa Rica.
Le singole voci sono elencate nella Categoria:Calciatori del C.F. Universidad de Costa Rica.
1943
2006-2007, 2012-2013

Rosa Torneo de Verano 2009

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N. Ruolo Calciatore
1 Costa Rica (bandiera) P Alfonso Quesada
2 Costa Rica (bandiera) D Leslie Ramos
4 Costa Rica (bandiera) D Daniel Arce
5 Costa Rica (bandiera) D Jason Scott
6 Costa Rica (bandiera) C Esteban Armijo
7 Costa Rica (bandiera) D Marvín Obando
8 Costa Rica (bandiera) C Alonso Hilarión
9 Costa Rica (bandiera) A Ever Alfaro
10 Argentina (bandiera) C Lucas Carrera
11 Costa Rica (bandiera) C Géiner Segura
12 Costa Rica (bandiera) D José Vargas
14 Costa Rica (bandiera) D Daniel Alvarado
16 Panama (bandiera) D Luis Miguel Gallardo
N. Ruolo Calciatore
17 Costa Rica (bandiera) A Steven Bryce
18 Costa Rica (bandiera) A Javier De Mezerville
19 Costa Rica (bandiera) P Osvaldo Quesada
20 Costa Rica (bandiera) A Edgar Greaves
23 Costa Rica (bandiera) A Diego Madrigal
24 Costa Rica (bandiera) A Steven Calderón
25 Costa Rica (bandiera) C Julio Morales
26 Costa Rica (bandiera) C Eduardo Valverde
27 Costa Rica (bandiera) A Bill González
28 Costa Rica (bandiera) P Daniel Cambronero
29 Costa Rica (bandiera) A Ariel Recinos
Costa Rica (bandiera) C Cristian Badilla
Costa Rica (bandiera) A Marvin Chinchila
  1. ^ (ES) Rodrigo Calvo C., Los diez campeones de Primera, su nacion.com. URL consultato il 28 giugno 2010 (archiviato dall'url originale il 30 gennaio 2009).
  2. ^ (ES) Luis Castrillo M., Lección de coraje allanó el camino, su nacion.com. URL consultato il 28-6-2010 (archiviato dall'url originale il 19 settembre 2008).

Collegamenti esterni

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