Deserto e semi-deserto nubo-sindiano dell'Iran meridionale
Deserto e semi-deserto nubo-sindiano dell'Iran meridionale South Iran Nubo-Sindian desert and semi-desert | |
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Panorama desertico fotografato in Iran | |
Ecozona | Paleartica (PA) |
Bioma | Deserti e macchia xerofila |
Codice WWF | PA1328 |
Superficie | 351 500 km² |
Conservazione | In pericolo critico |
Stati | Afghanistan, Iran, Iraq |
Mappa dell'ecoregione | |
Scheda WWF |
Il deserto e semi-deserto nubo-sindiano dell'Iran meridionale è un'ecoregione dell'ecozona paleartica, definita dal WWF (codice ecoregione: PA1328[1]).
Territorio
[modifica | modifica wikitesto]L'area desertica che ricopre le regioni meridionali dell'Iran si estende dalle formazioni di mangrovie e dagli habitat costieri lungo il mar Arabico, a sud, verso nord-ovest, attraverso le pianure salate e il deserto iranico, fino alle montagne che si innalzano da esso. Gli animali che abitano queste steppe arbustive si sono adattati a vivere in condizioni ostili[1].
Flora
[modifica | modifica wikitesto]Il paesaggio di questa ecoregione ricorda quello del Sud-ovest americano, con deserti dove allignano arbusti e terreni montuosi ricoperti da boschetti sparsi. La vegetazione è costituita qui da arbusti ed erba, gruppetti di alberi e da alcune chiazze di foresta sulle catene montuose. Nel deserto la temperatura al suolo può raggiungere i 43 °C durante il giorno, ma scendere fino a 10 °C di notte. Nonostante le severe condizioni climatiche e ambientali, risiede qui un numero sorprendente di animali. Sfortunatamente, questa ecoregione è molto poco conosciuta[1].
Fauna
[modifica | modifica wikitesto]L'asino selvatico persiano (Equus hemionus onager) è soltanto una delle specie adattatesi alla vita nel deserto, affidandosi ad una dieta di erbe, piante erbacee e arbusti per provvedere al fabbisogno idrico di cui necessita. Sulle montagne, lo stambecco persiano (Capra aegagrus aegagrus), una sottospecie della capra selvatica, e l'urial del Luristan (Ovis orientalis laristanica), una sottospecie della pecora selvatica, abitano cenge rocciose. Questi agili arrampicatori di montagna sono gli antenati delle capre e delle pecore domestiche odierne. Molte specie di serpenti si spostano strisciando sul terreno, compreso il cobra del deserto iranico (Naja oxiana), lungo 90 cm, che vive nelle aree rocciose dando la caccia di notte a lucertole, topi e piccoli uccelli. L'ubara asiatica (Chlamydotis macqueenii) si ferma qui durante le sue migrazioni per rifornirsi di cibo e riposare. Altri animali diffusi in tutta l'ecoregione sono il lupo (Canis lupus), la gazzella jebeer (Gazella bennettii shikarii) e la iena striata (Hyaena hyaena), nonché molte specie di topi, gerbilli e criceti[1].
Conservazione
[modifica | modifica wikitesto]Questa ecoregione è in gran parte inaccessibile, ma la caccia illegale ad animali quali l'asino selvatico persiano, la jebeer, il lupo e lo stambecco persiano costituiscono una seria minaccia. In tutta l'ecoregione è aumentato il numero delle cave di pietra, e queste continueranno a essere una minaccia anche nel futuro[1].