Fomblin

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Fomblin
Caratteristiche generali
Formula bruta o molecolareCF3O-[CF2-O-]n-[CF2-CF2O]m-CF2-OCF3
Massa molecolare (u)1500-13000
Aspettoliquido trasparente
Numero CAS69991-61-3
Numero EINECS615-043-6
Proprietà chimico-fisiche
Densità (g/cm3, in c.s.)1.81-1.92
Indice di rifrazione1.3
Solubilità in acquanessuna
Temperatura di fusione< −35 °C
ΔebH0 (kJ·mol−1)105-138
Tensione di vapore (Pa) a 298.15 K1.06 × 10−4 - 7.99 × 10−6
Viscosità cinematica (m2/s a 20 °C)38-1850
Proprietà termochimiche
C0p,m(J·K−1mol−1)2800-6000
Indicazioni di sicurezza

Fomblin è il nome commerciale di una serie di composti derivanti dalla fotoossipolimerizzazione del tetrafluoroetilene prodotti in Italia da Solvay Specialty Polymers (ex Solvay Solexis). Questi composti furono scoperti alla fine degli anni '60 dai ricercatori del gruppo chimico italiano Montedison.

I Fomblin sono polimeri sintetici a struttura polieterea, liquidi a temperatura ambiente e costituiti unicamente da fluoro, carbonio e ossigeno:

CF3O-[CF2-O-]n-[CF2-CF2O]m-CF2-OCF3

Il fomblin è un perfluoropolietere, cioè un composto caratterizzato dalla presenza di molti ponti eterei distribuiti in modo casuale. Esso non contiene idrogeno ed essendo completamente fluorurato ha una elevata stabilità termica e chimica. Inoltre questa classe di composti possiede [1]:

  • Solubilità bassa o nulla in acqua e nei più comuni solventi organici
  • Resistività elettrica elevata
  • Compatibilità con un ampio spettro di materiali (plastiche, metalli, elastomeri...)
  • Buon indice di viscosità
  • Infiammabilità nulla
  • Intervallo molto esteso di temperature operative (-90 ; + 230 °C )
  • Bassa volatilità
  • Zero ODP
  • Tossicità nulla

La reazione di produzione del perfluoropolietere Fomblin a partire da tetrafluoroetilene viene definita una fotoossipolimerizzazione e può essere schematizzata come segue

CF2=CF2 +O2 --hν--> CF3O-[CF2-O-]n-[CF2-CF2O]m-CF2-OCF2C(O)F + COF2

La reazione è di tipo radicalico e procede eliminando di tanto in tanto qualche molecola di fluorofosgene. In assenza di luce, invece del PFPE atteso si formano dei perfluoropoliperossidi utilizzabili per modificare la superficie di polimeri o per funzionalizzare materiali carboniosi [2] [3] .

Il terminale acilico viene successivamente idrolizzato, decarbossilato e fluorurato

CF3O-[CF2-O-]n-[CF2-CF2O]m-CF2-OCF2C(O)F + H2O ----> CF3O-[CF2-O-]n-[CF2-CF2O]m-CF2-OCF2C(O)OH + HF

CF3O-[CF2-O-]n-[CF2-CF2O]m-CF2-OCF2C(O)OH ---> CF3O-[CF2-O-]n-[CF2-CF2O]m-CF2-OCF2H + CO2

CF3O-[CF2-O-]n-[CF2-CF2O]m-CF2-OCF2H +F2 ---> CF3O-[CF2-O-]n-[CF2-CF2O]m-CF2-OCF2F + HF

I fluidi Fomblin vengono utilizzati in applicazioni ad alta tecnologia ove viene richiesta un'elevata stabilità termica, chimica, e resistenza alle radiazioni ionizzanti[4]. Applicazioni tipiche sono:

  • nel settore aerospaziale[5].
  • Nella lubrificazione di compressori e pompe a contatto con ossigeno o forti ossidanti.
  • Se miscelati con il PTFE formano dei grassi utilizzati come sigillanti nel campo dell'alto vuoto o come lubrificanti.
  • Nella lubrificazione di motori elettrici (Lube for life).

Inoltre il Fomblin è usato dalla Rolex per aumentare l'aderenza delle guarnizioni dei propri orologi tecnici.[6]

Nel 1984 il Fomblin (allora messo a disposizione dalla Montedison) è stato utilizzato per recuperare il contenuto di una cassaforte dal relitto dell'Andrea Doria: Essendo più pesante dell'acqua, una volta iniettato all'interno, ha portato l'acqua contenuta verso l'alto così come il suo contenuto.

Voci correlate

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