Giardino Perego
Giardino Perego | |
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Il giardino in inverno | |
Ubicazione | |
Stato | Italia |
Località | Milano |
Indirizzo | via dei Giardini |
Caratteristiche | |
Tipo | parco urbano |
Superficie | 4183 m2 |
Inaugurazione | 1941 |
Gestore | comune di Milano |
Apertura | orari:
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Ingressi | via dei Giardini |
Mappa di localizzazione | |
Il giardino Perego è un'area verde del centro di Milano.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]La ricchissima famiglia Perego di Cremnago abitava un palazzo in via Borgonuovo,[1] prolungamento verso Brera di via Monte Napoleone; nel 1778, venuti in possesso degli orti del soppresso monastero di Sant'Erasmo, retrostanti il loro palazzo, fecero costruire un giardino che giungeva fino alla porzione che ne sopravvive oggi. A progettarlo fu Luigi Canonica: era un parco dai viali squadrati, con una grande serra neogotica e una peschiera al centro[2]. Fu Luigi Villoresi, che spesso lavorava con Canonica[3] a riprogettarlo pochi anni dopo dandogli forme più aderenti allo stile inglese, lo stesso che riconosciamo oggi.
Dalla metà del XIX secolo, la costruzione della prima Stazione Centrale e nel XX secolo quella della seconda e attuale, posero problemi viabilistici di collegamento di Porta Nuova con il centro cittadino provocando l'apertura di nuove vie e, nel 1940 intervenne, tra i Perego e il comune di Milano un compromesso per cui una lunga fascia del parco sarebbe diventata l'attuale via dei Giardini e la parte settentrionale, oramai isolata, sarebbe stata acquisita all'uso pubblico. I relativi lavori si conclusero nel 1941.
La flora e l'arredo
[modifica | modifica wikitesto]Diverse le specie ad alto fusto presenti: acero campestre, albero di Giuda, carpino bianco, farnia, ippocastano, tasso e magnolia, ma tra tutte spicca un bagolaro di grandi proporzioni. Dopo il restyling del 2005 sono stati incrementati gli arbusti da fiore. Non mancano i giochi per i più piccoli e vi è persino un anello di 200 metri per il footing e, ad andatura ragionevole sono ammesse anche le biciclette. Vi è poi una statua settecentesca di Vertunno,[4] il mitico dio dei giardini e della frutta, l'unica lasciata sul posto dai Perego, delle molte che ornavano la loro proprietà.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Milano - Via Borgonuovo 14 - Palazzo Perego di Cremnago - Portale di ingresso, su lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 12 gennaio 2011.
- ^ I Perego erano "abituali" committenti dei grandi architetti del tempo, visto che per la loro fastosa villa di Cremnago si avvalsero del Piermarini
- ^ Lombardia Beni Culturali, su lombardiabeniculturali.it.
- ^ È la fonte dell'ispirazione dell'Arcimboldo per i suoi curiosi ritratti "naturalistici"
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Alma Lanzani Abbà, Pia Meda, Alberi a Milano, fotografie di Gabriele Lanzani et al; illustrazioni di Silvia Rovati, Milano, CLESAV - Vooperativa Libraria Editrice per le Scienze Agrarie, Alimentari e Veterinarie, giugno 1985.
- Liliana Casieri, Lina Lepera; Anna Sanchioni, Itinerari nel verde a Milano, supervisione botanica: Pia Meda; supervisione farmacognostica: Massimo Rossi; Illustrazioni e impaginazione: Linke Bossi, Consonni, Montobbio, Comune di Milano, settore ecologia, GAV.
- AA. VV., Enciclopedia di Milano, Milano, Franco Maria Ricci Editore, 1997.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Giardino Perego
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Scheda dei Giardini Perego, su comune.milano.it, Comune di Milano. URL consultato il 12 novembre 2011.
- Sito di Villa Perego, su villaperego.it. URL consultato il 12 gennaio 2011.