Giuseppe Maraschini
Giuseppe Maraschini (Milano, 21 luglio 1910 – Verona, 4 maggio 1995) è stato un ingegnere italiano, che durante la seconda guerra mondiale progettò, insieme all'ingegner Roberto Longhi, i caccia Re.2005 Sagittario e Re.2006 prodotti dalle Officine Meccaniche Reggiane di Reggio Emilia.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Nacque a Milano il 21 luglio 1910.[1] Nel 1934 si laureò in ingegneria presso il Politecnico di Milano nel 1934, e a partire dal 1 luglio 1935 andò a lavorare presso la ditta Tecnomasio Italiano Brown Boveri di Milano.[1] Conseguì la specializzazione in ingegneria aeronautica presso il Politecnico di Torino,[2] e dal 1º dicembre 1936 al 4 gennaio 1937 fu dipendente presso l'azienda Montecatini di Milano.[1] Il 1 ottobre 1937[3] fu assunto alle Officine Meccaniche Reggiane di Reggio Emilia,[2] al cui interno iniziò a lavorare come ingegnere addetto all'ufficio tecnico sviluppo disegni dell'officina velivoli.[4]
Nel 1940, all'interno dell'Ufficio Tecnico (Progetti Aviazione) diretto dall'ingegnere Giuseppe Bonomi, fu costituito un gruppo di lavoro distinto[N 1] che doveva lavorare su un nuovo tipo di caccia derivato dal Reggiane Re.2001, e propulso dal potente motore tedesco Daimler-Benz DB 605, Nominato direttore di tale gruppo, iniziò subito a lavorare alla progettazione del nuovo aereo, elaborando con l'ingegnere Antonio Longo un'ala dotata di migliore caratteristiche di velocità e portanza.[5] Questo lavoro diede vita al Reggiane Re.2005 costruito in piccola serie durante il corso della seconda guerra mondiale.[6] Lavorò poi alla progettazione del caccia Reggiane Re.2006, il cui primo disegno da lui elaborato risale al 15 giugno 1943.[7] Il prototipo di tale aeroplano rimase incompleto, e nel dopoguerra ogni ulteriore sviluppo, su decisione della autorità di occupazione Alleate, venne abbandonato.[7]
Il 3 giugno 1950 lasciò il lavoro presso le Officine Meccaniche Reggiane,[2] e l'anno successivo andò a lavorare presso la ditta Golfetto S.p.A. di Padova, dove rimase fino al 1952.[2] L'anno successivo ritornò alle Officine Reggiane, oramai specializzatesi nelle costruzioni ferroviarie,[3] rimanendovi fino al 1960. Dal 1961 fino al termine della sua carriera lavorativa fu in forza presso la C.O.S.I.D.E.R. di Genova.[3] In pensione dal 1975 andò a vivere a Verona, dove si spense il 4 maggio 1995.[3]
Note
[modifica | modifica wikitesto]Annotazioni
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Oltre a Maraschini il gruppo era composto da Franco Antonietti, Gino Billi (impianti), Giuseppe Giovanardi (meccanica del carrello), Serchiani (fusoliera) e Dondi (ala).
Fonti
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c Ali nella Gloria n.41, agosto-settembre 2019, p. 74.
- ^ a b c d Reggiane.
- ^ a b c d Ali nella Gloria n.41, agosto-settembre 2019, p. 75.
- ^ Alegy 2001, p. 5.
- ^ Alegy 2001, p. 7.
- ^ Alegy 2001, pp. 42-43.
- ^ a b Govi 1985, p. 127.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Gregory Alegi, Reggiane Re.2005, Torino, La Bancarella Aeronautica, 2001.
- Sergio Govi, I Reggiane dalla A alla Z, Milano, Giorgio Apostolo Editore, 1985.
- Luigi Mancini (a cura di), Grande Enciclopedia Aeronautica, Milano, Edizioni Aeronautica, 1936.
- Periodici
- Officine Reggiane (I progettisti), in Ali nella Gloria, n. 41, Parma, Delta Editore, agosto-settembre 2019, pp. 68-75, ISSN 2240-3167 .
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Giuseppe Maraschini
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Giuseppe Maraschini, su Reggiane, http://www.reggiane.info. URL consultato il 30 luglio 2019.