Gran Premio di Spagna 2002

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Spagna (bandiera) Gran Premio di Spagna 2002
685º GP del Mondiale di Formula 1
Gara 5 di 17 del Campionato 2002
Data 28 aprile 2002
Luogo Montmeló
Percorso 4,730 km
circuito permanente
Distanza 65 giri, 307,323 km
Clima coperto con pista asciutta
Risultati
Pole position Giro più veloce
Germania (bandiera) Michael Schumacher Germania (bandiera) Michael Schumacher
Ferrari in 1'16"364 Ferrari in 1'20"355
(nel giro 49)
Podio
1. Germania (bandiera) Michael Schumacher
Ferrari
2. Colombia (bandiera) Juan Pablo Montoya
Williams - BMW
3. Regno Unito (bandiera) David Coulthard
McLaren - Mercedes

Il Gran Premio di Spagna 2002 è stato un Gran Premio di Formula 1 disputato il 28 aprile 2002 sul circuito di Catalogna, a Montmeló. La gara fu vinta da Michael Schumacher su Ferrari, davanti a Juan Pablo Montoya su Williams - BMW e a David Coulthard su McLaren - Mercedes.

Aspetti tecnici

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La Ferrari introdusse diverse modifiche per la F2002, che era risultata già vincente nei precedenti Gran Premi del Brasile e di San Marino. In particolare, furono montate delle nuove barre di torsione, modificati gli schermi dietro alle ruote anteriori e introdotti dei nuovi alettoni sia all'anteriore che al posteriore.[1] La McLaren affinò ulteriormente lo schema delle sospensioni posteriori, già modificato in occasione del Gran Premio precedente, mentre la Williams poté beneficiare di una versione potenziata del propulsore BMW e di un nuovo alettone posteriore.[1]

Portarono delle versioni evolute dei propri motori anche la Honda e la Cosworth, quest'ultimo utilizzato dalla sola Jaguar in gara, mentre la Arrows preferì continuare ad impiegare la versione standard.[1]

Durante le prove libere di sabato sulla vettura di Webber cedette l'alettone anteriore, di nuova costruzione rispetto a quello utilizzato in precedenza e scartato in seguito al cedimento.[2]

Nella prima sessione di prove di venerdì i risultati furono i seguenti:[3]

Pos No Pilota Costruttore Tempo
1 1 Germania (bandiera) Michael Schumacher Ferrari 1'20"681
2 2 Brasile (bandiera) Rubens Barrichello Ferrari 1'20"742
3 8 Brasile (bandiera) Felipe Massa Sauber - Petronas 1'21"364

Nella seconda sessione di prove di venerdì i risultati furono i seguenti:[3]

Pos No Pilota Costruttore Tempo
1 1 Germania (bandiera) Michael Schumacher Ferrari 1'20"380
2 20 Germania (bandiera) Heinz-Harald Frentzen Arrows - Cosworth 1'20"450
3 15 Regno Unito (bandiera) Jenson Button Renault 1'20"693

Nella sessione di prove di sabato mattina i risultati furono i seguenti:[3]

Pos No Pilota Costruttore Tempo
1 2 Brasile (bandiera) Rubens Barrichello Ferrari 1'18"048
2 7 Germania (bandiera) Nick Heidfeld Sauber - Petronas 1'18"144
3 1 Germania (bandiera) Michael Schumacher Ferrari 1'18"226

Le qualifiche furono dominate dai piloti della Ferrari, gli unici in grado di competere per la pole position. Michael Schumacher fece segnare il miglior tempo, battendo il precedente record sul giro, al terzo tentativo, dopo aver modificato l'assetto della propria vettura sul modello di quello adottato da Barrichello, fino a quel momento più rapido del compagno di squadra.[4] Il brasiliano si piazzò in seconda posizione a tre decimi di distacco da Schumacher. Gli altri risultarono molto più staccati: Ralf Schumacher, in terza posizione, fu l'unico a contenere il distacco dalla pole position sotto il secondo, accusando comunque un ritardo di nove decimi, mentre gli altri, a partire dal compagno di squadra Montoya, rimasero ancora più distanti.

Alle spalle del colombiano si piazzò Räikkönen, seguito da Button, Coulthard, Heidfeld, Trulli e Frentzen. Dopo il cedimento dell'ala anteriore sulla vettura di Webber in mattinata, durante la sessione di qualifica il suo compagno di squadra Yoong ebbe lo stesso problema. Nonostante la rottura fosse stata probabilmente causata da un passaggio troppo violento su un cordolo, la Minardi decise, in via precauzionale, di rispedire in Italia diverse ali anteriori di riserva, che sarebbero giunte nuovamente sul circuito catalano la mattina dopo, debitamente rinforzate.[2]

Pos No Pilota Costruttore Pneumatici Tempo Distacco
1 1 Germania (bandiera) Michael Schumacher Ferrari B 1'16"364
2 2 Brasile (bandiera) Rubens Barrichello Ferrari B 1'16"690 +0"326
3 5 Germania (bandiera) Ralf Schumacher Williams - BMW M 1'17"277 +0"913
4 6 Colombia (bandiera) Juan Pablo Montoya Williams - BMW M 1'17"425 +1"081
5 4 Finlandia (bandiera) Kimi Räikkönen McLaren - Mercedes M 1'17"519 +1"155
6 15 Regno Unito (bandiera) Jenson Button Renault M 1'17"638 +1"274
7 3 Regno Unito (bandiera) David Coulthard McLaren - Mercedes M 1'17"662 +1"298
8 7 Germania (bandiera) Nick Heidfeld Sauber - Petronas B 1'17"851 +1"487
9 14 Italia (bandiera) Jarno Trulli Renault M 1'17"929 +1"565
10 20 Germania (bandiera) Heinz-Harald Frentzen Arrows - Cosworth B 1'18"121 +1"757
11 8 Brasile (bandiera) Felipe Massa Sauber - Petronas B 1'18"139 +1"775
12 9 Italia (bandiera) Giancarlo Fisichella Jordan - Honda B 1'18"291 +1"927
13 12 Francia (bandiera) Olivier Panis BAR - Honda B 1'18"472 +2"108
14 21 Brasile (bandiera) Enrique Bernoldi Arrows - Cosworth B 1'18"515 +2"151
15 11 Canada (bandiera) Jacques Villeneuve BAR - Honda B 1'18"847 +2"683
16 17 Spagna (bandiera) Pedro de la Rosa Jaguar - Ford M 1'18"885 +2"521
17 24 Finlandia (bandiera) Mika Salo Toyota M 1'18"897 +2"533
18 10 Giappone (bandiera) Takuma Satō Jordan - Honda B 1'19"002 +2"638
19 25 Regno Unito (bandiera) Allan McNish Toyota M 1'19"025 +2"661
20 23 Australia (bandiera) Mark Webber Minardi - Asiatech M 1'19"802 +3"438
21 22 Malaysia (bandiera) Alex Yoong Minardi - Asiatech M 1'21"415 +5"151
22 16 Regno Unito (bandiera) Eddie Irvine Jaguar - Ford M s.t.[5] /

Durante il warm up sulla vettura di Webber cedette l'alettone posteriore. La Minardi decise quindi di ritirare dalla gara entrambe le vetture.

Nel warm up di domenica mattina i migliori tempi furono i seguenti:[3]

Pos No Pilota Costruttore Tempo
1 2 Brasile (bandiera) Rubens Barrichello Ferrari 1'20"229
2 7 Germania (bandiera) Nick Heidfeld Sauber - Petronas 1'20"857
3 1 Germania (bandiera) Michael Schumacher Ferrari 1'20"884

Al via del giro di ricognizione sulla Ferrari di Barrichello si ruppe la trasmissione, costringendolo al ritiro ancora prima dell'inizio della gara. La partenza si svolse regolarmente, con Michael Schumacher che mantenne la prima posizione davanti a Ralf Schumacher, Montoya, Räikkönen, Button, Coulthard, Trulli e Heidfeld. Il pilota della Ferrari cominciò immediatamente a guadagnare un notevole vantaggio sui rivali, incapaci di tenere il suo ritmo. Nel corso del quarto giro sulla McLaren di Räikkönen cedette l'alettone posteriore: il pilota finlandese riuscì a controllare la vettura e a riportarla ai box, dove si ritirò. Ad eccezione di questo episodio e dei ritiri di Fisichella e Sato, rispettivamente per via di problemi al cambio e per un'uscita di pista, non vi furono episodi di rilievo fino alla prima serie di soste ai box, in seguito alla quale le posizioni di testa rimasero comunque invariate: Michael Schumacher rimase in testa alla corsa con un grande margine sul fratello, seguito da Montoya, Button e Coulthard. Al 29º giro, però, Ralf Schumacher perse il controllo della sua Williams, uscendo di pista e danneggiandola. Rientrato ai box per le riparazioni, perse altri trenta secondi perché i meccanici non trovavano più la ruota anteriore sinistra, compromettendo così definitivamente la propria gara.

Al 34º passaggio Coulthard ebbe la meglio su Button, che cominciò ad accusare problemi al cambio. Due giri più tardi il pilota inglese fu costretto a lasciar strada anche al compagno di squadra. La seconda serie di pit stop non cambiò la situazione, con l'eccezione del sorpasso di Heidfeld ai danni di Button, sempre più in difficoltà e sopravanzato, nel corso del 56º giro, anche da Massa e Frentzen. Una tornata più tardi anche Trulli iniziò a rallentare per un problema all'acceleratore. Il pilota italiano venne superato da Heidfeld, Massa, Frentzen e Villeneuve. Negli ultimi giri entrambe le Renault si fermarono definitivamente, così come Ralf Schumacher, che ruppe il motore della sua Williams. Michael Schumacher vinse davanti a Montoya, Coulthard, Heidfeld, Massa e Frentzen, che portò il primo punto stagionale alla Arrows.

Pos No Pilota Costruttore Pneumatici Giri Tempo/Ritiro e posizione al ritiro Partenza Punti
1 1 Germania (bandiera) Michael Schumacher Ferrari B 65 1h30'29"981 1 10
2 6 Colombia (bandiera) Juan Pablo Montoya Williams - BMW M 65 +35"630 4 6
3 3 Regno Unito (bandiera) David Coulthard McLaren - Mercedes M 65 +42"623 7 4
4 7 Germania (bandiera) Nick Heidfeld Sauber - Petronas B 65 +1'06"697 8 3
5 8 Brasile (bandiera) Felipe Massa Sauber - Petronas B 65 +1'18"973 11 2
6 20 Germania (bandiera) Heinz-Harald Frentzen Arrows - Cosworth B 65 +1'20"430 10 1
7 11 Canada (bandiera) Jacques Villeneuve BAR - Honda B 64 +1 giro 15
8 25 Regno Unito (bandiera) Allan McNish Toyota M 64 +1 giro 19
9 24 Finlandia (bandiera) Mika Salo Toyota M 64 +1 giro 17
Ritirato 14 Italia (bandiera) Jarno Trulli Renault M 63 Acceleratore 9
Ritirato 5 Germania (bandiera) Ralf Schumacher Williams - BMW M 63 Motore 3
Ritirato 15 Regno Unito (bandiera) Jenson Button Renault M 60 Cambio 6
Ritirato 12 Francia (bandiera) Olivier Panis BAR - Honda B 43 Scarico (7°) 13
Ritirato 16 Regno Unito (bandiera) Eddie Irvine Jaguar - Ford M 41 Impianto idraulico (14°) 20
Ritirato 21 Brasile (bandiera) Enrique Bernoldi Arrows - Cosworth B 40 Impianto idraulico (15°) 14
Ritirato 10 Giappone (bandiera) Takuma Satō Jordan - Honda B 10 Testacoda (11°) 18
Ritirato 9 Italia (bandiera) Giancarlo Fisichella Jordan - Honda B 5 Cambio (16°) 12
Ritirato 4 Finlandia (bandiera) Kimi Räikkönen McLaren - Mercedes M 4 Cedimento alettone posteriore (4°) 5
Ritirato 17 Spagna (bandiera) Pedro de la Rosa Jaguar - Ford M 2 Testacoda (19°) 16
NP 2 Brasile (bandiera) Rubens Barrichello Ferrari B 0 Trasmissione 2
NP 23 Australia (bandiera) Mark Webber Minardi - Asiatech M 0 Ritiro volontario
NP 22 Malaysia (bandiera) Alex Yoong Minardi - Asiatech M 0 Ritiro volontario
  1. ^ a b c Giorgio Piola, «Rossa alla ricerca della perfezione». Autosprint n.18, 30 aprile - 6 maggio 2002, pp. 25-27
  2. ^ a b Alberto Antonini, «Ali al collasso». Autosprint n.18, 30 aprile - 6 maggio 2002, p. 24
  3. ^ a b c d «tutti i tempi delle prove», Autosprint n.18, 30 aprile - 6 maggio 2002, p. 20
  4. ^ «Michael vola solo dopo aver copiato gli assetti di Rubens». Autosprint n.18, 30 aprile - 6 maggio 2002, p. 19
  5. ^ Eddie Irvine, che aveva fatto segnare un tempo di 1'18"779 che gli avrebbe valso la quindicesima posizione in griglia, subì la cancellazione di tutti i tempi ottenuto per aver utilizzato della benzina non conforme con il campione depositato in precedenza.
Campionato mondiale di Formula 1 - Stagione 2002
 

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