Pale Moon (browser)
Pale Moon software | |
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Genere | Browser |
Sviluppatore | M. C. Straver |
Data prima versione | 4 ottobre 2009 |
Ultima versione | 33.4.0.1 (9 ottobre 2024) |
Sistema operativo | Microsoft Windows |
Linguaggio | CSS XUL JavaScript C C++ |
Licenza | Mozilla Public License 2.0 (licenza libera) |
Sito web | www.palemoon.org |
Pale Moon è un browser web open source rilasciato sotto licenza MPL 2.0 nato con l'obiettivo di offrire la massima personalizzazione. Il suo motto infatti è "Your browser, Your way" ("Il tuo browser, a modo tuo").
Supporta piattaforme sia a 32-bit che a 64-bit ed è ufficialmente distribuito per Linux, FreeBSD, Microsoft Windows e macOS.[1]
Pale Moon nasce come fork di Firefox dal quale differisce per molti aspetti tra i quali i componenti aggiunti e l'interfaccia utente. In particolare, Pale Moon continua il supporto agli add-on in XUL e XPCOM che Firefox ha rimosso con la versione 57.[2][3][4] Mantiene inoltre l'interfaccia la possibilità di personalizzare l'interfaccia come avveniva dalla versione 4 alla 28 di Firefox mantenendo però aggiornati tutti i componenti.[5]
Caratteristiche
[modifica | modifica wikitesto]Pale Moon, mette a disposizione l'interfaccia grafica Strata, utilizzata da Firefox dalla sua versione 4 alla 28.[6] Funziona sempre in modalità singolo processo e utilizza il motore di rendering Goanna.[7] Mette a disposizione un proprio set di estensioni [8] e supporta i componenti aggiuntivi legacy di Firefox creati con XUL e XPCOM [9][10] non più supportati da Firefox. Pale Moon supporta anche i plugin NPAPI.
L'intera utente può essere personalizzata attraverso i numerosi temi.[11]
DuckDuckGo è il motore impostare come predefinito e IP-API è il servizio utilizzato per la geolocalizzazione al posto di Google.[12] Pale Moon è rinomato per la sua leggerezza [13][14] e per il rispetto della privacy dell'utente. Non è infatti presente nessun meccanismo di raccolta dati utente o telemetria.
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Pale Moon differisce da Firefox per numerosi aspetti:
- Sostituisce il motore grafico Gecko con il fork Goanna
- Utilizza le interfacce utente di Firefox precedenti ad Australis
- Continua il supporto ad add-on XUL, XPCOM, e a plugin NPAPI
- Supporta add-on esclusivi per Pale Moon, tra i quali dozzine di temi.[15]
- Imposta di default una home page personalizzabile in cooperazione con start.me[16]
- Imposta di default DuckDuckGo come motore di ricerca al posto di Google o Yahoo!
- Usa il servizio IP-API e non quello di Google per la geolocalizzazione.[17]
Piattaforme datate
[modifica | modifica wikitesto]La versione 26.5 è stata l'ultima release ufficiale a supportare Windows XP.[18] Ci sono tuttavia alcuni progetti non ufficiali che continuano a sviluppare versioni aggiornate per XP.[19]
Le distribuzioni ufficiali non supportano i vecchi processori che non possiedono l'instruction set SSE2. Tuttavia, è disponibile una build per Linux creata dagli utenti che supporta alcuni processori di vecchia generazione.[20]
Licenza
[modifica | modifica wikitesto]Il codice sorgente di Pale Moon è rilasciato con la Mozilla Public License 2.0 eccetto per le parti relative al branding. Per garantire la qualità, la ridistribuzione di binari ufficiali a marchio Pale Moon è permesso solo in determinate circostanze.[21] Il nome e il logo sono dei marchi registrati dal fondatore del progetto e non possono essere utilizzati senza il suo esplicito consenso.[22]
Storia
[modifica | modifica wikitesto]M.C. Straver è il fondatore del progetto e il principale sviluppatore. La prima distribuzione ufficiale di Straver del suo Pale Moon, nel 2009, era una rebuild di Firefox 3.5.2 con le impostazioni del compilatore ottimizzate. Col tempo il progetto crebbe e la versione 24 divenne una vera fork di Firefox 24 ESR.[23] Dalla versione 25, Pale Moon usa uno schema di controllo delle versioni completamente indipendente.[24]
Pale Moon 27 era una major re-fork del codice interno di Firefox 38 ESR, con implementati HTTP/2, DirectX 11, MSE/DASH e JavaScript ES6.[25] Il supporto agli add-on rimase invariato, con una leggera riduzione della compatibilità con Jetpack.[26]
UXP
[modifica | modifica wikitesto]Nel 2017, Straver ha avviato il progetto Unified XUL Platform (UXP), ovvero "piattaforma XUL unificata".[27] UXP è una fork di Firefox 52 ESR[28] con importanti modifiche per renderla una piattaforma per lo sviluppo di numerose applicazioni, tra cui la prossima versione di Pale Moon.[29] Per dimostrare le capacità di UXP e per ridefinirlo, Straver lo ha utilizzato per creare un nuovo browser, Basilisk.[30][31]
Altro
[modifica | modifica wikitesto]La versione di Pale Moon per Android è un progetto secondario che non è più supportato.[32] Pubblicato nel 2014,[33] Straver annunciò l'anno successivo che il progetto sarebbe stato abbandonato a causa dello scarso coinvolgimento della community.[34] L'ultima release è stata la 25.9.6.[35]
FossaMail è un client di posta creato da Straver ed è una fork di Mozilla Thunderbird che utilizza il motore di rendering di Pale Moon.[36] Straver terminò il supporto ufficiale al programma nel 2017,[37] sebbene lo mantenga ancora per il suo uso personale e ne condivide gli aggiornamenti tramite FTP.[38]
Classifiche benchmark
[modifica | modifica wikitesto]Straver ha minimizzato il ruolo dei test di benchmark, sostenendo che "non possono essere usati per arrivare ad una facile (o molto spesso a nessuna) conclusione. In un modo chiaro e semplice: sono un'indicazione, nient'altro. Sono utili se bisogna comparare programmi fratelli tra loro molto simili (per esempio Firefox e Iceweasel) o diverse build dello stesso esatto browser, per ottenere una differenza relativa della performance tra i due nel sottoinsieme limitato di quello che viene realmente testato, ma questo è il massimo."[39]
Nel 2013, Pale Moon è stato leggermente più lento di Firefox secondo il ClubCompy Real-World Benchmark, con un punteggio rispettivamente di 8 168 e 9 344 su un massimo di 50 000.[40] In un test di comparazione tra browser del 2016 browser effettuato da Ghacks, Pale Moon aveva il minor impatto sulla memoria dopo l'apertura di dieci siti diversi in schede separate.[41] Tuttavia, nello stesso report, Pale Moon risultò il peggiore nel Mozilla Kraken, Google Octane, 32-bit RoboHornet, il secondo peggiore nei benchmark 64-bit RoboHornet e si è bloccato durante il benchmark JetStream per il JavaScript.[41]
Quota di mercato
[modifica | modifica wikitesto]Google Chrome | 65.98% | |||
Mozilla Firefox | 11.87% | |||
Internet Explorer | 7.28% | |||
Safari | 5.87% | |||
Microsoft Edge | 4.11% | |||
Opera | 2.35% | |||
UC Browser | 0.87% | |||
Yandex.Browser | 0.52% | |||
Cốc Cốc | 0.22% | |||
QQ Browser | 0.2% | |||
Chromium | 0.13% | |||
Sogou Explorer | 0.12% | |||
Maxthon | 0.12% | |||
PhantomJS | 0.06% | |||
360 Secure Browser | 0.06% | |||
Pale Moon | 0.04% | |||
Vivaldi | 0.04% | |||
Mozilla Suite | 0.03% | |||
SeaMonkey | 0.03% | |||
Amigo | 0.02% | |||
Naver Whale | 0.01% | |||
Altri | 0.05% |
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Download Pale Moon, su palemoon.org, Pale Moon. URL consultato il 30 settembre 2024.
- ^ Pale Moon future roadmap, su palemoon.org, Pale Moon. URL consultato il 9-02-2017.
- ^ Kev Needham, The Future of Developing Firefox Add-ons, su blog.mozilla.org, 21 agosto 2015. URL consultato il 7-09-2015.
- ^ Jorge Villalobos, The Road to Firefox 57 – Compatibility Milestones, su blog.mozilla.org, 16 febbraio 2017. URL consultato il 17 febbraio 2017.
- ^ Pale Moon Release Notes, su palemoon.org.
- ^ (EN) Liam Proven, Waterfox: A Firefox fork that could teach Mozilla a lesson, su The Register. URL consultato il 6 aprile 2024.
- ^ Suparna Ganguly, 5 Lesser-Known Open Source Web Browsers for Linux in 2022 | Linux Journal, su linuxjournal.com, 24 marzo 2022. URL consultato il 6 aprile 2024.
- ^ (EN) Review: Is Pale Moon a viable privacy browser?, su Avoid the Hack (avoidthehack!), 19 settembre 2021. URL consultato il 6 aprile 2024.
- ^ Iskander Sanchez-Rola, Igor Santos e Davide Balzarotti, Extension Breakdown: Security Analysis of Browsers Extension Resources Control Policies, in USENIX Security Symposium, n. 26, 16 agosto 2017, pp. 680–682, ISBN 978-1-931971-40-9.
- ^ (EN) Avoid The Hack: 6 Best Privacy Browser Picks for Windows | Avoid the Hack (avoidthehack!), su avoidthehack!, 1º giugno 2023. URL consultato il 6 aprile 2024.
- ^ (EN) Razvan Serea, Pale Moon 29.4.0.2, su Neowin, 21 settembre 2023. URL consultato il 6 aprile 2024.
- ^ (EN) Martin Brinkmann, Pale Moon to remove Google Search completely - gHacks Tech News, su gHacks Technology News, 11 agosto 2016. URL consultato il 6 aprile 2024.
- ^ (EN) Shan Abdul, 7 Lightweight Windows Browsers Tested for RAM Usage: Which Is the Best?, su MUO, 13 novembre 2023. URL consultato il 6 aprile 2024.
- ^ (EN) Gaurav Siyal, The 7 Best Lightweight Web Browsers for Linux, su MUO, 8 febbraio 2022. URL consultato il 6 aprile 2024.
- ^ https://addons.palemoon.org/themes/
- ^ Browser Pale Moon Integrates New Personal Start Page, su prweb.com, Amsterdam, PRWeb, 11 febbraio 2015.
- ^ (EN) Pale Moon 24.3.0 released! - Pale Moon forum, su forum.palemoon.org. URL consultato il 9-04-2017.
- ^ End of Windows XP support in Pale Moon, su palemoon.org (archiviato dall'url originale il 26 agosto 2017).
- ^ Building Palemoon 27 for XP, su forum.palemoon.org.
- ^ Pale Moon SSE for Linux, su forum.palemoon.org.
- ^ Pale Moon redistribution, in Official website. URL consultato il 10 febbraio 2017.
- ^ Pale Moon branding information, in Official website.
- ^ History of the Pale Moon project, su palemoon.org, Moonchild Productions. URL consultato il 6-02-2017.
- ^ What is Pale Moon's versioning scheme like?, su forum.palemoon.org.
- ^ The Future of Pale Moon, in palemoon.org.
- ^ Jetpack Style Extensions, su developer.palemoon.org. URL consultato il 10 febbraio 2017.
- ^ README for the initial, deprecated UXP repository on GitHub, su github.com. URL consultato il 25 aprile 2018.
- ^ README for the current UXP repository on GitHub, su github.com. URL consultato il 25 aprile 2018.
- ^ UXP vs goanna, su forum.palemoon.org.
- ^ Pale Moon team releases first version of Basilisk browser, su ghacks.net, 17 novembre 2017. URL consultato il 20 novembre 2017.
- ^ M.C. Straver, Basilisk's nature (a small clarification), su forum.palemoon.org, 20 aprile 2018.
- ^ Pale Moon for Android, su forum.palemoon.org. URL consultato il 9-02-2017.
- ^ Pale Moon for Android 24.7.1, su forum.palemoon.org, 3 agosto 2014.
- ^ I may have to let Pale Moon for Android go., su forum.palemoon.org, 16 aprile 2015.
- ^ Pale Moon for Android updated to 25.9.6!, su forum.palemoon.org. URL consultato il 9-02-2017.
- ^ https://www.ghacks.net/2014/07/10/fossamail-optimized-version-thunderbird-windows-pale-moons-author/
- ^ https://forum.palemoon.org/viewtopic.php?f=36&t=15430
- ^ https://forum.palemoon.org/viewtopic.php?f=58&t=15761
- ^ (EN) What's the deal with browser benchmarks? - Pale Moon forum, su forum.palemoon.org. URL consultato il 22 giugno 2017.
- ^ Matt Nawrocki, Review: Pale Moon web browser for Windows, su techrepublic.com, TechRepublic. URL consultato il 12 febbraio 2017.
- ^ a b Martin Brinkmann, 32-bit vs 64-bit browsers: which version has the edge?, su ghacks.net, GHacks. URL consultato il 12 febbraio 2017.
- ^ Desktop Browser Market Share Worldwide | StatCounter Global Stats, su gs.statcounter.com, StatCounter.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
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