Pedro Segura y Sáenz

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Pedro Segura y Sáenz
cardinale di Santa Romana Chiesa
Fotografia del cardinale Segura pubblicata nel numero speciale de L'Illustration del febbraio 1939, dedicato alla morte di papa Pio XI.
Solo virtud es nobleza
 
Incarichi ricoperti
 
Nato4 dicembre 1880 a Carazo
Ordinato presbitero9 giugno 1906
Nominato vescovo14 marzo 1916 da papa Benedetto XV
Consacrato vescovo13 giugno 1916 dal cardinale José María Cos y Macho
Elevato arcivescovo20 dicembre 1926 da papa Pio XI
Creato cardinale19 dicembre 1927 da papa Pio XI
Deceduto8 aprile 1957 (76 anni) a Madrid
 

Pedro Segura y Sáenz (Carazo, 4 dicembre 1880Madrid, 8 aprile 1957) è stato un cardinale e arcivescovo cattolico spagnolo.

Nacque a Carazo il 4 dicembre 1880.

Papa Pio XI lo elevò al rango di cardinale nel concistoro del 19 dicembre 1927. La vittoria repubblicana in Spagna e la partenza del Re, accesero gli animi dei partiti e delle formazioni politiche radicali, socialiste, comuniste e anarchiche che fomentarono la popolazione contro gli aspetti più tradizionalisti, come la religione e la Chiesa cattolica spagnola. Già dalla nascita della seconda repubblica spagnola, Segura che era l'arcivescovo di Toledo e primate di Spagna il 7 maggio 1931 con una pastorale espresse la propria opposizione al nuovo ordinamento istituzionale[1] e il sostegno al re Alfonso XIII[2]. Il 10 maggio, un circolo monarchico, formato soprattutto da ufficiali dell'esercito in calle Alcalà fu assaltato e bruciato dalla folla[3] e nella notte tra l'11 e il 12 maggio 1931, nel corso di nuovi violenti tumulti guidati dagli anarchici quasi tutti inquadrati nella Confederación Nacional del Trabajo[4] assalirono e incendiarono numerose chiese, monasteri ed edifici religiosi in Madrid[5]. Tra queste andò completamente distrutta la chiesa gesuita di Calle de la flor.[3] I tumulti e gli assalti alle chiese si svilupparono anche in altre zone della Spagna come a Malaga, Siviglia e Cadice[6]. Il governo decretò l'espulsione del vescovo Segura[7] e si rifiutò di far intervenire la Guardia Civil per porre fine agli assalti[6].

«Tutti i conventi di Madrid non valgono la vita di un solo repubblicano.»

Morì a Madrid l'8 aprile 1957 all'età di 76 anni.

Genealogia episcopale

[modifica | modifica wikitesto]

La genealogia episcopale è:

Il cardinale Segura mentre passeggia per Siviglia, intorno al 1950
Collare dell'Ordine di Carlo III - nastrino per uniforme ordinaria
  1. ^ Hugh Thomas, Storia della guerra civile spagnola, Giulio Einaudi Editore, 1963, p. 29.
  2. ^ Bernard Michal (a cura di), La guerra di Spagna I, Edizioni di Cremille, Ginevra, 1971, p. 55.
  3. ^ a b Hugh Thomas, Storia della guerra civile spagnola, Giulio Einaudi Editore, 1963, p. 38.
  4. ^ Hugh Thomas, Storia della guerra civile spagnola, Giulio Einaudi Editore, 1963, p. 40.
  5. ^ Arrigo Petacco, Viva la muerte, Le scie Mondadori, Milano, 2006, p. 11.
  6. ^ a b c Paul Preston, La guerra civile spagnola, Oscar, Cles (TN), 2011, p. 53.
  7. ^ Bernard Michal (a cura di), La guerra di Spagna I, Edizioni di Cremille, Ginevra, 1971, p. 54.

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Vescovo titolare di Apollonia Successore
Antonio Alvaro y Ballano 14 marzo 1916 – 10 luglio 1920 Arnoldus Johannes Hubertus Aerts, M.S.C.

Predecessore Vescovo di Coria Successore
Ramón Peris Mencheta 10 luglio 1920 – 20 dicembre 1926 Dionisio Moreno y Barrio

Predecessore Arcivescovo metropolita di Burgos Successore
Juan Benlloch y Vivó 20 dicembre 1926 – 19 dicembre 1927 Manuel de Castro y Alonso

Predecessore Cardinale presbitero di Santa Maria in Trastevere Successore
Giovanni Tacci Porcelli 28 ottobre 1929 – 8 aprile 1957 Stefan Wyszyński

Predecessore Arcivescovo metropolita di Siviglia Successore
Eustaquio Ilundáin y Esteban 14 settembre 1937 – 8 aprile 1957 José María Bueno y Monreal
Controllo di autoritàVIAF (EN39088398 · ISNI (EN0000 0000 7820 424X · SBN MODV642702 · BAV 495/252754 · LCCN (ENno2004058681 · GND (DE129718246 · BNE (ESXX1414196 (data) · BNF (FRcb135421648 (data)