Ptiloris magnificus

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Uccello fucile magnifico
Stato di conservazione
Rischio minimo[1]
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
PhylumChordata
ClasseAves
SottoclasseNeornithes
SuperordineNeognathae
OrdinePasseriformes
SottordineOscines
InfraordineCorvida
SuperfamigliaCorvoidea
FamigliaParadisaeidae
GenerePtiloris
SottogenereCraspedophora
Gray, 1850
SpecieP. magnificus
Nomenclatura binomiale
Ptiloris magnificus
(Vieillot, 1819)

L'uccello fucile magnifico (Ptiloris magnificus (Vieillot, 1819)) è un uccello passeriforme della famiglia Paradisaeidae[2].

Maschio impagliato.
Femmina impagliata.

Coi suoi 28–34 cm di lunghezza, per 94-230 g di peso, l'uccello fucile magnifico rappresenta la specie di maggiori dimensioni nell'ambito del proprio genere[3]: a parità d'età, i maschi sono più grossi e possono arrivare a pesare il doppio rispetto alle femmine.

L'uccello fucile magnifico può ricordare a prima vista una grossa nettarinia, dall'aspetto massiccio, con piccola testa e lungo becco leggermente ricurvo.
Come nella maggior parte degli uccelli del paradiso, anche nell'uccello fucile magnifico è presente dicromatismo sessuale. La femmina, infatti, si presenta con ali, dorso e coda di colore bruno-rossiccio, mentre la fronte, il vertice, la nuca e una banda che dai lati del becco raggiunge l'orecchio passando per gli occhi a formare una mascherina sono di colore bruno scuro: il sopracciglio e le guance sono di colore bianco-grigiastro, mentre gola, petto, fianchi, ventre e sottocoda sono di colore brigio-biancastro ocn le singole penne orlate di nerastro, a dare un effetto marmorizzato. Il maschio, invece, presenta piumaggio di colore nero sericeo su tutto il corpo, con ventre e fianchi dalle decise sfumature bruno-cannella, mentre fronte, vertice, gola, petto e penne centrali della coda sono di colore verde-azzurro iridescente, separato dal bruno ventrale da una banda nera sul petto: le penne dei fianchi sono allungate e dall'aspetto filamentoso, mentre l'interno della bocca è giallo. In ambedue i sessi gli occhi sono bruni, mentre zampe e becco sono neri.

Distribuzione e habitat

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L'uccello fucile magnifico è diffuso sia in Nuova Guinea che in Australia: in particolare, in Nuova Guinea lo si trova con areale piuttosto discontinuo lungo le pianure costiere di tutta la porzione centrale e occidentale dell'isola, mentre in Australia la specie è limitata alla punta settentrionale della penisola di Capo York e ad alcune isole dello stretto di Torres.

L'habitat di questa specie è rappresentato dalle aree di foresta pluviale di pianura o pedemontana, dalla foresta monsonica, dalle aree palustri: colonizza anche le aree di foresta secondaria, boscaglia fitta e persino le piantagioni, i giardini ed i parchi tranquilli e ben alberati.

Si tratta di animali diurni e dalle abitudini principalmente solitarie, molto schivi e riservati.

Alimentazione

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Si tratta di uccelli che si nutrono sia di frutta (prevalentemente capsule) che di insetti ed altri piccoli invertebrati: la dieta dei maschi è maggiormente frugivora, mentre le femmine sono più insettivore, in particolar modo durante il periodo riproduttivo[3].

Illustrazione di maschio in corteggiamento.

La stagione riproduttiva degli uccelli fucile magnifici comincia sul terminare della stagione delle piogge e dura tutta la stagione secca (giugno-febbraio)[3]: come in molti uccelli del paradiso, anche questa specie è poligina e mostra un elaborato rituale di corteggiamento.

Per attrarre le femmine, i maschi sono soliti delimitare e difendere da intrusi dello stesso sesso un territorio il cui fulcro è generalmente rappresentato da un posatoio in evidenza sgombro da vegetazione, come un ramo ben ripulito o un palo piantato a terra in una radura. Qui il maschio emette richiami fischianti per attrarre le femmine incuriosite, all'arrivo delle quali si esibisce nel corteggiamento vero e proprio: questo consiste nello spiegare le ali verso l'alto a formare una mezzaluna, con la testa anch'essa rivolta verso l'alto e ondeggiata a destra e a sinistra mentre le zampe ondeggiano su e giù a mettere in massima evidenza l'iridescenza di gola e petto, col maschio che si avvicina e si allontana ritmicamente dalla femmina[4]. Se la femmina è disponibile all'accoppiamento si lascia montare dal maschio, mentre in caso contrario se ne allontana: solitamente le femmine osservano molti maschi prima di scegliere con quale accoppiarsi.

Dopo l'accoppiamento, la femmina si sobbarca in completa solitudine la costruzione del nido a coppa, la cova delle 2-3 uova e l'allevamento della prole.

"Janthothorax bensbachi", in realtà un ibrido.

La tassonomia dell'uccello fucile magnifico è stata piuttosto tormentata: classificato alla sua scoperta nel genere Falcinellus, nel corso della sua storia è stato riclassificato più volte nei generi Epimachus, Craspedophora e Lophorina, per essere infine spostato nel genere Ptiloris, comprendente i soli uccelli fucile.

Vengono riconosciute due sottospecie[2]:

  • Ptiloris magnificus magnificus, la sottospecie nominale, diffusa in Nuova Guinea;
  • Ptiloris magnificus alberti Elliot, 1871, diffusa in Australia nord-orientale;

Tradizionalmente l'uccello fucile orientale è stato considerato una sottospecie di uccello fucile magnifico, col nome di Ptiloris magnificus intercedens: attualmente, tuttavia si è più propensi a considerare questi uccelli come una specie a sé stante[2].

Ne è stata registrata l'ibridazione con la paradisea dalle dodici penne (inizialmente classificato come Craspedophora mantoui Oustalet, 1891) e con la paradisea minore (inizialmente classificato come Janthothorax bensbachi Büttikofer, 1894)[5][6].

  1. ^ (EN) BirdLife International 2012, Ptiloris magnificus, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ a b c (EN) F. Gill e D. Donsker (a cura di), Family Paradisaeidae, in IOC World Bird Names (ver 9.2), International Ornithologists’ Union, 2019. URL consultato il 14 marzo 2016.
  3. ^ a b c (EN) Magnificent Riflebird (Ptiloris magnificus), su Handbook of the Birds of the World. URL consultato il 14 marzo 2016.
  4. ^ Video del corteggiamento.
  5. ^ Frith, C. B. & Beehler, B. M., The Birds of Paradise, Oxford University Press, 1998, ISBN 978-0-19-854853-9.
  6. ^ Iredale, Tom, Birds of Paradise and Bower Birds, Georgian House, 1950.

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