Riserva valutaria

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La riserva valutaria (riserve internazionali quando si parla dell'insieme delle riserve valutarie internazionali) corrisponde ai depositi di moneta straniera controllati dalle banche centrali e dalle altre autorità monetarie che giacciono nei forzieri delle autorità competenti (BCE per l'Eurozona).

Queste riserve si compongono di diverse divise valutarie, soprattutto sono composte da euro e dollari, ma in misura minore anche da yen, sterline o franchi svizzeri. Le riserve valutarie internazionali si adoperano per dare appoggio ai passivi, per esempio, alla moneta locale emessa quando questa è a rischio di svalutazione, o alle riserve depositate dalle banche private, dal governo o dalle istituzioni finanziarie. Esistono, inoltre, altri tipi di riserve, specialmente quelle formate dalle riserve di oro o di petrolio.

Riserve internazionali nel mondo al giugno 2007

Quantità di riserve

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Alla fine del 2008, la composizione ufficiale mondiale delle riserve di valuta straniera stoccate presso i forzieri delle autorità competenti, vedevano il dollaro con una quota del 64%, l'euro con il 26,5, la sterlina con il 4,1%, lo yen con il 3,3%, il franco svizzero con lo 0,1% ed altre valute con il 2%.[1]

Stati con la maggior quantità di riserve monetarie internazionali nel 2008

Posizione Paese/Autorità monetaria miliardi di dollari (mese/anno) variazione rispetto al 2007
1 Cina (bandiera) Cina 3356 $ (Gen 2022)[2] +32.9%
2 Giappone (bandiera) Giappone 1269 $ (Feb 2015) +8.7%
3 Russia (bandiera) Russia 630,207 $ (Gen 2022)[3] Aumento
- Unione europea (bandiera) Eurozona 430 $ (Nov 2008) +16.6%
4 Taiwan (bandiera) Taiwan 292 $ (Gen 2009) +2.7%
5 Brasile (bandiera) Brasile 250 $ (Jun 2010) Aumento
6 India (bandiera) India 248 $ (Mar 2009) +64.4%
7 Corea del Sud (bandiera) Corea del Sud 206 $ (Mar 2009) Aumento
8 Hong Kong (bandiera) Hong Kong (Cina (bandiera) Cina) 182 $ (Gen 2009) +14.6%
9 Singapore (bandiera) Singapore 165 $ (Nov 2008) +19.1%
10 Italia (bandiera) Italia 142 $ (Nov 2008) -

Gli economisti dicono che un’economia in salute necessita di riserve che coprano almeno sei mesi di importazioni, e che già una copertura di tre mesi dovrebbe essere considerata come un segnale di crisi.[senza fonte]

Composizione valutaria delle riserve internazionali ufficiali[4][5][6]
1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014
Dollaro statunitense 59.0% 62.1% 65.2% 69.3% 71.0% 70.5% 70.7% 66.5% 65.8% 66.0% 66.4% 65.7% 64.1% 64.1% 62.1% 61.8% 62.3% 61.1% 61.0% 62.9%
Euro 17.9% 18.8% 19.8% 24.2% 25.3% 24.9% 24.3% 25.2% 26.3% 26.4% 27.6% 26.0% 24.7% 24.3% 24.4% 22.2%
Marco tedesco 15.8% 14.7% 14.5% 13.8%
Franco francese 2.4% 1.8% 1.4% 1.6%
Sterlina britannica 2.1% 2.7% 2.6% 2.7% 2.9% 2.8% 2.7% 2.9% 2.6% 3.2% 3.6% 4.2% 4.7% 4.0% 4.3% 3.9% 3.8% 4.0% 4.0% 3.8%
Yen 6.8% 6.7% 5.8% 6.2% 6.4% 6.3% 5.2% 4.5% 4.1% 3.8% 3.7% 3.2% 2.9% 3.1% 2.9% 3.7% 3.6% 4.1% 3.8% 4.0%
Dollaro canadese 1.5% 1.8% 1.9%
Dollaro australiano 1.5% 1.8% 1.8%
Franco svizzero 0.3% 0.2% 0.4% 0.3% 0.2% 0.3% 0.3% 0.4% 0.2% 0.2% 0.1% 0.2% 0.2% 0.1% 0.1% 0.1% 0.1% 0.3% 0.3% 0.3%
Altre 13.6% 11.7% 10.2% 6.1% 1.6% 1.4% 1.2% 1.4% 1.9% 1.9% 1.9% 1.5% 1.8% 2.2% 3.1% 4.4% 5.4% 3.3% 2.9% 3.1%

Grafico della composizione percentuale delle principali riserve valutarie dal 1995 al 2014

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  1. ^ Fonte COFER (Currency Composition of Official Foreign Exchange Reserves) [1].
  2. ^ Foreign-exchange reserves of China, su safe.gov.cn. URL consultato il 1º marzo 2022 (archiviato dall'url originale il 28 febbraio 2021).
  3. ^ International Reserves of the Russian Federation, su cbr.ru. URL consultato il 1º marzo 2022 (archiviato dall'url originale il 28 febbraio 2022).
  4. ^ (EN) Review of the International Role of the Euro (PDF), Frankfurt am Main, Banca centrale europea, dicembre 2005, ISSN 1725-2210 (WC · ACNP).
  5. ^ Per il periodo 1995–1999, 2006–2012: Currency Composition of Official Foreign Exchange Reserves (COFER) (PDF), su imf.org, Washington, DC, Fondo monetario internazionale, 3 gennaio 2013.
  6. ^ Per il periodo 1999–2005: International Relations Committee Task Force on Accumulation of Foreign Reserves, The Accumulation of Foreign Reserves (PDF), collana Occasional Paper Series, n. 43, Frankfurt am Main, Banca centrale europea, Febbraio 2006, ISSN 1607-1484 (WC · ACNP).

Voci correlate

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