Utente:Ancelli/Traduzioni

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Scacchi per computer

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http://universal-machine.blogspot.it/2012/02/first-computer-chess-program.html

http://www.gamedev.net/page/resources/_/technical/artificial-intelligence/chess-programming-part-iii-move-generation-r1126

Felice Geromini

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Felice Geromini (Cremona, 21 maggio 1792Cremona, 19 aprile 1858) è stato un medico italiano.

Figlio di due piccoli commercianti, Luigi G. e Teresa Novara, si laureò all'Università di Pavia nel 1812. Già dalla sua tesi si possono notare accenti critici nei confronti delle teorie mediche all'epoca dominanti, espresse da noti clinici quali John Brown, Maurizio Bufalini e Giovanni Rasori. Essenzialmente, egli rigettava tutti questi tentativi di inquadrare in schemi troppo rigidi tutte le possibili cause di malattia e li definiva ontologismi. Al contrario, la sua medicina misontologica si proponeva di ricercare con mente sgombra da preconcetti le cause di ogni singola malattia. Questo e il suo forte carattere lo portarono in posizioni di aspro contrasto con l'ambiente medico italiano. Ebbe maggiore ascolto in Europa, dove alcune sue opere vennero tradotte e diffuse.

Fonti biografiche

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Riferimenti esterni

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Si trovano altre citazioni in libri francesi a partire da

Da notare nella bibliografia: M. Soresina, Contributi alla storia della professione medica nell'Ottocento preunitario: i manoscritti di Carlo Speranza e le carte Geromini nella Biblioteca statale di Cremona, in Sanità scienza e storia, 1984, n. 1, pp. 127-139;

A Roma posso recuperare l'articolo, ma sarebbe interessante vedere le carte lasciate alla biblioteca di Cremona

Poi ho recuperato una storia di Cremona e della sua provincia, scritta da Francesco Robolotti nel 1859, A pagina 465 si legge «Fra gli odierni ebbe molta fama e molte contraddizioni il Geromini, morto quest'anno, che attribuiva gli errori della medicina all'ontologismo, e fondava la patologia sull'irritazione »

Se si cerca Robolotti AND Geromini su google saltano fuori molte cose interessanti a partire da

Curioso questo accenno Geromini come patriota/uomo politico



Tavole di moltiplicazione

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Le Tavole di moltiplicazione sono elenchi di risultati delle moltiplicazioni tra numeri interi realizzati con modalità che ne favoriscono la rapida consultazione. Nella maggior parte dei casi, di tratta di elenchi stampati su un singolo foglio o, se più estesi, raccolti in un libro o sulle schede di un classificatore. Vennero, però, realizzati anche semplici dispositivi meccanici che, potendo fornire risultati solo per numeri relativamente piccoli, ebbero diffusione prevalentemente a scopi didattici.

Tra le tavole di moltiplicazione in senso lato si possono comprendere anche i Bastoncini di Nepero. i regoli di Genaille–Lucas[1] e altri dispositivi che permettono di costruire il risultato di moltiplicazioni fra un numero di una sola cifra e interi arbitrari. Non vengono compresi in questa categoria i regoli calcolatori logaritmici in quanto non forniscono il risultato esatto delle moltiplicazioni, ma solo una sua approssimazione.

Le più antiche tavole di moltiplicazione di cui si abbia finora notizia risalgono alla Civiltà babilonese, circa 4000 anni fa. Esse utilizzavano il Sistema di numerazione babilonese in base 60.[2] In Cina, invece, sono state ritrovate delle tavole in bambu risalenti al 305 AC circa. Si tratta delle più antiche basate sul sistema numerico decimale finora note.[2]

La tradizione assegna a Pitagora il merito di aver introdotto le tavole di moltiplicazione in Europa, Tanto che in diverse lingue esse vengono chiamate Tavole pitagoriche.[3] In realtà questa attribuzione è dovuta ad un errore compiuto da un copista nel trascrivere l'Ars Geometrica di Boezio.[4] Egli disegnò una tabella di moltiplicazione al posto di una Tabula Pithagorica[5], un abaco a gettoni, ma lasciò invariata la dicitura. La prima tavola moltiplicativa di cui si abbia effettivamente notizia in Europa è dovuta a Vittorio di Aquitania. Verso il 450 dC,[6] egli pubblicò una tavola moltiplicativa con 98 colonne e 50 righe.

Un ruolo particolare ebbe il francese François Barrême (1638 - 1703) che pubblicò diversi testi contenenti tavole di calcoli amministrativi (ad esempio conversioni di valute, tassi di interesse,.., moltiplicazioni).[7] Il successo della sua opera fu tale che in francese il termine "bareme" oggi oggi significa prontuario, tavola di dati.

Tavole per uso tecnico-amministrativo

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Tra il XIX secolo e l'inizio del XX epoche più recenti vennero stampate o prodotte tavole moltiplicative molto ampie da affiancare all'uso delle addizionatrici meccaniche, macchine in grado di effettuare solo somme e sottrazioni. Queste erano molto diffuse soprattutto in ambito amministrativo, dove spesso sostituivano le calcolatrici complete, molto più costose, meno maneggevoli e, fino all'ultimo dopoguerra, prive di un meccanismo di stampa dei risultati[8]

Un dettagliato rapporto sulla produzione di tavole matematiche, e in particolare moltiplicative, venne pubblicato nel 1874 dalla British Association for the Advancement of Science [9]

Tavola pitagorica

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La cosiddetta tavola pitagorica è senz'altro l'esempio più noto di tavola di moltiplicazione. Si tratta di una matrice di numeri caratterizzata dal fatto che il valore alla colonna j-esima della riga i-esima è il prodotto di i × j. Normalmente i e j (i due fattori moltiplicativi) sono interi compresi tra 1 e 10. Il che permette di stampare la tavola su un singolo foglio.

× 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10
1 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10
2 2 4 6 8 10 12 14 16 18 20
3 3 6 9 12 15 18 21 24 27 30
4 4 8 12 16 20 24 28 32 36 40
5 5 10 15 20 25 30 35 40 45 50
6 6 12 18 24 30 36 42 48 54 60
7 7 14 21 28 35 42 49 56 63 70
8 8 16 24 32 40 48 56 64 72 80
9 9 18 27 36 45 54 63 72 81 90
10 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100

Viene memorizzata per eseguire manualmente con discreta efficienza qualunque moltiplicazione con il sistema di numerazione decimale. In ambiente scolastico, ogni riga o colonna della tavola pitagorica è chiamata anche tabellina. Per esempio, la terza riga, o colonna, è detta la tabellina del tre.



Dispositivi meccanici

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  1. ^ Computing Before Computers, Capitolo Uno. Pag. 20–23 Presenta la storia dei Regoli di Genaille–Lucas con immagini che ne mostrano l'utilizzo
  2. ^ a b Jane Qiu, Ancient times table hidden in Chinese bamboo strips, in Nature News, 7 January 7, 2014, DOI:10.1038/nature.2014.14482.
  3. ^ Si veda ad esempio An Elementary Treatise on Arithmetic by John Farrar
  4. ^ La tavola pitagorica: un falso storico dimenticato
  5. ^ In questa miniatura, sulla destra, è raffigurato Pitagora che utilizza una Tabula Pithagorica.
  6. ^ Maher & Makowski: Literary evidence for Roman arithmetic with fractions. Class. Philology, 96(4), 376–99.(2001)
  7. ^ Tra i più voti si possono ricordare:
    *Les Comptes faits, ou Le Tarif général de toutes les monnoyes (1669) Testo online *Le Livre nécessaire pour les comptables, avocats, notaires, procureurs, négociants, et généralement à toute sorte de conditions (1671)
  8. ^ La prima addizionatrice stampante fu la Burroughs del 1884.
  9. ^ J.W.L. Claysher, Report of the Committee for the Calculation of Mathematical Tables, Londra, Taylor and Francis, 1874

Collegamenti esterni

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