Doriano Romboni

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Doriano Romboni
Romboni su Aprilia RSW-2 500 al Gran Premio del Giappone 1996
NazionalitàItalia (bandiera) Italia
Motociclismo
Carriera
Carriera nel Motomondiale
Esordio1989 in classe 125
Miglior risultato finale
Gare disputate102
Gare vinte6
Podi22
Punti ottenuti724
Pole position7
Giri veloci4
Carriera in Superbike
Esordio1999
Miglior risultato finale17º
Gare disputate12
Punti ottenuti61
 

Doriano Romboni (Lerici, 8 dicembre 1968Latina, 30 novembre 2013) è stato un pilota motociclistico italiano.

Soprannominato Rombo, nei primi anni 90 del XX secolo fece parte delle cosiddette frecce tricolori, insieme a Max Biaggi e Loris Capirossi, che riportarono in auge i colori azzurri nel motomondiale della classe 250[1].

Nel 1988 ottiene due piazzamenti a podio e chiude ottavo nel Campionato Europeo Velocità Classe 125.

Debutta nella classe 125 del motomondiale nel 1989, alla guida di una Honda. Ottiene come miglior risultato un settimo posto in Gran Bretagna e termina la stagione al 20º posto con 20 punti.

Nel 1990 corre nella stessa classe, sulla Honda del team Moto Club Crostolo. Ottiene le sue prime vittorie (Germania e Olanda), due secondi posti (Francia e Gran Bretagna), due terzi posti (Svezia e Australia) e tre pole position (Germania, Francia e Cecoslovacchia). Termina la stagione al 4º posto con 130 punti.

Nel 1991 passa alla 250, alla guida della Honda del team HB Honda Racing Italy. Ottiene come miglior risultato un sesto posto nel Gran Premio di San Marino e termina la stagione al 15º posto con 32 punti.

Nel 1992 ottiene un terzo posto in Gran Bretagna (nonostante un lunghissimo fuoripista) e il 10º posto finale con 43 punti.

Nel 1993 ottiene due vittorie (Austria e Germania), un secondo posto negli Stati Uniti, un terzo posto in Giappone e due pole position (Austria e Germania) e conclude la stagione al 5º posto con 139 punti. Una caduta durante il gran premio di Assen gli comportò una grave frattura alla gamba destra e lo stop per quattro gare, causandone l'estromissione dalla lotta per il titolo mondiale e compromettendo la stagione successiva (che peraltro fu quella in cui ottenne il miglior piazzamento finale).

Nel 1994 ottiene una vittoria negli Stati Uniti, tre secondi posti (Australia, Spagna e Francia), quattro terzi posti (Austria, Germania, Gran Bretagna ed Europa) e due pole position (Francia e Stati Uniti) e termina la stagione al 4º posto con 170 punti.

Nel 1995 passa al team Honda Agostini. Al Nurburgring si frattura la mano ed è costretto a saltare tre corse. Ottiene una vittoria in Brasile e un terzo posto in Argentina e termina la stagione al 9º posto con 75 punti. Nel 1996 passa alla classe 500 guidando l'Aprilia RSW-2 del team IP Aprilia Racing. Ottiene come miglior risultato un settimo posto in Giappone e si rompe nuovamente lo scafoide della mano come l'anno precedente. Termina la stagione al 19º posto con 23 punti. Nel 1997 ottiene un terzo posto in Olanda (portando il primo podio all'Aprilia nella massima categoria) e termina la stagione al 10º posto con 88 punti. Nel 1998 passa alla guida della MuZ Weber, ma corre solo una gara, totalizzando 4 punti, dato che in Malesia si frattura lo scafoide della mano destra, che aveva subito traumi già altre volte in precedenza.

Nel 1999 passa al campionato mondiale Superbike, dove il 30 maggio 1999, durante il Gran Premio d'Italia a Monza, subisce un altro grave infortunio con un'altra frattura sempre alla gamba destra (già fratturata nel 1993 ad Assen)[2]. Disputa in totale 12 gare senza raggiungere mai il podio. Nel 2003 dopo uno stop di tre anni, torna alle corse con il team Giesse Racing che lo schiera nel campionato Italiano Superbike, nel 2004 con lo stesso team oltre al campionato italiano prende parte anche a due prove del campionato mondiale Superbike. Al termine di questa stagione, si ritira dall'attività agonistica.

Dopo il ritiro

[modifica | modifica wikitesto]

Dal 2012 ha ricoperto la carica di direttore sportivo del team Puccetti Racing Kawasaki.

Il 30 novembre 2013 è deceduto a seguito di un incidente durante le prove della seconda edizione del "Sic Supermoto Day", la manifestazione in memoria del pilota Marco Simoncelli tenutasi al circuito del Sagittario di Latina[3].

Il 3 dicembre, dopo la camera ardente allestita nella sala del Consiglio Comunale di Follo (SP), si sono svolti i funerali a Ceparana (SP) alla presenza di Loris Capirossi, Max Biaggi, Marco Lucchinelli, Ezio Gianola, Alessandro Gramigni, Loris Reggiani e Andrea Dovizioso; inoltre erano presenti il padre di Marco Simoncelli e il presidente della FMI, Paolo Sesti[4][5]. Romboni è stato sepolto nel cimitero di Ceparana.

Risultati in gara

[modifica | modifica wikitesto]
1989 Classe Moto Punti Pos.
125 Honda NE Rit 10 15 Rit NE 17 12 Rit 7 Rit Rit NE 20 20º
1990 Classe Moto Punti Pos.
125 Honda NE Rit Rit 1 6 5 1 11 2 2 3 Rit 3 130
1991 Classe Moto Punti Pos.
250 Honda Rit Rit 13 9 Rit 13 Rit 7 6 Rit Rit Rit 32 15º
1992 Classe Moto Punti Pos.
250 Honda Rit 6 6 12 10 7 Rit Rit 7 Rit 3 4 Rit 43 10º
1993 Classe Moto Punti Pos.
250 Honda 7 4 3 8 1 1 Rit 4 Rit 2 6 139
1994 Classe Moto Punti Pos.
250 Honda 2 5 6 2 3 3 Rit Rit 2 3 Rit 1 3 170
1995 Classe Moto Punti Pos.
250 Honda 6 Rit Rit 4 NP Rit NP 5 1 3 75
1996 Classe Moto Punti Pos.
500 Aprilia NP 11 7 Rit 9 Rit Rit Rit 14 NP 23 19º
1997 Classe Moto Punti Pos.
500 Aprilia NP 6 11 10 11 3 Rit 5 7 7 Rit 10 10 11 88 10º
1998 Classe Moto Punti Pos.
500 MuZ Weber 12 NP 4 28º
Legenda 1º posto 2º posto 3º posto A punti Senza punti Grassetto – Pole position
Corsivo – Giro più veloce
Gara non valida Non qual./Non part. Ritirato/Non class. Squalificato '-' Dato non disp.

Campionato mondiale Superbike

[modifica | modifica wikitesto]
1999 Moto Punti Pos.
Ducati 9 9 7 8 11 8 NP NP Rit NP 44 17º
2000 Moto Punti Pos.
Ducati 7 11 Rit NP 14 35º
2004 Moto Punti Pos.
Yamaha NP NP 15 14 3 35º
Legenda 1º posto 2º posto 3º posto A punti Senza punti Grassetto – Pole position
Corsivo – Giro più veloce
Gara non valida Non qual./Non part. Ritirato/Non class Squalificato '-' Dato non disp.
  1. ^ Doriano Romboni non ce l'ha fatta, tragedia al Sic Supermoto Day, su motoblog.it, Triboo Media S.r.l., 30 novembre 2013. URL consultato il 1º dicembre 2013.
  2. ^ Matteo Aglio, L’ex pilota Doriano Romboni muore mentre corre in onore di Simoncelli, su lastampa.it, GEDI Gruppo Editoriale S.p.A., 30 novembre 2013. URL consultato il 1º dicembre 2013.
  3. ^ Moto, tragedia durante il 'Sic Day' a Latina: morto Romboni in incidente, su repubblica.it, GEDI Gruppo Editoriale S.p.A., 30 novembre 2013. URL consultato il 16 gennaio 2023.
  4. ^ Gli assi della moto piangono Romboni, su video.repubblica.it, GEDI Gruppo Editoriale S.p.A., 3 dicembre 2013. URL consultato il 16 gennaio 2023.
  5. ^ Romboni, oltre 2mila tifosi ai funerali del motociclista morto al SicDay, su motori.ilmessaggero.it, Caltagirone Editore, 3 dicembre 2013. URL consultato il 16 gennaio 2023.
  • Valentino Rossi, Pensa se non ci avessi provato: l'autobiografia, Milano, Mondadori, 2005.
  • Max Biaggi, Oltre: Ol3 - Nelle pieghe della mia vita, Milano, Rizzoli, 2013.

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]