Motomondiale 1990

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Motomondiale 1990
Edizione n. 42 del Motomondiale
Dati generali
Inizio25 marzo
Termine16 settembre
Prove15 (250 e 500), 14 (125), 13 (sidecar)
I sidecar iniziano l'8 aprile e terminano il 2 settembre.
Titoli in palio
Classe 500Stati Uniti (bandiera) Wayne Rainey
su Yamaha YZR 500
Classe 250Stati Uniti (bandiera) John Kocinski
su Yamaha YZR 250
Classe 125Italia (bandiera) Loris Capirossi
su Honda RS125R
SidecarFrancia (bandiera)Regno Unito (bandiera) Alain Michel / Simon Birchall
su Krauser
Altre edizioni
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Edizione in corso

La stagione 1990 è stata la quarantaduesima del motomondiale; le prove in calendario furono 15 come l'anno precedente anche se venne soppresso il Gran Premio motociclistico del Brasile; il suo posto venne preso dal nuovo Gran Premio motociclistico d'Ungheria.

Alain Michel e Simon Birchall festeggiano la conquista del titolo della classe sidecar

Da quest'anno le classi gareggiate in singolo si ridussero a tre e, dopo l'abolizione della classe 80, la categoria con cilindrata più bassa divenne la classe 125; per quanto riguarda i punteggi le regole restarono invariate rispetto all'anno precedente.

Con l'abolizione della trasferta in Sudamerica, dove si era conclusa la stagione negli anni immediatamente precedenti, la stagione fu quest'anno composta da due trasferte iniziali in Giappone e Nordamerica per i GP del Giappone e quello degli Stati Uniti, da 12 prove disputate in Europa tra maggio e inizio settembre e da un'ultima trasferta in Oceania per il Gran Premio d'Australia.

Diversamente dagli anni precedenti, in quasi tutti i gran premi gareggiarono tutte le classi tanto che anche la 125 e le motocarrozzette ebbero rispettivamente 14 e 13 gare.

Il 1990 segnò l'inizio del dominio di Wayne Rainey in 500: sette le vittorie del pilota Yamaha, sempre a punti con l'eccezione del GP d’Ungheria (vinto da Michael Doohan, alla sua prima vittoria nella classe regina). In questa categoria si vide però anche una massiccia riduzione dei piloti partecipanti e furono diverse le prove che videro al traguardo solo 15 o ancora meno dei partenti.

Nella classe 250, vittoria per John Kocinski sulla Yamaha del team di Kenny Roberts, mentre in classe 125 Loris Capirossi conquistò il suo primo titolo ad appena 17 anni, diventando il più giovane a vincere un titolo nel motomondiale. Da registrare anche il ritiro ufficiale dalle competizioni della casa motociclistica spagnola Derbi vincitrice di diversi titoli mondiali nelle piccole cilindrate.

Tra i sidecar, primo titolo per il francese Alain Michel, che si rifece della beffa del 1986, quando perse il titolo all'ultima gara.

Tra le curiosità dell'anno anche il fatto che il Gran Premio motociclistico del Belgio sia stato anticipato al sabato per evitare la concorrenza di altri avvenimenti sportivi importanti, tra cui il Gran Premio di Francia di Formula 1.

Il calendario

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Data
Resoconto
Gran Premio
(Circuito)
Vincitori
classe 125 classe 250 classe 500 sidecar
25 marzo
Resoconto
Giappone (bandiera) GP del Giappone
(Suzuka)
Paesi Bassi (bandiera) Hans Spaan Italia (bandiera) Luca Cadalora Stati Uniti (bandiera) Wayne Rainey
8 aprile
Resoconto
Stati Uniti (bandiera) GP degli Stati Uniti d'America
(Laguna Seca)
Stati Uniti (bandiera) John Kocinski Stati Uniti (bandiera) Wayne Rainey Francia (bandiera) Alain Michel
Regno Unito (bandiera) Simon Birchall
6 maggio
Resoconto
Spagna (bandiera) GP di Spagna
(Jerez)
Spagna (bandiera) Jorge Martínez Stati Uniti (bandiera) John Kocinski Australia (bandiera) Wayne Gardner Regno Unito (bandiera) Steve Webster
Regno Unito (bandiera) Gavin Simmons
20 maggio
Resoconto
Italia (bandiera) GP delle Nazioni
(Misano Adriatico)
Spagna (bandiera) Jorge Martínez Stati Uniti (bandiera) John Kocinski Stati Uniti (bandiera) Wayne Rainey Svizzera (bandiera) Rolf Biland
Svizzera (bandiera) Kurt Waltisperg
27 maggio
Resoconto
Germania Ovest (bandiera) GP della Germania Ovest
(Nürburgring)
Italia (bandiera) Doriano Romboni Paesi Bassi (bandiera) Wilco Zeelenberg Stati Uniti (bandiera) Kevin Schwantz Regno Unito (bandiera) Steve Webster
Regno Unito (bandiera) Gavin Simmons
10 giugno
Resoconto
Austria (bandiera) GP d'Austria
(Salisburgo)
Spagna (bandiera) Jorge Martínez Italia (bandiera) Luca Cadalora Stati Uniti (bandiera) Kevin Schwantz Paesi Bassi (bandiera) Egbert Streuer
Paesi Bassi (bandiera) Geral de Haas
17 giugno
Resoconto
Jugoslavia (bandiera) GP di Jugoslavia
(Fiume)
Germania Ovest (bandiera) Stefan Prein Spagna (bandiera) Carlos Cardús Stati Uniti (bandiera) Wayne Rainey Francia (bandiera) Alain Michel
Regno Unito (bandiera) Simon Birchall
30 giugno
Resoconto
Paesi Bassi (bandiera) GP d'Olanda
(Assen)
Italia (bandiera) Doriano Romboni Stati Uniti (bandiera) John Kocinski Stati Uniti (bandiera) Kevin Schwantz Francia (bandiera) Alain Michel
Regno Unito (bandiera) Simon Birchall
7 luglio
Resoconto
Belgio (bandiera) GP del Belgio
(Spa)
Paesi Bassi (bandiera) Hans Spaan Stati Uniti (bandiera) John Kocinski Stati Uniti (bandiera) Wayne Rainey Paesi Bassi (bandiera) Egbert Streuer
Paesi Bassi (bandiera) Geral de Haas
22 luglio
Resoconto
Francia (bandiera) GP di Francia
(Le Mans)
Paesi Bassi (bandiera) Hans Spaan Spagna (bandiera) Carlos Cardús Stati Uniti (bandiera) Kevin Schwantz Regno Unito (bandiera) Steve Webster
Regno Unito (bandiera) Gavin Simmons
5 agosto
Resoconto
Regno Unito (bandiera) GP di Gran Bretagna
(Donington Park)
Italia (bandiera) Loris Capirossi Italia (bandiera) Luca Cadalora Stati Uniti (bandiera) Kevin Schwantz Paesi Bassi (bandiera) Egbert Streuer
Paesi Bassi (bandiera) Geral de Haas
12 agosto
Resoconto
Svezia (bandiera) GP di Svezia
(Anderstorp)
Paesi Bassi (bandiera) Hans Spaan Spagna (bandiera) Carlos Cardús Stati Uniti (bandiera) Wayne Rainey Francia (bandiera) Alain Michel
Regno Unito (bandiera) Simon Birchall
26 agosto
Resoconto
Cecoslovacchia (bandiera) GP di Cecoslovacchia
(Brno)
Paesi Bassi (bandiera) Hans Spaan Spagna (bandiera) Carlos Cardús Stati Uniti (bandiera) Wayne Rainey Francia (bandiera) Alain Michel
Regno Unito (bandiera) Simon Birchall
2 settembre
Resoconto
Ungheria (bandiera) Gran Premio d'Ungheria
(Hungaroring)
Italia (bandiera) Loris Capirossi Stati Uniti (bandiera) John Kocinski Australia (bandiera) Michael Doohan Svizzera (bandiera) Paul Güdel
Svizzera (bandiera) Charly Güdel
16 settembre
Resoconto
Australia (bandiera) GP d'Australia
(Phillip Island)
Italia (bandiera) Loris Capirossi Stati Uniti (bandiera) John Kocinski Australia (bandiera) Wayne Gardner

Sistema di punteggio e legenda

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Pos. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 >
Punti 20 17 15 13 11 10 9 8 7 6 5 4 3 2 1 0
Classifica costruttori
Pos. Costruttore Punti
1 Yamaha 272
2 Honda 233
3 Suzuki 223
4 Cagiva 88
5 Chevallier-Honda 4
6 Paton 1

Il Gran Premio delle Nazioni fu disturbato dalle avverse condizioni atmosferiche, la gara venne interrotta dopo 15 giri e si assistette ad una doppia partenza.

Il vincitore della classe 500, Wayne Rainey.

Nel Gran Premio di Jugoslavia vi furono solo 16 piloti alla partenza e solo 9 di essi tagliarono il traguardo; fu questo il record negativo della stagione dove peraltro già in altri casi non si assegnarono tutti i punti disponibili; la stessa cosa si era infatti verificata sia nel GP del Giappone che in quelli degli Stati Uniti d'America, di Francia, di Svezia e d'Australia.

Oltre al vincitore del titolo mondiale Wayne Rainey che se ne aggiudicò 7 in sella ad una Yamaha YZR 500, altri 5 gran premi furono vinti da Kevin Schwantz su Suzuki RGV Γ 500, 2 da Wayne Gardner e l'ultimo da Michael Doohan; questi ultimi in sella alla Honda NSR 500.

Per quanto riguarda i costruttori, oltre alle tre case motociclistiche giapponesi Yamaha, Honda e Suzuki, classificatesi in quest'ordine al termine della stagione, era presente in forma ufficiale solamente l'italiana Cagiva che non ottenne peraltro risultati di particolare rilievo, tanto da decidere di non partecipare neppure all'ultima gara di campionato in Australia.

A fine stagione si ritirò dalle competizioni del motomondiale Christian Sarron, iridato in classe 250 nel 1984 e giunto al nono posto in quest'ultimo anno di partecipazioni.

Lo stesso argomento in dettaglio: Risultati del motomondiale 1990.
Classifica piloti (prime 5 posizioni)
Pos. Pilota Moto P.ti
1 Stati Uniti (bandiera) Wayne Rainey Yamaha 1 1 2 1 2 2 1 2 1 3 2 1 1 Rit 3 255
2 Stati Uniti (bandiera) Kevin Schwantz Suzuki 3 Rit 3 2 1 1 2 1 7 1 1 Rit Rit 3 Rit 188
3 Australia (bandiera) Michael Doohan Honda Rit 2 4 3 Rit 3 4 4 6 4 4 4 9 1 2 179
4 Regno Unito (bandiera) Niall Mackenzie Suzuki 8 5 3 5 3 5 12 6 5 5 4 7 5 140
5 Australia (bandiera) Wayne Gardner Honda 2 Rit 1 4 Rit 10 2 Rit 3 2 4 1 138
Pos. Pilota Moto P.ti
Legenda 1º posto 2º posto 3º posto A punti Senza punti Grassetto=Pole position
Corsivo=Giro più veloce
Gara non valida Non qualificato Ritirato Squalificato "-" Dato non disp.
Fonte dei dati: motogp.com, racingmemo.free.fr, autosport.com, jumpingjack.nl.
Classifica costruttori
Pos. Costruttore Punti
1 Yamaha 283
2 Honda 260
3 Aprilia 154
4 JJ Cobas 13
Il vincitore del titolo, John Kocinski.

La stagione della quarto di litro vide una supremazia abbastanza marcata da parte di John Kocinski che si aggiudicò 7 dei 15 gran premi stagionali in sella ad una Yamaha YZR 250.

La casa dei tre diapason si aggiudicò così anche la classifica costruttori, grazie anche al contributo di Luca Cadalora che vinse altre tre prove.

Curiosamente entrambi i piloti Yamaha erano seguiti da team gestiti da due campioni del mondo degli anni precedenti, Kenny Roberts per quanto riguarda il pilota statunitense e Giacomo Agostini per l'italiano.

I restanti gran premi furono appannaggio dello spagnolo Carlos Cardús, vincitore in quattro occasioni e dell'olandese Wilco Zeelenberg in una occasione; entrambi in sella a moto Honda NSR 250.

Il Gran Premio di Jugoslavia fu interrotto per un grave incidente occorso a tre giri dalla fine regolare della corsa; la classifica venne stilata sulla base dei risultati al giro precedente. Tale incidente segnò anche la fine della carriera per Reinhold Roth che non si riprese più completamente.

Lo stesso argomento in dettaglio: Risultati del motomondiale 1990.
Classifica piloti (prime 5 posizioni)
Pos. Pilota Moto P.ti
1 Stati Uniti (bandiera) John Kocinski Yamaha 14 1 1 1 3 3 2 1 1 Rit Rit 2 2 1 1 223
2 Spagna (bandiera) Carlos Cardús Honda 2 6 4 4 2 Rit 1 2 3 1 5 1 1 3 Rit 208
3 Italia (bandiera) Luca Cadalora Yamaha 1 2 2 Rit 10 1 4 Rit Rit 2 1 4 4 4 3 184
4 Germania (bandiera) Helmut Bradl Honda Rit 7 3 2 4 6 5 3 5 3 2 2 150
5 Paesi Bassi (bandiera) Wilco Zeelenberg Honda 3 3 22 3 1 4 NP 3 Rit Rit Rit 8 8 9 5 127
Pos. Pilota Moto P.ti
Legenda 1º posto 2º posto 3º posto A punti Senza punti Grassetto=Pole position
Corsivo=Giro più veloce
Gara non valida Non qualificato Ritirato Squalificato "-" Dato non disp.
Fonte dei dati: motogp.com, racingmemo.free.fr, autosport.com, jumpingjack.nl.
Classifica costruttori
Pos. Costruttore Punti
1 Honda 271
2 JJ Cobas 161
3 Aprilia 96
4 Gazzaniga 44
5 Garelli 1
La pilota finlandese Taru Rinne al GP del Giappone.

Diversamente dalle 500 e dalle 250 che furono presenti in tutte le occasioni, nell'ottavo di litro le prove della stagione furono solamente 14 e non corsero nel GP degli Stati Uniti d'America.

Diversamente dalle classi di cilindrata maggiore, in classe 125 non vi furono particolari dubbi in merito a quale fosse la casa motociclistica più efficiente: Honda piazzò 5 piloti equipaggiati con le sue motociclette ai primi 5 posti nella classifica finale.

Alle spalle del vincitore Loris Capirossi, si piazzò Hans Spaan, vincitore addirittura di 5 gran premi (contro i 3 conquistati da Capirossi). Il titolo si decise all'ultima gara: Capirossi poté contare sul gioco di squadra tutto italiano attuato da Gresini (quest'ultimo ricevette anche un pugno da Spaan in piena cosa), Romboni e Casanova, che tennero indietro l'olandese per far vincere il connazionale[1].

L'unico pilota non equipaggiato da moto giapponesi che ottenne dei buoni risultati, compreso 3 vittorie nelle singole prove, fu lo spagnolo Jorge Martínez già vincitore di titoli iridati in classe 50 e 80 negli anni precedenti.

Da registrare anche il ritiro, avvenuto al termine di una stagione deludente in cui non ottenne punti iridati, di Stefan Dörflinger, pilota quattro volte iridato nelle piccole cilindrate.

Lo stesso argomento in dettaglio: Risultati del motomondiale 1990.
Classifica piloti (prime 5 posizioni)
Pos. Pilota Moto P.ti
1 Italia (bandiera) Loris Capirossi Honda 6 NE 7 3 3 2 2 Rit 2 4 1 7 Rit 1 1 182
2 Paesi Bassi (bandiera) Hans Spaan Honda 1 NE NP 4 4 12 12 Rit 1 1 3 1 1 5 4 173
3 Germania (bandiera) Stefan Prein Honda 2 NE 2 Rit 5 3 1 6 4 3 5 4 2 6 Rit 169
4 Italia (bandiera) Doriano Romboni Honda NE Rit Rit 1 6 5 1 11 2 2 3 Rit Rit 3 130
5 Germania (bandiera) Dirk Raudies Honda 4 NE 10 2 2 Rit 13 11 6 8 13 8 6 13 6 113
Pos. Pilota Moto P.ti
Legenda 1º posto 2º posto 3º posto A punti Senza punti Grassetto=Pole position
Corsivo=Giro più veloce
Gara non valida Non qualificato Ritirato Squalificato "-" Dato non disp.
Fonte dei dati: motogp.com, racingmemo.free.fr, autosport.com, jumpingjack.nl.

Classe sidecar

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Lo stesso argomento in dettaglio: Risultati del motomondiale 1990.
Classifica equipaggi (prime 5 posizioni)
Pos. Pilota Moto P.ti
1 Francia (bandiera) Regno Unito (bandiera) Alain Michel/Simon Birchall LCR-Krauser NE 1 2 14 - 3 1 1 2 - 2 1 1 6 NE 178
2 Paesi Bassi (bandiera) Regno Unito (bandiera) Egbert Streuer /Geral de Haas-Scott Whiteside[2] LCR-Yamaha NE - 5 3 - 1 2 3 1 2 1 2 - 3 NE 167
3 Regno Unito (bandiera) Steve Webster/Gavin Simmons LCR-Krauser NE 2 1 2 1 2 3 - 6 1 - 4 2 - NE 166
4 Svizzera (bandiera) Rolf Biland/Kurt Waltisperg LCR-Krauser NE - 3 1 10 4 4 2 - 13 3 3 - 2 NE 134
5 Svizzera (bandiera) Paul Güdel/Charly Güdel LCR-Yamaha NE 6 4 2 5 NQ 9 4 6 9 9 6 1 NE 125
Pos. Pilota Moto P.ti
Legenda 1º posto 2º posto 3º posto A punti Senza punti Grassetto=Pole position
Corsivo=Giro più veloce
Gara non valida Non qualificato Ritirato Squalificato "-" Dato non disp.
Fonte dei dati: motogp.com, racingmemo.free.fr, autosport.com, jumpingjack.nl.
  1. ^ Motogp, non solo Rossi-Marquez: 25 anni fa il pugno di Spaan a Gresini, La Repubblica, 26 ottobre 2015.
  2. ^ Whiteside fu passeggero solo in Ungheria.

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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